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Doveva essere una uscita come altre

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lamberto
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Doveva essere una uscita come altre

Messaggio da lamberto » dom 16 mag, 2010 2:08 am

Si, doveva essere una normale uscita, come tante, anche perchè c’erano due nuovi amici che da poco si sono avvicinati al mondo dell’enduro e quindi il giro non doveva essere troppo impegnativo.
Invece io e Gianni oggi abbiamo combinato una “birichinata” di quelle che ricorderemo per un pezzo, di questi capolavori ne combiniamo almeno uno all’anno….ma senza volerlo!!
Alle 12 telefono a Gianni che mi conferma l’appuntamento per le 14 e intanto gli dico “sono cotto, ho tagliato e spostato alcuni quintali di legna e non è che sia in gran forma”, poi si sa come va a finire la voglia di moto prende il sopravvento e alle 14 si parte.
Dopo una decina di km un compagno in una pietraia buca la gomma posteriore e alla fine l’altro “novello” decide di accompagnarlo dal gommista. Poi invece di ritrovarci al posto convenuto decidono di tornare a casa.

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Io e Gianni ripartiamo e cominciamo a percorrere un tratto conosciuto bello e divertente poi, durante una sosta, mi dice “voglio provare una mulattiera che avevo percorso per 300 m e poi non mi sono sentito di continuare perché al tempo avevo l’ALP 200”, spiegandomi dove doveva arrivare la mulattiera mi immaginavo un percorso di 1 - 2 km non troppo impestato invece….qui comincia il nostro calvario.

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Dopo 500 m di mulattiera divertente e scalinata incontriamo un tornantino secco e, nonostante le piccole T-Ride abbiamo il passo corto, non riuscivamo a fare la curva…e allora scendiamo dalle moto accompagnandole, solo che….sorpresa ! Altro tornante secco e poi un altro, pensiamo che se le difficoltà dovessero aumentare ce la si faceva a tornare indietro anche se a fatica.
Poi un piccolo rettilineo ci fa dimenticare di dover essere nelle condizioni di poter tornare, quindi curve e poi tornanti da fare a piedi, poi altri, poi altri e l’inclinazione della sassosa mulattiera diventa in alcuni punti ripida, certamente si potrebbe organizzare una mulatrial con i fiocchi visto i percorsi.
Dopo diverse decine di tornanti impraticabili stando in sella mi accorgo che è un’ora e mezza che sono giù dalla moto e che la sto portando a spasso, la stanchezza comincia a farsi sentire, per quanto leggera la moto man mano che scendiamo la sento sempre più pesante. Ci fermiamo e guardando questa valle sperduta e ci accorgiamo che dal costone di montagna che stiamo scendendo non ci sono sentieri di alcun tipo, ne vediamo uno “appeso” dall’altra parte della valle, il problema è che per passare dall’altra parte occorre superare il torrente che scorre sotto di noi di almeno 5/600 mt, mi viene lo sconforto a pensare che devo scendere per così tanti metri per poi risalire.

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Ora, dopo due ore e mezzo che porto la moto a mano ormai non sono più lucido, non sento le braccia, inciampo e cado e questo succede sempre più spesso e il bello che sono a piedi con a fianco la moto. Salgo sulla moto percorro 10 m e poi un sasso mi sposta l’avantreno e “sbam” contro una roccia con il braccio. Gianni anche lui provato ha qualcosa in più da spendere, è avanti di una cinquantina di metri, in questi momenti di stanchezza vedere ancora vicino il compagno è importante sotto l’aspetto psicologico, il non vederlo mi darebbe idea di essere oramai proprio alla frutta.
Mi fermo, mi siedo sulla moto, il cuore batte almeno a 150/180 battiti al minuto e si che sono bradicardico, il problema è che non rallenta, anche dopo alcuni minuti è ancora li stessa frequenza, occhi chiusi, respiro profondamente e poi riparto.
I tornanti non smettono, 5/10 metri di discesa rettilinea a gradini e poi tornante, una sequenza allucinante, non sono cotto, di più. Ad un certo punto vedo fermo Gianni, decido di fermarmi anch'io ma non riesco ad arrestare la moto se non dopo la curva, sono sfinito, lui prende la moto e la porta giù tagliando per la piccola scarpata.
Tolgo casco, zaino, marsupio, gilet e mi sdraio per terra come mai mi era successo, per fortuna non sono disidratato ho portato con me un paio di bottiglie di te che mi aiutano.
Ripartiamo, il torrente lo distinguo chiaramente è circa 200 m sotto di noi, oramai dopo un paio di tornanti ci si ferma, si parla ma la nostra allegra ironia che ci accompagna di solito ora è sparita ed ognuno è immerso nei suoi pensieri. Io penso ad un elicottero, si perché non abbiamo ancora passato il torrente e il sentiero dall’altra parte non promette niente di buono, mi tranquillizzo pensando che il cellulare ha campo e quindi alla mal parata possiamo avvertire casa. Per km non si vede altro che boschi e dirupi, non una casa o qualcosa che fa pensare alla civiltà.
Penso al report che vorrò scrivere, penso che questo non è moto alpinismo ma una pazzia, ma io e Gianni siamo così ogni tanto vogliamo cercare, provare percorsi nuovi e quindi mi dico “caro mio fa parte del gioco, pensa a spostare la moto”.

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Dopo il milionesimo tornante ecco un albero che ci ostruisce il passaggio, le moto vanno sollevate di peso “cavolo in questo sentiero si vede che non passa mai nessuno, è proprio sperduto”.
Altri tornanti e poi arriviamo al torrente, c’è un ponte.

