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Passo Dordona con Alp 4.0

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Mik Skywarder
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Passo Dordona con Alp 4.0

Messaggio da Mik Skywarder » lun 12 ott, 2015 10:45 am

Rieccomi!
Sabato, come avevo programmato, ho fatto il mio primo vero giro in fuoristrada su un passo montano!

Ho la Alp da meno di un mese, ed è la mia prima vera moto da fuoristrada vera e propria (ho avuto enduro stradali o motard in passato, ma non avevo mai pensato di fare fuoristrada), non ero sicuro di poter iniziare così con un passo montato vero e proprio: mi ero un po’ documentato su questo tracciato, il mio programma è stato di fare FOPPOLO-SUSINE completo all’andata, superando la punta del passo e quindi il rifugio, per poi tornare indietro verso FOPPOLO e fermandomi al rifugio a mangiare qualcosa per poi tornare nel bergamasco e quindi verso casa.
Questo passo unisce la Val Brembana con la Val Tellina, come saprete, alla fine si è dimostrata un’impresa fattibilissima anche per le mie capacità, grazie anche alle doti di agilità, leggerezza e soprattutto bassezza della ALP 4.0, che dà molta confidenza potendo mettere entrambi i piedi a terra in ogni momento (diversamente da quasi tutte le altre enduro!).

Parto da casa, alle 8.30 circa, devo fare circa 70km prima di arrivare a Foppolo, località sciistica del Bergamasco molto caotica nei weekend innevati, questo sabato veramente deserta, i prati che diventeranno piste da sci sono ancora belli verdi…il tempo prevedeva un po’ di nuvolo, ma in realtà il cielo è fortunatamente piuttosto limpido.
Arrivato al paese molto con calma (ho i rapporti 14-48, un dente del pignone in meno di quello di serie, trotto di media sugli 80 all’ora con motore a medio regime, con punte di 100 ma di più non andrei), verso le 10 ho già fatto il pass per il passo. E’ possibile farlo al negozio alla base degli impianti di risalita invernali, pochi metri prima dell’inizio dello sterrato; l’ho riconosciuto dal fatto che c’erano un paio di KTM 690 pronte per fare il passo erano parcheggiato lì davanti!

Il pass costa 3 euro, e ti chiedono generalità del pilota e della moto (modello e targa); non è molto per un bel giro di una giornatina (con calma, anche mezza se si va di fretta!) e si ha la tranquillità di essere in regola, che per il fuoristrada in Lombardia è cosa rara…inoltre sulla strada ho incontrato diverse Jeep ferme ai lati con tizi vestiti di verde con binocoli, saranno guardia parco? Non avevano divise ufficiali e nessuno mi ha guardato o chiesto nulla…però chissà.

SI SALE!
Il primo pezzo, che sale affiancando le piste, è in effetti il più ripido e forse più difficile, come mi ero documentato, ci sono un paio di tornanti stretti e sassi piuttosto grossi da scartare, ma sarà una cosa di 300 metri poi diventa più piana e più facile, con i segni delle ruote di Jeep abbastanza evidenti. Poi ci si allontana dalle piste e ritorna più sassosa ma non molto ripida…IL PANORAMA E’ SPETTACOLARE.

Al contrario di quanto mi era stato detto, è weekend ma non c’è in giro praticamente nessuno, incontro 3 colleghi con delle maxi enduro (una Stelvio, una 1200gs, e una 800gs) che devono andare per forza spediti, perché quei mezzi bisogna lasciarli scorrere di inerzia, schiacciano i sassi con il peso, se invece sei titubante e perdi l’equilibrio la moto si piega e dopo averla inclinata è inevitabile poggiarla in terra (pena ernie che schizzano al cielo). Con il Betoide posso fare quasi di tutto, mi fermo in mezzo ai tornanti, giro la moto sul posto, sono sempre 130 e passa kili, ma il baricentro è MOLTO basso e non mette mai in difficoltà, se manca la tecnica, di forza si possono comunque aggiustare le cose.

