Aaargh, che bello risvegliarsi dopo il letargo al contrario (sono un motoalpinista con forti tendenze tardo estive, autunnali, invernali più estivo).
La Motoretta era a riposo da un po’ di tempo, dal giro del giorno del mio compleanno. Quel meraviglioso 31.07 con Vadasi abbiamo fatto una doppietta indimenticabile: Jafferau e Somellier con una meteo da sogno e praticamente zero traffico tranne due super eroi che partiti da Parma con due Morini 3eMezzo hanno conquistato il Sommelier! Vi chiedo scusa se non ho postato il consueto report ma diciamo che è stata l’eccezione che conferma la regola – in verità ne feci uno molto stringato solo per Vadasi e Umberto ma questo nuovo IMAGESHACK non mi piace affatto (devi caricare una foto alla volta mentre prima prendevi tutta la cartella e il gioco era fatto…). Ora che ci penso le foto delle Morini meriterebbero di essere postate prima o poi.
Il Colle dell’Assietta era nel mirino di Vadasi da un po’ di tempo, a convincermi ci vuole poco sicchè ci sentiamo mercoledì e nei soliti 22secondi ci accordiamo per venerdì mattina.
Non so voi, ma io la notte prima di una bella gita non riesco mai a dormire di quel bel sonno profondo: non vedo l’ora che sia mattina per partire! Le prime luci dell’alba ci confermano la consueta prenotazione del sole….
Uploaded with ImageShack.comRaggiunto il paese di Fenestrelle si unisce a noi anche Fabio con la sua meravigliosa SUZUKI DR 350 d’annata e perfettamente conservata. È un parente di Vadasi e l’avevo già conosciuto in occasione della via del Sale a giugno (urca, anche questo report andrebbe postato…). Fabio è quasi un local, resta che si è fatto oltre 90km/h in sella per raggiungerci. Vadasi mi racconta che qualche anno fa due pazzoidi fecero tutti i gradini del fortino di Fenestrelle in moto per un test di FUORISTRADA: complimenti! Ci vestiamo di tutto punto e alle 10.00 iniziamo la salita verso l’Assietta. Dopo i primi chilometri su asfalto inizia finalmente lo sterrato che sin da subito ci fa intuire che sarà una grandiosa gita.
Uploaded with ImageShack.comLa zona è famosa per essere costellata di fortini ormai abbandonati – con I francesi ora ce la prendiamo solo sui campi di calcio…
Uploaded with ImageShack.comQuesto il profilo della costa del fortino di Fenestrelle, quello percorso in discesa dai due tester dei quali mi parlò prima Vadasi
Uploaded with ImageShack.comDopo le foto di rito riprendendo la via verso il colle veniamo fermata da un pastore che con la faccia un pò sconvolta ci chiede quanto dista il tabbacaio più vicino… Fabio ed io rolliamo tabacco trinciato ma Vadasi non rimane insensibile e porgendogli il suo pacchetto di Marlboro gliene dona parecchie – caro pastore tra te e il primo tabaccaio ci sono almeno una decina di chilometri… se non ci si da una mano tra tabagisti per l’umanità rimane davvero poca speranza
Uploaded with ImageShack.comAd un certo punto, a un punto certo ci si propone un bivio: continuando sulla sinistra punteremmo verso la destinazione originale ma sulla destra con non molta strada avremmo la possibilità di raggiungere il colle di Finestre. Le nostre sei pupille si incrociano e brillano della stessa luce: Finestre stiamo arrivando! Lassù scambiamo quattro parole in maccheronico inglese con degli svizzeri-tedeschi-austriaci a bordo di ktm-bmw-beta-husqvarna-husaberg i quali ci chiedono molto incuriositi informazioni sulle MULTIUSO e ci scattano diverse fotografie. Ah se solo ci fossero più belle figliole motoalpiniste Vadasi ed io potremmo dare una grossa mano al ripopolamento dell’Europa… dal versante opposto arrivano anche due italiani, uno a bordo di un’Honda XR650 l’altro su una BMW GS80 Parigi Dakar. Anche con loro onoriamo l’investitura di Ambasciatori di Borile (incarico ricevuto ufficialmente da Umberto di persona in occasione della motocavalcata del Monferrato Astigiano) e specialmente quello con l’XR ha lumato con non poca attrazione le nostre motorette.
