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Moto di una volta

Qui c'è spazio per i ricordi. Le nostre vecchie storie su due ruote: anni 60, 70 e 80. La passione per le vecchie moto d'epoca e le foto di vecchi cimeli, fuoristrada e no.
VALCHISUN
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Messaggio da VALCHISUN » mer 03 mar, 2010 1:08 am

Dovrebbe essere la Honda Elsinore, una delle prime Honda da motocross arrivate in Europa,mi ricordo che da noi c'era uno di Cavour che girava a Baldissero con le prime Suzuki Rm 125, bellissime nella livrea gialla e nera....
Italo Forni era stato ingaggiato dalla Ducati per collaudare la loro moto da regolarita' a due tempi di 125, nel periodo che erano di moda, peccato che non riscosse un grosso successo di vendite:

http://www.google.it/imgres?imgurl=http ... CBEQ9QEwAw
Immagine
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Messaggio da nolimit » mer 03 mar, 2010 2:22 pm

Già, la Ducati 125, con quella strana marmitta che ricordava una salsicciona :lol:
Indubbiamente non ebbe gran riscontro.

La 125 con cui mi feci le ossa (per disfarle ci pensarono tutte quelle seguenti :lol: ) in origine era questa:

Immagine

Solo che quello che feci passare a quella povera moto meriterebbe una nuova Norimberga :oops:
Serbatoio e sella del Navaho 50, telaio tagliato nella triangolazione della culla e piegato per alloggiare ammortizzatori più lunghi e più inclinati (Corte&Cosso) gruppo termico e pacco frizione Aladoro da velocità... ma dal momento che io l'usavo per farci cross ecco che ci montai una secondaria dalla improponibile dentatura 11/78 :shock:
carburatore Mikuni a depressione da 32 "rubato" a un Kawasaki.
manubrio Husqvarna. testa non spianata, di più!!!! Espansione Aladoro modificata "per il cross" (secondo me).
Colorazione in bellissimo arancio Harley, ma purtroppo il budget era stato massacrato dalle migliorie tecniche, e raschiai il fondo del barile per quelle estetiche: vernice a smalto :( ci mise tre giorni ad asciugare e probabilmente mi mise su 3 chili buoni :D Le colature mi accompagnarono per tutta la breve vita di questa "café racer" di altri tempi.
In pratica, ne venne fuori una cosa che sparava via come un caccia ma poi diventava pressochè ingovernabile, per fortuna pesavo quanto adesso ed ero largo il doppio :roll:
Aveva una falsa coppia di terza che in accelerazione prima sollevava l'anteriore di una trentina di centimetri, poi arrivava la coppia vera e bisognava mollare altrimenti ti prendevi il manubrio sul naso.
per frenare bisognava far affidamento su qualsiasi cosa fosse reperibile al momento, solchi, terrapieni, marciapiedi, vie di fuga improbabili... tutto insomma fuorchè i freni. In terza superavo i 120 km/h 8)
Per silenziare l'espansione trovai un Marving, ma era un bazooka che mi ingombrava perfino la seduta. Allora ripiegai su un Sito fatto a limone, che funzionava onestamente ma col solo difetto che, per quanto lo serrassi sul terminale dell'espansione, a regime di coppia veniva sparato ad altezze rilevate dai radar in zona. :lol:

Rapidamente divenne famigerata in un circondario sempre più ampio, per aver bastonato i migliori 125 del tempo nelle prove di accelerazione, e finanche un Benelli 250 Bicilindrico. Non mi vergogno a dire che ci guadagnai anche qualche soldino, visto che tutti i fighetti volevano sfidare questa ibrida inguardabile confrontata ai loro mostri elaborati dalla casa produttrice....

La serie di puntigliosi e cadenzati grippaggi portò l'alesaggio da un originario 53,3 ad un imperioso 56,8. Lì iniziò il tracollo, la fascia a L interferiva con la luce di scarico e si spezzava ingloriosamente. La vendetti per 200.000 lire e mi comprai il Simonini.

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Messaggio da VALCHISUN » mer 03 mar, 2010 3:26 pm

Il barone Von Frankenstein era "nessuno" al tuo confronto...


Se non mi sbaglio la "base" si partenza era la Aermacchi Harley Davidson Amf Sst 125, io ho usato parecchie volte la 250 del papa' di un mio amico a cui avevano pero' rimosso il miscelatore della lubrificazione automatica a scanso di rischi!Per un "bocia" di sedici anni andava da "ppaura" quello scrambler li'.... :wink:
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Messaggio da nolimit » mer 03 mar, 2010 3:30 pm

In effetti ho qualche senso di colpa che ancora vaga per la mia improbabile anima...
Era una Aermacchi 125 RC

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