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Percorsi autorizzati-TRIAL alta val Chisone

Inviato: ven 16 lug, 2010 10:27 am
da ttr
nonnomiki ha scritto:quindi secondo me sarebbe meglio differenziare non Tanto la tipologia di moto, ma la tipologia di motociclisti!!!!!
Come dire: chi è un"maleducato" (per non dire altri epiteti sconvenienti qui sul forum) con la moto da enduro, secondo me, rimane tale sia con la moto da trial che con la stradale.
Già :wink:

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Inviato: ven 16 lug, 2010 11:39 am
da angelofarina
Nonnomiki, quel che dici ha del vero, ma posso testimoniare anche di un effetto diverso. Come ben sapete tutti, sin da ragazzo mi diverto con i vecchi Fantic Trial. Non ho mai fatto gare, ma sempre e solo passeggiate tranquille, anche perche' non ho avito da madre natura in dote un particolare "manico"...
Tuttavia, un paio di anni fa, mio figlio piu' grande ha voluto acquistare, per i suoi 18 anni, una moto "vera" (lui ha sempre considerato i vecchi Fantic una sorta di giocattoli da bambini). Stante il buon prezzo, ha optato per un'Huski 450. Va da paura... Ed ecco che un ragazzo precedentemente molto pacato e che girava con me a bassisisma andatura, trascimato dalla moto performante si e' messo ad andare di brutto... Ed io ero sempre indietro...
Anche il piccolo, messe le mani su un Caballero 80 ben preparato, ha cominiciato a darmi paga di brutto, e restavo sempre indietro, non ci si divertiva piu'. Cosi' ho comprato una moto performante anch'io (la T-ride), riuscendo facilmente ristabilire le gerarchie. Checche' se ne dica, e' una moto da enduro, e consente di andare ben forte nel brutto...
Solo che quando la uso, anch'io subisco la stessa trasformazione dei miei figli... Anziche' passeggiate tranquille, tirate da paura, impennate e salti...

Conclusione: anche se e' vero che alla fine quel che comanda e' la testa di chi guida, e' pero' anche vero che una moto brillante invita a tirarci: uno parte con tutte le buone intenzioni di girare tranquillo e godersi i panorami, e poi si ritrova a manetta aperta ad arare il terreno...
Quando invece monto sui miei vecchi Fantic, in particolare il 240 ed il 300, ecco che "istintivamente" torno alla mia classica guida posata, poco acrobatica, e molto ecologica...
E sono quindi dell'idea che sia meglio regolamentare certi percorsi basandosi sul tipo di moto, anche perche' e' molto difficole "capire da fuori" cosa c'e' nella testa della gente. E sono sicuro che chi si presenta su un sentiero di alta montagna con un vecchio Fantic 240, ben manutenzionato ed in perfetta efficienza, trattera' con la stessa cura anche i sentieri che percorre...
Inoltre, son sicuro che non si impantanera' alla prima difficolta' tecnica o ostacolo un po' ripido...

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Inviato: ven 16 lug, 2010 2:33 pm
da nonnomiki
angelofarina ha scritto:Nonnomiki, quel che dici ha del vero, ma posso testimoniare anche di un effetto diverso. Come ben sapete tutti, sin da ragazzo mi diverto con i vecchi Fantic Trial. Non ho mai fatto gare, ma sempre e solo passeggiate tranquille, anche perche' non ho avito da madre natura in dote un particolare "manico"...
Tuttavia, un paio di anni fa, mio figlio piu' grande ha voluto acquistare, per i suoi 18 anni, una moto "vera" (lui ha sempre considerato i vecchi Fantic una sorta di giocattoli da bambini). Stante il buon prezzo, ha optato per un'Huski 450. Va da paura... Ed ecco che un ragazzo precedentemente molto pacato e che girava con me a bassisisma andatura, trascimato dalla moto performante si e' messo ad andare di brutto... Ed io ero sempre indietro...
Anche il piccolo, messe le mani su un Caballero 80 ben preparato, ha cominiciato a darmi paga di brutto, e restavo sempre indietro, non ci si divertiva piu'. Cosi' ho comprato una moto performante anch'io (la T-ride), riuscendo facilmente ristabilire le gerarchie. Checche' se ne dica, e' una moto da enduro, e consente di andare ben forte nel brutto...
Solo che quando la uso, anch'io subisco la stessa trasformazione dei miei figli... Anziche' passeggiate tranquille, tirate da paura, impennate e salti...

