da una settimana è finalmente giunto il momento di riaprir le danze.
Domenica sveglia alle sei meno un quarto e partenza alle sette col fresco.
Mi ero prefisso un giretto semi-esplorativo di tre, quattro ore, e invece me ne son tornato a casa che era quasi sera,
dopo 150 km tra sentieri, qualche mulattiera e vecchie carrarecce, molte perlustrazioni e due nuovi percorsi, uno dei quali una vera perla!
Il bello dei giri "solitari" è anche potersi fermare a chiacchierare, com'è successo ieri, con le persone incontrate nelle "casere" perse tra i monti,
parlare del più e del meno, senza fretta, raccogliere informazioni sui luoghi circostanti, ascoltare la storia delle valli e dei borghi abandonati,
raccontate da quei pochi autoctoni che ancora s'intestardiscono ad abitarle o a lavorarci.
Ecco qualche foto.










Le foto che seguono sono la "chicca" del giorno! La scoperta di un bellissimo sentierino (un trosetto diremo noi), semi abbandonato, che dal greto
del Grande Fiume porta in quota sui 1000 m. Anche se alla fine si chiude senza nessun collegamento, ho vissuto un'ora di enduro fiabesco.





Verso sera, sulla via del ritorno. Altra valle dimenticata da Dio.
