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Endurata Della Vecchia Fornace, Salita Delle Pistrelle &

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rokes
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Endurata Della Vecchia Fornace, Salita Delle Pistrelle &

Messaggio da rokes » gio 20 ago, 2009 2:58 am

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Immagine Venerdì 14 agosto.
Io e Giuliano (LittleRokes), ci siamo dati appuntamento in quel di Mel con Ciucau e Sacoxr per una lunga giornata di enduro.
Scopo della spedizione scoprire nuovi itinerari e collegamenti.
Seduti davanti ad un buon caffé e cartine a confronto, decidiamo per dove andare.

Cominciamo per fare qualche km di asfalto, ma presto ci accorgiamo aver perso l'itinerario prestabilito.
Aggiornamento fatto sulla carta su dove ci troviamo, chiediamo ad una signora come raggiungere una certa carrareccia.
Arriva il figlio che dopo varie spiegazioni ci consiglia, in alternativa, un bel salitone che, per sentito dire:
"è corto, ma divertente da fare con le moto come le vostre".
Ok! Che cosa abbiamo da perdere?

Detto fatto imbocchiamo una stradina asfaltata.
Qualche centinaio di metri dopo, all'uscita della piccola borgata, il bitume diventa sterro.
Proseguendo arriviamo ai ruderi restaurati di un'antica fornace edificata ai piedi di un torrentello.
Un suggestivo punto di riferimento verso la nostra meta, che per noi da oggi sarà: "La Salita della Vecchia Fornace".

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Inizia così l'ascensione, via un sentieretto tutto sommato abbastanza tranquillo, fino ad arrivare ad un rustico adagiato su un
prato in leggero declivio.
Da quì il tutto diventa veramente tosto: per la pendenza, le curve e controcurve, il terreno smosso ed accidentato,
le radici di traverso. Le abbondanti piogge del giorno prima han reso la terra fango ed il sasso viscido.

Peccato che le foto non rendano neanche minimamente la reale obliquità delle salite!

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Dopo una mezz'ora di tentativi arriviamo su un piccolo pianoro erboso e finalmente ritroviamo l'orizzontalità.
Sono trafelato di sudore. Guardando i miei compagni d'avventura percepisco che non sono il solo ad aver bisogno di una
pausa rigeneratrice.

Giuliano col cinquant(80)ino se l'è cavata agregiamente: gas tutto aperto, prima piena, e motore urlante.
Da un po' di tempo in quà ha preso fiducia in se stesso e nel mezzo. Ed i risultati sono eccellenti!

Si riparte seguendo un largo e comodo sterrato.

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È mezzogiorno passato da poco. Facciamo sosta per una pausa birre e panini da Vin e Pit.
Momento di studio con le cartine sempre a confronto.
Cerchiamo come ricollergaci ad un itinerario MTB e guarda caso si deve proprio riprendere in parte il percorso a ritroso.

Prima pero' vogliamo fare un paio di ricognizioni di sentieri adiacenti.

Il primo è tutto in bellissimo sottobosco, ma dopo un tratto di fitta vegetazione...

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...avverto l'inizio di una salita a gradini su una porzione di roccia. Appoggio la moto e avanzo a piedi.
Mi spiace, ma questa è roba da capre o da matti con le corde. Fine dell'episodio. Peccato, si torna indietro.

Il secondo parte tutto in salita.
È continuamente attraversato da solchi e crepe scavati dal passaggio dell'acqua.

Bello e divertente, richiede una guida attenta e precisa.
Purtroppo finisce in uno spiazzo attrezzato dalla forestale.

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Guardando meglio continua su per il bosco dopo aver superato gradoni e radici per un buona trentina metri.
Infattibile per noi. Cose da trial.
Anche qui, purtroppo, giriamo i nostri destrieri lasciandoci alle spalle il "Salto degli Elfi".

Pero' siamo riusiti a fotografarli!
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Rieccoci da Vin e Pit e ritorno al progetto originario: il ricongiungimento col percorso MTB.

Detto fatto riprendiamo l'esplorazione e ad un certo punto il sentiero si fa bosco.
La traccia ci fa passare a lato di uno scosceso vallone profondo una buona cinquantina di metri.
il tutto attraversato da grosse e viscide radici quasi sempre in contropendenza.

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Per prudenza decidiamo di passare uno alla volta con l'aiuto degli altri tre posizionati sui punti critici pronti a dare una mano,
sia per superare le radici che per evitare una caduta a fondo valle... non si sa mai!



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Tutto fila liscio, ma la traccia finisce dove inizia un canalone in ripida discesa,

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smosso e sassoso, con solchi da evitare ovunque.

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Ed è qui che Ciucau, peccando d'impazienza, fa un tombolo strepitoso scivolando di peso...
...ma l'uomo è forte e sopporta anche il peso della moto!

