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multiuso a scuola!

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tanta robbbba
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Messaggio da tanta robbbba » dom 07 apr, 2013 1:42 pm

Sono senza targa, quale occasione migliore per prendere infine parte ad un corso di motoalpismo prenotato mesi fa?

Come abitudine Vadasi ed io ci accordiamo in un minuto, ci si vede al mattino di buon’ora dato che la trasferta valsesiana richiede almeno un’oretta e mezza da Novara. La mattina carico i bagagli e raggiungo il consueto punto X dove trovo Vadasi - i più attenti tra lor signori potranno notare il nuovo porta valigione da serbatoio

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Lasciamo l’auto nei pressi del ponte di Morca, incredibilmente di legno!

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Il nostro arrivo è così discreto che i pescatori pare non se ne accorgano nemmeno

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La versione a coda mozza, a parte il dettaglio della scarsa aderenza con il “severo” codice della strada continua a piacermi un bel po’!

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Mario Alesina ci accompagna con una KTM Freeride e si dimostra interessato alla nostra motoretta. Tanto che a un certo punto mi chiede di scambiare le moto e parte di slancio lungo un vallone secondario della Valsesia. Io siedo sulla FREERIDE (moto che per un certo periodo mi ha solleticato non poco, poi visto il prezzo….) e dopo qualche metro per prenderne le misure – abituato alla comodissima leva del cambio della MULTIUSO quella “tradizionale” mi sembra eccessivamente sottodimensionata e difficile da raggiungere – provo un paio di accelerata nelle quali la belvetta made in Austria mi mostra la sua indole briosa. Un’impennata di gas mi rende felice ma dopo un paio di tornanti si ammutolisce causa fine della benzina… dopo qualche minuto Vadasi e Mario tornano indietro a prendermi, giriamo le moto e grazie alla discesa che ci separa dalla sede della Scuola Trial Valsesia torniamo alla base senza difficoltà per un rabbocco di benzina. Che dire, a motore spento posso vantarmi di aver domato la FREERIDE

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Ripensamenti sulla scelta finale caduta sulla MULTIUSO? Non vogliatemene ma non farei mai cambio!

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A pranzo Mario ci porta a Parone dove veniamo accolti con simpatia sia dalla figlia del proprietario che dal simpaticissimo Buck (che io chiamerei Book)

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Il simpatico cagnone, in cambio di alcune croste di eccellente toma e pelli di cotechino/sanguinaccio si offre anche di farci da guardiano alle motorette

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Certo non ci siamo dimenticati di prenotare il sole!

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Poche ma chiare, queste le regole della montagna: una per tutte ci insegna che dal corso non potremo che tirare fuori quello che meriteremo

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Eccoci all’opera. Il corso non poteva fare di noi dei provetti moto alpinisti, anche perché siamo già molto bravi… si dovrebbe fare così

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Ma a me viene così (troppo avanzato, troppo poco gas ma il secondo non è un difetto: che ci posso fare se la multiuso arrampica inesorabilmente anche con un filo di gas?!?!)

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Sul finire della giornata Mario ci ha portato a conoscere la famiglia COSTA che manda avanti un’azienda produttrice di special parts. Abbiamo avuto il piacere di conoscere tre meravigliosi appassionati con i quali ci siamo soffermati a parlare di moto a 360° (farò un post dedicato). Loro hanno dimostrato molto interesse per la MULTIUSO e così a caldo ci hanno proposto un propulsore racing di ultima generazione…

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Abbiamo avuto modo anche di vedere dal vivo una meravigliosa Jotagas!!!

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Anche Vadasi rientrando alla base rendeva netta la sensazione di essere già molto bravo di suo: va dappertutto e torna da ovunque!

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Siamo stati molto impegnati quindi abbiamo avuto poco tempo per ritrarre la bellezza dei luoghi, questo scatto tenta di riassumerli

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La giornata volge al termine, giusto il tempo di un ultima foto presso la sede della scuola, due ritratti di noi gentleman driver, un viaggio di ritorno al solito piacevole trascorso discutendo della giornata, della multiuso e della vita così come ci capita di viverla e interpretarla.


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Gita dedicata al piccolo grande Eddie Tango che è arrivato tra noi sulle note di Night Fever per la gioia della sua mamma, del suo papà e di noi amici!
Ultima modifica di tanta robbbba il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 3 volte in totale.
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alp
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Messaggio da alp » dom 07 apr, 2013 5:08 pm

Molto bello questo report!
Ci date qualche informazione più dettagliata?
Quali sono le modalità per partecipare alla scuola? e i costi?
Grazie e buon divertimento...
A presto e...
Buon motortrip,

alp

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vadasi
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Messaggio da vadasi » dom 07 apr, 2013 6:20 pm

Tutte le informazioni le puoi trovare su:
www.scuolatrialmtbvalsesia.net

Certo che è un po' lontano per te.
vusempreaspass

syd morrison
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Messaggio da syd morrison » dom 07 apr, 2013 10:18 pm

ciao a tutti
complimenti per quest'altra interessante avventura.................
inoltre sono molto curioso di sapere i motivi che ti hanno spinto ad NON acquistare la KTM FREERIDE (oltre al prezzo) .

