L'edera rossa
Inviato: sab 27 ott, 2012 11:58 am
...Domenica, lunedì e martedì della scorsa settimana...
Tre giorni da motoendurofungarolo...
Oggi, (sabato), volevo tornare nei miei boschi per recuperare tutti quei funghetti che avevo lasciato lì,
soli soletti, con la speranza di trovarli un pò più cicciottelli e cresciuti, di qualche giorno fa.
Ahimé, un'orda di oscuri raccoglitori ha fatto razzia nei miei "territori".
Più neanche una briciola, nemmeno quelli marci e vecchi. Per un attimo ho pensato essermi sbagliato di posto,
ma il solito cespuglio nascondi-moto non lasciava spazio ad alcun dubbio: i miei cari funghi stavano ben lì… Guai a loro se trovo i bischeri!!!

L'edera rossa.
Tempo splendido e magici sentieri nel sottobosco non possono lasciare insensibile l'animo di un endurista.
La luce che filtra tra il fogliame degli alberi, lascia intravedere qua e la quel che rimane di vecchi rustici all'abbandono.
Queste vecchie abitazioni non sono rare, tutt'altro! Tutti i monti nostrani testimoniano dell'insediamento umano in queste valli.
Oggigiorno queste vecchie pietre ci fanno riflettere: sulla vita che fu, di quanto fosse dura, rude,
ma al contempo, nella faticosa quotidianità, semplice e serena, credente e vicina a Dio.
Insomma mi sono lasciato rapire dai paesaggi pennellati dai meravigliosi colori autunnali,
dalla sinuosità dei sentieri, delle strade bianche, dal buio cupo degli orridi, dal rosso intenso dell'edera,
dalle più lontane vette che sovrastano i prati e i colli.
Queste sono alcune foto. Non molte; indubbiamente avrei dovuto farne molte, molte di più.
Ma così è!
Ciao a tutti!








Tre giorni da motoendurofungarolo...
Oggi, (sabato), volevo tornare nei miei boschi per recuperare tutti quei funghetti che avevo lasciato lì,
soli soletti, con la speranza di trovarli un pò più cicciottelli e cresciuti, di qualche giorno fa.
Ahimé, un'orda di oscuri raccoglitori ha fatto razzia nei miei "territori".
Più neanche una briciola, nemmeno quelli marci e vecchi. Per un attimo ho pensato essermi sbagliato di posto,
ma il solito cespuglio nascondi-moto non lasciava spazio ad alcun dubbio: i miei cari funghi stavano ben lì… Guai a loro se trovo i bischeri!!!


Tempo splendido e magici sentieri nel sottobosco non possono lasciare insensibile l'animo di un endurista.
La luce che filtra tra il fogliame degli alberi, lascia intravedere qua e la quel che rimane di vecchi rustici all'abbandono.
Queste vecchie abitazioni non sono rare, tutt'altro! Tutti i monti nostrani testimoniano dell'insediamento umano in queste valli.
Oggigiorno queste vecchie pietre ci fanno riflettere: sulla vita che fu, di quanto fosse dura, rude,
ma al contempo, nella faticosa quotidianità, semplice e serena, credente e vicina a Dio.
Insomma mi sono lasciato rapire dai paesaggi pennellati dai meravigliosi colori autunnali,
dalla sinuosità dei sentieri, delle strade bianche, dal buio cupo degli orridi, dal rosso intenso dell'edera,
dalle più lontane vette che sovrastano i prati e i colli.
Queste sono alcune foto. Non molte; indubbiamente avrei dovuto farne molte, molte di più.
Ma così è!
Ciao a tutti!








