Moto e cani. Atto II
Inviato: lun 31 mag, 2010 2:17 pm
"Ciao Angelo sei su sabato?"
"Oh, guarda chi si sente, il Misso!: Si sabato vado su a Campo Moro... devo lavare i cani. Dai vieni su che si fa un giretto"
Cosi' e' nato un divertente giro in compagnia di Angelo e dei suoi 5 cani.
Alle 9:00 sono partito in sella alla mia Alp per il primo vero test-ride operativo dopo il lungo periodo di messa a punto. Sul portapacchi una tanichetta con 5 litri di miscela, sulla schiena lo zaino con gli attrezzi.
Per raggiungere Angelo ho dovuto coprire su asfalto i km che separano la citta' da a Campo Moro. La Alp su strada non e' proprio a suo agio, ma comunque fila via liscia a 80km/h con mezzo gas. Volendo potrebbe andare ben di piu', ma la prudenza e le vibrazioni lo sconsigliano.
A Campo Moro rifaccio il pieno: quasi 2 litri 35 km: ottimo!
Telefono ad Angelo per sapere dov'e' e mi faccio spiegare la strada per raggiungerlo. Quando arrivo lo trovo, appunto, a lavare i cani.
Chiunque per fare un'operazione del genere starebbe armeggiando con sapone e tinozza, e probabilmente sarebbe gia' piu' zuppo dei cani, ma Angelo al solito ha escogitato un metodo semplice ed efficace:
In riva al fiume lancia un bastone....
... e i cani lo riportano... lavandosi!
semplice e geniale!
Il problema ora e' farli asciugare e cosi' decidiamo di portarli con noi a correre dietro alle moto.
Partiamo quindi per un bel sentiero soleggiato che a mezza costa sale verso la cima del monte che domina il fiume.
Angelo ha preso un Fantic 300 che ha bisogno di fare rodaggio andando a bassa velocita' e questo facilita i cani che festosi ci seguono.
Ma quando entriamo del bosco le cose cambiano. Il pelo dei cani e' ormai asciutto e il caldo della salita li ha un po' provati.
Cosa di puo' essere di meglio di un bel bagno.... NEL FANGO !!!!
Tutto da rifare: bisogna rilavarli!
Con Angelo ripartiamo alla ricerca di una nuova pozza d'acqua dove ritrasformare queste 5 statue di creta nuovamente in cani.
Un po' di belle carraie nel bosco ci portano a un bel laghetto dove i cani finalmente riprendono il loro aspetto.
Fortunatamente siamo vicini a casa di Angelo e cosi' i 5 birboni arrivano abbastanza puliti.
Due chiacchiere davanti a focaccia, salume e un bicchiere di vino chiudono simpatica la mattinata.
E il test-ride? Beh che dire, la Alp e' proprio una gran moto.
Facile, pronta di motore (fin troppo per Angelo), denota la sua stretta derivazione trialistica e la parentela con la Techno.
Nel misto-off (stradine semi-asfaltate di montagna/carraie/sentieri) il consumo ha sfiorato i 20 km/litro, che si traduce in una realistica capacita' operativa di circa 80 km con il solo serbatoio di serie.
Il motore sale subito e nelle ripartenze in salita e' facile far slittare subito la gomma. In questo non aiuta sicuramente la frizione idraulica che prima di essere capita, risulta un po on-off.
La 1' e' fin troppo corta e sembra utile soltanto in "zona". Con 2' e 3', grazie all'elasticita' e alla relativa potenza del motore, si sale per qualsiasi sentiero praticabile. 5' e 6' sono prettamente stradali e si nota il salto netto nella rapportatura con le marce inferiori.
Non ostante sia omologata e predisposta per il passeggero c'e' da capire dove metterlo perche' da seduti per poter usare correttamente cambio e freno posteriore il pilota deve stare in fondo al sellino. Diciamo che occasionalmente c'e' la possibilita' di far salire qualcuno, ben consci che bisognera' cambiare col calcagno e frenare con il solo freno anteriore (il posteriore usato con il tacco e' troppo ingestibile e secco).