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max37
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Messaggio da max37 » lun 08 apr, 2013 12:58 am

molto bravi
Max37

http://www.tecnicamotori.it/

La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

tanta robbbba
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Messaggio da tanta robbbba » lun 08 apr, 2013 6:13 pm

syd morrison ha scritto:ciao a tutti
complimenti per quest'altra interessante avventura.................
inoltre sono molto curioso di sapere i motivi che ti hanno spinto ad NON acquistare la KTM FREERIDE (oltre al prezzo) .
temo di ripetermi - nel caso scusatemi - ma dopo aver venduto nel marzo del 2012 (praticamente regalato...) la mia XR600 che giaceva in garage muta e immobile dal 2004 credevo di aver definitivamente concluso la mia carriera motociclistica, interrotta la quale tutto il mio interesse si è spostato sul bici alpinismo. Credevo finita la mia vena motociclistica ma il solo entrare in garage e non vedere una moto mi rese una sensazione come di “ovo sodo che non va né su né giù” (cit. Ovo sodo di Paolo Virzì) quasi insopportabile.

Sentii il bisogno primordiale di avere una moto ma doveva essere qualcosa di molto diverso rispetto all’amatissimo monocilindrico jap dal quale mi ero appena separato. Non avrei più sopportato motori rumorosi e non avevo più voglia di potenti sgasate da terza/quarta. Non avrebbe dovuto riaccendere il potenziale pirata della strada che si era quasi assopito in me, quindi qualcosa che impennasse ma senza farmi tornare a fare i viali “procedendo in monoruota” anche perché nel frattempo si sono inventati la patente a punti: conservo ancora le 26 contravvenzioni “conquistate” sul campo dai 14anni sino ai 32anni (età in cui spensi per l’ultima volata l’XR) per infrazioni tipo quella appena citata, o sue varianti “guida pericolosa, ignorando le rogole elementari del codice della strada, ripete la stessa infrazione a pochi giorni dalla volta precedente”. Quella volta tenevo la patente dentro un porta documenti con affianco la foto del pilota della mia vita, un certo Randy Mamola…

Inizialmente mi venne qualche prurito per una piccola pit-bike tipo POLINI X4 ma poi mi resi velocemente conto che mi sarebbe bastata solo per dei placidi giretti dietro casa che sarebbero divenuti noiosi dopo poche uscite. Desideravo una moto, non un giocattolo.

Qui entrò in gioco la FREERIDE che pareva incarnare i miei ideali di moto a 41anni: un enduro educata, votata all’off ma senza dare l’apparenza di arroganza. Inoltre le mie mountain-bike sono state tutte KTM anche in onore del fatto che da bimbo io e mio fratello ci eravamo schierati come ultras: lui tifoso SWM ed io KTM. Per alcuni anni mi sono firmato MarKTM, tanto per capirci. Ed anche nei videogiochi quando mi capitava di poter firmare qualche record la mia firma era sempre KTM – ve li ricordate i primi videogames da bar? Che spettacolo entrare e potersi vantare con gli amichetti di essere tra i primi 10 e quindi con la propria sigla riportata tra una schermata e l’altra!

Avendo la fortuna di avere un concessionario KTM a meno di 200mt da casa attesi con ansia la possibilità di vederla dal vivo ma nel frattempo ripresi in mano un po’ di vecchie riviste (ho tutti i motosprint dall’88 ad oggi e parecchi motociclismo) giocando a far finta di essere l’uomo più ricco del mondo che voleva comprarsi la moto della maturità e così mi imbattei in un articolo dedicato a Umberto Borile e alla sua RICKY. Mi rimase qualcosa nel profondo cuore già la prima volta che lessi quell’articolo e rileggendolo mi venne voglia di una moto artigianale, in qualche senso più umana dal carattere “pinocchiesco”. Da lì scoprì la ZAETA ad esempio.
Girovagando su interdet (a me piace chiamarlo così) ho trascorso ore sui siti di moto usate, andai anche a caccia dei 125 dei miei tempi rintracciando in vendita tutti i modelli della mia compagnia di allora – feci girare tra quei vecchi amici le foto e rimasi esterrefatto dal fatto che ci siamo tutti commossi rivedendo le NSR, le CAGIVA MITO, i TUAREG RALLY, le GILERA KZ e KK (mio primo amore targato, che bomba, nera cattiva e veloce come un missile!), KTM GS, l’APRILIA AF1 e quelle che dimentico per non farmi tornare gli occhi rossi…. – e risentii un richiamo per l’XR. Punto a capo, sentivo voglia di off.

