Poco prima di Natale sono passato con Danilo a trovare il grande Vadasi con l'alibi di farci gli auguri, scusa eccellente per testare le nostre abilità nel far evaporare bottiglie di prosecco... nel salutarci Vadasi mi consegna il suo regalo di Natale: un vaucher valevole per un'uscita con il sole garantito, e si sa che i suoi contatti con gli Dei della Meteo sono di primissimo livello...
Avevo anche in sospeso un'uscita con Tango - da quando è diventato papà gli si è incasinata un po' la logistica - e così uniamo il dilettevole al molto dilettevole e organizziamo un'uscita per il sabato antecedente alla Natività.
"Con me ci saranno anche Virgola - il grande Andrea e la sua Alpetta laboratorio - e un mio amico che ha appena preso la FREERIDE 250"
"alla grande! potrebbe esserci anche Danilo, mentre Vadasi è ancora ai box per motivi non dipendenti dalla sua volontà..."
ed ecco che in batter di ciglio Tango ed io troviamo l'accordo per una bella uscitina in 5 e non nascondo che sono molto contento di poter vedere dal vivo in azione la KTM
il ritrovo lo fisso io in qualità di guida-cerca-grane-gratis, tanto ho il vaucher di Vadasi quindi la meteo è dalla mia parte
solo che non ho letto bene bene il vaucher: sul retro c'era scritto chiaramente una località diversa da quella da me proposta
ora non avendo fatto foto vi tocca credermi sulla parola: alle nove e trenta nel posto X da me proposta per iniziare il giro-in-giro c'era una nebbia fittissima e decisamente fredda (non avendo il carrello raggiungo il punto X in moto e devo dire che era da un po' che non prendevo una freddata del genere!)
quando arrivo trovo il solo Danilo che aveva già scaricato la sua GasGasRekluse e si era pure già cambiato pronto per partire
"Danilo, qua passiamo la giornata sotto la nebbia ma avendo in tasca il vaucher made in Vadasi sono praticamente certo che spostandoci a nord di una decina di km troveremmo il sole..."
non faccio tempo a finire la frase che il GasGasRekluse era già sul carrello e Danilo alla guida con gli stivali da cross ai piedi... Lo faccio attendere giusto il tempo di caricare anche la mia MULTIUSO sul carrello e ci spostiamo.
durante il tragitto ho il tempo di avvisare Tango&co al quale non resta che cambiare le coordinate sul gps per raggiungerci
serve dirvi che nel nuovo punto X abbiamo trovato un sole commovente?...
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ora spero di non offendere nessuno ma a titolo personale non sopporto quelli che fanno ANCHE di Babbo Natale una specie di ladruncolo che si intrufola nelle nostre dimore...
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ombre lunghe, come è normale che sia in inverno
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Tango&co hanno un po' di ritardo quindi Danilo ed io abbiamo tutto il tempo del mondo per prepararci con la massima calma
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ed eccoli arrivati, un'attenzione particolare la riservo alla KTM 250 che sino a quel momento avevo visto solo in cattività (leggi: in concessionaria...)
è molto sexy ed è molto più grande-lunga-alta delle nostre MULTIUSO (mia e di Tango) ma è anche davvero bellissima
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certo se avessero previsto anche il kick starter non avremmo dovuto spingerla per farla partire (aveva la batteria scarica ma durante il giro s'è ripresa alla grande) anche se devo ammettere che la piccola austriaca non c'ha fatto dannare più di tanto per farci sentire la sua bella voce: un bel suono di due tempi molto rotondo e direi quasi rauco, fosse una donna (W le donne!) avrebbe una voce tipo Amanda Lear per intenderci
ma non è stato il solo piccolo contrattempo - al netto della fuga dalla nebbia - anche Virgola ha avuto bisogno di un piccolo ritocchino all'altezza della congiunzione tra collettore e scarico: nulla di grave, pochi minuti di calma, una mano tu ed una io e in poco tempo siamo pronti per partire
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conosco abbastanza bene queste zone eppure riesco sempre ad autosorprendermi quindi dopo un primo tratto a me noto, mi lascio trasportare dall'istinto e giungiamo nei pressi di quest'ansa del fiume con tanto di isoletta
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Tango ed io abbiamo molte tratti caratteriali in comune tra i quali un senso spiccatissimo di attrazione per certe mete fini a sé stesse: su quell'isolotto non ha alcun senso metterci i tasselli e quindi ci si va....
