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Elefanti infangati!

Inviato: gio 03 nov, 2011 1:09 am
da SuperHank
ELEFANTI IMMERDATI


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3 elefanti.

Esiste un gruppo che tiene accesa nel mondo la fiamma della passione per una delle più ammirate e denigrate moto italiane, la Cagiva Elefant. Ammirata, perchè è stata l'unica moto italiana a vincere, e per 2 volte, la Paris Dakar, perdipiù con il grande Edi Orioli (senza dimenticare il mitico Ciro De Petri e tutti gli altri grandi piloti che l'hanno portata in gara). Ammirata anche la Cagiva, che a cavallo degli anni 80-90, ha sfidato i colossi jap in ogni campo, direttamente o con le controllate: i titoli cross con la Cagiva, l'enduro con l'Husqvarna, la Superbike con la Ducati, le mitiche Cagiva da GP nel mondiale 500 con Mamola, Lawson e Kocinsky.
Anche denigrata purtroppo, perchè tormentata da magagne di ogni sorta dovute ad una costruzione approssimata (fama a volte esagerata) e afflitta dalla cronica mancanza di qualsivolgia ricambio, impossibile da reperire in Cagiva (ora MV Augusta); sigolare parallelo col gruppo che l'ha costruita, che da tanti anni sopravivve a se stesso fra cambi di proprietà, partecipazioni estere, cessioni delle controllate (Ducati, Morini, Husqvarna), bellissime moto prodotte come MV ... ma quante ne girano sulle strade in confronti alle jap o agli austro-tedeschi?
Questo gruppo sono gli Elefanti Italiani, che hanno un loro sito, ma invece di possedere un forum c'è una mailing list privata che giornalmente mi intasa la casella di posta elettronica … scherzo, in detta lista ci sono guru ducatisti da non credere, ma a mio modesto parere la formula mailing fa disperdere troppo le informazioni, un forum è meglio. Ma quello che volevo dire degli Elefanti è che, ad onta del blasone rallystico della Elefant, ben pochi della lista praticano il fuoristrada col Ducatone! Per fortuna nel Veneto ci siamo io e Mop a tenere alto l'onore di marca.

GIRO FACILE

Ci si accorda per un giro, varie ipotesi, alla fine mi autoinvito nelle sue zone, la Marca Trevigiana; l'idea è fare la classica alta via delle prealpi bellunesi trevigiane, divieti permettendo, e trovare collegamenti attraverso l'Alpago e il Cansigio fino alla nota sterrata che arriva in Piancavallo, in Friuli, a 2 passi dai magredi del Meduna-Cellina. Mop è perplesso del mio piano, gli pare troppo, ma nulla ci vieta di tentare … avrà ragione lui, non faremo nemmeno metà del giro!
Mop mi preannucia che ci sarà un suo amico alle prime armi in off, col Tenerè: niente paura, sarà un giro facile, tutto su carrabili … più o meno!

Il ritrovo è lungo il fiume sacro alla patria, tanto per restare in tema del 150° della nazione, il Piave; puntualissimi, decidiamo per un caffè, ma tra la squallida SS e il suggestivo borgo montano di Milies, scegliamo il secondo. Io sono con la mia fida Bifaro 89 ready to race: tassellati veri (MT21), paramani chiusi, specchi pieghevoli, manubrio con risers altissimo, porta road book e GPS, cinghie e corde fissate al telaio porta borse; Mop ha la libidinosa Elefant 900 anni 90, la più bella esteticamente, la sua poi ha la colorazione Lucky Explorer con i colori italiani, le ficancati posteriori sono non originali, sagomate a mò di serbatoi supplementari, tassellati anche per lui: bellissima! Ma il must è nascosto sotto alla carena: non c'è il solito motore raffreddato ad aria, ma un ben più prestazionale bicilindrico a liquido della stradale ST2, pistolato in non so cosa per una potenza stimata di 90 cv!!! Infine, le strisciate che segnano la carena avvertono i compagni di gita: con questa moto io ci vado, in off.
Pap660 invece si presenta con una nuovissima Tenerè 660, gomme slick, pedane in gomma … ahi ahi! Per il resto il pilota è a posto come abbigliamento e protezioni, ha i paramani chiusi, e la moto è molto bella, mi piace molto.