Insomma un gran bel "ferro" per muoversi' senza apparenti limiti fra i monti e le vallate.
Misso
"Oh, guarda chi si sente, il Misso!: Si sabato vado su a Campo Moro... devo lavare i cani. Dai vieni su che si fa un giretto"
Cosi' e' nato un divertente giro in compagnia di Angelo e dei suoi 5 cani.
Alle 9:00 sono partito in sella alla mia Alp per il primo vero test-ride operativo dopo il lungo periodo di messa a punto. Sul portapacchi una tanichetta con 5 litri di miscela, sulla schiena lo zaino con gli attrezzi.
Per raggiungere Angelo ho dovuto coprire su asfalto i km che separano la citta' da a Campo Moro. La Alp su strada non e' proprio a suo agio, ma comunque fila via liscia a 80km/h con mezzo gas. Volendo potrebbe andare ben di piu', ma la prudenza e le vibrazioni lo sconsigliano.
A Campo Moro rifaccio il pieno: quasi 2 litri 35 km: ottimo!
Telefono ad Angelo per sapere dov'e' e mi faccio spiegare la strada per raggiungerlo. Quando arrivo lo trovo, appunto, a lavare i cani.
Chiunque per fare un'operazione del genere starebbe armeggiando con sapone e tinozza, e probabilmente sarebbe gia' piu' zuppo dei cani, ma Angelo al solito ha escogitato un metodo semplice ed efficace:
In riva al fiume lancia un bastone....
... e i cani lo riportano... lavandosi!
semplice e geniale!
Il problema ora e' farli asciugare e cosi' decidiamo di portarli con noi a correre dietro alle moto.
Partiamo quindi per un bel sentiero soleggiato che a mezza costa sale verso la cima del monte che domina il fiume.
Angelo ha preso un Fantic 300 che ha bisogno di fare rodaggio andando a bassa velocita' e questo facilita i cani che festosi ci seguono.
Ma quando entriamo del bosco le cose cambiano. Il pelo dei cani e' ormai asciutto e il caldo della salita li ha un po' provati.
Cosa di puo' essere di meglio di un bel bagno.... NEL FANGO !!!!
Tutto da rifare: bisogna rilavarli!
Con Angelo ripartiamo alla ricerca di una nuova pozza d'acqua dove ritrasformare queste 5 statue di creta nuovamente in cani.
Un po' di belle carraie nel bosco ci portano a un bel laghetto dove i cani finalmente riprendono il loro aspetto.
Fortunatamente siamo vicini a casa di Angelo e cosi' i 5 birboni arrivano abbastanza puliti.
Due chiacchiere davanti a focaccia, salume e un bicchiere di vino chiudono simpatica la mattinata.
E il test-ride? Beh che dire, la Alp e' proprio una gran moto.
Facile, pronta di motore (fin troppo per Angelo), denota la sua stretta derivazione trialistica e la parentela con la Techno.
Nel misto-off (stradine semi-asfaltate di montagna/carraie/sentieri) il consumo ha sfiorato i 20 km/litro, che si traduce in una realistica capacita' operativa di circa 80 km con il solo serbatoio di serie.
Il motore sale subito e nelle ripartenze in salita e' facile far slittare subito la gomma. In questo non aiuta sicuramente la frizione idraulica che prima di essere capita, risulta un po on-off.
La 1' e' fin troppo corta e sembra utile soltanto in "zona". Con 2' e 3', grazie all'elasticita' e alla relativa potenza del motore, si sale per qualsiasi sentiero praticabile. 5' e 6' sono prettamente stradali e si nota il salto netto nella rapportatura con le marce inferiori.
Non ostante sia omologata e predisposta per il passeggero c'e' da capire dove metterlo perche' da seduti per poter usare correttamente cambio e freno posteriore il pilota deve stare in fondo al sellino. Diciamo che occasionalmente c'e' la possibilita' di far salire qualcuno, ben consci che bisognera' cambiare col calcagno e frenare con il solo freno anteriore (il posteriore usato con il tacco e' troppo ingestibile e secco).
Insomma un gran bel "ferro" per muoversi' senza apparenti limiti fra i monti e le vallate.
Misso