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Non sappiamo dove siamo ma essere arrivato al ponte mi conforta, mi tornano un po di energie e ci vogliono anche perché comincia ora una salita non proprio semplice, incontriamo frane e il sentiero è stretto, siamo appesi e in alcuni tratti guardo sotto e ci sono decine di metri di verticale, però il sentiero non è impossibile, è la stanchezza che non mi permette di tenere bene il manubrio, ho paura che un sasso mi faccia partire l’avantreno e giù…allora metto la prima e vado avanti lentamente, poi finalmente il sentiero viene protetto da pali e cavi di acciaio e la cosa mi tranquillizza.

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Frane, scalini insomma non manca niente, addirittura vedo un tratto che mi ricorda una mulattiera di Songavazzo (BG) dove passava la mitica valli, non è delirio è vero.

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Mi fermo e vedo a circa 2 km in linea d’aria il tetto di una casa, finalmente! Ovviamente sono rinfrancato ma il sentiero non migliora anzi, però siamo vicini, sono cinque ore e mezza che siamo in moto e sono oltre tre ore che triboliamo, comunque ci ritorna il sorriso ormai siamo quasi alla fine della nostra avventura.
Piano piano arriviamo in paese è ora di cena.

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Ci fermiamo in piazzetta e ci godiamo la birra di fine giro, questa volta me la sono goduta più del solito.
Sicuramente una sfaticata di questo genere non l’abbiamo mai vissuta e, davanti alla birra dico a Gianni :“una mattina sul presto, con il fresco, la faccio in salita con la moto da trial”.
Non c’è niente da fare, siamo malati.

Lamberto

johax
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Messaggio da johax » dom 16 mag, 2010 2:19 pm

allego l'unica foto fatta col cellulare, che rende parzialmente l'idea del posto...

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è stata una bella faticata...ma almeno ora sappiamo cosa c'era oltre il cartello che indicava il punto d'arrivo! :P
...ed abbiamo qualcosa da raccontare ai nipotini davanti al caminetto! :D

Gianni :wink:

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max37
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Messaggio da max37 » dom 16 mag, 2010 2:22 pm

bellissimi posti complimenti
Max37

http://www.tecnicamotori.it/

La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

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Pisolomax
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Messaggio da Pisolomax » dom 16 mag, 2010 6:03 pm

:shock: :shock: :shock:
Alpi marittime - Massiccio del Mercantour (F) :)
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yoshi
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Messaggio da yoshi » dom 16 mag, 2010 7:10 pm

con un trial sarebbe stato più facile.....forse! :D
marco

lamberto
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Messaggio da lamberto » dom 16 mag, 2010 7:30 pm

yoshi ha scritto:con un trial sarebbe stato più facile.....forse! :D
marco
Hai ragione Yoshi sicuramente con un trial sarebbe stato un po meno faticoso per via del peso, il problema è che doveva essere una uscita di enduro :shock:
Deve essere altrettanto duro fare in salita quel percorso ma deve essere tremendamente divertente.

Lamberto
Ultima modifica di lamberto il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 1 volta in totale.

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betaflo
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Messaggio da betaflo » dom 16 mag, 2010 8:41 pm

Il giro farà sicuramente parte dei vostri più bei ricordi...
ma ricordatevi che quando andate in cerca di guai e ci finite, se dovete chiamare i soccorsi, potete mettere in difficoltà pure loro!
Non vuole essere una polemica, ma è bene riflettere prima di intraprendere un percorso che non ci promette niente di buono.
Comunque le foto sono stupende :P

PS: sono un po' di parte essendo una volontaria del soccorso :wink:
Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina

husqvarna100
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Messaggio da husqvarna100 » dom 16 mag, 2010 10:23 pm

Lamberto gia' ci metti mooolto di tuo nel cercarti le rogne,ma se ti lasci trascinare da Gianni sei spacciato. :wink:
Lui e' un pazzo scatenato e con il tempo peggiora. :cry:
Non azzardatevi a prepararmi un giretto come questo,mi porto un arma e
vi sopprimo sul posto. :lol:

Ciao.
Claudio.

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Brianza
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Messaggio da Brianza » dom 16 mag, 2010 11:42 pm

In Sardegna abbiamo fatto fatica a tenere a freno johax che ha un’attrazione particolare per i sentieri più impestati. :shock:

Comunque vedo che dalle tue parti non sei da solo, c’è sempre Lamberto disposto a seguirti. :wink:

Posti veramente belli, come le foto.
Ciao.
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johax
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Messaggio da johax » dom 16 mag, 2010 11:57 pm

husqvarna100 ha scritto:Lamberto gia' ci metti mooolto di tuo nel cercarti le rogne,ma se ti lasci trascinare da Gianni sei spacciato. :wink:
Lui e' un pazzo scatenato e con il tempo peggiora. :cry:
Non azzardatevi a prepararmi un giretto come questo,mi porto un arma e
vi sopprimo sul posto. :lol:

Ciao.
Claudio.
Brianza ha scritto:In Sardegna abbiamo fatto fatica a tenere a freno johax che ha un’attrazione particolare per i sentieri più impestati. :shock:

Comunque vedo che dalle tue parti non sei da solo, c’è sempre Lamberto disposto a seguirti. :wink:

Posti veramente belli, come le foto.
Ciao.
...la stima degli amici resta un riferimento fondamentale nella pratica della nostra attività! :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

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