Uploaded with ImageShack.comParlando con I ragazzi italiani veniamo a sapere che discendendo da questo Colle ci sono 5/6km di bello sterrattone che termina in orrido bitume in prossimità di un alpeggio. Ci troviamo nuovamente d’accordo in un batter di ciglio e affrontiamo con allegria il gradevolissimo fuori programma sino alla fine dell’amato sterrato, giunti all’alpeggio giriamo le moto e torniamo sui nostri passi con meta l’Assietta
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Uploaded with ImageShack.comTornati al colle di Finestre troviamo una ciabatta n.38, è evidente che sia stata smarrita da Cenerentola. La riponiamo in uno dei nostri zaini e per il resto della giornata avviciniamo qualunque essere vivente dalla sembianze femminili per cercare tra di esse la nostra Cenerentola.
La strada bianca verso l’Assietta a tratti è molto scorrevole, in altri solo leggermente tribolata restando comunque molto piacevole e facilmente guidabile. Rispettiamo senza alcun problema il limite dei 30km/h e ci godiamo il panorama alpino
Uploaded with ImageShack.comEd eccoci all’Assietta! Vadasi marca il territorio, non resiste a questo ancestrale istinto animale…
Uploaded with ImageShack.comCon il tatto che ci contraddistingue ci avviciniamo a un tizio con il quad, un pancione da Santa Klaus e due baffoni d’altri tempi: nemmeno con tutta la nostra fantasia riusciamo a vestirlo da Cenerentola ma la risata che gli strappiamo chiedendogli se per caso la ciabattina fosse sua mi rimbomba ancora nelle orecchie
Uploaded with ImageShack.comFrugale pausa pranzo che ci restituisce un ruolo nella catena alimentare del piante terra – la signora Vadasi è sempre molto contenta del fatto che “sbraniamo” con letizia gli avanzi di casa che a dirla tutta sono sempre eccellenti fine forma di gustosi formaggi, culetti di ogni tipo di salume e leccornie varie. Qui al Colle c’è più traffico. Transitano parecchi colleghi e con nostro piacere uno si e uno no di quelli che non si fermano rallentano attratti delle MULTIUSO. Quelli che invece si fermano non si fanno scrupoli a farci delle piccole interviste. Vadasi si dedica ai one-to-one preferendo contatti diretti, io mi occupo degli stranieri e quando ne ho 3 o 4 intorno inizio la mia MULTI-presentazione. Personalmente non mi dispiace fare queste operazioni di guerriglia-marketing, dato che sono in giro con il mio giocattolo preferito e dei buoni amici non cerco un pubblico ma quando si presenta l’occasione mi trasformo volentieri in un cartellone pubblicitario vivente…
Terminato il pasto e le nostre presentazioni è ora di tornare laddove osano le aquile
Uploaded with ImageShack.comLa nostra meta è Sestriere per un rapido rifornimento e per dare seguito a una dritta ricevuta in mattinata da Danilo, vero esperto della zona. Durante una telefonata di sfottò “eh caro Danilo, beato te che sei in ufficio e sei pure infortunato” (si è fottuto entrambe le spalle in una maniera talmente banale e imprevista che non possiamo resistere dall’infierire, anche se logicamente in cuor nostro ci spiace moltissimo e non vediamo l’ora possa tornare in sella) ci consiglia di non terminare la gita a Sestriere ma di continuare da lì sino a dove possibile lungo la valle dell’Argentera. Mentre ci avviciniamo a Sestriere da lontano vediamo i possenti trampolini olimpionici di Pragelato
Uploaded with ImageShack.comGiunti in paese, rapido pit-stop presso uno dei benzinai più antipatici di cui abbia mai avuto testimonianza diretta. A parte il fatto che con molta probabilità si è fregato un portafoglio che notiamo abbandonato da qualcuno su una pompa di benzina, non gli ho trovato alcun altro pregio che non sia questa station wagon di quella volta…
Uploaded with ImageShack.comLungo la sponda destra della magnifica Valle Argentera facciamo incontri ravvicinati del terzo tipo con donatrici sane di frutti di mammelle e costate…
Uploaded with ImageShack.comAl bivio per il rifugio Alpe Plane decidiamo di proseguire per la nostra meta originale, lasciando questa tentazione per una prossima gita in zona
Uploaded with ImageShack.comNon finiremo mai di ringraziare Danilo per il consiglio!