Poi vidi casualmente uno scatto della MULTIUSO. Si trattava di una piccola foto su una rivista che non ricordo quale fosse ma quasi sicuramente non motociclistica. Cuore e testa si allinearono all’istante e dentro di me una voce disse “è lei!”. Nel frattempo la FREERIDE arrivò dal concessionario ma dal vivo mi deluse non per sue carenze ma perché nel cuore mi si era annidata lei, infinitamente più originale con più carattere con molta più curiosità di provarla che non la seppur bella KTM. Siamo all’inizio della primavera dell’anno scorso quando mi dovetti recare in val d’Aosta per una grana professionale. Quella mattina mi svegliai insieme al desiderio di vedere dal vivo la MULTIUSO e radendomi mi dissi “se oggi riesci a risolvere la gran bella grana poi si va a Vò a vedere la motoretta, direttamente senza passare dal via” – in precedenza avevo già chiamato in Borile per avere qualche indicazione in più rispetto a quel poco che si trovava su interdet e sapevo per certo che un prototipo era in sede. L’incontro si concluse al meglio quindi imboccai tutte le strade necessarie per raggiungere Vò da Aosta e nel tardo pomeriggio l’ho vista per la prima volta dal vivo. Cuore e testa difficilmente di disallineano, poi la cortesia di Gianmaria Vedovato (collaboratore della Borile) e l’atmosfera di Vò completarono l’opera. Dopo pochissimi giorni ero in concessionaria a Milano ad ordinarla e da quel giorno di primavera sino al giorno della consegna (giovedì 22novembre) è stata una lunga apnea dalla quale non mi sono ancora ripreso.

Andare in garage e anche solo vederla mi rende talmente vivo e felice che mi pare di essere tornato pischello alle prese con la sua prima Saltafoss!

La sua indole, la tipologia di gite che permette e i nuovi amici che le fanno da cornice completano una soddisfazione che pare incredibile sia emanazione di un oggetto meccanico, dico per quelli che credono davvero che una moto sia solo un’arrocchio metallico.

In sintesi nessun demerito particolare della FREERIDE solo un inguaribile e indelebile colpo di fulmine per la MULTIUSO

Scusa la non brevità ma quando c’è di mezzo la MULTIUSO divento logorroico…
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syd morrison
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Messaggio da syd morrison » lun 08 apr, 2013 10:07 pm

......sei propio innamorato pazzo.....
la Multiuso piace molto anche a me........ma aspetto l'avvento di una cilindrata superiore.......se ci sarà ?!?
comunque ringrazio per la poetica risposta.
A presto.

radio nezz
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Messaggio da radio nezz » mar 09 apr, 2013 10:39 am

tanta robbbba ha scritto:In sintesi nessun demerito particolare della FREERIDE solo un inguaribile e indelebile colpo di fulmine per la MULTIUSO
Bravo, le moto si scelgono anche (soprattutto?) con il cuore senza la necessità di spalare melma gratuita su quelle che non si scelgono, anche perchè se sono la nostra passione dovrebbero piacerci quasi tutte a prescindere, poi ognuno ha le sue esigenze/possibilità/gusti/capacità etc...
D'altronde i difetti le hanno tutte ma troppe volte si vanno ad evidenziare solo quelli delle altre.
Bello il report e complimenti per il neopatentino da poveretti motoalpinisti ,.. oops volevo dire provetti :wink:
Multi..datato

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Messaggio da tanta robbbba » mar 09 apr, 2013 11:22 am

radio nezz ha scritto:
tanta robbbba ha scritto:In sintesi nessun demerito particolare della FREERIDE solo un inguaribile e indelebile colpo di fulmine per la MULTIUSO
Bravo, le moto si scelgono anche (soprattutto?) con il cuore senza la necessità di spalare melma gratuita su quelle che non si scelgono, anche perchè se sono la nostra passione dovrebbero piacerci quasi tutte a prescindere, poi ognuno ha le sue esigenze/possibilità/gusti/capacità etc...
D'altronde i difetti le hanno tutte ma troppe volte si vanno ad evidenziare solo quelli delle altre.
Bello il report e complimenti per il neopatentino da poveretti motoalpinisti ,.. oops volevo dire provetti :wink:
erano anni che andando in valsesia vedevo le indicazioni della scuola trial e finalmente mi sono tolto lo sfizio di fare un corso e d'altronde non si può pretendere di imparare in 4ore ciò che non si è appreso in 41annni....

quanto al cuore, inutile nascondersi è sempre lui a prendere le decisioni che altrimenti imballerebbero la ragione
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Messaggio da carlo » mar 09 apr, 2013 1:54 pm

tanta robbbba ha scritto:temo di ripetermi - nel caso scusatemi - ma dopo aver venduto...
Grazie per aver condiviso con noi questa storia. Questo racconto e' ancora
piu' bello del report.
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