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Via da Milies

A Milies piacevole sosta caffè; credo sia un borgo oramai usato solo per le vacanze estive, c'è un'unica strada che lo attraversa, e le antiche case di pietra, affiancate una ad una, disposte su file ai lati opposti della strada, come la lisca di un pesce, una spina dorsale e tante sottili costole allungatesi da questa. Le altre volte che venni qui non c'era nessuno, il paese dei morti viventi, ma stavolta è diverso, è pieno di faighe, al bar, per strada … Mop si siede al tavolino e subito accosta un'auto che abbassa il finestrino, una gentil donzella fa capolino dal volante … io mi perdo dietro alla cameriera … solo Pap660 non si scompone, non si è ancora abbruttito da anni di matrimonio come me e Mop, sta per diventare padre ed è in contatto telefonico costante col la sua dolce metà …
Scherzo! (casomai le nostre dolci consorti leggessero …).

CAGIVA IN PANNE

Lasciamo perdere Milies e la sua fauna e partiamo verso la cima del Cesen, non senza un attimo di panico per la perdita delle chiavi della mia moto, gentilmente raccoltami da un ciclista.

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Tracciato adattissimo per scaricare a terra i 90 cv del pompone Ducati.

La salita è la classica sterrata larga e dalla pendenza moderata, che a suon di tornanti scala la montagna: terreno ideale per le grosse cilindrate come le nostre; io al comando, in fondo staccato Pap660, e Mop in mezzo che controlla l'amico.

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Milies.

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Mop in uscita dal bosco.

Brevi pause per ricompattare il gruppo, in cui ne approffitto per fare qualche scatto, e ripartiamo verso le vette immerse nella nebbia; apro un cancello per le vacche, ma il Mop non arriva: ???

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Promette bene ...

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… ma finisce presto: dobbiamo ritirarci.

Il bestione di Mop non va! O meglio si accende ma dando gas muore, impossibile marciare. Non siamo più all'epoca dei pionieri, quando le moto potevano anche rompere qualcosa di meccanico, oggi 9 su 10 quando una moto si ferma è una rogna elettrico-elettronica, la cui riparazione è impossibile … qualcuno potrebbe già denigrare le nostre Elefant, fare commenti del tipo “ecco, le solite Cagiva che sono più in officina che sulla strada!” ma un elefantista che si rispetti la sua moto la fa marciare, o almeno ci prova!

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Pannes Cagiva 1.

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Pannes Cagiva 2: cagivisti al lavoro.

E stavolta ci è andata di lusso: si è solo crepato uno dei poli della batteria, causa vibrazioni, ed il contatto salta a tratti; fascette di plastica e nastro e la corrente torna a fluire “continua”; si va!

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Foto uomo mezzo per Pap.

PAP IN DIFFICOLTA'

Oltrepassato il crinale della montagna, si inizia a scendere nel versante bellunese del massicio, dentro boschi a conifere che rpomanano sensazioni di “Grande Nord”, alta quota, freddo e neve, Canada e Scandinavia, anche se l'altezza è modesta, viaggiamo dai 1000 ai 1300 m.s.l.m.; le strade sono ora piste boschive, sempre ampie da permettere il transito di veicoli a 4 ruote, ma più accidentate e con qualche rampa ripida, bazzecole per trattori e 4x4, ostiche per normali auto a 2 ruote motrici.
In una rampona in discesa incrocio dei cavalieri, loro fermano i quadrupedi, io l'Elefante; aspettando che arrivino i miei compagni chiacchieriamo di dove veniamo, di dove andiamo, mi chiedono informazioni; sono amichevoli, per nulla infastiditi della nostra presenza. Dopo aver loro ceduto il passo, guadiamo il torrente in secca e logicamente, ad un discesona non può che seguire una salitona!

