e non si sa mai dove ci si possa andare a cacciare.Attendo Tony al punto d’incontro, decido di arrivarci dopo una sgroppatina preliminare di poco più di un’oretta (dapprima in 15 minuti circa facendo un dislivello di un migliaio di m, poi il resto in pianura, si fa per dire), pari a quasi 2 litri di miss Sheila (quella sul manubrio)
Il playboy arriva e subito ci inebriamo nella flora locale... prendiamo una discesona e dopo un po’ il disco del mio freno posteriore diventa viola-blu, quindi mi fermo e siccome pensavamo di scendere solo per la perlustrazione lo lascio andare aspettando che risalga dopo una decina di minuti. Quello del surriscaldamento del disco posteriore è un problema a me noto, ma ancora non è giunta l’ora di iniziare a risolvere il problema
quindi estraggo l’arnese e comincio a pisciarci sopra sonoramente, lo so che non si fa, ma volevo risparmiare l’acqua nello zaino 
Intanto che maneggio noto a terra un fossilino
Poi noto pure questo percorso da scoprire
Finalmente ci raggiunge Oki e al primo ostacolo si perlustra a piedi
per fortuna si finisce nella baita con sauna-idromassaggio-solarium di persone che solo in un secondo momento ricorderò di conoscere: ci offrono comunque il ben di Dio
Torniamo sui nostri passi e rifacciamo una salitina per niente male, poi altri percorsi tutti nuovi, una soddisfazione unica, qualche capottone, ma via si va... Seeee, se va a magnare, beh effettivamente mi difendo bene, solo che quei bigoli fatti in casa con il sugo d’anatra hanno trialeggiato nel mio stomaco per un altro paio d’ore, però erano davvero deliziosi
In un tronco mozzo trovo una farfalla stecchita, la moneta è 1 euro
Siamo nella pergola dell’osteria e ad un certo punto del nostro pranzo smonta da un vecchio 4x4 Mr Kunz, che aveva tutte le sembianze del boscaiolo... non gli darei una lira: ci saluta e si complimenta con i nostri due mezzi leggeri, l’RR è leggermente di lato e non l’aveva notato, dice che hanno le gomme sgonfie e morbide e che non gli rovinano i sentieri come le moto da cross!!! Mantenendo le distanze e lasciandoci comunque nella nostra piacevole privacy mangereccia interloquiamo benevolmente e pure piacevolmente, congedandosi da sindaco del paese (comincio a cambiare idea sull’uomo), noi ci guardiamo beffardamente e Oki riferisce ghignamente che Tony non ha la targa... lui ride e ci comunica che è pure comandante dei Vigili Urbani di un grosso paese... Ah ben ciò!!! Tony cerca di salvarsi in corner dicendo che ha la targa nello zaino... io intanto continuo a mangiarmi i bigoli, non sopporto che mi disturbino mentre mangio
Forte il Comandante-Sindaco, ci salutiamo e ci augura di continuare nel migliore dei modi: promettiamo di tornarlo a trovare!
Quindi ci inerpichiamo per un percorso alternativo (quel punto bianco davanti alla freccia è il casco di Oki menter sta arrivando)
Splendido il finale del prossimo video, quando l’ho mostrato a mio suocero si è messo a ridere per una decina di minuti... quando gli ho detto quanti anni ha Tony, sono corso a prendergli il Valium
Buona parte della nostra soddisfazione giornaliera ce la siamo presa, tutto sommato se decidessimo di tornare a casa ora saremmo già beati e contenti, ma il tarlo nascosto ci fa prendere una via non proprio conformista
I prati si susseguono a ruota, panorami mozzafiato
Over the clouds?
Sempre più su
A dismisura
Fort Knox?
Da bravi segugi seguiamo una traccia... che in realtà non è una traccia, insomma, non ci capisco più una mazza...
Il tempo in Austria cambia in fretta porcamiseria, prima si moriva dal caldo ora sembra arrivi uno Tsunami, si, proprio così (le foto sono state scattate a 3-4 minuti l’una dall’altra)
Che dolce momento intimo, peccato che sia sfocata, stavo già pensando ad una gigantografia
Quelle rumate che si vedono in primo piano nella foto precedente sono dei cinghiali, questi maialini selvatici che si muovono anche a gruppi di una ventina di capi cercano gradevoli patatine letteralmente ARANDO i prati e quando hanno i piccoli si divertono ancora di più: hanno una tecnica incredibile, piantano il muso nel terreno e spingono a più non posso letteralmente sollevando zolle di terra llunghe anche 50-60 cm
(foto di repertorio)
Da qui in poi è noia... seeee!!!
La motoretta comincia a scarburare, significa che ha sete: riempio con la tanichetta da 2l che mi ero portato nello zaino e dico a Oki che non ne ho altra, con quella dobbiamo studiare un percorso non troppo divagante per poter tornare alla base.
Sicchè il play ci lascia e io e Oki seguiamo una traccia che lui sapeva bene dove andava a finire: SI, DO PAR EL BORAL! (si, giù per il precipizio!)
Siamo in cresta tra due valloni in mezzo ad uno splendido ed antico bosco di spettacolari faggi, fatto sta che mi infilo defilato in questa traccia che segue la cresta, la seguiamo, ogni tanto ci giriamo per capire se si riesce a risalire, finché ad un certo punto cominciamo a pensare che inizia a fare tardi, che abbiamo qualcuno a casa che ci aspetta... insomma, lo spirito giusto per decidere di procedere nel vuoto
Ad un certo punto però intravediamo il punto di non ritorno e quindi risaliamo a tutta manetta e ci dirigiamo sulla via di casa, fermandosi a raccogliere qualche profumatissimo fiore (c’erano i prati pieni).
Giornata perfetta, a parte il disco posteriore che si è riscaldato anche nella parte finale del ritorno ed io non frenando ho rischiato un cappottamento estremo, alcuni percorsi nuovi, un Tony superlativo e un Oki RADLER hanno fatto da contorno a questo bellissimo giro, da rifare sicuramente!
Magari ci porto Rokes
