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MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Manuel è venuto a mancare il 18 di agosto, ucciso, ancora una volta, da un CAVO D'ACCIAIO TESO AD ALTEZZA D'UOMO!
Dopo la tristezza ed il cordoglio è giunta l'ora della RIFLESSIONE, della DISCUSSIONE e delle PROPOSTE. NESSUNO dev'essere più UCCISO perché colpevole di amare la libertà, e la propria terra! Dobbiamo AGIRE INSIEME!
Questo spazio è aperto a TUTTI ed in particolare a coloro che praticano sport "verdi", in simbiosi con l'ambiente e nel rispetto della natura: enduristi, cavalieri, quaddisti, mountain bikers, escursionisti ...senza discriminazione alcuna!
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rerechan
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MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da rerechan » gio 08 set, 2011 4:38 pm

Non ho parole come commento, ma aggiungo una cosa... temo che spesso certi "fili spinati" vengano messi appositamente con cattiveria...mi ricordo di una volta che avevo letto "...e se ci scappa il morto ben venga..." o qualcosa di molto simile, da parte di gente che non e' nemmeno del posto...
Stiamo attenti, molto attenti.. magari pensiamo di primo acchito ai proprietari dei terreni limitrofi, ma non e' detto che sia cosi'...
Certe persone come ambientalisti di nome e non di fatto e boy scouts "troppo giovani per essere intelligenti" mi preoccupano...
Purtroppo temo che non si fara' niente per tenere a bada gli assassini; ma almeno per ora mi auguro che si risolva la questione di cui si parlava sopra.
chi va piano,
va sano e...
ammira il paesaggio.
(E magari vede le fate nei boschi!!)

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Misso
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MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da Misso » gio 08 set, 2011 4:40 pm

In quanto al dolo, se provato, siamo di fronte all'omicidio o tentato omicidio volontario e non preterintenzionale.
Capisco il risentimento, lo provo anch'io, ma onestamente non posso credere che qualcuno voglia tendere un filo su un sentiero col preciso intento di ammazzare un giovane motociclista. Se cosi' fosse stato non si voleva uccidere un motociclista in quanto tale, ma semplicemente uccidere qualcuno.
Ritengo piu' credibile (o almeno auspicabile!) che il qualcuno volesse "dare una lezione", o ferire se preferite, un motociclista e quindi in questo caso ci troveremmo di fronte ad un omicidio preterintenzionale: c'era l'intenzione di portare offesa alla vittima ma non di causarne la morte. Se lo scopo del qualcuno invece fosse stato semplicemente di impedire a quattro vacche di uscire dal fondo, sarebbe un triste e aime' frequente omicidio colposo.
Intendiamoci, in tutti questi casi non c'e da stare allegri, un ragazzo sicuramente innocente ha perso la sua preziosa vita, ma, come gia' qualcuno ha suggerito, il filo teso non e' il rischio piu' grosso a cui andiamo incontro quando giriamo per sentieri o per strada. Quanti Manuel ogni giorno ci lasciano perche' un automobilista distratto (o ubriaco) con gli ha dato la precedenza o piu' tristemente perche' hanno perso il controllo della loro amata due-ruote?
Putroppo l'ignoranza, l'intolleranza, la maleducazione, in poco rispetto per il prossimo, lo spregio per la Legge (e mi riferisco a tutti, motociclisti, ciclisti, pedoni, pastori, agricoltori, ...) portano inesorabilmente a far si' che prima o poi ci scappi il morto.
E' indispensabile che noi motoalpinisti, praticanti di una disciplina che per sua natura non ha alcuna connotazione agonistica, che da la massima soddisfazione quanto piu' la moto utilizzata e' in regola col CdS e che ha come sua prerogativa l'immergersi discretamente nella Natura per goderne della sua intrinseca bellezza, ci impegnamo a 360° per diffondere il concetto e la pratica del "fuoristrada eco-compatibile".
Come reagite quando vedete un enduro "pronto-gara" sfrecciare pericolosamente in uno stretto sentiero? O vedendo un anoressico trial senza fanali, targa, frecce, assicurazione(!) in giro di sera per la viabilita' ordinaria? E che dite quando in un tornante vi imbattete in un "garino" di ducatisti contromano? Siete davvero convinti che i teutonici 1200 cc di un GS e i suoi due quintali e mezzo siano indispensabili per il 99% dei percorsi che avremo modo di affrontare nell'arco della nostra vita? Bhe, ammettiamolo, il piu' delle volte restiamo ammaliati dai mezzi meccanici e dalle prestazioni di cui sono capaci, e ci scordiamo di avere un punto di vista obiettivo.
Noi non ci pensiamo, ma dovremmo reagire con lo sdegno che avrebbe il cacciatore onesto davanti ad un bracconiere armato di lancia-granate!
Se pretendiamo il rispetto per noi, dobbiamo per primi offrirlo agli altri, ed e' necessario che il concetto parta direttamente dall'interno del nostro ambiente.
Senno' tra un po' ci troveremo qui ancora a piangere un altro pilota scomparso, ucciso dalla cattiveria di qualcuno o dalla sua poca attenzione alla guida.