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Cagiva 2 - Yamaha 0.

Sono 2-300 metri abbastanza ripidi e dal fondo sconnesso; con i tasselli ed un po' di esperienza io e Mop saliamo in cima, ma il povero Pap, che si era difeso alla grande nella discesona ( e non è facile frenare sul sasso bagnato con le slcik!) proprio non riesce a salire.
Poco male, partono i soccorsi; Mop scende a piedi e decide di portar su la Tenerè; qualche sgambata e riesce a mettersi in moto ed arrivare in cima; io invece carico il Pap e gli evito la fatica di farsi a piedi la salita.

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Spedizione recupero: Mop in passeggiata.

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Spedizione recupero 2: 2 talebani in fuga dall'Afganistan.

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La felicità di Pap. notare la gomma slick.

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Una delle tante “pose”: così nella marca chiamano le pozze per le bestie.

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Alvezrulez!

ELEFANTIMMERDATI!

La nostra meta è il rifugio Posa Puner, che vogliamo raggiungere rimanendo sul versante bellunese della catena montuosa. Pascoliamo le nostre mucche su scorrevoli sterrate, Pap ci sta prendendo gusto a guidare in off la tenerona, ma … non può durare!

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Rampetta malefica!

Sulla mappa è indicata una carrabile che aggira il crinale, risale la vallata passando per una casera e quindi scende al Posa Puner; tutte le altre volte che ho fatto questo itinerario, con l'XR e con l'Elefant, avevo sempre sbagliato strada, imboccando una mulatttiera abbastanza difficile per le dual sport, o almeno credevo … in realtà sono le mappe ad essere sbagliate, la carrabile muore nel bosco e diventa la mulatttiera che ho sempre percorso!
Quando il povero Pap arriva sotto alla mulattiera sbianca: “ma si sale di là?”; “Si, si va proprio su di là. Il sottoscritto arriva in cima, poi tocca a Pap, mentre Mop è bloccato ancora più a valle, su una minuscola rampetta sdrucciolevole: la sua Elefant è troppo potente, e sui fondi inconsistenti perde aderenza immediatamente; mentre il cagivista spinge il bisonte Ducati, Pap si lancia sulla salita, ma le sue slick non vanno tanto d'accordo con le lastre viscide di pietra, e la sua corsa si interrompe quasi subito. Scendo a piedi e mi metto a spingere la Yamaha, scalino dopo scalino; finalmente il mono jap trova un po' di grip e riesce a raggiungere la mia moto.

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L'uomo che spingeva la moto.

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Pap c'è!

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Anche Mop: dopo essersi liberato dalle “secche” è scattato e di potenza ci raggiunge.

“è finita?” si domanda speranzoso Pap … “certo che sì, ora usciamo sul prato in leggera pendenza e raggiungiamo la strada” dico io; il prato, appunto. Detto campo è in realta un pascolo di vacche, non bicilindriche da off ma i ruminanti in carne, ossa e merda: un campo minato di escrementi misti a terra ed erba; io ho il mix migliore tra peso della moto, tassello e trazione del motore, riesco ad uscirne, ma gli altri 2 fanno 2 metri e sono piantati:

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Uno …

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… e 2.

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Pap ci da testimonianza delle difficoltà di trazione!

Ma niente paura ragazzi, c'è SuperHank con voi, il Supereroe degli enduristi in difficoltà! Prima vado a spingere l'elefantone fuori dal buco in cui is è cacciato, poi vado a dare indocazioni al povero Pap e a spingere la Yamaha una volta, due, tre …

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SH al salvataggio.

