multiuso GIRO INTEGRALE 09.11 e 10.11.13
Inviato: mar 12 nov, 2013 2:22 pm
sabato mattina, nessun programma solo una gran voglia di andare in moto
gli ingredienti ci sono tutti, peccato che Vadasi non mi abbia lasciato qualche vaucer per prenotare il sole... il cielo è incerto ma il richiamo boschivo è più che certo!
con la MULTIUSO è facile raggiungere velocità oltre il muro del... divertimento puro! pochi km e sono fuori città
il giro-in-giro di oggi, la prima parte seguita da quella dell'indomani, ha per tema il corso di un fiume che vorrei risalire "contromano" sino alla sua sorgente
ho giocato con i boschi in lungo e in largo seguendo tracce inverosimili esistenti solo nei miei occhi e sotto le suole di cacciatori di pescatori o di pescatori di cacciatori, percorrendo e spesso dovendo tornare indietro sentieri molto divertenti e tecnici il giusto
seguire il corso del mio amico fiume è un gioco di pieni e vuoti molto coinvolgente
vi ho già tediato con la mia passione per l'autunno, mi limito solo a darvi qualche prova "cromatica" della mia immersione totale in questa stagione per me magica
bosching, fiuming con cenni di "salting" attività di cui va ghiotto il sommo Tango (avresti fatto indigestione di tronchi da saltare!!)
non sono mancati incontri con ponti improbabili: non me la sono sentita di provarlo in moto, mi è bastato farlo a piedi per provarne l'incerta stabilità e l'altissimo grado di scivolosità...
nonostante la mia tendenza nel "vedere" quello che non c'è non me la sento di presentarvelo come un ponte... e nemmeno a piedi me la sono sentita di testarlo!
da queste bande al contrario ci vedevo un sentiero che ammetto era più una mia proiezione mentale che altro
tra una cosa e l'altra sono oltre trent'anni che bazzico nei boschi ma non ho mai visto un albero scappare, eppure a questo qualcuno ha voluto mettere una catena....
i ponti sono strane presenze, non solo in bilico tra una sponda e l'altra per quanto grandi o piccole possano essere: taluni sono in bilico proprio nel loro essere di fatto dei ponti
oppure dove servirebbero non si fanno trovare!
in questo punto non è stato possibile pensare a Manuel Colantuono e al buon cuore di chi ha reso ben visibile questa catena arrugginita
è da tutta la gita che non tiro fuori la mia alabarda spaziale preferendole la nobile e perigliosa arte del "salting" o quella meno plateale "dell'accerching", mi pare giunta l'ora e l'occasione giusta per giocare al piccolo boscaiolo
dopo quasi 20minuti di vana lotta legnosa mi sono tornate in mente le sagge parole di quel famoso western "quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto" - d'altra parte se Umberto tra gli optional ha pensato al porta motosega ci sarà un perchè... marco paolini in uno dei suoi spettacoli sostenne che un vero vincitore non è colui che trionfa sempre ma è quella persona che sa rialzarsi dopo ogni sconfitta (scegliete voi se ha vinto il tronco o l'alabarda spaziale e il suo utilizzatore finale)
la risalita continua ma la macchina fotografica accusa una netta stanchezza di batteria tale da non permettermi di scattare ad esempio quella che ho battezzato come la sorgente dell'amico fiume (non avendo modo di darvi nessuna prova documentale vi tocca fidarvi!)
sulla via del rientro "scopro" questa piccola località (Linduno) e la sua meravigliosa chiesetta: sarà stato merito del divino o del mio innato spirito ottimista resta che la macchina fotografica mi ha permesso questi scatti finali
a scuola c'era chi sosteneva con veemenza che il gioco è bello quando dura poco, personalmente non ho mai condiviso questa filosofia del coito interrotto anzi quando mi rendo conto che il gioco volge al termine provo sempre un pò si sana malegria che va ad alimentare il desiderio di ricomnciare a giocare non appena possibile.
laggiù oltre il verde la città ci aspetta benevolmente, mentre in primo piano si può notare lo stato d'usura delle MITAS montate di serie sulla MULTIUSO dopo quasi 4.500km di onorato servizio (80%off, 20%road solo per trasferimenti a velocità "CIAO originale") - attendo fiducioso notizie dalla MAXXIS per verificare quando sarà disponibile il posteriore montato sulla FREERIDE 250 2t
a un non nulla da casa passa il treno dei desideri che mi fa venire un'idea per l'indomani...
******
******
domenica mattina, presto
oltre alle mie inclinazioni da allodola c'è pure una certa emozione in attesa dell'ultimo round della MotoGp con ancora due titoli da assegnare: quello sempre divertente della Moto3 e quello della classe regina
fuori dalla finestra non riesco a vedere molto oltre il balcone della cucina ma avevo preso un impegno ieri con la littorina dei desideri: sabato con la MULTIUSO da casa verso la sorgete, oggi con l'AFRICATWIN (in arte "la cicciona") da casa al punto dove illa (il fiume) si getta in illo (il Fiume con la "f" maiuscola, sua maestà il Pò) e non sarà certo un pò di nebbia e una pioggia spray a farmi desistere
la sera prima mi ero preparato un roadbook minimalista che mi permettesse di raggiungere la meta finale percorrendo solo strade poco più larghe della cicciona
prima tappa Novarello, laddove i giocatori del Novara iniziarono la loro eroica rincorsa alla serie A dopo 55anni d'assenza per poi retrocedere e mandare tutto in vacca "grazie" al calcio-scommesse - mi ero allontanato dal calcio in piena "moggiopoli" letteralmente schifato dal sistema, mi riavvicinai grazie alla squadra della mia città per poi tornarmene ai margini sempre a causa delle combine
eccolo il mio amico fiume, non ci siamo visti solo per una notte eppure mi mancava già
ogni volta che mi capita di vedermi riflesso in uno specchietto mi viene da chiedermi "ma chi è questo extraterrestre che mi è saltato in sella?"
appena torno a casa mando SUBITO una mail a Vadasi per chiedergli uno di quei famosi vaucer per prenotare il sole...
in esclusiva mondiale eccovi la fabbrica della nebbia!!!
direi che l'80% dei paesaggi della Lomellina me li ha rubati la nebbia ma davanti all'evidenza anche lei nulla ha potuto
Olevano te lo dice subito che è una piccola chicca, sin dalla esse che ti permette di entrarci se arrivi da nord e tra le chicche questo museo che farebbe sorridere le mondine dell'altro secolo:
dovessi dare un interpretazione in immagini dell'autunno nella bassa, probabilmente non saprei fare di meglio; potessi o dovessi creare un rosario per una nuova religione non saprei fare di meglio
c'è gente che crede che l'arte sia roba da musei (vedi poco sopra ad esempio) ma per me la vera arte è quella a cielo aperto che parla non solo la lingua della memoria ma anche quella del futuro basilare (in questo caso l'agricoltura)
il bel campanile di Mede e i suoi dettagli blu
i motociclisti hanno sempre avuto un certo fascino sulle ragazze, di tutte le speci...
se c'è in zona un ponte, per quanto probabile (come questo) o improbabile (come alcuni di ieri) non sarò di certo io a tirarmi indietro!
gli ultimi metri amico mio!
l'ultimissimo tratto la faccio a piedi per godermelo al massimo e per osservare da vicino e con calma queste arnie hippy
dopo una lunga rincorsa che ora non ha quasi più segreti per me, al netto di quelli gelosamente celati dalla nebbia, ecco infine il grande tuffo nel Pò
il tempo di salutare questi pescatori di siluri e si torna a casa con in tasca l'integrale collaborazione di un fiume e di due mote di cui una geniale (la MULTIUSO) e una nata con il solo scopo di viaggiare in lungo e largo (la cicciona)
gli ingredienti ci sono tutti, peccato che Vadasi non mi abbia lasciato qualche vaucer per prenotare il sole... il cielo è incerto ma il richiamo boschivo è più che certo!
con la MULTIUSO è facile raggiungere velocità oltre il muro del... divertimento puro! pochi km e sono fuori città
il giro-in-giro di oggi, la prima parte seguita da quella dell'indomani, ha per tema il corso di un fiume che vorrei risalire "contromano" sino alla sua sorgente
ho giocato con i boschi in lungo e in largo seguendo tracce inverosimili esistenti solo nei miei occhi e sotto le suole di cacciatori di pescatori o di pescatori di cacciatori, percorrendo e spesso dovendo tornare indietro sentieri molto divertenti e tecnici il giusto
seguire il corso del mio amico fiume è un gioco di pieni e vuoti molto coinvolgente
vi ho già tediato con la mia passione per l'autunno, mi limito solo a darvi qualche prova "cromatica" della mia immersione totale in questa stagione per me magica
bosching, fiuming con cenni di "salting" attività di cui va ghiotto il sommo Tango (avresti fatto indigestione di tronchi da saltare!!)
non sono mancati incontri con ponti improbabili: non me la sono sentita di provarlo in moto, mi è bastato farlo a piedi per provarne l'incerta stabilità e l'altissimo grado di scivolosità...
nonostante la mia tendenza nel "vedere" quello che non c'è non me la sento di presentarvelo come un ponte... e nemmeno a piedi me la sono sentita di testarlo!
da queste bande al contrario ci vedevo un sentiero che ammetto era più una mia proiezione mentale che altro
tra una cosa e l'altra sono oltre trent'anni che bazzico nei boschi ma non ho mai visto un albero scappare, eppure a questo qualcuno ha voluto mettere una catena....
i ponti sono strane presenze, non solo in bilico tra una sponda e l'altra per quanto grandi o piccole possano essere: taluni sono in bilico proprio nel loro essere di fatto dei ponti
oppure dove servirebbero non si fanno trovare!
in questo punto non è stato possibile pensare a Manuel Colantuono e al buon cuore di chi ha reso ben visibile questa catena arrugginita
è da tutta la gita che non tiro fuori la mia alabarda spaziale preferendole la nobile e perigliosa arte del "salting" o quella meno plateale "dell'accerching", mi pare giunta l'ora e l'occasione giusta per giocare al piccolo boscaiolo
dopo quasi 20minuti di vana lotta legnosa mi sono tornate in mente le sagge parole di quel famoso western "quando un uomo con la pistola incontra un uomo col fucile, quello con la pistola è un uomo morto" - d'altra parte se Umberto tra gli optional ha pensato al porta motosega ci sarà un perchè... marco paolini in uno dei suoi spettacoli sostenne che un vero vincitore non è colui che trionfa sempre ma è quella persona che sa rialzarsi dopo ogni sconfitta (scegliete voi se ha vinto il tronco o l'alabarda spaziale e il suo utilizzatore finale)
la risalita continua ma la macchina fotografica accusa una netta stanchezza di batteria tale da non permettermi di scattare ad esempio quella che ho battezzato come la sorgente dell'amico fiume (non avendo modo di darvi nessuna prova documentale vi tocca fidarvi!)
sulla via del rientro "scopro" questa piccola località (Linduno) e la sua meravigliosa chiesetta: sarà stato merito del divino o del mio innato spirito ottimista resta che la macchina fotografica mi ha permesso questi scatti finali
a scuola c'era chi sosteneva con veemenza che il gioco è bello quando dura poco, personalmente non ho mai condiviso questa filosofia del coito interrotto anzi quando mi rendo conto che il gioco volge al termine provo sempre un pò si sana malegria che va ad alimentare il desiderio di ricomnciare a giocare non appena possibile.
laggiù oltre il verde la città ci aspetta benevolmente, mentre in primo piano si può notare lo stato d'usura delle MITAS montate di serie sulla MULTIUSO dopo quasi 4.500km di onorato servizio (80%off, 20%road solo per trasferimenti a velocità "CIAO originale") - attendo fiducioso notizie dalla MAXXIS per verificare quando sarà disponibile il posteriore montato sulla FREERIDE 250 2t
a un non nulla da casa passa il treno dei desideri che mi fa venire un'idea per l'indomani...
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domenica mattina, presto
oltre alle mie inclinazioni da allodola c'è pure una certa emozione in attesa dell'ultimo round della MotoGp con ancora due titoli da assegnare: quello sempre divertente della Moto3 e quello della classe regina
fuori dalla finestra non riesco a vedere molto oltre il balcone della cucina ma avevo preso un impegno ieri con la littorina dei desideri: sabato con la MULTIUSO da casa verso la sorgete, oggi con l'AFRICATWIN (in arte "la cicciona") da casa al punto dove illa (il fiume) si getta in illo (il Fiume con la "f" maiuscola, sua maestà il Pò) e non sarà certo un pò di nebbia e una pioggia spray a farmi desistere
la sera prima mi ero preparato un roadbook minimalista che mi permettesse di raggiungere la meta finale percorrendo solo strade poco più larghe della cicciona
prima tappa Novarello, laddove i giocatori del Novara iniziarono la loro eroica rincorsa alla serie A dopo 55anni d'assenza per poi retrocedere e mandare tutto in vacca "grazie" al calcio-scommesse - mi ero allontanato dal calcio in piena "moggiopoli" letteralmente schifato dal sistema, mi riavvicinai grazie alla squadra della mia città per poi tornarmene ai margini sempre a causa delle combine
eccolo il mio amico fiume, non ci siamo visti solo per una notte eppure mi mancava già
ogni volta che mi capita di vedermi riflesso in uno specchietto mi viene da chiedermi "ma chi è questo extraterrestre che mi è saltato in sella?"
appena torno a casa mando SUBITO una mail a Vadasi per chiedergli uno di quei famosi vaucer per prenotare il sole...
in esclusiva mondiale eccovi la fabbrica della nebbia!!!
direi che l'80% dei paesaggi della Lomellina me li ha rubati la nebbia ma davanti all'evidenza anche lei nulla ha potuto
Olevano te lo dice subito che è una piccola chicca, sin dalla esse che ti permette di entrarci se arrivi da nord e tra le chicche questo museo che farebbe sorridere le mondine dell'altro secolo:
dovessi dare un interpretazione in immagini dell'autunno nella bassa, probabilmente non saprei fare di meglio; potessi o dovessi creare un rosario per una nuova religione non saprei fare di meglio
c'è gente che crede che l'arte sia roba da musei (vedi poco sopra ad esempio) ma per me la vera arte è quella a cielo aperto che parla non solo la lingua della memoria ma anche quella del futuro basilare (in questo caso l'agricoltura)
il bel campanile di Mede e i suoi dettagli blu
i motociclisti hanno sempre avuto un certo fascino sulle ragazze, di tutte le speci...
se c'è in zona un ponte, per quanto probabile (come questo) o improbabile (come alcuni di ieri) non sarò di certo io a tirarmi indietro!
gli ultimi metri amico mio!
l'ultimissimo tratto la faccio a piedi per godermelo al massimo e per osservare da vicino e con calma queste arnie hippy
dopo una lunga rincorsa che ora non ha quasi più segreti per me, al netto di quelli gelosamente celati dalla nebbia, ecco infine il grande tuffo nel Pò
il tempo di salutare questi pescatori di siluri e si torna a casa con in tasca l'integrale collaborazione di un fiume e di due mote di cui una geniale (la MULTIUSO) e una nata con il solo scopo di viaggiare in lungo e largo (la cicciona)