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The day A_lves: il mio compleanno

Inviato: mar 27 nov, 2007 4:47 pm
da SuperHank
THE DAY A…LVES!

33 ANNI E NON SENTIRLI

Che dire di questa fantastica mattinata di enduro?
“L’età di Gesù Cristo”, dice mia nonna, ma a me di avere 33 anni non mi par vero, anche se qualcuno malignamente insinua che ne ho di più, vero, Navaho? La realtà è che mi sento come un bimbo di 3 anni con la voglia di divertirmi e stupirmi della cose più semplici.
Senza nulla togliere al graditissimo regalo della mia sposa, un notebook col turbo incorporato, ai deliziosi pensieri dei parenti (libri, bottiglie, un completo intimo Tucano, dovreste vedere come sono sexy con quella calzamaglia!), cosa di meglio per festeggiare se non un giro sul mio giocattolo preferito, la moto?
E quale compagnia migliore, se non quella di Diego e dei Bruconi?
La festa per me iniziava già dai preparativi, il valzer di mail e post, chi viene, chi non viene, ma se piove, ma se no piove, ma se è difficile, ma se è facile, ecc., ecc..
Un altro regalo me lo faceva Giove Pluvio: dopo 3 giorni di pioggia ininterrotta, tale da gonfiare tutti i torrenti della zona e infradiciare i boschi all’inverosimile, all’alba di domenica mattina un timido sole faceva capolino fra le nebbie e le nubi, ottimo!
Io e Diego facevamo un po’ di km di off per giungere al ritrovo, abbastanza per testare l’assoluta mancanza di grip odierna: “ne vedremo delle belle, oggi”, meditavo, ma le difficoltà maggiori del giro sarebbero state in discesa, quindi non mi preoccupavo eccessivamente.

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Pronti via!

Al ritrovo di Priabona anche il reso della truppa era giunto in sella, credo facendo off, mentre la pattuglia padovana arrivava carrellata; in tutto 9 enduristi 9!
In rigoroso ordine alfabetico:
Alves, HondaXR400;
Cocco, Yamaha TT350;
Diego, YamahaWRF250;
fede, KTM EXC125;
Frasca, Yamaha TT59X 600;
Fritz, Honda XR400;
Luigi66, HondaXR400;
Mimmo, Yamaha YZ250;
Navaho, HondaXR600;

Niente da dire, un bel assortimento di cilindrate, modelli ed annate.
Il luogo di partenza era stato scelto per agevolare il ritrovo, essendo il paese di Priabona abbastanza equidistante per me, il gruppo dei vicentini e i ragazzi da Gambellara; il mio intento era però di girare più in alto, ben addentro alla Valleogra, obiettivo riuscito solo in parte.
Per far ciò, contavo di guadagnare il teatro di operazioni principale si facendo off-road, ma limitandomi a sterrati e sentieri il più possibile facili.

HOUSTON, ABBIAMO UN PROBLEMA: LA CATENA

Ci staccavamo dal parcheggio del cimitero per un facile sentiero, a cui seguiva una lunga e piacevole sterrata; suggestivo, ed ahimé difficilmente immortalabile, il colpo d’occhio che avevo dalla testa della fila: tutte le moto in fila indiana impegnare tornanti e rettilinei.
Al culmine della sterrata però arrivavamo solo in 4, eccoci in attesa:


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Diego, Fritz, Alvesmotomobile e Fede: e gli altri?

Noi si aspettava, ma gli altri non comparivano all’orizzonte: “Houston, abbiamo un problema!”; quando si stava per tornare sui nostri passi, arrivava di gran carriera il Frasca a dirci che al TT di Cocco era caduta la catena; intoppo già sistemato a temi da formula 1, come da foto:

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TT in panne.

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Ciack 1:Team Bruconi pit stop.

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Ciack 2:Team Bruconi pit stop.

Si proseguiva ancora su sterrate, impressionante la quantità d’acqua caduta, il terreno non era più in grado di assorbirla e torrentelli imperversavano ogni dove sulle carreggiate.
Piano piano siamo passati dalo sterrato al sentiero di sottobosco, con strappi in salita che avrebbero potuto fermare qualche endurista sprovveduto, ma non certo una banda come la nostra!
E non era facile, la pioggia aveva spazzato i sentieri; dove l’acqua aveva corso, l’erosione era tale che i duri e scivolosi sassi lavici erano stato messi a nudo: scivolata assicurata. Dove l’acqua non aveva corso, grandi quantità di foglie secche nascondevano rami, sassi smossi e quant’altro di utile a spezzare la traiettoria della moto!
Qui alcuni di noi in azione in una “pontara” (salita ripida in dialetto) particolarmente erta:

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Mimmo 1.

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Mimmo 2.

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Mimmo inseguito da Cocco.

