Ce l'abbiamo fatta !
Inviato: lun 12 apr, 2010 8:06 pm
Fino a martedì scorso sembrava impossibile scollinare salendo in quota.
E ciò a causa dei cumuli di neve nelle zone in ombra.
Ieri, domenica 11 aprile, è venuto a trovarmi Francesco.
È la seconda volta che usciamo insieme, la prima qui da me.
A veder le gomme non proprio tassellate, m'immagino un giro scorrevole.
Vedendo però che va su senza problemi, la voglia è troppo grande di salire e provare a passare per altri versanti esposti più a sud.
Partenza alle 9. Giretto di riscaldamento sui sinuosi percorsi del grande fiume, poi direzione "le malghe", a quota 1300 m.
Fino a li niente di particolare da segnalare, se non che siamo passati dal sole ad una fittissima nebbia.
Dopo esser ridiscesi, abbiamo tentato un collegamento, ma ecco di nuovo neve e fondo ghiacciato su tutta la carrareccia.
Impossibile salire. Scendiamo a valle, e dopo una quindicina di km d'asfalto tentiamo un'altra ascensione.
La testardaggine paga, poiché siamo riusciti ad aggirare quel monte che fa da spartiacque tra il trevigiano ed il bellunese.
Evviva, qui comincia il divertimento!



Francesco in una posa acrobatica. Il solito boscaiolo ha messo di traverso il solito trattore.
Malgrado tutto non si passa. La moto s'incastra tra la ruota del mezzo e la sponda.
Gran bella sudataccia per riportarla indietro!
Sono incavolato perché è il solo passaggio che permetta di passare sull'altro versante.

Chi si scoraggia è perso, e così ci mettiamo ad esplorare e quasi come sempre, chi cerca trova... un nuovo collegamento!
Anzi, due!


Il tempo è sempre sull'incerto. Ogni tanto qualche goccia di pioggia, ma mai al punto di preoccuparci.

Alle tre e mezza pausa pranzo: un piatto di spiedo, acqua e vino rosso.
E si riparte.
"Quanto polline!" esclama Francesco! Siiiii, altro che polline, NEVICA!

Anche qui ci toccherà tornare indietro. Poco più in su il terreno è franato ed un cumulo di neve impedisce ogni tentativo.
Qui prima di un mese non si passa.

Così, tra un'esplorazione e l'altra ce ne torniamo a casa per la via delle creste.
Bellissimi i panorami col sole che tramonta, immersi in quella luce dorata.
Da Valmareno in poi tagliamo per campi e vigneti, fino ad arrivare in frasca verso le sette di sera.
In conclusione: è stato un bel giro, in ottima compagnia. Eran mesi che guardavo quei monti irraggiungibili,
ed aver fatto questa scorpacciata di km mi ha riempito di serenità, fatto bene all'anima e al fisico (che tiene botta)!

E ciò a causa dei cumuli di neve nelle zone in ombra.
Ieri, domenica 11 aprile, è venuto a trovarmi Francesco.
È la seconda volta che usciamo insieme, la prima qui da me.
A veder le gomme non proprio tassellate, m'immagino un giro scorrevole.
Vedendo però che va su senza problemi, la voglia è troppo grande di salire e provare a passare per altri versanti esposti più a sud.
Partenza alle 9. Giretto di riscaldamento sui sinuosi percorsi del grande fiume, poi direzione "le malghe", a quota 1300 m.
Fino a li niente di particolare da segnalare, se non che siamo passati dal sole ad una fittissima nebbia.
Dopo esser ridiscesi, abbiamo tentato un collegamento, ma ecco di nuovo neve e fondo ghiacciato su tutta la carrareccia.
Impossibile salire. Scendiamo a valle, e dopo una quindicina di km d'asfalto tentiamo un'altra ascensione.
La testardaggine paga, poiché siamo riusciti ad aggirare quel monte che fa da spartiacque tra il trevigiano ed il bellunese.
Evviva, qui comincia il divertimento!



Francesco in una posa acrobatica. Il solito boscaiolo ha messo di traverso il solito trattore.
Malgrado tutto non si passa. La moto s'incastra tra la ruota del mezzo e la sponda.
Gran bella sudataccia per riportarla indietro!
Sono incavolato perché è il solo passaggio che permetta di passare sull'altro versante.

Chi si scoraggia è perso, e così ci mettiamo ad esplorare e quasi come sempre, chi cerca trova... un nuovo collegamento!
Anzi, due!


Il tempo è sempre sull'incerto. Ogni tanto qualche goccia di pioggia, ma mai al punto di preoccuparci.

Alle tre e mezza pausa pranzo: un piatto di spiedo, acqua e vino rosso.
E si riparte.
"Quanto polline!" esclama Francesco! Siiiii, altro che polline, NEVICA!

Anche qui ci toccherà tornare indietro. Poco più in su il terreno è franato ed un cumulo di neve impedisce ogni tentativo.
Qui prima di un mese non si passa.

Così, tra un'esplorazione e l'altra ce ne torniamo a casa per la via delle creste.
Bellissimi i panorami col sole che tramonta, immersi in quella luce dorata.
Da Valmareno in poi tagliamo per campi e vigneti, fino ad arrivare in frasca verso le sette di sera.
In conclusione: è stato un bel giro, in ottima compagnia. Eran mesi che guardavo quei monti irraggiungibili,
ed aver fatto questa scorpacciata di km mi ha riempito di serenità, fatto bene all'anima e al fisico (che tiene botta)!
