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MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Manuel è venuto a mancare il 18 di agosto, ucciso, ancora una volta, da un CAVO D'ACCIAIO TESO AD ALTEZZA D'UOMO!
Dopo la tristezza ed il cordoglio è giunta l'ora della RIFLESSIONE, della DISCUSSIONE e delle PROPOSTE. NESSUNO dev'essere più UCCISO perché colpevole di amare la libertà, e la propria terra! Dobbiamo AGIRE INSIEME!
Questo spazio è aperto a TUTTI ed in particolare a coloro che praticano sport "verdi", in simbiosi con l'ambiente e nel rispetto della natura: enduristi, cavalieri, quaddisti, mountain bikers, escursionisti ...senza discriminazione alcuna!
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rokes
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MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da rokes » lun 05 set, 2011 8:35 pm

Immagine

Manuel Colantuono,
giovane endurista colpito a morte!
dalla posa di un cavo d'acciaio ad altezza d'uomo.



Il 18 di agosto è venuto a mancare Manuel Colantuono,
giovane endurista Molisano.
Manuel è morto con negli occhi il sole della vita, il calore della sua terra.

Abbiamo seguito da vicino questo dramma che ci ha colpito, non solo per l'assurdità e la gravità del fatto,
ma anche per la giovane età di questo ragazzo di appena 19 anni.

A nome di tutti Motortrippers d'Italia, porgiamo le nostre profonde e sincere condoglianze alla famiglia ed agli amici di Manuel.

Le nostre condoglianze vanno anche all'enduro e all'Italia tutta, quella che spera sempre nella giustizia, sì!, ma equa ed uguale per tutti.
Perché non si tratta di un banale incidente, ma ancora una volta di un cavo d'acciaio teso ad altezza d'uomo.

Atto premeditato o incosciente leggerezza, stupidità, ignoranza?
Noi crediamo sia compito della magistratura indagare e punire gli eventuali colpevoli;
ben sottinteso che la ricerca della verità e delle responsabilità non deve declinarsi, come spesso accade,
in "dimenticare ed archiviare", perché non esiste un argomento valido al mondo per giustificare la morte di un uomo,
tantomeno di un adolescente!

Da qui a dedurre che questi gravissimi comportamenti mettono a quotidiano repentaglio le nostre vite di enduristi e fuoristradisti
- tutte le discipline comprese - (enduriststi, MTB, cavalieri, quaddisti, escursionisti, ecc.), e che il dibattito è nazionale, poco ci vuole.

Ora che il momento dell' "odio feroce" e delle condanne "a morte" dettati dall'emotività si sono assopiti,
vorremmo aprire una profonda e pacata riflessione su quanto accaduto, nutrita da proposte e critiche costruttive
provenienti da tutti: Motortrippers del forum e praticanti di sport "verdi".

Evidentemente questo dibattito è aperto a tutti, senza discriminazione alcuna.
Nell'interesse comune vi saremo grati di promuovere e divulgare il link di questa discussione a quante più persone possibile,
ai siti, ai forum, alla stampa, del settore e non, al fine di raccogliere anche il loro contributo.

La parola d'ordine è:
"mai più trovarci a piangere la scomparsa di un figlio, o di un padre di famiglia come nel caso del povero Marco Badiali.
Molti di noi, almeno una volta, sono stati confrontati a simili situazioni di estremo pericolo.
Raccontateci le vostre esperienze, come ne siete usciti e come avete reagito!

Ciao, Manuel!
"L'infanzia finisce quando scopri che un giorno morirai." (The Crow)





Questi sono alcuni link che puntano verso articoli della stampa regionale molisana.
Leggete le diverse "news" e vi renderete conto di come l'accaduto è descritto.
Non c'è cattiveria alcuna nei vari report nei quali si percepisce un senso di tristezza e compassione,
ma tra "incidente", "gara", "motocross", "senso di fatalità", ecc., appare quanto gli stessi giornalisti
siano disinformati sulla realtà dell'enduro, del motoalpinismo, del motoescursionismo,
ed in generale sulla pratica delle discipline fuoristradistiche!
Questo, involontariamente, altera la realtà svilendo la gravità dell'accaduto ed il grado di responsabilità
di chi quel fil di ferro tra i due alberi l'ha teso!


18/08/2001
http://www.mynews.it/sotto-costa/60-cro ... e-la-gola-
http://www.altromolise.it/notizia.php?a ... colo=48641
link
19/08/2011
http://www.tvimolise.it/index.php?optio ... Itemid=735
http://ilnuovomolise.it/orribile-incide ... 9enne-2011
http://www.moliseinformazione.it/?p=7703
http://www.telenorba.it/notizia/watch/notizia_id/1060
http://www.iltempo.it/molise/2011/08/19 ... refresh_ce
21/08/2011
http://ilnuovomolise.it/ieri-mattina-ne ... olone-2011
22/08/2011
http://brianzasp.altervista.org/blog/20 ... ta-19enne/



Cosa fare, come reagire?