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Tentativi di sodomizzazione di una Yamaha …

Alla fine Pap si arrende, dopo aver fatto il pezzo più difficile, a fare l'ultima rampa con il 660 tocca a me; imposssibile da guidare in off con le pedane in gomma montate (ed ho subito tirato le orecchie al povero Pap!) ma da quel poco che l'ho guidata mi è piaciuta parecchio, confermando i giudizi positivi che avevo letto in giro.

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Gran finale: attraversamento di una autentica pozza di cacca bovina!

E come Dio volle, giungemmo al rifugio Posa Puner; io avrei optato per un rapido panino, ma Pap
non ci sta, dopo cotanto sforzo ritiene doveroso mettere le gambe sotto al tavolo, ed ha ragione,e così sia.

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Pausa in Posa (Puner).

Il rifugio ci delude: intanto c'è un nebbione e non si vede il panorama .. la cucina è ottima ma il servizio NO; la cameriera est europea, una spilungona non male, ci cazzia peggio della forestale:” a malga Mont non ci potete andare, la strada è chiusa perchè la malga è chiusa ( è possibile passare solo quando la malga è monticata), ed inoltre stanno cementando la strada e ci sono i lavori, e gli operai sono incazzati perchè le moto sono passate sul cemento fresco e l'hanno rovinato, non si fa così, ed anche voi che dite di essere attenti siete arrivati da dove c'è il divieto …!” CHE PALLE!
Quando arrivano degli operai a mangiare, tutti e 3 sudiamo freddo pensando che questi ci bastoneranno con fanghe e picconi … pur guardandoci malissimo si faranno i fatti loro, per fortuna.
Ed allora ci tocca cambiare itinerario per accontentare la megera, questa sarebbe capace di chiamare la forestale … ed allora fuori la mappa, mia inseparabile compagna, anche se in questo caso è di Mop (e non mancherò di farmela procurare, grazie!)
Invece di stare sul crinale fra le 2 province, decidiamo di abbassarci di quota e percorrere il versante bellunese.

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Pap ha già capito tutto, il suo sguardo è rivelatore: quando il mio dito ciondola sopra una mappa, accompagnato da frasi “potremmo passare di qui … o di là … o di su … o di giù”, sono guai in arrivo!

Subito le cose si mettono bene, inanelliamo km su km di sterrate scorrevoli e particolarmente gustose con i nostri bisonti, percorrendo ariosi crinali e risalendo lunghissime e profondissime vallate laterali al Piave.

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Happiness 1.

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Happiness 2.

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Happiness 3.

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Happiness 4.

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Ubertose valli.

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Happiness 5.

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La strada passa dentro la casa, fantastico.

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Elefanti in cornice.

Ma come in ogni favola che si rispetti, arriva il Lupo, ossia i guai, ossia una strada/sentiero/mulattiera dove crepare di fatica. La strada arriva in un punto della valle dove quasi i 2 versanti si toccano, ma per passare da uno all'altro non c'è carrozzabile, ma un sentiero enduristico; Mop l'ha già fatto col 900, anche se dice che è duretto:

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Bisogna scendere di qui!

Non proprio di lì, ma a fianco; le difficoltà si riassumo in una discesa di un paio di metri, ripida, con radici e sassi, nel camminare sopra una sottile linea di terra sospesa fra il torrente e una trincea, e nel passare una frana del sentiero, circa 3 metri in cui è sprofondato e ridotto ad una virgola di terra che butta verso il torrente.
Io e Mop andiamo in ricognizione, e decidiamo che in 3, una moto alla volta e gli altri 2 come assistenza, si può fare.
Ma il Pap si ammutina, dive che lui gira la moto e torna a casa, ha già dato, basta giocare jolly, ecc. ecc.: devo ammettere che è un signore, non fa piazzate, non ci accusa di essere pazzi o di volerlo uccidere, semplicemente dice di no, se ne torna indietro da solo e ci lascia fare il nostro giro. Ma non è bello perdere un membro della spedizione così, tanto insistiamo io e Mop che alla fne accetta di seguirci, a patto che la moto la guidiamo noi.