Misso

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gianclafuori
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Manuel

Messaggio da gianclafuori » gio 08 set, 2011 5:51 pm

Mi associo al dolore ed allo sgomento di tutti gli altri amici motociclisti,e sopratutto a quello della famiglia di Manuel.
Le carogne che fanno simili porcate, non meritano di esistere in quanto subumani, e come tali da eliminare per il bene comune.
Spero che un giorno ci sara una seria e severa giustizia per questa gentaglia.
Beta Alp 4 go!!!

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BR1
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MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da BR1 » gio 08 set, 2011 8:49 pm

Anch'io partecipo al dolore della famiglia di Manuel e di tutti i suoi amici.
Per il resto sono senza parole.
Se c'è rimedio, perchè ti arrabbi?
Se non c'è rimedio, perchè ti arrabbi?

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anALPhaBETA
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MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da anALPhaBETA » gio 08 set, 2011 11:45 pm

Chiedo perdono
continuo a pensarci ma non trovo niente da dire
ma se non dico niente sto peggio perché mi sento in colpa per non aver partecipato alla discussione tanto importante
Vorrei trovare belle frasi ma non mi escono ed è comune e logico che quando c'è un dolore profondo non si riesca ad esprimersi.
L'unica parola che ossessivamente martella il cervello è "perché?"
... sopratutto perché ancora!
ma anche perché non vengano evidenziati questi sbaramenti pericolosi
... a meno che non si voglia siano pericolosi e mortali e allora perché siamo arrivati ad avere dentro questa morte che ci fa desiderare la morte altrui :cry:
e perché un omicidio ( di questo si tratta perché un uomo è morto) non viene trattato dalle autorità come altri omicidi
perché due pesi e due misure!
perché non siamo più capaci di voler bene
perché non ci è più possibile un minimo di tolleranza
perché preferiamo essere individui e non vogliamo più sentirci comunità
perchè abbiamo permesso la morte dei valori sui quali è fondato il vivere comunitario.
A mio più modesto parere alcune "Donne" dovrebbero fare un "attimino" di pratica prima di "scrivere" certe "sentenze ingiuste" ...

Nunzio65
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MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da Nunzio65 » sab 10 set, 2011 12:50 pm

Buongiorno a tutti i motociclisti,
ritengo che di fronte ad episodi simili, dove una innocua passione,
che vede la moto come protagonista, per qualcuno costituisce un
fastidio o anche peggio e, quindi, vada punita anche con la morte, non
ci sono parole.

Penso che una maggiore diffusione del fuoristrada in tutte le sue
specialità (enduro, trial, motoalpinismo, ecc.) vada fatta sia
mediante l'impegno dei politici sia attraverso il confronto tra
motoclub e sindaci, promuovendo manifestazioni , gare, ecc. per far
conoscere alla maggior parte delle persone non solo le specialità
fuoristradistiche ma, soprattutto , la loro filosofia.

Il maggior risultato sarebbe quello di condividire con le
amministrazioni comunali il progetto d'istituire dei percorsi da
destinare esclusivamente agli appasionati di fuoristrada, dove ognuno
possa girare senza correre il rischio di trovarsi coinvolto in qualche
"imboscata".

E' altresì opportuno dimostrare educazione e rispetto per il prossimo
quando si percorrono boschi o percorsi abitati e/o frequentati da chi
fuoristradista non lo è.

Forse un giorno questo mio pensiero diventerà realtà, ma purtroppo
per adesso non mi/ci resta che unirci al dolore della famiglia
Colantuono, sperando che episodi così "infami" non abbiano più a
ripetersi.

Saluti

diego
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Iscritto il: gio 10 apr, 2008 12:55 pm

MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da diego » mar 13 set, 2011 12:56 pm

Mi unisco al cordoglio e al dolore dei famigliari e amici.