Come scritto precedentemente, pensiamo che quest'argomento tocchi da vicino moltissimi di noi.
Chi corre in moto - ma anche il cavaliere, il quaddista, il mountain biker, l'escursionista - sa a che pericoli va incontro!

È quindi auspicabile ed opportuno aprire un dibattito su questo tema e le innumerevoli problematiche ad esso connesse.

Noi di Motortrip speriamo che questa discussione si arricchisca di tutti i vostri preziosi contributi,
che essi siano, tecnici, filosofici, politici, psicologici, morali, legali...

Questa è solo una lista - non esaustiva ed in ordine sparso - di alcuni spunti da cui partire:

  • Come comportarsi difronte all'imprevisto,
  • Come organizzarsi nella richiesta dei soccorsi.
    chi chiamare, quali sono i nueri di telefono (nazionali, regionali, locali) da avere sempre con se.
  • Studiare e mappare il percorso in modo tale che in caso d'incidente/infortunio qualcuno possa facilmente trasmettere delle precise indicazioni ai soccorritori.
  • Esistono cellulari più o meno efficaci quando il campo è scarso?
  • il primo soccorso:
    pochi sono gli enduristi/motoescursionisti che si portano appresso una piccola farmacia e hanno delle minime nozioni in merito.
    La camera d'aria è la prima cosa alla quale pensa l'endurista...
  • Come reagire con l'eventuale proprietario del terreno/strada... che si comporta in modo aggressivo e violento.
  • Quali dei nostri comportamenti provocano queste reazioni e come dobbiamo cambiarli...
  • Segnalare alle competenti autorità la pericolosità di un sito? (magari con foto, video e coordinate del luogo).
  • Sporgere denuncia per i casi più gravi?
  • Se consideriamo la situazione di estrema pericolosità cosa dobbiamo fare?
    Tagliare il cavo? Segnalarlo con la posa di apposite fettucce colorate (dovremmo sempre averne con noi!)? Riempire le buche, ecc., ecc...
  • Valutare gli eventuali aspetti legali / giuridici conseguenti alle nostre azioni.
  • Quali argomentazioni valide sostenere in caso di confronto verbale con gli eventuali proprietari, forestali, forze dell'ordine, quanto ai nostri diritti.
  • Dotarci di un codice di compormento, in quanto fuoristradisti (non solo motorizzati)?

Siamo coscienti che il dibattito è complesso ed ambizioso,
ma altrettanto fiduciosi nel vostro impegno e nella qualità dei vostri interventi, qualsiasi essi siano.
Cercheremo di trarne le conclusioni il più obiettivamente possibile, riordinando e sintetizzando i vari post, le idée e le proposte formulate.

Che interveniate per esprimere cordoglio, perché professionisti in uno
specifico settore, per raccontare il vostro vissuto di fuoristradisti,
Tutto il gruppo di Motortrip, amministratori e staff, vi ringrazia anticipatamente.


Lo staff di Motortrip



Per divulgare questa discussione copiate questo link:
http://motoalpinismo.forumup.it/viewtop ... oalpinismo
Ultima modifica di rokes il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 1 volta in totale.

Dinorex
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Iscritto il: sab 26 lug, 2008 9:48 pm

....per Manuel....

Messaggio da Dinorex » lun 05 set, 2011 10:45 pm

cari amici,
a mio modesto parere, l'unico modo di evitare altre tragedie è quello di mettere in luce attraverso i potenti media televisivi, la nostra passione, divulgare i messaggi positivi che trasmette la passione per il fuoristrada.
messaggi quali l'aggregazione, la possibilità di portare i giovani fuori da pericolose tentazioni, vi ricordo che in Inghilterra usano il trial per la terapia nella tossicodipendenza, il nostro è anche uno sport che merita la stessa attenzione e dignità che hanno altri sport più "popolari".
Gli organi politici ufficiali della federazione non so che vincoli hanno e che paura hanno ad affrontare la regolamentazione del fuoristrada nel nostro paese, ma temo che in italia sia difficile dialogare, un paese di tutti contro tutti, un paese di guerre tra poveri, di ideologie che non fanno crescere.
Tante lodevoli iniziative sono state proposte, alcune sono ancora in discussione, ma la strada è ancora molto lunga, anche perchè molto spesso chi rema contro alla regolamentazione sono gli stessi praticanti, con le loro ragioni, ma bisogna scendere a compromessi se vogliamo continuare ad esistere.
io continuo a sperare, ed a pregare per i colleghi che sono stati uccisi dall'ignoranza e dalla indifferenza, continuo a sperare nell'essere umano.
Saluti cari
Dino Marcuglia

puffoxr
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Località: Cesena

Io l'ho vissuto di persona..

