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APPRENDISTA TRIALISTA

Inviato: ven 14 dic, 2007 11:22 am
da SuperHank
APPRENDISTA TRIALISTA

ISTINTO

Alla tenera età di 32 anni, quando ormai le ossa e le articolazioni sono rigide come canne di fucile, ho deciso di cimentarmi nella più acrobatica disciplina del fuoristrada, il trial.
Questa disciplina mi affascina da anni, ma non ero mai riuscito a concretizzarla.
Due sono gli aspetti che trovo seducenti del trial: tecnica e prestazioni.
Prestazioni non intese come potenza e velocità dei motori: i propulsori del trial, anche i più potenti, non superano i 20 cv, tantissima coppia, erogazione robusta, ma sono briciole in confronto ai valori messi in campo dalle enduro moderne, o dalle ipersportive stradali.
Le prestazioni che intendo sono le incredibili acrobazie che questi mezzi riescono a fare: gradoni alti metri, tronchi, pareti di roccia, niente pare fermare un pilota esperto alla guida di un trial!
L’altro aspetto, la tecnica. Anche le trial si sono evolute, negli anni 90 tutte si sono dotate del raffreddamento a liquido e del telaio in lega, ora nel 2000 stanno comparendo anche nel settore i 4T e l’iniezione. Ma fino agli anni 80 erano semplicissime: un motore 2T incastrato inverosimilmente in un telaio minimale, sovrastrutture ridotte all’essenziale; il trial mi ispira l’essenza della motocicletta fuoristrada, quasi che dalla distillazione di enduro, cross, rally, evaporato tutto il superfluo, rimanga l’essenza, il concentrato, lo spirito del fuoristrada!
Ovviamente a me non interessa diventare un funambolo, la mia attrazione verso il trial era dovuta alla possibilità di percorrere con più sicurezza e facilità sentieri montani che con l’enduro risultano faticosi, pericolosi, impossibili.

LA RICERCA

Mio fratello minore, purtroppo, ha abbandonato la tradizione fuoristradistica della nostra famiglia, che risalgono agli anni 70, quando nostro zio calcava i sentieri valleogrini con l’SWM 125. Dopo un ottimo inizio con l’Aprilia RC50 (portata ad 80 cc!) ed altri anni con il mio ex Tamanaco 125, agli inizi del 2000 svoltava decisamente verso lo stradale puro, prima con una magnifica Suzuki SV650, poi con una GSX 600 della stessa casa, ora con un ZXR 600.
Ma però, tanto per parlare, si continuava a dire, “ma perché non ci facciamo un trial, mi piacerebbe un trial, sarebbe bello un trial…” ma si sa, tra il dire il fare c’è di mezzo il … DENARO! Insomma non si concludeva mai niente, per cui decisi di muovermi da solo, avrei messo il fratello di fronte al fatto compiuto, poi mi avrebbe dato la sua parte...se avesse voluto, sennò ceste!
La mia ricerca aveva 3 capisaldi: spendere poco, trovare un mezzo funzionante e, soprattutto, dotato di documenti in regola. Praticamente la quadratura del cerchio!
Ai documenti tenevo molto, stante la difficoltà di girare in fuoristrada legalmente, esserlo almeno con i mezzi è una modesta garanzia di non essere massacrati dalle forse dell’ordine; purtroppo molti trial non vengono omologati: da un lato capisco i proprietari, ma dall’altro è male.
Tutte le moto in cui mi imbattevo o costavano troppo, o non erano immatricolate.
Finchè in mio aiuto non venne Formigoni, il presidente della regione Lombardia. La sua acutissima giunta capì senza ombra di dubbio che il gravissimo inquinamento che stringe in una morsa soffocante Milano e tutta la regione più industrializzata d’Italia non dipende dalla miriade di fabbriche del triangolo industriale, dalle milioni di caldaie termiche vecchie e nuove che ci riscaldano nei rigidi inverni padani, dalle centinaia di migliaia di camion, bus, auto…NO! La colpa di tutto sono le vecchie moto “Euro sottozero”, in particolare le 2T! E allora, bando alle 2T, vietandone la circolazione su tutta la regione.
Finalmente i poveri pensionati con la Vespetta 50, gli extra comunitari che vanno al lavoro col Garelli Gulp a pedali, i teenager che iniziano la loro carriera motociclistica con vecchi rottami di 15 anni prima, tutte queste pericolosissime categorie di Grandi inquinatori, sono state messe al bando!!!
Questi tristi fatti inducevano Ziki, eminente esponente di soloenduro.it, dopo un anno di “lo vendo non lo vendo”, a mettere in definitiva vendita il Fantic Trial che da sempre teneva in val Brembana per i giretti nel W-E.
Qualche scambio di mail e l’affare è fatto.