Fra tutti i vostri commenti molto mi ha colpito quello di colui che si domanda perchè.
Egoismo e cattiveria, perdita di valori positivi e abbrutimento della nostra società.
Egoismo di tutti i giorni che ormai è talmente insinuato e radicato dal di dentro che nemmeno ce ne rendiamo conto, tutti i giorni tutti noi lo siamo, nell'enduro, nel motoalpinismo, fuori da questi ambiti, nel lavoro, nella vita quotidiana di tutti i giorni, chi di noi si domanda sempre (ma anche solo alcune volte) se la propria azione, il proprio operato, le proprie decisioni possono nuocere o nuocciono al prossimo, agli altri?
Questo è un sito di moto, ma le cause stanno al di fuori dell'ambito delle moto, cosicchè sembrerebbe di dover andare fuori tema per sondarne gli aspetti.
Ognuno tira dritto per la propria strada e non guarda in faccia nessuno, occhi bassi e dritti e veloci per il proprio obiettivo, ma quale?
Basta andare un giorno a Milano e vedete migliaia di persone alienate, frenetiche, veloci, nessuno guarda nessuno, non c'è tempo, bisogna correre per il proprio obiettivo: egoismo e determinazione, determinati ad essere egoisti, a tutti i costi.
Non c'è tempo per uno sguardo o un sorriso, ma che razza di società siamo diventati? Abbrutiti. Eppure siamo convinti di essere civili ci definiamo civili, ecco che l'egoismo è talmente dentro di noi che nemmeno più lo vediamo, insinuato e mascherato da tutte le falsità che raccontiamo tutti i giorni tutti a tutti.
Questo è la base è terreno fertile per far crescere gli alberelli dell'intolleranza, dell'odio, del menefreghismo, della maleducazione, della prepotenza, della sopraffazione.

stepper
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MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da stepper » mer 14 set, 2011 12:09 am

diego ha scritto:Non c'è tempo per uno sguardo o un sorriso, ma che razza di società siamo diventati? Abbrutiti. Eppure siamo convinti di essere civili ci definiamo civili, ecco che l'egoismo è talmente dentro di noi che nemmeno più lo vediamo, insinuato e mascherato da tutte le falsità che raccontiamo tutti i giorni tutti a tutti.
Questo è la base è terreno fertile per far crescere gli alberelli dell'intolleranza, dell'odio, del menefreghismo, della maleducazione, della prepotenza, della sopraffazione.
Ciao mi trovo concorde con quanto dici , io fuggo dal mondo" civile" appena posso , mi piace il silenzio dei boschi Pratico il fuori strada spesso da solo e non ripeto quasi mai lo stesso percorso quel giorno , se incontro qualcuno lo saluto e se posso mi fermo a parlarci . con il tempo sto apprezzando sempre meno la velocità e sempre di piu la calma . Quando ho appreso la notizia della morte di Manuel ho pensato "ecco un' altra vittima della follia umana "
C' è sempre un 'posto nuovo da scoprire

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rokes
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MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da rokes » mer 14 set, 2011 8:27 pm

Dalle ultime notizie lette in rete"sembrerebbe" che il fil di ferro non sia stato messo
con l'intento di confezionare una trappola mortale,
ma per delimitare una zona cedua (da disboscare).


Da TVI Molise:
http://www.tvimolise.it/index.php?optio ... Itemid=735
Ecco un'altra testimonianza più recente proveniente dal forum "Anima Guzzista":
http://forum.animaguzzista.com/viewtopi ... 5#p1216285

Non ci può essere una giustizia di piazza!
"Atto premeditato o incosciente leggerezza, stupidità, ignoranza?"   
Non spetta a noi indagare e punire gli eventuali colpevoli. Questa è competenza della magistratura!

Ma continuiamo a sostenere con determinatezza che nel caso di:
"...un cavo d'acciaio teso ad altezza d'uomo ...non si tratta di un banale incidente"
Questo, ovviamente, a prescindere e nel rispetto delle conclusioni dell'inchiesta in corso.

La scelta giusta è stata di coinvolgere tutti, senza discriminazione alcuna:
"...in una profonda e pacata riflessione su quanto accaduto,
nutrita da proposte e critiche costruttive..."

La stragrande maggioranza dei vostri contributi ne sono la prova!

Invitiamo a moderare i toni negli interventi:
sebbene tutti noi ci auguriamo che i responsabili dell'episodio siano giudicati per le loro azioni,
i riferimenti alla loro eliminazione sono in ogni caso fuori luogo in questa discussione,
anche se si dovesse dimostrare l'intenzionalità del gesto.

Non ce ne vogliano gli autori dei suddetti commenti
(che non saranno comunque rimossi, perché preferiamo il dialogo alla censura),
pero' noi vogliamo ribadire che non siamo qui per fare un processo né per giudicare nessuno.
Vogliamo solo cercare di capire i motivi di certi comportamenti
e cosa possiamo fare per evitarli.

Lo Staff di Motortrip

apprendistalinux
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Località: Milano

MANUEL COLANTUONO, giovane endurista colpito a morte!

Messaggio da apprendistalinux » gio 15 set, 2011 7:20 pm

Ho modificato il mio intervento che forse risultava troppo drastico :oops:
Scusate, non volevo esagerare, è un argomento delicato e spesso ci si fa sopraffare dalle emozioni, specie se si è vissuto qualcosa di simile in prima persona.
ANATOMIA:

2 mani, 2 piedi, 2 occhi ... 2 RUOTE!!!

- la moto va sotto al culo
- adesso attenzione a non confondere la testa con il polso destro!

Per partire basta una moto.
Per arrivare bisogna vedere cosa c'è sotto al casco e nel polso destro!

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