Messaggio da puffoxr » mar 06 set, 2011 9:10 am

e, per una fortuna MOSTRUOSA, ne sono uscito quasi indenne. I miei compagni mi hanno raccolto lungo una scarpata con attorcigliato attorno al collo un filo spinato NUOVO.
Qui il link:
http://www.soloenduro.it/index.php/foru ... jolly.html

Possosolo dirvi che dopo aver fatto denuncia ai CC, contattato più volte la forestale non dico che mi hanno riso in faccia ma quasi....

Che tristezza
Paolino

sciotatore
Messaggi: 1
Iscritto il: gio 04 set, 2008 5:04 pm

MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da sciotatore » mar 06 set, 2011 10:36 am

....

non ci sono parole!

divulgo sul nostro piccolo forum

http://forum.xt500.it/viewtopic.php?f=21&t=3230

Saluti
Manuel

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alfista1974
Messaggi: 521
Iscritto il: ven 12 ago, 2011 5:39 pm
Località: Verona

MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da alfista1974 » mar 06 set, 2011 10:59 am

E' successo anche a me ... avevo 16 anni ed il filo spinato era tirato su una strada bianca perchè ... diceva il proprietario ... altrimenti mi scappano le vacche .
Ok ... allora ammaziamo la gente che passa ... a quel punto moto mtb o macchina ... tutto diventa pericolo .
Gran ruzzolone e niente di più ... dagli organi preposti il consiglio al proprietario di segnalare con del nylon colorato .
A questo punto se la vita di una persona vale una tirata di orecchie per me il filo spinato e le vacche del malgaro valgono un bel paio di pinze .
Quando trovo filo spinato non segnalato e quindi potenzialmente pericoloso mi fermo e taglio in tanti piccoli pezzettini ... in modo che si veda che è fatto di proposito .
Il nastro bianco e rosso lo vendono in ferramente e costa sicuramente meno della vita altrui .
Saluti .
P.S. Un pensiero forte ed un abbraccio alla famiglia Colantuono ... 19 anni sono troppo pochi per morire !!!!
Vecchio arrampicatore in cerca di amici

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Misso
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MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da Misso » mar 06 set, 2011 11:31 am

Voglio pensare positivo.
Voglio pensare che il "cretino" che ha teso il filo lo abbia fatto con leggerezza per un non ben precisato intento agricolo.
Voglio pensare che in cuor suo, mai e poi mai avrebbe pensato che questo filo potesse nuocere a qualcuno.
Voglio pensare che questa persona non abbia avuto notizia della tragedia che ha procurato questo suo insano gesto.
Solo cosi' posso sopportare l'idea che lo Stato non persegua un omicida preterintenzionale, che la stampa parli ottusamente di incidente, e che questo losco personaggio non abbia le "palle" per costituirsi e chiedere perdono al padre di Manuel.

Misso

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MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da Bestiol1 » mar 06 set, 2011 11:56 am

Prima di tutto un abbracci oalla famiglia ed agli amici di Manuel, non ci siamo mai incontrati ma son notizia che non si vorrebbero mai leggere.
Il lato brutto della nostra passione è che certi incidenti possano succedere, la cosa grave è che la cusa non sia "naturale" ma di natura umana.

Ferisce anche leggere i post di coloro che, trovati impedimenti sulle strade bianche, li denunciano e vengono quasi presi in giro. in Italia, e lo dico da Organizzatore di event imotoristici, con molto rammarico, sembra più grave fare una scampagnata in moto che uccidere una persona.

E si che nel nostro Bel Paese abbiamo l'eccellenza motoristica a 360° con le più grandi fabbriche di moto, scooter ed auto ma la cultura, quella no.

Dalla parte dei motociclisti non ci sono solo i Boni e gli altri son cattivi, però vorrei capire la logica che porta ad uccidere con un flo di ferro...

B1
Un grande passo per un piccolo uomo, due passi indietro per l'Umanità

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pop
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MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da pop » mar 06 set, 2011 12:08 pm

grande dispiacere e delusione!

il gesto è veramente grave è ha portato all'irreparabile.

forse un maggior dialogo con i proprietari o chi vive lungo i percorsi, qualche volta una parola può stemperare il clima.
forse ragionando, ma se si arriva a questo, ..... non c'è ragione...
la mia V-strom per le strade.