In poco tempo (credo 10-15 minuti) arrivo in cima al passo, a circa 2000 metri; è molto più lunga salire dal lato valtellinese (Fusine) che da quello bergamasco. In cima ci sono le postazioni, trincee e gallerie che il generala Cadorna aveva pensato come seconda linea di difesa in caso di caduta del Passo dello Stelvio, costruite nel 1911-12 per la Grande Guerra.
Sono molto ben tenute e ristrutturate, è valsa la pena fermarsi a dare un’occhiata (ci sono anche i cartelli con tutte le spiegazioni storiche).

Dopo il passo scendo nella valle dal lato opposto, già da sopra si vede tutto, la mulattiera che scende e il rifugio Dordona (che è a 1900 metri di altitudine), poi il percorso sparisce nel bosco di aghifoglie giù in basso (a questa altitudine sono tutti prati). La strada è scorrevole e vi prendo un po’ la mano, guido un po’ in piedi un po’ seduto, cercando di acquisire un po’ la tecnica che fino ad ora avevo solo letto in internet, mi sento piuttosto impedito nei tornanti in discesa, ma mai veramente in difficoltà. Al massimo mi fermo e riparto.
I tornanti li faccio in prima, i tratti più veloci in seconda o terza, con picchi di 50 orari, poi la Beta non copia molto le asperità e di più non me la sento, anche perché ho degli stivali turistici e mi sento non troppo protetto (dovrei fare alcuni acquisti tecnici).
Superato il rifugio (ci tornerò dopo) arrivo alla parte boscosa del tracciato, bellissimo, ma più difficile perché ci sono zone fangose dove anche l’anteriore mi va dove vuole (monto delle Pirelli Scorpion MT90, che sono fondamentalmente enduro stradali). Vado cautamente, arrivando fino alla fine dello sterrato (che finische prima di Fusine, l’ultimo pezzo è con bitume).

Come programmato, faccio quindi inversione per tornare sui miei passi (alla fine faccio il passo 2 volte, saranno 30 km di sterrato in tutto credo), MA ad un certo punto scelgo di fare la caxxata: superato un ponticello risalendo verso il rifugio, incontro un vecchio ad un bivio che mi spiega che l’altra strada (quella che non avevo fatto a scendere) porta sempre in cima, era la vecchia strada che si usava per il rifugio Dordona prima di finire l’attuale. Mi dice che con la mia moto si può fare (forse pensa sia un trial perché le somiglia, o forse pensa che io sia un manico come lui negli anni d’oro??). Fatto sta che la strada mi sembra un po’ troppo dritta e ripida, è più una sponda rocciosa dissestata del torrente, ma…si, la prendo!
Faccio 300 metri sparato in seconda, con la moto che scarta i massi più grossi davanti e dietro, scoda ma va su…ma sono da solo e non so come potrebbe diventare, sto già facendo troppo per le mie forze alla prima uscita, mi inquieto, mi fermo. Decido di tornare indietro e prendere la strada già fatta prima.
Li mi rendo conto che anche “soli” 130 kili possono essere bastardi, cerco di girare la moto che però in prima scava sotto la ruota dei solchi tra le pietre e non si muove. La spendo per riprendere fiato. La riaccendo e la rispengo. Alla fine decido di muoverla “manualmente” alzando a forza prima davanti poi dietro per girarla, grondando di sudore nel casco ce la faccio!
Anche la discesa molto ripida e con sassi grossi la trovo molto più difficile che la salita, ma guidando in piedi indietro con il freno motore in prima sopravvivo senza cadute.

Riprendo quindi la via maestra e ritorno al rifugio, dove trovo i due tizi con Ktm 690 beccati la mattina in “biglietteria”, facciam due chiacchere, sono tutti precisi con le loro tute coordinate alle moto, mentre io sembro un pilota di altri tempi con il Betoide a faro tondo grigliato (ma mi sento anche più figo! :D ).