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che bello essere ancora bambini!
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uno dopo l'altro guadiamo tutti e raggiungiamo l'isola che non c'è e se c'è non serve...
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oddio che non serva non è proprio vero: questo piccolo tratto di sabbione un suo dannatissimo perché ce l'ha eccome!
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ripresi sentieri più sensati (si fa per dire) incrociamo dopo un bel po' uno sterrato di quelli convenzionali ed ognuno di noi lo conquista con il suo stile, chi dritto per dritto, chi di taglio come Virgola
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tra il cambio di punto di partenza, KTM dalla batteria non in perfetta forma, scarichi dell'Alpetta un po' birichini, isole che ci sono e non ci sono s'è fatta una certa e così raggiungiamo un insediamento urbano posteggiando le moto dove di solito si mettono le bici (le MULTIUSO sono o non sono libellule a motore?!)
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"Danilo"
"dimmi"
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"che ne diresti se... dico, sempre che tu sia d'accordo"
"d'accordo per cosa?...."
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"no, pensavo magari di fermarci a mangiare qualcosa"
"e serve che tu me lo chieda?!?!" - la gioia ha molte facce ma questa credo s'avvicini tremendamente alla sua essenza...
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dopo una compilation di paninozzi sparati nei nostri gargarozzi (omaggio al paninaro dei tempi del Drive In, personaggio interpretato magistralmente da un giovanissimo e talentuosissimo Giorgio Faletti) riprendiamo seguendo le traiettorie del caso con il sorriso inciso in faccia e poco importa se sul finire quella strega nebbiosa ci ha trovati: noi abbiamo il sole dentro!
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prima di lasciarvi un paio di cosette...
le mie personalissime impressioni di guida della piccola FREERIDE 250
innanzitutto ancora grazie di cuore al suo papà (Johnny) per avermi concesso di provarla! del sounds v'ho già detto (magnifico!)
la posizione di guida è quando di più composto ci si potrebbe attendere (sono alto 180cm, Johnny almeno 7cm più di me), comandi comodissimi e morbidissimi tranne che la leva del cambio che come avevo già notato provando la 350 di Mario Alesina (istruttore della scuola di trial in Valsesia) trovo personalmente troppo sottodimensionata e quindi scomoda da trovare&usare - su questo aspetto sono molto viziato dalle dimensioni davvero esagerate e quindi comodissima di quella della MULTIUSO
il reparto forcelle è esagerato! burro pronto a diventare solido e affidabile quando serve mentre il forcellone non l'ho capito ma di nuovo dopo tanto tempo con la MULTIUSO i parametri "normali" li perdi tanto di viziano quei due piccoli demoni da DH, posso però dire che m'è parsa ottimamente bilanciata e capace di copiare ottimamente il terreno
motore pastosissimo, tanto da quasi non credere d'essere un 2t, discreto allungo e eccellente schiena - dell'allungo non saprei dirvi ma in primis non credo serva valutarlo e poi l'ho provata di proposito in un punto un po' tribolato per valutarne il comportamento rispetto alla MULTIUSO
esteticamente bellissima! eccellente anche l'idea di aver un serbatoio semitrasparente per tenere sotto controllo i consumi di carburante
tra i punti negativi - si tratta di impressioni personali frutto di pochi minuti d'utilizzo - l'eccessiva altezza (sono MULTIviziato un bel po'), l'impressione di un mezzo più tradizionale e quindi decisamente meno agile rispetto a quanto sono ormai abituato e l'assenza del kick starter che ti obbliga ad avere un'incrollabile fiducia nel motorino d'avviamento e nella batteria che lo alimenta
personalmente l'approvo ma per me sarebbe un mezzo non idoneo per il mio attuale piglio motoalpinistico dedito al bosching e al perdersi per il gusto di farlo
per concludere alcune chicche made in Vò che arredano la MULTIUSO di Tango, sempre più emanazione del reparto corse di Umberto e del gusto di Federico:
retrofari neri
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nuove pedane arretrate e alleggerite rispetto a quelle originali
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nuovi ammortizzatori posteriori, neri e cattivissimi!!!
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nel salutarvi un grazie a Danilo, Johnny, Tango e Virgola per avermi fatto compagnia e per aver condiviso con me lo spirito di un giro-in-giro molto improvvisto
