[size=150]ATTENZIONE[/size]: oggi dalle 13:00 circa il forum sara' utilizzabile in sola lettura per operazioni di manutenzione. L'operazione dovrebbe durare alcuni minuti,

Valleogra Xtreme II

Qui troverai resoconti di escursioni e raduni realizzati in Piemonte, Lombardia, Liguria, Valle D'Aosta, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna
SuperHank
Messaggi: 689
Iscritto il: lun 04 giu, 2007 12:42 pm
Località: Vicenza

Valleogra Xtreme II

Messaggio da SuperHank » ven 10 apr, 2009 11:43 am

VALLEAGNO EXTREME

Quando arrivo da Diego ci scambiamo le solite 4 chiacchiere prima della partenza e, memore della nostra ultima uscita insieme, dove perdemmo metà pomeriggio a spingere le moto fuori da un canyon, esordisco così:”Se oggi non faccio almeno 100 km non sono contento, SOLO strade note e collaudate, le ultime 2 uscite me le sono giocate facendo pochissimi km, la penultima dentro il canyon, l’ultima con i bruconi perse ore tra forature e forestali, non voglio assolutamente scendere il culo dalla sella!”
Ma non bisogna mai fidarsi di nessuno, meno che meno di uno come me, e difatti …

Partiamo alla grande verso il crinale tra le 2 valli dell’Agno e del Leogra, con un gagliardo ritmo alla garibaldina: impennate sui dossi, controsterzi ed appoggi nei tornanti, ogni piccola increspatura del terreno è buona per mettere le moto di traverso.
Incontriamo boscaioli al lavoro che chiudono la mulattiera col loro mezzo agricolo; non sono ostili, oramai mi conoscono, li incontro tutti gli anni in questa mulattiera, se non ricordi male una volte li abbiamo pure aiutati a liberare il carro impiantato.
Faccio segno che ci passiamo lo stesso, ma la anziana signora non vuole sentir ragioni, ci far stare fermi ad aspettare che spostino il carro per farci passare a monte e non verso il pendio:” Xè pericoloso, tosi!” Grande Cuore di Mamma!
Scolliniamo e scendiamo verso una contrada; mentre la attraversiamo esce un tizio che ci dice che non possiamo passare sul solito itinerario, hanno appena versato il cemento per fare le canalette di scolo dell’acqua piovana. Mi giro e prendo un’altra strada, ma Diego non arriva: lo staranno impalando in orto?
No, i contrada ioli volevano solo indicargli una alternativa: brava gente!
Quando un non fuori stradista da un consiglio c’è da stare attenti: non sanno assolutamente valutare le difficoltà; per la maggior parte tutto ciò ch esula dalla strada carrabile diventa un percorso ai limiti dell’impossibile: sono la maggioranza. Poi ci sono i più pericolosi: quelli che credono che le moto da fuoristrada siano esenti dalle leggi di gravità, e ti spacciano percorsi da stambecchi per autostrade!
Oggi troviamo i secondi.
Ci fanno segno di costeggiare una masiera, e poi scendere in libera attraverso il bosco fino ad intercettare al sterrata; è che la masiera si alza sempre più dal piano stradale, e il bosco è incolto e selvaggio, infestato da rovi e piante cadute; alla fine troviamo il varco, e con le moto al limite del ribaltamento conquistiamo la strada. 10 km è già le moto al fianco.

Immagine
Diego in libera.

Immagine
Eccolo raggiungere la strada.

Cambiamo versante della valle, e ci portiamo alti sopra Recoaro: la neve indugia ancora copiosa sulle cime più alte. Ma non solo lassù; anche nei boschi, ancora nel grigio invernale, perdurano chiazze di neve marcia in scioglimento: è proprio una di queste che ci blocca la salita: troppa per attraversarla, troppo umida per reggere il peso delle moto. O torniamo da dove siamo venuti o facciamo la “direttissima”.

Immagine
Neve in quota.

Immagine
Direttissima, con tanto di cartello.

Erano anni che non scendevo di lì, l’avevo fatta con enduristi locali, ma non mi ricordavo mai l’attacco Giusto del sentiero, e mollarsi giù in pendii semiverticali non è consigliabile.
Adesso noto che è diventata discesa da down hill, e andiamo sul sicuro: sicuro nel senso che la traccia è giusta, ma quello che ci può essere, non si sa.

Immagine
La partenza è senza problemi …

Immagine
… poi arriva il divertimento.

Immagine
Che fare?

Una lunga lingua di neve ricopre il sentiero, spingendosi fino al ciglio del burrone; per sicurezza, preferisco accompagnare la moto a mano camminando sulla neve, anche se è faticoso, perché si sprofonda fino al ginocchio, in alcuni punti; ma è meglio non rischiare.

Immagine
Andiamo! Consci che la risalita sarebbe stata impossibile …

Immagine
Il burrone alla nostra sx non lascerebbe scampo…

Immagine
Ancora Diego sulla lingua di neve.

Perché “Direttissima”? Perché scende direttamente nel vallone dove transita la cabinovia: suggestivo guidare con sospese sopra le teste i cavi di acciaio e le cabine ovoidali.

Immagine
Questo punto era talmente ripido che non si riusciva a fermarsi; per un soffio Diego non mi ha centrato.

Immagine
Un piccolo guado.

Scesi a Recoaro, tornavamo verso la nostra vallata; il cielo, sempre più cupo, ci aveva finora omaggiato di qualche goccia, ma ora la pioggia iniziava a cadere con insistenza.

Immagine
Amo queste foreste, adoro queste montagne, soprattutto in questi giorni, cupi e freddi, duri ed inospitali: quando tutti sono a casuccia, tutto questo è solo per me.

Immagine
Alves Front.