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Ziki Trial

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125cc

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Il momento topico in cui inizia la nuova vita per il Fantic 125 Serie 2!


TRIALATA N.1

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Primo autoscatto con la nuova bimba!

E venne il tempo della prima uscita, come teatro le colline attorno casa.
È sconcertante salire su un 125 trial a 2T, dopo una vita su moto ciccione (Tamanaco, XR600-400, Elefant!).
Il motore è stato una piacevole sorpresa: marce corte e coppia in basso, ha un tiro insospettato, è molto più gustoso da guidare che il 125 Cagiva! Ovviamente ha zero allungo, ma chissà come sarebbe montato su una enduro...
La ciclistica è assurda: la moto è dell'88, è un trial già "moderno" come impostazione, la sella non esiste, si sta sempre in piedi; anche in enduro guido molto in piedi, ma queste moto hanno il serbatoio, i fianchi che ti sostengono, al limite ti siedi 10 secondi, invece col trial c'è il nulla sotto al culo, la moto la tocchi solo con mani e piedi, hai sempre i muscoli al lavoro.
Dopo 2 ore di guida ERo cotto, anche perché il manubrio è troppo basso e la schiena sta sempre leggermente curva!
Anche sugli ostacoli non è così facile portarla: un gradino lo supero di slancio, ma se le difficoltà sono lunghe sul terreno non sento la moto, che rimbalza e allora perdo il controllo; con una enduro sulle gradinate di roccia si avanza come un carro armato, l'inerzia data dalla massa della moto da stabilità, almeno finché la controlli: quando perdi il controllo dell'enduro ti schianti e sono cazzi, col trial invece scendo dalle pedane e la fermo di braccia: pro e contro.
Sui percorsi veloci, strade bianche e mulattiere scorrevoli, è pessima, va a pacco con la forcella e devo lavorare molto di braccia, non c'è gusto a guidare (anche se sistemando le sospensioni forse migliora); il suo pane sono i sentieri stretti con 100 tornanti, li si che mi diverto!
Poi non capisco i comandi: quello del cambio è lunghissimo e devo staccare il piede dalla pedana per usarlo, quello del freno posteriore è così piccolo che non si trova.

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Il suo ambiente naturale: pietre…

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… e fango.

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Incastrato!

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Contrà Reghellini

In questa “prima volta” affrontavo un bel mix di situazioni, dalle pietraie alle fangaie, tutti percorsi già fatti con l’enduro: non è che col trial sia riuscito a fargli molto meglio, ma a casa tornavo con un sorriso a 32 denti!

TRIALATA N.2

Anche la seconda uscita aveva come teatro i boschi attorno alla città; partivo con l’intenzione di percorrere sentieri conosciuti, per impratichirmi ulteriormente nella “nobile arte del trial”, ma la mia indole di esploratore aveva il sopravvento e mi ficcavo in tutti quei sentieri del circondario che non avevo mai avuto il coraggio di tentare con l’enduro; e per fortuna, guardate dove sono finito:

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Single track 1.

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Single track 2.

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Single track 3.

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Salitone.

Certo ci vuole allenamento fisico: sei sempre in piedi, seduto lo puoi stare solo in qualche trasferimento asfaltato e sei pure scomodo, stare seduti anche nel semplice sterrato hai la moto ingovernabile e ti becchi tante pacche! Con l'enduro invece puoi sederti e riposare sul facile.

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Pontara.

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Inverno nel bosco.

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Un nome mitico, nel firmamento del fuoristrada nostrano.