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Uploaded with ImageShack.comSarà per via del fatto che sono parenti, non lo so però Fabio e Vadasi marcano come loro anche questa Valle…
Uploaded with ImageShack.comIl gioco è bello quando dura il più a lungo possibile… da qui non si può più proseguire legalmente, quindi “game over” quanto a salite – ci restano ancora una quindicina di chilometri scarsi di discesa per la stessa via di salita prima di tornare a Sestriere
Uploaded with ImageShack.comLasciamo anche in bella vista la scarpina di Cenerentola, metti che come noi sia in giro di valle in valle di colle in colle
Uploaded with ImageShack.comRieccoci in paese. Sono ormai le cinque passate
Uploaded with ImageShack.comMentre la luna da lussù ci mostra la sua inarrivabile beltà ci concediamo la prima vera pausa della giornata (viaggiando a velocità ridotta la giornata e i chilometri si sono placidamente srotolati) consumando birra e raccontandoci episodi di vita vissuta come fanno i marinai quando hanno compiuto insieme una bella traversata. Abbiamo due possibilità: o torniamo a Fenestrelle lungo la stessa via dell’andata o torniamo seguendo l’asfalto pronti a cogliere ogni deviazione al momento sconosciuta
Uploaded with ImageShack.comDecidiamo che per oggi possiamo essere soddisfatti degli oltre 100km sino a quel momento fatti su e giù nella Chisone e Argentera. Piccola sosta per marcare il territorio e regalino finale: Vadasi nota uno sterrato che per lunghi tratti costeggia l’orrido bitume della statale. Wow! Destra sinistra, giù e giù arriviamo a Pragelato e cogliamo un seme di ricambio generazionale cui tramandare i nostri saperi fuoristradistici
Uploaded with ImageShack.comPossiamo anche ammirare da vicino i trampolini olimpionici: impressionanti! Una volta sentii un monologo comico sugli sport più assurdi e tra questi ricordo il salto con gli sci. Il comico pose grande rilevanza sui tratti psicologici che spinsero il primo uomo al mondo a lanciarsi da rampe di si fatta natura in un crescendo rossiniano che culminò in questo concetto “ok, il primo avrà avuto i suoi motivi ma la cosa incredibile è il fatto che dopo di lui ci sia stato un secondo uomo che ha voluto provarci a sua volta!”
Uploaded with ImageShack.comCon tutta la calme del mondo eccoci tornati a Fenestrelle, moto caricate e cambiati – non Fabio che da purista ha i suoi ultimi 90km di strada da fare – pronti a tirare il collo all’ultima birretta prima del ritorno verso casa.
Uploaded with ImageShack.comNel ringraziare Vadasi per l’idea, il passaggio e la compagnia lung oil viaggio in auto; Fabio per la presenza e l’affinità di spirito; Danilo per l’indispensabile dritta della valle dell’Argentera non trovo chiusa migliore di questo scatto fattomi da Vadasi
Uploaded with [URL=http://imageshack.com]ImageShack.com[/URLAlla prossima
, quanti ricordi trialistici e mountainbikistici.
