Motocavalcata Oltrepò Pavese COMPLETA - 10 giugno
Inviato: lun 11 giu, 2007 8:37 pm
Ciao ragazzi, finalmente anch'io posso fare il mio tanto agognato resoconto di un'uscita in fuoristrada.
Alla partenza pensavo erroneamente che il tutto si svolgesse nelle vicinanze del fiume Pò che passa anche vicino a casa mia e che quindi mi creava in testa un tipo di paesaggio. Niente di più falso, perchè dando un'occhiata per strada alla cartina mi sono reso conto che non eravamo poi così lontani da Bobbio (università del fuoristrada), e che la zona era imperniata sui monti dell'alto Appennino.
Ci siamo incontrati alle 9.30 presso un bellissimo agriturismo nella zona di Borgo Priolo, e dopo aver compilato i vari moduli per il noleggio dei mezzi e chiarito come si sarebbe svolta la giornata ci siamo messi in moto.
Devo precisare fin da subito (e questo spero porterà a diverse vostre considerazioni in merito), che ho partecipato ad una bellissima escursione di ENDURO e non di motoalpinismo. Questo ha portato in primis ad avere tempi di pausa molto corti e tappe piuttosto forzate, (anche perchè il giro era lunghetto), che non mi hanno permesso di sfoderare con frequenza dallo zaino la macchina fotografica.
Se non bastasse, dopo poco esser partiti, uno degli amici che ho coinvolto nell'avventura è caduto in modo assurdo quasi da fermo, con il risultato di rompersi in 2 punti la clavicola!!! Non vi dico lo sgomento di noi tutti, e così abbiamo dovuto riportarlo su al bar dove eravamo passati (fortunatamente) poco prima, aspettare l'ambulanza e....darsi appuntamento purtroppo all'ospedale dove saremmo andati poi al tardo pomeriggio a riprenderlo. Fortunatamente a prendere in mano la situazione al momento dell'incidente c'era lanostra mitica guida Savio che è riuscito a riorganizzare il tutto in tempo da record. Di lì in poi però nonostante ci siano stati dei momenti di grande gioia e soddisfazione, per me che avevo organizzato il tutto non è stata più la stessa cosa e ogni 10 minuti il mio pensiero andava a Loris su un lettino d'ospedale a imprecare per la maledetta sfortuna che lo accompagna..(già l'anno scorso si è rotto 3 costole in modo analogo su una pista di cross). E chi la sente adesso sua moglie!!!!
Comunque torniamo a noi:
dopo aver ripreso la cavalcata dove i cambiamenti continui di terreno tra fango, pozzangheroni, e pietrisco, non davano un'attimo di pace siamo arrivati ad un punto dove il buon Savio ci dice "Adesso ragazzi si comincia a fare sul serio, saliamo di qui, mi raccomando dentro solo prima o seconda e sui tornantini 2 dita sulla frizione. " Porca puzza ma questo è un muro sul quale non vado su neanche a piedi a momenti!!!", inoltre è pieno di grosse pietre che rendo la salita piuttosto scivolosa e molto instabile.
Mi rendo conto però che per i presenti con buona esperienza alle spalle si tratta solo di un tratto medio difficile... Ingrano la seconda mi metto a metà gruppo e comincio a salire. La moto saltella come una cavalletta e ogni volta che becco un sasso più grosso del solito tende a sparare l'anteriore verso il cielo. Morale mi rendo conto che per quanto mi sforzi di contrastare la pendenza sento che le braccia sono letteralmente appese al manubrio... e spero finisca presto anche perchè la leva della frizione è storta dalla partenza e non stacca proprio bene. Morale della favola al terzo tornante la pendenza è tale che anche se in 1° la moto si spegne e il "ciccio fa da tappo". Che vergogna!! Per fortuna riesco a ripartire in qualche modo e ad arrivare sopra con un fiatone da maratoneta (sucessivamente dopo aver fatto cambio di moto con Andrea " Los Quarentas" mi chiederà come ho fatto a salire con la frizione ridotta a quel modo...) Perchè Los Quarentas??? Perchè il "poverino" ha deciso qualche anno fa che la vita di Milano non faceva per lui e come Jo flo, ha fatto fagotto con la famiglia e si è trasferito in Messico dove ha comprato un pezzo di spiaggia e ci ha messo su un ristorante!!!!
Di lì in poi tutto mi sembrerà più facile perchè il percorso si alterna con salite e discese più umane per il sottoscritto..
Inoltre fortunatamente per me a far perte del gruppo c'è anche una ragazza carina di nome Anna caparbia all'inverosimile, che dopo 2 cadute iniziali va piuttosto pianino e così mi da giusto il tempo di prendere fiato. Ma giuro non avrei mai pensato che ce la facesse così agevolmente anche in quei punti così critici, davvero complimenti accidenti!!!
Finalmente ad un certo punto sbuchiamo di colpo in una strada asfaltata e poco dopo ci fermiamo in una trattoria lì vicino giusto in tempo per vedere la partenza del moto GP, mangiare un panino e bere un caffè.