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Sopra il cavatappi

Immaginate uno sbalzo, uno sperone quasi verticale della montagna, alto circa mezza dozzina di metri. Il sentiero ci sbatte contro, e ci sono 2 possibilità.
Prima: proprio sotto alla parete il sentiero fa una secca curva a 90° a DX, poi cìè un metro rettilineo in salita e subito un tornante a gomitissimo a SX in salita, seguito da un metro e mezzo di rettilineo in salita con gradino di mezzo metro a metà, per finire con curva secca a 90° a DX, e si è in cima; il sentiero si avvita quasi su se stesso, è il CAVATAPPI.
Seconda: invece di fare la prima secca curva a 90° a DX, si va dritti; diritti dove, osserveranno i più attenti, che c’è la parete di roccia? Infatti nella parete di roccia c’è uno scivolo di pietra e terriccio, lungo circa 5 metri, che bypassa tutto il Cavatappi, saltando sull’ultima curva; la prima metà ha una inclinazione quasi verticale, la seconda è praticamente perpendicolare al terreno!!!!!!
Il Cavatappi si fa in su con l’enduro, magari giusto, non certo con l’XT, ma si fa, magari tribolando; mal a Direttissima l’ho sempre ritenuta “roba da trial”: ma adesso ce l’ho, il trial!
Primo tentativo: prendo la rincorsa, terza tirata, arrivo sotto la rampa e in una frazione di secondo mi trovo la moto parallela al corpo, col manubrio davanti agli occhi, da orizzontale che era; salgo oltre la legge di gravità, ce la posso fare, ora ho la moto verticale e il corpo parallelo al terreno, ma a mezzo metro dal ciglio sommitale il motore si spegne!!!!!!!!
Riesco a buttarmi a lato prima di precipitare, l’estremità del manubrio si pianta a terra come un uncino, a quest’ancora di salvezza mi aggrappo io e la moto.
Con estrema difficoltà trascino la moto in fondo: il mezzo lo faccio strisciare lentamente sulla pietra, io a lato striscio sul terreno aggrappandomi come posso ad alberi e sassi.
Secondo tentativo: sia mai che mi arrendo!
Riparto, stavolta in seconda, ma già nella rincorsa il motore si imballa, perciò passo alla terza; quando sono nella fase verticale do un colpetto di frizione per ravvivare il motore, il Fantic volta oltre il ciglio, ma vola veramente, la moto mi si sfila da sotto il culo (metaforicamente visto che non c’è sella!) e parte verso lo spazio, eseguendo un perfetto Back flip senza pilota!!!!!!!!!!!!!!!
Riesco comunque a guidarla con le braccia e farla atterrare in cima alla salita, esattamente ruotata di 180°, senza farla precipitare dai 5 metri della rampa; io mi “siedo” a fianco.
Ce l’ho fatta, in modo poco ortodosso ma ce l’ho fatta!
Fantatico!

TRIALATA N.3

Proseguono le mie trialate in solitaria.

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Questa la meta del giro odierno.

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Mulattiera o torrente in secca? Mai capito! Comunque si fa in salita anche con l’enduro, XR600 compreso (ma col trial si fatica meno, mooollttoooooo meno!)

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Qui ho sbagliato strada; se fossi stato con l’enduro era da spararsi a girarla, con un precipizio a lato.

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Antica mulattiera di guerra fra le pareti calcaree.

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Misteriosi Covoli si aprono nella roccia.

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Non poteva mancare la galleria, in una mulattiera militare che si rispetti.

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La vetta, o almeno il punto più vicino ad essa, raggiungibile senza rischiare la vita.

Tutto attorno, il mio regno enduro:

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Pronti per il ritorno?

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Occhio alle vertigini.

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Tenere la sinistra; ovviamente era il sentiero sbagliato, ed ho dovuto farvi inversione ad U: spassosissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Con l’arrivo della primavera, e soprattutto della nascita di mia figlia, ho docuto mettere il trial da parte; ora giace mezzo smontato in garage, in attesa di un restauro conservativo; ma non vedo l’ora di riprenderlo!