Conclusione: anche se e' vero che alla fine quel che comanda e' la testa di chi guida, e' pero' anche vero che una moto brillante invita a tirarci: uno parte con tutte le buone intenzioni di girare tranquillo e godersi i panorami, e poi si ritrova a manetta aperta ad arare il terreno...
Quando invece monto sui miei vecchi Fantic, in particolare il 240 ed il 300, ecco che "istintivamente" torno alla mia classica guida posata, poco acrobatica, e molto ecologica...
E sono quindi dell'idea che sia meglio regolamentare certi percorsi basandosi sul tipo di moto, anche perche' e' molto difficole "capire da fuori" cosa c'e' nella testa della gente. E sono sicuro che chi si presenta su un sentiero di alta montagna con un vecchio Fantic 240, ben manutenzionato ed in perfetta efficienza, trattera' con la stessa cura anche i sentieri che percorre...
Inoltre, son sicuro che non si impantanera' alla prima difficolta' tecnica o ostacolo un po' ripido...
...GRANDE ANGELO,
Hai sintetizzato, in queste quattro righe, quello che penso sia "l'anima" di ogni motociclista.
Certamente anch'io in sella (si fa per dire) alla mia scorpa SY da trial ho la guida "ecologica" senza smanettate di troppo, attento alle traettorie e dosando pacatamente il gas, ma in sella alla Beta rr525, ogni tanto qualche bel traverso con relativa "arata" del terreno .....come fai a trattenerti?????? Quindi, sicuramente il detto che "l'occasione fa l'uomo ladro".....calza anche nel nostro caso.......
Ai nostri figli...o nipoti .....l'ardua sentenza.... :lol: :lol: :lol:

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Inviato: ven 16 lug, 2010 3:49 pm
da nolimit
tutto sta a discernere DOVE è consentito anche il momento ed il luogo in cui fare l'arata è possibile e dove invece è meglio evitare. Ci sono tracciati dove ad esempio l'unico effetto è lo slittamento della ruota senza alcun danno al fondo, ed altri dove E' EVIDENTE che aprendo si fa un buco di centimetri e lungo anche qualche metro. E come dice più o meno una pubblicità progresso, se nel casco mettiamo la testa in tutti i sensi chi fa enduro danni non ne fa comunque, anche se ha i tasselli da 14 mm e un plotone di cavalleria sotto al serbatoio.
Perchè alla fine della fiera è quello, che fa la differenza. portare ad esempio sé stessi ha poca efficacia. esistono anche trialisti che van su dritti per dei pendii e l'erba la strappano via a zolle, mica son tutti come i trialari del Forum. E guarda caso son proprio quelli che, di solito, usano il mezzo per agonismo, e non i motazzari del fine settimana :wink:
Per cui, forse perchè mi ritengo endurista (nonostante tutto) se non altro per il mezzo, dal mio punto di vista il tipo di moto non significa assolutamente niente. Come si diceva poco prima la differenza la fa non la moto, ma chi ci sta sopra. E quindi il divieto non può essere apioristico, ma va, parimenti, applicata una ferma reprimenda a chi si comporta in modo difforme dal buon senso, o alle norme che in ossequio ad esso vengano imposte su un determinato territorio.

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Inviato: ven 16 lug, 2010 6:32 pm
da Misso
Come si diceva poco prima la differenza la fa non la moto, ma chi ci sta sopra
Esatto... ma visto che e' possibile valutare il pilota solo a posteriori, le amministrazioni per non correre rischi vietano a chiunque di circolare.
Diversamente se passasse il concetto che con certi mezzi, fare danni e' molto ma molto improbabile, allora magari qulache sindaco ci starebbe a favorire un moto-turismo sostenibile (ed auspicabile...!) per il proprio territorio.
E' un po' quello che avviene nelle isole pedonali dei centri storici con le auto: per non fare morire l'economia del cuore delle citta' si fa una distinzione fra auto e auto, e viene consentito l'accesso (oltre ai residenti ovviemente!) e ai mezzi a metano ed elettrici... :wink:

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Inviato: ven 16 lug, 2010 7:08 pm
da nolimit
vabbè ma questo è il solito modo del piffero di risolvere questioni di cui non si ha cognizione, italian way... se c'è da adegursi ci si adegua, per carità, ma da qui a dire che è il modo giusto di risolvere una questione...
è come impedire l'accesso in banca a quelli con la barba sfatta perchè potrebbero essere rapinatori.