La cavalvata continua su sterratoni veloci circondati da paesaggi davvero stupendi, ed è proprio distraendomi su uno di questi, complice anche la stanchezza, che indeciso se entrare su una canala o in una pozzanghera, vado nel mezzo a dell'erbetta bella umida a 40 all'ora circa e PATAPAM finisco per terra come un somaro attaccato al manubrio che non mollo fino alla fine. "Fatto niente!!, fatto niente!!" comincio ad esclamare sistemandomi un pò.. La Beta 525 è a posto anche lei, raddrizzo il paramani che si era spostato e riparto. Dopo pochi istanti fa un ruzzolone anche Andrea e contemporaneamente diciamo "SIAMO COTTI!!". Raggiungiamo la cima di una montagna dove Savio mi aveva promesso di portarmi, da dove si poteva godere di un panorama a 360° edove mi ha detto "lì ti puoi sfogare e farev tutte le foto che vuoi vedrai!!"
Effettivamente il posto è magnifico e tira un bel vento.
Sono così felice ed entusiasta che se anche la stanchezza prevale non vorrei che finisse mai!!! Non riesco a staccare gli occhi da tutto ciò che mi circonda e dal solo rumore del vento che mi fischia nelle orecchie, ma è già ora di rientrare anche perchè Loris è la alla grande H che ci aspetta per sapere come è andata..
Eccovi le foto:
Rifornimento "biada" per le nostre cavalcature alla partenza.
Anna e Andrea "Los Quarentas"
Loris in maglia gialla col morale a terra mentre aspetta l'ambulanza.
I miei amici compaesani, Michele sulla sx ,prima volta in enduro ma con doti insospettabili, e Lorenzo espertone di fuoristrada, meccanico ed encomiabile endurista, poche parole ma tanta concretezza!!
Il mitico Savio che con una borsa-marsupio di 10kg aveva tutte le chiavi del caso, anche quella per sistemarmi la leva della frizione..
Il "Ciccio72" in primo piano con la combriccola, contento come non lo era da chissà quanto!!
La comitiva al completo.
Eccovi il ciccio72 quì in posa da centauro dopo le estreme fatiche!! (ero appena caduto).
Michele "cavallo pazzo!!"
La Beta anch'essa stanca che si gusta il panorama
Anna davvero sfinita poveretta....
Andrea "Los quarentas" con la kappona 525 (la gioia fatta persona..)
Il meritato pranzo alla "terrazzetta" alle 16.30, che fame!!!!
Sulla strada del ritorno il passo Penice con delle curve davvero toste!!
Alla partenza pensavo erroneamente che il tutto si svolgesse nelle vicinanze del fiume Pò che passa anche vicino a casa mia e che quindi mi creava in testa un tipo di paesaggio. Niente di più falso, perchè dando un'occhiata per strada alla cartina mi sono reso conto che non eravamo poi così lontani da Bobbio (università del fuoristrada), e che la zona era imperniata sui monti dell'alto Appennino.
Ci siamo incontrati alle 9.30 presso un bellissimo agriturismo nella zona di Borgo Priolo, e dopo aver compilato i vari moduli per il noleggio dei mezzi e chiarito come si sarebbe svolta la giornata ci siamo messi in moto.
Devo precisare fin da subito (e questo spero porterà a diverse vostre considerazioni in merito), che ho partecipato ad una bellissima escursione di ENDURO e non di motoalpinismo. Questo ha portato in primis ad avere tempi di pausa molto corti e tappe piuttosto forzate, (anche perchè il giro era lunghetto), che non mi hanno permesso di sfoderare con frequenza dallo zaino la macchina fotografica.
Se non bastasse, dopo poco esser partiti, uno degli amici che ho coinvolto nell'avventura è caduto in modo assurdo quasi da fermo, con il risultato di rompersi in 2 punti la clavicola!!! Non vi dico lo sgomento di noi tutti, e così abbiamo dovuto riportarlo su al bar dove eravamo passati (fortunatamente) poco prima, aspettare l'ambulanza e....darsi appuntamento purtroppo all'ospedale dove saremmo andati poi al tardo pomeriggio a riprenderlo. Fortunatamente a prendere in mano la situazione al momento dell'incidente c'era lanostra mitica guida Savio che è riuscito a riorganizzare il tutto in tempo da record. Di lì in poi però nonostante ci siano stati dei momenti di grande gioia e soddisfazione, per me che avevo organizzato il tutto non è stata più la stessa cosa e ogni 10 minuti il mio pensiero andava a Loris su un lettino d'ospedale a imprecare per la maledetta sfortuna che lo accompagna..(già l'anno scorso si è rotto 3 costole in modo analogo su una pista di cross). E chi la sente adesso sua moglie!!!!
