Moto di una volta
Inviato: mer 22 ott, 2008 3:18 pm
Una carrellata di vecchie foto:
http://www.flickr.com/photos/bcgreeneiv ... 63552/show
In un altro gruppo, il link sopra ha spolverato un po' di vecchi ricordi:
http://www.flickr.com/photos/bcgreeneiv ... 63552/show
In un altro gruppo, il link sopra ha spolverato un po' di vecchi ricordi:
Ancora su quella moto, dallo stesso autore:Dedicato ai polverosi:
correva l'anno del Signore 1969 e il mio amico Mirimin produceva
questa special vincente:
http://picasaweb.google.it/carughi.caru ... ialMirimin#
Notare che era un Guzzi Stornello e notare anche il freno a disco
anteriore prima applicazione in assoluto su un fuoristrada!
...e altri ricordi su moto ancora piu' vecchie:Il pistone che spinge la pastiglia contro il disco, e' montato su una
pinza flottante ed agisce mediante una vite a passo lungo che si
avvita sulla pinza.
Quando rilasci il freno, una molla riporta indietro la leva che fa
girare il pistone.
Frena abbastanza, ma richiede un leverismo lunghissimo se vuoi frenare
senza avere la forza di uno scaricatore di porto.
L'unico vantaggio sul tamburo e' che diminuisci le masse non sospese e
che la manutenzione e' ridotta al minimo.
Quella moto in mano a Bruno Raniero vinse l'Interregionale di
regolarita' del 1969, mettendosi dietro tutte le 175 e le poche 250
che correvano allora.
[...]
P.S. Dimenticavo... la pinza, costruita da Aldo Mirimin, a parte
l'idraulica e' IDENTICA ad una Brembo fuori strada della KTM.
Indovina chi ha copiato da chi! ;=))
Mah, sentire cose del genere mi fa sentire un idiota per essermi lamentato del mio NX 125 del '91Te ne dico solo una: mio padre nel 1918 con il premio di
smobilitazione (era uno dei ragazzi del '99) si compro' una Bianchi
500 cc.
Aveva il freno a bacchetta che agiva sul cerchione posteriore.
Freno anteriore? AHAHAHAHAHAHA!
Il carburatore era a barbotage: l'aria aspirata veniva fatta
gorgogliare attraverso una reticella nella vaschetta della benzina.
La lubrificazione era a pompa a mano: l'olio gocciolava dentro un tubo
di vetro tipo siringa delle iniezioni.
Quando il tubo era pieno, il pilota dava una pompata col pistone e
mandava l'olio nel motore.
La mandata dell'olio era regolata da un rubinetto a spillo che il
pilota regolava a seconda della gravosita' dell'impiego.
Le valvole erano laterali perche' le molle si rompevano ogni tre per
due e se le valvole fossero state in testa... ;=(((
Essendo le strade quello che erano, foravi almeno ogni 100 - 150 km e
ti dovevi portare dietro gli attrezzi per riparare la camera d'aria.
Una gita fuori porta tipica era quella volta che mia mamma gli disse
che andava a casa a piedi a preparare il pranzo: da Arona a Vigevano
quattro forature e due molle valvola!
La potenza era di 4,5 cv e c'erano i pedali per "aiutare" il motore in
salita!
Quella era la passione per la moto!
E io che mi lamentavo perche' il mio Alpino, andando a miscela dell'8%
imbrattava la candela e dovevo fermarmi tutte le volte che
attraversavo un paese un po' lungo che mi costringeva a stare a gas
parzializzato.