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Luigi66.

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Il nonno Navaho, autonominatosi scopa del giro.

HOUSTON, ABBIAMO UN ALTRO PROBLEMA: GLI ALBERI (DI LEGNO E DI FERRO)

Si avanzava con il metodo dell’elastico, ognuno controllava se chi lo seguiva ci fosse, altrimenti era d’obbligo il fermarsi; in tal modo siamo rimasti sempre compatti, certo, con qualche rallentamento, ma nessuno si è perso.
Per la cronaca, dopo il riordino post-pontara, partivo alla Garibaldina, dando troppo gas su un sasso bastardo nascosto dalle foglie, e finivo fuori traccia, rimanendo in piedi, ma subendo i frizzi e lazzi di qualcuno dietro (Maledetto, dimmi che sei!).
Dal passo Zovo le cose si facevano interessanti; prima un antipasto dentro una pineta, con le rinomate radici dei pini a cercare di farci lo sgambetto. Indi si passava ai piatti forti.
La prima portata un sentiero in discesa di sassi e gradini umidi e scivoli, un autentico spaccabraccia

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Cocco esulta all’uscita del tratto “hard”: non sa ancora a cosa sta andando incontro.

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Il cuggino Luigi, un uomo diesel: parla poco ma c’è sempre.

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Frasca e Mimmo in posa.

Un albero caduto impediva il passaggio: io tentavo lo scavalcamento, riuscivo a portare oltre il fusto las ruota anteriore, ma la coppa si incagliava nell’edera e dovevo procedere ad un sollevamento di peso, con l’aiuto di Diego.
Agli amici consigliavo di risalire in un campo adiacente, e superare l’ostacolo con un piccolo fuoripista.
L’operazione aveva successo, ma ci portava via altro tempo.

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L’XR incagliata.

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Anche Navaho suda!

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Mister Sfiga della giornata: non ha rotto la leva, ma l’albero millerighe che esce dal carter!

Restando in tema alberi, il povero Cocco rompeva la leva d’avviamento del TT, ma non poteva fare come tutti, me compreso, che di solito rompiamo la leva, o al massimo lo snodo che la collega al motore: NO! Lui rompeva direttamente l’albero millerighe uscente dal carter: non che ai fini della giornata la cosa comportasse delle differenze, in ogni caso avrebbe dovuto avviare il TT a spinta, ma un conto è recuperare o riparare un leva spezzata, un altro conto aprire il motore per sostituire l’albero spezzato: auguri Cocco!
Ovviamente il premio “Sfiga 2007” se lo aggiudicava all’unanimità!
Cavallerescamente Cocco si offriva di lasciare il gruppo per non rallentare la marcia, ma noi non abbandoniamo le persone in difficoltà, e lo costringevamo a seguirci. (ho scritto costringevamo, forse un lapsus?)

HOUSTON, ABBIAMO ANCORA UN PROBLEMA: LA DISCESA BASTARDA

Adesso che eravamo caldi, arrivava il bello: un sentiero ripido che, intagliando un pendio quasi verticale, precipitava a valle con tornanti strettissimi.
Uno in particolare era un lastrone scalinato di pietra, che tutti o quasi abbiamo affrontato con la moto al fianco.
Altri punti significativi della discesa una doppia S alquanto ripida e un albero caduto che ci ha costretto a trascinare sotto la moto.
Ci è voluto il tempo necessario, certamente, ma tutti hanno superato il pericolo con ammirevole stoicismo e buon umore.

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Noi siamo già passati…

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…Ora tocca a voi!

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La coda dalle retrovie!

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Frasca “Compagnia della spinta”.

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Luigi già oltre il gradone.

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OK, fatta per tutti.

HOUSTON, (CHE PALLE!) ABBIAMO UN PROBLEMA: LA FANGAZZA

Eravamo ormai in pianura, alla periferia della città; costeggiavamo i campi fino al paese di Pieve, dove casualmente incontravamo in vecchio Juha, in rodaggio col suo nuovo splendido splendente DRZ400; reintegro liquidi, frizzi, lazzi e ripartivamo.
Navaho mi chiedeva come sarebbe stato, alché rispondevo: “ scorrevole!”. Mai promessa fu più vana!
Si cambiava versante della valle, i primi metri erano facili, ma non appena iniziava il tratto più terroso era il massacro.

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Pausa bar con Juha.