Comunque torniamo a noi:
dopo aver ripreso la cavalcata dove i cambiamenti continui di terreno tra fango, pozzangheroni, e pietrisco, non davano un'attimo di pace siamo arrivati ad un punto dove il buon Savio ci dice "Adesso ragazzi si comincia a fare sul serio, saliamo di qui, mi raccomando dentro solo prima o seconda e sui tornantini 2 dita sulla frizione. " Porca puzza ma questo è un muro sul quale non vado su neanche a piedi a momenti!!!", inoltre è pieno di grosse pietre che rendo la salita piuttosto scivolosa e molto instabile.
Mi rendo conto però che per i presenti con buona esperienza alle spalle si tratta solo di un tratto medio difficile... Ingrano la seconda mi metto a metà gruppo e comincio a salire. La moto saltella come una cavalletta e ogni volta che becco un sasso più grosso del solito tende a sparare l'anteriore verso il cielo. Morale mi rendo conto che per quanto mi sforzi di contrastare la pendenza sento che le braccia sono letteralmente appese al manubrio... e spero finisca presto anche perchè la leva della frizione è storta dalla partenza e non stacca proprio bene. Morale della favola al terzo tornante la pendenza è tale che anche se in 1° la moto si spegne e il "ciccio fa da tappo". Che vergogna!! Per fortuna riesco a ripartire in qualche modo e ad arrivare sopra con un fiatone da maratoneta (sucessivamente dopo aver fatto cambio di moto con Andrea " Los Quarentas" mi chiederà come ho fatto a salire con la frizione ridotta a quel modo...) Perchè Los Quarentas??? Perchè il "poverino" ha deciso qualche anno fa che la vita di Milano non faceva per lui e come Jo flo, ha fatto fagotto con la famiglia e si è trasferito in Messico dove ha comprato un pezzo di spiaggia e ci ha messo su un ristorante!!!!
Di lì in poi tutto mi sembrerà più facile perchè il percorso si alterna con salite e discese più umane per il sottoscritto..
Inoltre fortunatamente per me a far perte del gruppo c'è anche una ragazza carina di nome Anna caparbia all'inverosimile, che dopo 2 cadute iniziali va piuttosto pianino e così mi da giusto il tempo di prendere fiato. Ma giuro non avrei mai pensato che ce la facesse così agevolmente anche in quei punti così critici, davvero complimenti accidenti!!!
Finalmente ad un certo punto sbuchiamo di colpo in una strada asfaltata e poco dopo ci fermiamo in una trattoria lì vicino giusto in tempo per vedere la partenza del moto GP, mangiare un panino e bere un caffè.
La cavalvata continua su sterratoni veloci circondati da paesaggi davvero stupendi, ed è proprio distraendomi su uno di questi, complice anche la stanchezza, che indeciso se entrare su una canala o in una pozzanghera, vado nel mezzo a dell'erbetta bella umida a 40 all'ora circa e PATAPAM finisco per terra come un somaro attaccato al manubrio che non mollo fino alla fine. "Fatto niente!!, fatto niente!!" comincio ad esclamare sistemandomi un pò.. La Beta 525 è a posto anche lei, raddrizzo il paramani che si era spostato e riparto. Dopo pochi istanti fa un ruzzolone anche Andrea e contemporaneamente diciamo "SIAMO COTTI!!". Raggiungiamo la cima di una montagna dove Savio mi aveva promesso di portarmi, da dove si poteva godere di un panorama a 360° edove mi ha detto "lì ti puoi sfogare e farev tutte le foto che vuoi vedrai!!"
Effettivamente il posto è magnifico e tira un bel vento.
Sono così felice ed entusiasta che se anche la stanchezza prevale non vorrei che finisse mai!!! Non riesco a staccare gli occhi da tutto ciò che mi circonda e dal solo rumore del vento che mi fischia nelle orecchie, ma è già ora di rientrare anche perchè Loris è la alla grande H che ci aspetta per sapere come è andata..
Eccovi le foto:
Rifornimento "biada" per le nostre cavalcature alla partenza.
Anna e Andrea "Los Quarentas"
Loris in maglia gialla col morale a terra mentre aspetta l'ambulanza.
I miei amici compaesani, Michele sulla sx ,prima volta in enduro ma con doti insospettabili, e Lorenzo espertone di fuoristrada, meccanico ed encomiabile endurista, poche parole ma tanta concretezza!!
Il mitico Savio che con una borsa-marsupio di 10kg aveva tutte le chiavi del caso, anche quella per sistemarmi la leva della frizione..
Il "Ciccio72" in primo piano con la combriccola, contento come non lo era da chissà quanto!!
La comitiva al completo.
Eccovi il ciccio72 quì in posa da centauro dopo le estreme fatiche!! (ero appena caduto).
Michele "cavallo pazzo!!"
La Beta anch'essa stanca che si gusta il panorama
Anna davvero sfinita poveretta....
Andrea "Los quarentas" con la kappona 525 (la gioia fatta persona..)
Il meritato pranzo alla "terrazzetta" alle 16.30, che fame!!!!
Sulla strada del ritorno il passo Penice con delle curve davvero toste!!