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MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da Misso » mar 06 set, 2011 3:11 pm

Saranno gli anni passati in mare, ma anche quando vado in moto, mi attrezzo come se potessi rischiare di diventare un "naufrago": essere persi in una distesa d'acqua o in mezzo a uno sconosciuto e lontano bosco non sono poi due situazioni tanto diverse.

Nel mio marsupio c'e' sempre un piccolo kit medico con bende, cerotti, disinfettante, mercurio-cromo, cottonfioc, pinzette e analgesici.
Ho sempre con me il cellulare e mi sono dotato di un piccolo GPS da polso (il Keimaze 500 della Decathlon). Costa meno di 100 euro, e' impermeabile, puo' essere facilmente e solidamente posizionato al centro del manubrio, memorizza il percorso fatto e mi permette di scaricarlo su Google Map e soprattutto mi da le coordinate (WGS84) sia geografiche che UTM (quelle utilizzate dalle carte regionali). In caso di bisogno posso cosi' chiamare un qualsiasi numero di soccorso (118, 112, 113...) e fornire la mia posizione esatta.
Anche moderare la velocita' e' importante. Ho amici che, troppo veloci, hanno perso il controllo della moto e si sono fatti seriamente male ed altri che dietro una curva hanno trovato un'altro motociclista in procinto di tirare una staccata al limite...
Insomma, la velocita' va cercata solo nei fettucciati e nelle piste da cross, ma quando si e' in "strade a fondo naturale", bisogna andare piano e con prudenza.
Al fine della sicurezza, la manutenzione della moto e' fondamentale. Al termine di ogni giro, bisogna lavare la moto, lubrificarla e controllarla come se fosse una creatura vivente. In questo modo si scoprono tagli nelle gomme, fori nel radiatore o crepe nel telaio che, all'escursione successiva, potrebbero metteci in pericolo.
E' bene andare a girare sempre con un compagno e con lui tarare le difficolta' che affronteremo sulle capacita' del piu' scarso dei due. Trovarsi a meta' di un giro completamente "bolliti" e' l'anticamera per farsi male.
In ultimo ritengo indispensabile avere sempre il massimo rispetto di tutti e di tutto. Non possiamo pretendere di essere rispettati e tollerati se noi per primi non ci comportiamo correttamente. Quindi tenere velocita' umane, rispettare coltivazioni e colture, richiudere i cancelli per gli animali dopo il nostro passaggio, fermarsi e spegnere la moto quando si incrociano gli escursionisti a piedi o in MTB, salutare cordialmente le persone che si incontrano, avere un mezzo poco rumoroso e poco puzzolente.

Per quanto riguarda invece la vicenda accaduta a Manuel, c'e' poco da aggiungere: O ci troviamo di fronte alla stupidita' piu' totale di un allevatore, o alla becera premeditazione di un criminale. In entrambi i casi c'e' poco da stare allegri e c'e' ben poco da fare per proteggersi. Siamo davanti a episodi come i sassi lanciati dai cavalcavia dell'autostrada o ai roghi appiccati alle baracche dei barboni, ovvero al quotidiano triste spettacolo che da di se l'umanita'.

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recalo
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MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da recalo » mar 06 set, 2011 4:47 pm

Qualcuno ha detto che l'ignoranza è peggiore della cattiveria, ma non ricordo chi sia stato.
Nel detto popolare, il termine "contadino" viene sovente attribuito come aggettivo dispregiativo, a persone le cui connotazioni caretteriali gravitano in un contesto di ottusità, prepotenza, egoismo, cattiveria, ignoranza.
Purtroppo ne ho avuto la prova, ne ho sofferto le conseguenze in prima persona ma, quel che è peggio, ne ho visto la prova e ne ho visto le conseguenze, sfociate in atti criminali come questo, che hanno già portato tante morti, tanti lutti, tanti dolori.
Non vi è perdono!
Sono gesti perfettamente premeditati, mirati a colpire, a fare del male, ad uccidere, non a proteggere le mucche!
Ma la gente dice: "Povero contadino, è un ignorante, non sapeva, non voleva..." ed anche le autorità, gli organi giudicanti, sono portati a pensarla così "E' un ignorante, sicuramente non voleva fare del male...."
Non è vero!
Ricordatevi anche l'altro detto popolare: "Scarpe grosse e cervello fino".
E' vero, l'ignoranza è sicuramente più pericolosa della cattiveria.

Un lungo, forte abbraccio ai genitori di Manuel.
Renato Calò
http://renatocalo.wix.com/photography www.lavecchiafonte.net www.bajadventure.com

Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario. Orwell

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