La terra era come pongo, non si stava in piedi e le gomme si impaccavano, non solo le terribili T63 che montava il povero TT350 ma anche le pregiate S12 di Navaho; Io e Diego eravamo saliti alla grande, ma col vantaggio di essere i primi, avevamo velocità e conoscevamo il tracciato.
Dopo di noi, il diluvio.
Quelli dietro di noi hanno cominciato a piantarsi, spingere e tribolare; il primo a venirne fuori mi sembra sia stato Mimmo, che ha tenuto alto l’onore del 2T (APPLAUSI!!), poi scodando a destra e manca anche il Fede è arrivato,e pure Frasca ha portato il suo immenso TT oltre la palta.
Nel frattempo arrivava Cocco: era sceso di sella, aveva le gomme ridotte a 2 cacciotte, tale la mole di fango colloso fra i tasselli, ma era riuscito a non spegnere il TT, e lo spingeva; scendevo ad aiutarlo, lo spingervo da dietro, qualche metro lo si guadagnava ma poi nella concitazione il TT franava fra i rovi; quella santa moto non si spegneva, il motore continuava a girare anche da sdraiata, con lo sfiato del serbatoio che pisciava benzina. Ci pensavo io ad incasinare la situazione, cercando di rialzare la Yamaha in un sol colpo spegnevo il motore e cadevo a gambe all’aria!
Nel mentre, passava un solitario trialista in scioltezza, ghignando delle nostre sfighe.
Mi incaricavo di scendere col TT per riavviarlo, e provare a portarlo su, ma mi impiantavo molto prima di dove era arrivato Cocco!
Allora, con Navaho e Fritz, tornavamo su asfalto, per ricongiungerci agli altri ad un determinato incrocio, in località Mazzeghe.

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Che femo noi 3?

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La desolazione di Fritz.

Per recuperare almeno un po’, abbiamo fatto il periplo del monte Enna, per sentieri e sterrate, senza altri problemi. Ci portavamo così al campeggio dove ho la roulotte, per stappare un prosecchino in onore del mio compleanno.
Per fortuna in campeggio non c’era nessuno, sembravamo una delle bande uscite direttamente dal film “I guerrieri della Notte”.
È stata una festa molto “Mykonos Style”, la famosa isola greca ritrovo di omossessuali, in effetti non c’era nemmeno una gentil donzella. In realtà io avevo invitato delle amiche brasiliane, rumene, russe, albanesi, insomma, la crema del jet set internazionale, mai l rumore delle nostre marmitte aperte deve averle spaventate e saranno fuggite prima che arrivassimo, questa è la verita!

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Parco Chiuso al camping Cerbaro.

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Party enduro gay.

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Happy bithday to you, Happy bithday to you…

Finita la festa, discesa su Schio direttissima, attraverso un fitta nebbia.
Io sono dovuto andare a casa, erano le 13, Diego ha riportato il gruppo a Priabona, non so se in off.
È stata una bella mattinata, pur con qualche inghippo le cose sono andate bene!
Il tempo è stato anche troppo bello, infatti c’era un buon numero di cacciatori in giro, e anche qualche boscaiolo e camminatore, ma non abbiamo avuto problemi; però è incredibile quanto siano frequentati i nostri boschi...
Non sono riuscito a fare nemmeno metà del giro che avevo in mente, ma era ovvio, in 9 i tempi si dilatano esponenzialmente: la seconda parte attende.

Ciao
Alves

The day A_lves: il mio compleanno

Inviato: mar 27 nov, 2007 5:27 pm
da rxman
belle foto come posti ma veramente brutte come qualità. sono fatte col cellullare immagino :D
per il resto, bel giro

The day A_lves: il mio compleanno

Inviato: mar 27 nov, 2007 6:50 pm
da SuperHank
rxman ha scritto:belle foto come posti ma veramente brutte come qualità. sono fatte col cellullare immagino :D
per il resto, bel giro
Le foto son un mix tra cellulare e digitale, fatte da 3 persone; le mie sono quelle con la digitale, quelle con le moto in movimento sopratutto.

Guidare una mandria di 9 moto non ti lascia tanto tempo di pensare allo scatto, e far mettere in posa un gruppone così (aspettare che il fotografo si posizioni, far ripetere ai motociclisti una salita, farli partire scaglionati per fotografarli tutti, ecc., ecc. ) richiede una mole di tempo che se lo avessimo fatto avremmo fatto si e no 10 km in 5 ore!
Per questo quando si è in tanti sarebbe bello che molti avessero la fotocamera, per immortalare l’attimo, e fare un collage delle varie esperienze: per esempio, io essendo alla guida, non potevo sapere che succedeva nelle retrovie, chissà quante ce ne sarebbero da ricordare!!

Ciao
Alves

The day A_lves: il mio compleanno

Inviato: mar 27 nov, 2007 10:29 pm
da max37
auguri

The day A_lves: il mio compleanno

Inviato: mer 28 nov, 2007 11:26 am
da sambuca
buon compleanno !! :D :D

auguri

Inviato: sab 01 dic, 2007 2:46 pm
da cichetelo
Auguri Alves Buon Compleanno!!!!

E come sempre bei reportages