Pochi i danni, sia fisici che meccanici, ma la mano destra verso sera aumenta notevolmente di spessore!

Arriva infine il pezzo very hard della giornata.
Saranno dal si e no 200, 250 metrri di discesa ripidissima. Un troso tutto pietre con un paio di scalini alti circa un metro.
Cose da farsi male. Pero', per non risalire, si deve scendere e guadare il torrente.

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Esploriamo a piedi il sottobosco per trovare come eludere l'ostacolo. È proprio vero, la fortuna aiuta gli audaci!
Riusciamo ad aprirci un varco in mezzo alla boscaglia e ad aggirare almeno i due salti più alti.
Gli altri li passiamo pian piano con prudenza.

Cio' malgrado, il nostro LittleRokes si schianta proprio su'll'ultimo e si becca una gran botta all'interno del ginocchio destro.

Guadato il torrente pausa pomata e gocce di Oki per l'infortunato e acqua fresca per tutti.

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Poche centinaia di metri di risalita nel bosco ci conduco ad una deviazione.

L'inizio è dei più innocui: è cemento.
Mano a mano diventa sentiero, traccia, mulattiera in mezzo al bosco per finire in una specie di pastone di fango,
pietre, legna, mattoni e piastrelle sbriciolati in un andare sempre più erto e terminare dopo una curva traditrice e fangosa
in un bellissimo sottobosco.

Risultato delle corse: Ciucau va su come un trattore; io me la faccio tutta d'un fiato con solo una piccola esitazione,
LittleRokes è fermo a metà rampa, ansimante, ma determinato a non mollare.
Sacoxr, come al solito su questo troso, va a funghi e bacche rosse,



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e poi, sempre come al solito, s'inventa uno di quei tagli in mezzo al bosco che per poco non ci ammazza!



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Ci ricolleghiamo ad uno sterrato, prima agevole e scorrevole, poi sempre più smosso, fino ad arrivare
ad un bellissimo belvedere con vista mozzafiato a strapiombo sulla pianura sottostante.

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Da li partono diversi sentieri tra i quali uno dovrebbe ricollegarci al "Salto degli Elfi", (nel senso della discesa).
Sarà il tentativo prioritario numero uno della prossima spedizione.

Ciucao si accorge che il freno anteriore non funziona bene.
Si renderà conto solo l'indomani che il disco si era storto al momento della caduta.

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Sono le cinque del pomeriggio e bisogna pensare al ritorno.
Direzione Mel via strade bianche e sosta dal Re delle birrelle in quel posto di perdizione che alcuni ben conoscono!

Ora andiamo a casa da Ciucau e Sacoxr in zona Nevegal.
Prima un po' d'asfalto, poi uno sterratone da GP.
Eccoci arrivati. La casetta è al centro di una piccola conca erbosa nel mezzo di un bellissimo bosco.
La serata finirà con una luculliana cena a base di costatone cotte alla brace e qualche ombra di buon rosso.

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Siamo tutti stanchi e appena appoggiata la testa sul cuscino crolliamo come macigni in un profondo sonno riparatore.
Domani è un altro giorno!

Sabato 15 : ferragosto.
La giornata trascorre tranquilla. Passeggiata al mattino, ricognizione a piedi della "speciale" della casa nel tardo pomeriggio.
Un bellissimo percorso che si snoda tra bosco e torrente. La sera tutti a cena dal Re delle birrelle.
Ci salutiamo verso le dieci e mezza.
Un grazie grande così per l'accoglienza, l'ospitalità ed i mearvigliosi momenti passati insieme!

Io e LittleRokes torniamo a casa in notturna. Bellissimo giro in una notte stellata.
Arriviamo poco dopo la mezzanotte e mezza.

Il giovane endurista è allo stremo. La guida notturna richiede tantissima concentrazione.
Il buio pesto dei boschi, i rumori, la sensazione di vivere un'altra dimensione hanno vinto la resistenza del giovane centauro!
Ma che importa, ...purché ci sia l'ebrezza! :wink:

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Ultima modifica di rokes il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 1 volta in totale.

gigius
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Messaggio da gigius » gio 20 ago, 2009 1:55 pm

:D complimenti ragazzi , mi accorgo che ho moltissimo da imparare e voi mi fate capire , quanto può essere duro questo "hobby" :wink:

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rerechan
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Messaggio da rerechan » sab 22 ago, 2009 1:39 pm

ha hah, figata, anche con gli effetti speciali...
siete forti, soprattutto il "piccolo" 8)
chi va piano,
va sano e...
ammira il paesaggio.
(E magari vede le fate nei boschi!!)

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baffo
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Messaggio da baffo » sab 22 ago, 2009 11:54 pm

Bellissimo!!! Mi sembrava quasi di esserci anch'io in quei boschi :D
Peace and love

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