Ciao
Alves

trial

Inviato: ven 14 dic, 2007 3:35 pm
da joflo
che bello questo report! :D Jo

APPRENDISTA TRIALISTA

Inviato: ven 14 dic, 2007 3:52 pm
da sambuca
bene!! sono contento che tu abbia trovato un mezzo che ti appassiona, è un po quello che successe a me con il KLR 250. Dopo aver portato in giro per anni cruiser da oltre300kg, mi ritrovavo una bicicletta con 30 CV, la prima uscita è stata una folgorazione!!!! :D

Re: APPRENDISTA TRIALISTA

Inviato: ven 14 dic, 2007 7:38 pm
da carlo
SuperHank ha scritto:non è che col trial sia riuscito a fargli molto meglio, ma a casa tornavo con un sorriso a 32 denti!
Post come questi mi fanno tornare la mai sopita voglia di provare un trial. L'unica cosa che mi trattiene e' la limitatissima compatibilita' (per usare un eufemismo) con l'asfalto, che significa forti limiti a girare in posti lontani da casa senza voler usare un carrello o caricarla in auto (cosa che finirebbe con il farmi passare la voglia di usarla, temo)

Re: APPRENDISTA TRIALISTA

Inviato: sab 15 dic, 2007 3:44 am
da max37
carlo ha scritto:
SuperHank ha scritto:non è che col trial sia riuscito a fargli molto meglio, ma a casa tornavo con un sorriso a 32 denti!
Post come questi mi fanno tornare la mai sopita voglia di provare un trial. L'unica cosa che mi trattiene e' la limitatissima compatibilita' (per usare un eufemismo) con l'asfalto, che significa forti limiti a girare in posti lontani da casa senza voler usare un carrello o caricarla in auto (cosa che finirebbe con il farmi passare la voglia di usarla, temo)
proprio per questo hanno inventato l'alp.

APPRENDISTA TRIALISTA

Inviato: sab 15 dic, 2007 3:48 am
da max37
comunque anch'io avrei il prurito per il trial ma vedremo.
mio figlio dice che una cosa è prendere gli ostacoli in velocità e un'altra è andare a passo d'uomo dove devi avere una certa tecnica per affrontare gli ostacoli e che forse è quasi più difficile con il trial.
certo è che se non si prova non si potrà mai sapere.
io intanto mi godrò per l'anno prox il wre 125 poi vedremo.

APPRENDISTA TRIALISTA

Inviato: sab 15 dic, 2007 2:35 pm
da rxman
su MF di un pò di tempo fa avevano mostrato la moto costruita da uno, prendendo una honda cre 50 e mettendoci su un 250 2t da trial.
così facendo si hanno i pregi dell'enduro, cioè il fatto che perdona piccoli errori e le sospensioni che copiano bene, oltre al fatto che è anche abbastanza comoda, con i pregi del trial del motore pieno di coppia

APPRENDISTA TRIALISTA

Inviato: sab 15 dic, 2007 6:54 pm
da pinof
Complimenti per il mezzo, vedrai che ti divertirai tantissimo!
Anche i sentieri mi sembrano adeguati per una moto da trial; in quanto all'età non spaventarti, si va in moto per divertirsi e non dobbiamo dimostrare niente a nessuno per cui se siamo un po' imbranati, legati, intimoriti....fa tutto parte del gioco.

APPRENDISTA TRIALISTA

Inviato: dom 16 dic, 2007 12:53 am
da alp
Caro Alves,

è proprio vero, indipendentemente dal mezzo che usi, i tuoi reports sono quelli che assaporo di più. Che tu esca in trial o con l’elefantona riesci sempre a portarci con te, a farci sentire l’arietta fresca dell’alta montagna.

Certo, adoperare un mezzo minimalista implica un certo sacrificio che non misuro tanto in termini di postura (personalmente sto sempre in piedi in fuoristrada) quanto di autonomia di carburante, di complicazione nel fare la miscela (avevo un gommone con un fuoribordo a 2 tempi che era proprio scocciante senza lubrificazione separata), avviamento a pedale e di impossibilità di trasporto del passeggero o di tranquilla circolazione in città.

E poi, se hai un mezzo del genere sei portato a rischiare e rischi di farti male. Con una moto più tranquilla ne conosci i limiti e non esageri. Con un trial sei portato a tentare quello che forse è un po’ oltre le tue possibilità. I rischi di farsi male sono tanti. O hai un’esperienza pregressa e a 50 anni continui semplicemente o direi proprio che non è il caso di cominciare tardi (per tardi intendo oltre i 40!).

APPRENDISTA TRIALISTA

Inviato: dom 16 dic, 2007 9:27 am
da morfina
Rxman, citando tuo padre:
proprio per questo hanno inventato la ...... Scorpa T-Ride.