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Studio della traccia.

Si deve tenere a destra le rocce in primo piano, poi montare sulla cunetta dove io e Mop stiamo camminando, indi scendere nella trincea dopo il primo pezzo molto accidentato, e più a valle c'è la franetta.
Passiamo prima il 900: Mop affronta il salto in sella, grazie alle sue gambe da spilungone, nonostante l'inclinazione esagerata, riesce a toccare terra, mentre noi 2 lo freniamo, poi lo aiutiamo a superara la trincea, indirizzando il posteriore che tende a scivolare fuori traccia (troppa potena Mop!).

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Ma guarda te dove vanno gli elefanti!

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Vai Mop!

A me spetta l'onere e l'onore di guidare le altre 2 moto; a differenza del compare, preferisco accompagnare le moto di lato, sempre frenate dagli altri 2. Sulla cunetta ho meno problemi del 900, la trazione più dolce del 750 e del 660 mi permettono di condurle con scioltezza. Anche sulla frana, mentre a Mop scivola il posteriore e dobbiamo spingerlo per farlgi superare la china, con le altre riesco a passare senza nemmeno farmi spingere, usando solamente l'inerzia della discesa: Alvezrulez!
Pare fatta, il sentiero spiana ed esce in una radura erbosa, prudenzialmente mi tengo il più possibile a monte, ma il solco del sentiero si approfondisce, si approfondisce, si restringe, si restringe … finchè il telaio si incastra su terreno, con le ruote che non hanno più grip: sono incastrato!
Corro ad avvertire gli altri di stare il più possibile a destra, e Mop, candido candido:” Ah, si, mi era successo pure l'altra volta, volevo anche dirtelo ma mi sono dimenticato!”
Grazie!
Ma come mi ha fatto lo scherzetto mi tira anche fuori dai guai, letteralmente; il Mop, spolo soletto, afferra il posteriore del mio Cagiva e lo solleva fuori dal solco: neanche l'Incredibile Hulk!!
è fatta: poche decine di metri, con guado di torrente in secca, ci fanno raggiungere la sterrata sull'altro versante della valle; abbiamo chiuso l'anello, siamo soddisfatti dell'impresa ed anche il titubante Pap guarda con orgoglio la strada fatta: sta cominciando ad assaporare le gioie dell'enduro.
Si avanza ancora, rigorosamente per strade bianche, ostacolati solamente dalla chiusura di tante sterrate e non per lavori di ripristino a seguito alluvioni invernali. Nonostante ciò riusciamo finalmente a raggiungere il passo di Praderadego, nemmeno la metà dell'itinerario che avevo proposto: ma va bene così, il resto alla seconda puntata.
Discesa per la bella rampa del Praderadego, dribblando i lavori in corso, saluti e lungo trasferimento verso casa.
Un'altra buona giornata di enduro.

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Elefante imprigionato!

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Arrivederci e Grazie

Ciao
Alves

Elefanti infangati!

Inviato: gio 03 nov, 2011 2:10 am
da mandronio
Urka!
Li avete fatti galoppare gli Elefanti (e pure il Tenerone)...

Elefanti infangati!

Inviato: gio 03 nov, 2011 10:20 am
da husqvarna100
Il solito pazzo scatenato!
Questa volta sei anche riuscito a trovarne altri due.
Bellissimo giro e racconto e bravi a tenere alto l'onore di un marchio che
tantissimo ha dato e mooolto poco ha ricevuto.
BRAVI.

Elefanti infangati!

Inviato: gio 03 nov, 2011 1:11 pm
da Gabor
Bel giro.
Sono praticamente certo che al tenerè 660 basti togliere la gomma (penso fissata da una vite). Sotto ha le pedane dentellate per l'off.