Immagine
Alves Back.

Si sperimentava un nuovo sentiero.
Saliva, saliva, impennandosi nel bosco, girando attorno agli alberi, scavalcando pietre, ogni metro sempre più difficile, ogni metro sempre più bello.

Immagine
La porta nella roccia.

Immagine
The end.

Ma saliva troppo, un rampone di terra fradicia, foglie marce, e dulcis in fundo pietroni sparsi alla rinfusa mi portava al ribaltamento.
Basta così.
Tornavamo su sentieri più agevoli, guidando immersi nell’Ho2: pioggia dal cielo, schizzi dalle pozzanghere gocce colanti dalle piante, noi 2 come 2 anfibi umidi in ogni parte del corpo: ma che bello andare, dentro e fuori dal bosco, per campi e sentieri, su per una valle e giù per l’altra, in un carosello senza fine.
Quando però sugli occhialoni ci vedevamo navigare le trote, quando avevamo le rane gracidanti dentro gli stivali, e soprattutto sentivamo l’acqua correre lungo la schiena ed infilarsi nelle chiappe, generando il ben noto fenomeno conosciuto come “bidet istantaneo” , capivamo che era ora di andare a casa.
3 ore solo, 70 km solo, grande enduro come sempre.

Ciao
Alves

alp
Messaggi: 1368
Iscritto il: dom 11 feb, 2007 10:10 pm
Località: Reggio Calabria

Valleogra Xtreme II

Messaggio da alp » ven 10 apr, 2009 12:40 pm

Gran bel giro, Alves. E, finalmente, in compagnia. Certo che l'amico Diego dev'essere proprio un matto come te per seguirti senza fiatare!

Scusa la mia ignoranza, forse sarà un termine dialettale del nord-est, ma neanche sul vocabolario son riuscito a trovare il significato del termine "MASIERA". Capisco che si tratta di uno sterrato, ma di che tipo?

Leggo sempre con gran piacere i tuoi racconti e i posti che attraversi sono ancora più affascinanti quando li "condisci" con la tua fantasia poetica. Grazie SuperHank
A presto e...
Buon motortrip,

alp

SuperHank
Messaggi: 689
Iscritto il: lun 04 giu, 2007 12:42 pm
Località: Vicenza

Valleogra Xtreme II

Messaggio da SuperHank » ven 10 apr, 2009 2:44 pm

Ciao Alp, grazie degli apprezzamenti.
Masiera è il muro a secco in pietra, che sostiene i terrazzamenti in montagna.

Diego, Diego ... dice che solo con me si diverte al meglio in moto; daltronde siamo lontani parenti: dobbiamo avere qualche gene in comune!

Ciao
Alves

Avatar utente
max37
Messaggi: 6633
Iscritto il: mer 06 giu, 2007 8:23 pm
Località: Dueville ( Vi ) Moto: Cagiva Navigator 1000 Beta Alp 200

Valleogra Xtreme II

Messaggio da max37 » ven 10 apr, 2009 11:11 pm

grande
Max37

http://www.tecnicamotori.it/

La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

Avatar utente
massimo s
Messaggi: 108
Iscritto il: mer 16 apr, 2008 11:32 pm
Località: Vicenza

Valleogra Xtreme II

Messaggio da massimo s » dom 12 apr, 2009 7:18 pm

:wink: ..... lo hai fatto tutto il DH fino giù in paese a R. ?
D-istruttore enduro :)

Avatar utente
SVDiesel
Messaggi: 116
Iscritto il: lun 16 feb, 2009 2:21 am
Località: Chiuppano VI Moto: Aprilia Pegaso Cube 650
Contatta:

Valleogra Xtreme II

Messaggio da SVDiesel » gio 16 apr, 2009 1:38 am

forse sarà un termine dialettale del nord-est,
In effetti è un termine dialettale che un mio amico una volta ha definito infelicemente come

"piła de xgabòti a séco, sensa bojàca"

fate voi... :oops:
I vostri etilometri non spegneranno la nostra sete!!

Avatar utente
max37
Messaggi: 6633
Iscritto il: mer 06 giu, 2007 8:23 pm
Località: Dueville ( Vi ) Moto: Cagiva Navigator 1000 Beta Alp 200

Valleogra Xtreme II

Messaggio da max37 » gio 16 apr, 2009 2:19 am

trad.

muro di sassi a secco senza malta :lol:
Max37

http://www.tecnicamotori.it/

La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

Avatar utente
SVDiesel
Messaggi: 116
Iscritto il: lun 16 feb, 2009 2:21 am
Località: Chiuppano VI Moto: Aprilia Pegaso Cube 650
Contatta:

Valleogra Xtreme II

Messaggio da SVDiesel » ven 17 apr, 2009 2:33 am

brao max!
non è proprio da tutti... :lol:
I vostri etilometri non spegneranno la nostra sete!!

SuperHank
Messaggi: 689
Iscritto il: lun 04 giu, 2007 12:42 pm
Località: Vicenza

Valleogra Xtreme II

Messaggio da SuperHank » ven 17 apr, 2009 4:15 pm

massimo s ha scritto::wink: ..... lo hai fatto tutto il DH fino giù in paese a R. ?
Si, praticamente in fondo si finisce nel retro di un condominio! :lol:

Avatar utente
massimo s
Messaggi: 108
Iscritto il: mer 16 apr, 2008 11:32 pm
Località: Vicenza

Valleogra Xtreme II

Messaggio da massimo s » ven 17 apr, 2009 5:21 pm

esatto !!!! :wink:

certo che farlo con le bici downhill...mi sa che si scassano in quel sentiero !!!! chi è il pazzo che lo ha tracciato....boh !
D-istruttore enduro :)

Rispondi