Immagine

Ho mangiato un ottimo raviolo ripieno di pere e con crema al taleggio, BUONO BUONO!

Dopo pranzo (in realtà erano le 14 quasi) compaiono minacciose nuvolaglie, e fare uno sterrato pietroso o fangoso ripido e bagnato non ci penso proprio, mi avvio subito per casa risalendo il passo e scendendo rapidamente verso Foppolo, al solito oggi non c’è in giro un’anima, e la cosa abbraccia bene l’idea dell’avventura in solitaria che mi ero ripromesso.

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fulvio55
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Passo Dordona con Alp 4.0

Messaggio da fulvio55 » lun 12 ott, 2015 8:32 pm

:worship: :worship: :worship: :clap: :clap:
avanti adagio quasi indietro!

alp
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Passo Dordona con Alp 4.0

Messaggio da alp » mar 13 ott, 2015 7:25 pm

Complimenti! Per essere il tuo primo giro sullo sterrato hai fatto forse anche troppo. Al tuo posto viaggerei in compagnia, non si sa mai!
A presto e...
Buon motortrip,

alp

Mik Skywarder
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Passo Dordona con Alp 4.0

Messaggio da Mik Skywarder » mer 14 ott, 2015 10:25 am

alp ha scritto:Complimenti! Per essere il tuo primo giro sullo sterrato hai fatto forse anche troppo. Al tuo posto viaggerei in compagnia, non si sa mai!
Non mi sono mai sentito in difficoltà, però hai ragione, per ragioni di sicurezza e anche per imparare un po' di tecnica (che ne ho davvero bisogno).
Purtroppo di fuoristradisti non conosco nessuno, ho messo un invito qui ma... :dunno:

fulcin
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Passo Dordona con Alp 4.0

Messaggio da fulcin » ven 16 ott, 2015 8:02 am

Se vuoi per il centro lago (Como) contattami pure. Ciao

Mik Skywarder
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Passo Dordona con Alp 4.0

Messaggio da Mik Skywarder » lun 19 ott, 2015 9:56 am

fulcin ha scritto:Se vuoi per il centro lago (Como) contattami pure. Ciao
Ciao Fulcin!
In effetti mi piacerebbe provare prossimamente il passo di Costa del Paglio (zona Morterone) poi i piani di Artavaggio, tutto situato tra Lecco, Val Sassina e Val Taleggio, più o meno… nel Comasco in rete non ho trovato in molte info, per la zona dalla mia parte intendo (tipo la zona tra Lecco e Como), mentre ho letto di qualche giro in Val d’Intelvi ma è già un po’ più lontano.

Nel frattempo ho fatto una passeggiata al passo di Zambla, su asfalto, provando in cima al passo un po’ di strade bianche che girano intorno al monte, molto bello, c’era pure un po’ di neve, e non un bipede (vari caprioli sulla strada!).

Mik

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Passo Dordona con Alp 4.0

Messaggio da fulcin » lun 19 ott, 2015 6:19 pm

Non conosco la zona della valsassina, se vuoi metti un'avviso se posso ben volentieri mi aggrego. Per quanto riguarda il centro lago quando vuoi. Da Como calcola 20/25 km.

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Messaggio da radio nezz » gio 22 ott, 2015 9:00 am

Bellissimo report, molto dettagliato e anche utile per chi volesse emularti.
Non è una critica, ma qualche fotina panoramica in più...., comunque bravo per tutto :thumbsup: .
Multi..datato

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rerechan
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Passo Dordona con Alp 4.0

Messaggio da rerechan » dom 08 nov, 2015 1:54 pm

Il sapore del'alta quota..., fenomenale la seconda foto.
chi va piano,
va sano e...
ammira il paesaggio.
(E magari vede le fate nei boschi!!)

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