Con quella moto ed un treno di T63 e similari, dovrebbe essere un bel viaggiare su sterratoni. Io sono tentato di cambiare la mia wr-r con quella, anche se rischia di essere un doppione del transalp, solo un po' più votato all'off (anche se alta di sella in modo imbarazzante, vietato zampettare!).
Originariamente pensavo anche al ktm 990 ma tra spesa di acquisto, anche se usata, e, temo, richiesta di cure eccessive alla meccanica, sono un po' frenato.

ciao

Elefanti infangati!

Inviato: gio 03 nov, 2011 3:36 pm
da husqvarna100
Gabor ,per quanto riguarda il Ktm 990 adv,ti posso rassicurare.
Tutto e' pero' condizionato dall'uso che ne vuoi fare e da come la utilizzerai.
100 kv sono tanti e solo il cervello comanda il polso dx,se ti piace sgommare ai semafori ed ingarellarti in assurde competizioni e' la moto
giusta ma non lamentarti poi del consumo delle gomme e di benzina.
Leggo di olio come se piovesse,benzina a fiumi e gomme che durano poco.
Ti assicuro che utilizzandola con intelligenza con un pieno fai 300 km e
non ti segna ancora la riserva,le gomme ti possono durare 15.000 ed il
consumo d'olio e' inesistente.
Questo non per sentito dire ma provati sul campo,lo scorso anno mi sono
sparato piu' di 10.000 km in 24 gg-Varese-Slovenia-Croazia-Serbia-Bulgaria-piu' di 5000km.diTurchia-Grecia-Macedonia e ritorno.affrontando anche "strade" difficili ed al limite della percorriblita'.,
Due trerzi del viaggio da solo,non potevo certamente permettermi di fare
il cretino ma tenendo comunque medie giornaliere di 500 km.
La ritengo una delle migliori moto della mia luuunga vita motociclistica.
Un giusto mix tra prestazioni(in ed off) confort,affidablita' e consumi.
Certo che se il tuo termine di paragone e' un Ciao (consuma moolto di piu').

Elefanti infangati!

Inviato: gio 03 nov, 2011 4:15 pm
da carlo
Solito bellissimo racconto del Cantore dei Pachidermi... ;)

Nota: mi sono permesso di modificare il tuo messaggio per rendere visibile la foto della pozza d'acqua
nel bosco, che mancava del tag di chiusura.

Elefanti infangati!

Inviato: sab 05 nov, 2011 2:27 pm
da SuperHank
carlo ha scritto:Solito bellissimo racconto del Cantore dei Pachidermi... ;)

Nota: mi sono permesso di modificare il tuo messaggio per rendere visibile la foto della pozza d'acqua
nel bosco, che mancava del tag di chiusura.
Grazie della correzzione!
Che dire: il fuoristrada con i pachidermi ha un fascino particolare: non si fanno percorsi estremi, ma il sapore di una sterrata, che con l'enduro o il trial è banale, diventa speciale; poi anche i tratti asfaltati diventano parte integrante del divertimento, e partire da casa in sella, con trasferimenti lunghi (anche autostradali nel caso di Pap!) riporta ai tempi eroici del motociclismo, quando non c'era specializzazione, carrelli, furgoni, "ore di utilizzo" della moto prima di fare la manutenzione ...!

Ciao
Alves

Elefanti infangati!

Inviato: lun 07 nov, 2011 12:44 am
da Brianza
Bellissimo racconto,
complimenti a tutti per questo bel giro. :wink:
ciao.

Elefanti infangati!

Inviato: mar 08 nov, 2011 2:17 am
da riz85
Fantantici con gli elefanti!!!
Mi è capitato quest anno di fare un giretto sul cesen, ma alcune di quelle strade non le avevo mai viste! :D

Elefanti infangati!

Inviato: mar 08 nov, 2011 3:52 am
da max37
non ho ancora avuto tempo di leggere tutto ma hai fatto ottime foto