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Inviato: ven 16 lug, 2010 10:56 pm
da lamberto
Hai ragione Nolimit ma secondo te come si potrebbe fare per evitare che certa gente non circoli più?
Purtroppo, e lo dico a malincuore, nel popolo degli enduristi esiste una significativa quantità di stupidi, le moto da enduro forse perchè più potenti forse perchè più facili da utilizzarsi rispetto ad altre fa si che il pubblico che le acquista sia nel relativo abbastanza nutrito.
Vuoi un esempio di quanto affermo?
Il motoclub Sanremo dopo anni di lavoro e di relazioni era riuscito ad ottenere per primo in Italia dei percorsi autorizzati dove bastava esibire il tesserino del motoclub e stare nei sentieri e si poteva circolare liberamente, bene, nell'arco di poco tempo i permessi furono revocati perchè alcuni fenomeni si comportarono male.
Nonostante la brutta avventura l'anno dopo vennero dati i permessi ai trialisti, validi però dal lunedì al venerdi, poi dopo un anno di rodaggio i permessi vennero estesi a tutta la settimana.
Come già avete affermato prima, la moto da enduro stimola certi comportamenti e mi sembra naturale, però se la "tirata" ogni tanto ci può stare per certe teste questo non esiste e la manetta è sempre al massimo.
Per me il concetto di motoalpinismo è trasversale, è una filosofia che non è legata al tipo di moto...è legata alla testa :D
Io non ho una soluzione da proporre se non quella di escludere dalle proprie compagnie persone che hanno comportamenti poco civili.

Lamberto

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Inviato: ven 16 lug, 2010 11:48 pm
da nolimit
lamberto ha scritto: Io non ho una soluzione da proporre se non quella di escludere dalle proprie compagnie persone che hanno comportamenti poco civili.
Condivido in pieno il principio. Questo, più il modo di andare, non passa inosservato in una piccola comunità come quella di un comprensorio montano. Prima o poi andando conosci questo e quello, dal forestale al proprietario del fondo. E di sicuro loro individueranno chi va con rispetto e chi no, e applicheranno a questo un saluto, a quello una grana.

In ambito locale, si sa come salvare capra e cavoli, e il comportamento paga. Il difficile viene quando si vuole andare a provare un percorso "fuori dal seminato". :roll:
A quel punto, visto che la strada è di tutti, anche se è di montagna, si può solo censurare (e dove possibile sanzionare) il comportamento scorretto, e in modo anche pesante, magari, perché no. Non piace a tutti rischiare una seconda volta. O la terza. Io sono per natura fiducioso nel prossimo, e quindi son certo che questa canzone la capiscono anche gli asini :wink:

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Inviato: sab 17 lug, 2010 8:14 pm
da Andrea1
Ciao, chiedo info su questo bel giro , se mi prestano il camper l'ultimo w.e. di agosto magari faccio una capatina con la famiglia . ci sono campeggi e strutture per far divertire i miei pargoli? . ho letto che ci vuole la tessera fim (io non lò) ?

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Inviato: sab 17 lug, 2010 9:25 pm
da VALCHISUN
Posteggia il camper presso l'area autorizzata nei pressi del Villaggio Kinka di Pragelato, il villaggio e' dotata di boungalow, piscina, ristorante, parco giochi, maneggio per i cavalli, trial park con ostacoli indoor, da li' partono i percorsi autorizzati, non mi risulta che ci sia la necessita' di essere tesserati F.i.m., ovvio che se ti fermano sul percorso e te la chiedono e meglio averla... :wink: