davvero strano questo inverno qui giù al nord: temperature quasi primaverili e un gran solleone che pare non finire mai!
i piani prevedevano un coast to coast in Basilicata con la mountainbike ma non essendoci le condizioni è molto meglio restare a casa
tra un attacco di cimurro (influenza) mio e dei miei compari di trekking/bicialpinismo - di scialpinismo non se ne parla... - domenica mi trovo privo di compagni per attività montane tradizionali e quindi decido di dedicare la giornata per un'uscita con la belvetta made in Vò
mi concedo una bella colazione al bar e in batter di ciglia sono in cantina per la vestizione e quindi in garage per destare la MULTIUSO che riposa dall'ultima multiuscita http://motoalpinismo.forumup.it/viewtop ... oalpinismo
sosta di prassi per un rifornimento - ma quanto è bello fare pieni con meno di 4euro?!?!
ho per meta le rive del lago Michigan ma non un piano di viaggio: basta immergere la MULTIUSO nel suo habitat e lasciarsi trascinare dal fato
me lo ero ripromesso un paio d'uscite fa: mai più in solitaria senza un pezzo di corda che qualche volta m'avrebbe fatto proprio comodo... lo colloco in maniera scenica tanto per darmi delle arie, ed ancor di più per non privarmi di spazio prezioso all'interno dello zaino
si sta così bene da un punto di vista termico che questo primo guado è un invito a nozze e non la minaccia di un possibile congelamento degli arti inferiori
ho una mia strana relazione con la pulizia della moto: a me piace sporca e lavarla non è un fastidio o tempo da ritagliare dal quadrante della cassa di un orologio ma un abbruttimento della moto! e dato che questa volta, per una volta, ho iniziato la gita con la belvetta tirata a lucido compenso con questo fango sul casco che fa bella presenza da un po'....
i colori di oggi sono davvero straordinari e davanti ai miei occhi quasi increduli si srotolano scenari quasi fiabeschi
scenari che conquisto a modo mio, ovvero seguendo le mie tracce immaginarie e non certo sentieri veri e propri
il bello del motoalpinismo, almeno per me, è lasciare dietro di sé solo lievi tracce e non segni di deraponi esagerati (che non nego hanno il loro dannatissimo gusto...)
arrivato da queste bande devo studiare un po' il territorio per verificare il punto più saggio (o meno sciocco) per guadare il rio
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e qui mi pare d'aver trovato la via d'uscita
è da un po' che sto ripercorrendo a tratti il passaggio di quello che credo possa essere stato un quad, e per una volta onore al suo guidatore che l'ha portato in posti davvero impestati per quei cosi con due ruote di troppo... ne apprezzo anche il fatto di non averne trovato segni di lotta "muscolare" ma solo del suo passaggio e di alcune sue manovre d'inversione - che io grazie alla mia libellula a motore non sono stato costretto a fare
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respiro profondo, seconda marcia, dolcezza di polso e il guado è bello che fatto senza aver quasi lasciato traccia del mio passaggio
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dopo qualche tribolazione mi concedo dei tratti di maggior respiro senza farmi però mancare l'occasione di immergermi in strani fenomeni di ghiaccio
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il sindaco del mio comune, destinato a non entrare nella storia per suo sadismo e masochismo (a giorni verranno implementati 5.000posteggi cittadini in regime di righe blu per appianare buchi di bilancio e... lasciamo stare), ha introdotto e imposto il divieto di usare i botti e quindi c'è stato un "boooom" molto aggraziato di queste candele volanti dei Desideri delle quali rintraccio alcune porzioni (ho controllato bene, dentro non c'ho trovato nessun desiderio....)
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c'è chi vola per fuggire, chi per sfuggire, chi per lavorare, chi per non lavorare, chi per trovare, chi per ritrovare ma a me bastano le ali del mio pensiero per volare a bordo della mia MULTIUSO
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dopo un po' di relax su ampie trattorabili torno ad immergermi nei boschi e scopro questa fonte che non conoscevo
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seguo per un po' una traccia che mi porta sino a questa ampia radura e familiarizzo con il mio (piccolo) passeggero di fango...
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sono dalle parti di questa base spaziale e non mi perdo l'occasione di passare a salutare alcuni amici che lavorano alla NASA
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tornato per boschi seguo per gioco questi segni rupestri che potrebbero essere segni di un'antica popolazione locale che la leggenda vuole sia stata l'inventrice delle corse campestri (bollo verde in basso a sinistra)...
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perfetta identità elettiva tra la MULTIUSO e l'arredo esterno: solo una persona come Umberto Borile avrebbe potuto creare una moto tanto armoniosa
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ora dovrei calarmi giù da qua ma essendo da solo non reputo sia cosa...
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quassù invece ci sono voluto salire, perbacco se ci sono voluto andare! è stato comodo? è stato utile? no, non direi ma che sciallo!!!! anche perché in salita puoi sempre girarti e tornare indietro, quando invece scendi non è sempre detto tu possa risalire....
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su e giù, destra e sinistra e cosa mi trovo? una miniatura dell'Uluru australiano solo di color verde speranza e non rosso mattone - è in occasioni come queste che vorrei tanto avere un conoscente geologo per chiedergli come diavolo sia possibile trovare un sasso del genere nel bel mezzo di un bosco...
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ecco questo tronco ha segnato in maniera del tutto inaspettata la mia uscita di oggi
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avevo quasi deciso di non raggiungere le sponde del lago Michigan tanto ero soddisfatto della giornata sino a qui trascorsa in sella alla motoretta made in Vò e questo cambio di programma me lo suggerì proprio questo tronco
essendo in moto ho potuto aggirarlo agevolmente - è uno di quei classici passaggi che quando si è in compagnia avrei cercato di saltare ma da solo il protocolla di sicurezza suggerisce l'aggiramento - ma mi fermo con il disegno di estrarre l'alabarda spaziale per poterlo rimuovere facendo così una piccola cortesia al prossimo
dopo averlo segato - prevedevo di impiegarci non meno di 40/45minuti - avrei ripreso con calma la via di casa
spenta la moto, mi tolgo la corazza e la pettorina e proprio mentre sto per impugnare l'alabarda mi arriva un sms di Vadasi che recita più o meno "giornata ideale per l'enduro. Noi (ndr: lui e sua moglie Isa) siamo sul lago Michigan al ristorante. Ciao"
e così la meta che stavo per scartare tornò di assoluta rilevanza, d'altronde tra il tronco miracolato e il ristorante dove si stava rifocillando la famiglia Vadasi non ci sono più di una 15ina di km
certo ci sarei arrivato a modo mio, pozzanghere comprese... senza pensare troppo al fatto che da lì a non molto sarei dovuto entrare in un ristorante
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"Dino ma io sono vestito da fuoristrada e discretamente inzaccherato: dici che mi lasceranno entrare nel vostro ristornate?"
"Non preoccuparti, dobbiamo ancora pagare il conto: ti lasceranno certamente entrare" - ma quante ne sa il saggio Vadasi?!?!
e così non solo li raggiungo ma mi offrono anche un insperato strudel davvero eccezionale e un bel caffè bevuto proprio sulle rive del lago in una giornata strepitosa
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ed eccola la famiglia Vadasi con tanto di multiNipotina
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con il piacere amplificato da questo incontro tanto inatteso quanto gradito, non mi resta che riprendere la via verso casa non prima di un bel "pieno alla Vadasi"
lui è fatto così e non vi dico quante discussioni abbiamo fatto in merito al concetto di fare il "pieno": per me si tratta di riempire a modino il serbatoio come avete visto in apertura di questo report, per lui invece se non si straborda non si ha la certezza di aver il serbatoio pieno ma pieno-pieno... non vi dico quante discussioni abbiamo fatto al riguardo quando c'è successo di fare rifornimento insieme: se non vede la benza colare sui fianchi del serbatoio Vadasi è convinto che lo si stia fregando...
amico mio, questo rifornimento l'ho fatto per te!
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da qui in poi alterno tratti di asfalto ad altri sterrati godendomi il calare del sole che tinge il cielo e il mio animo di tinte stupefacenti!
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quale scenario migliore per festeggiare i nostri primi 6.000km insieme?!?!
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e per festeggiare disegniamo un nostro sole personale in terra - nel farlo ululavo (m'avesse visto qualcuno avrebbe chiamato per certo il 118....)
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immagini difficili da commentare, mi pare parlino da sole
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e per non farci mancare nulla a 180° dal tramonto del sole fa capolino una luna altrettanto strepitosa
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il nostro personalissimo saluto al sole
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giornate così è davvero un peccato che finiscano, le si vorrebbe dilatare all'infinito ma le regole del gioco sono state stabilite quella volta e a noi non resta che prenderne atto, si anche tu caro Uomo Ombra...
buon riposo cucciola mia, ci vediamo domattina!
ed ora, dopo questo pomeriggio trascorso con il cielo in terra o in terra sul cielo una bella cena tra amici innaffiata di eccellente Barbaresco!
(e non finisce qui: se ti facesse piacere qui trovi la seconda puntata http://motoalpinismo.forumup.it/about90 ... nismo.html!)
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