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da Ernesto » mar 15 set, 2009 1:12 am
Grande tragicomico Alves!
C'è un senso di predestinazione, di ineluttabile destino, nelle (dis)avventure professionali che ti hanno portato a un lavoro che sembra la sintesi dei tuoi interessi, ironica e beffarda quanto c'è da attendersi nel mondo di SuperHank: questa è vera moto-letteratura! (ma anche moto-cartolinatura e moto-telegrammatura...)
E sento che la cosa non finisce qui: già ti vedo suonare alla porta di Neruda e (2 volte) a quella di Jessica Lange, per non parlare della letteratura on-the-road, di cui sei, e non da oggi, una incarnazione.
Devi però aggiornare i mezzi tecnici: piazzare la macchina fotografica su appoggi precari per documentare le tue gesta quotidiane è tedioso e diminuisce la produttività. Dovresti invece dotarti di una o più on-board camera, ed un microfono a posto della tastiera, a raccontare in presa diretta le avventure di SuperHank, menestrello a due ruote, ora anche a domicilio.
Ma la cosa più bella sarebbe se riuscissi a convincere la Direzione delle Poste a lasciarti (a loro spese) portare qualcosa anche a coloro a cui nessuno ha scritto niente: una poesia, un brano di qualche classico, una storia Zen, vecchie foto ingiallite, qualche lettera ritornata per destinatario sconosciuto, o magari solo un saluto e una stretta di mano.
Forza Alves!