Ho partecipato all’evento con il solito gruppo di amici:
Stefano (mio marito)
Orlando e Davide (padre e figlio)
e non ultimo “maestro” Franco, che definisco i miei Angeli custodi. Ci siamo incontrati tutti quanti al luogo della partenza, a pochi passi da Montone, un bellissimo paesino medioevale; chi con il carrello, chi con il furgone e non poteva mancare il comodissimo Camper di Franco.
Montone (PG)
Dopo aver eseguito le formalità, ci siamo dedicati al set-up delle nostre moto e vestizione; avevo anche provveduto ad essere ben visibile dagli altri piloti per non essere travolta!!
Per le 09:45 eravamo pronti per la nostra bella avventura; ci ha assistito anche il tempo.
I primi km fino al ristoro (35) sono stati faticosi ma i più belli, con punti panoramici davvero unici.
Avrei voluto fare qualche foto ma le soste fatte mi sono servite per riprendere fiato e poi via di nuovo. Qui abbiamo incontrato la nostra prima difficoltà: passare una pozza di fango non indifferente. Tutto bene, tranne per Stefano che chiudeva il gruppo. A suo dire, ha dovuto frenare appena uscito dalla pozza per non venirmi addosso e cosi è scivolato a terra; è vero o sarà la solita scusa per non ferire il suo orgoglio maschile?!
Le mie intenzioni nel partecipare alla mia prima Motocavalcata, erano di percorrere almeno 20 km, ma poi mi sono ritrovata a farne molti di più del previsto. Sarà stata la piacevole compagnia, il divertimento, l’Alpetta che saliva ovunque (anche con il pignone originale da 15), fatto sta che dei 95km totali, ne ho fatti 70 con grande soddisfazione
. E poi come facevo a non continuare con Stefano che mi incitava assiduamente, Davide che mi tirava su la moto quando cadevo e Orlando che applaudiva ogni volta che superavo una difficoltà e per questo è anche caduto? 
Ecco 2 foto scattate dal fotografo sul percorso:
Betaflo con orlando subito dietro
e S.pazz
Al punto ristoro ci siamo arrivati io ed Orlando, ma mancavano all’appello Stefano e Davide che comunque ci precedevano!!; tutto il tracciato era davvero ben segnalato, tant’è vero che non mi sono mai persa e quindi che fine avevano fatto
Dopo qualche minuto di attesa, eccoli arrivare accompagnati da 2 motociclisti dello staff, ovviamente si erano smarriti. Uno dei ragazzi dell’organizzazione mi ha poi convinto a proseguire fino al rifornimento (60km), perché il percorso era più scorrevole essendo un fondo di sottobosco. Effettivamente aveva ragione e così sono arrivata al rifornimento sana e salva grazie anche ai miei angeli custodi. Concluso il rimbocco dei serbatoi, ho deciso di proseguire fino all’arrivo in solitaria ma su asfalto; ero piuttosto cotta, e non volevo andare in cerca di guai!! Anche perché 3 cadute fatte non me le toglie nessuno 
.Mentre mi avvicino all’arrivo, incontro Franco che si sbraccia in mezzo alla strada; mi fermo e mi chiedo cosa sarà mai successo!? Niente, semplicemente ha già concluso il giro da tempo, e se voglio, si propone di accompagnarmi per gli ultimi 10 km di fuori-stada. Visto che nel frattempo avevo ripreso fiato, accetto ben volentieri e via che si riparte, evitando i 2 pezzi hard facoltativi che lui aveva fatto.
Finalmente c’è l’ho fatta; arrivata tardi ma viva e tanto divertita!!
Però mica male questo mondo di Enduristi!!
E’ stata una giornata veramente indimenticabile sopratutto grazie ai miei compagni di avventura che mi hanno scortata ed aiutata lungo tutto il percorso. Ringrazio anche gli organizzatori così gentili e disponibili che ci hanno fatto sentire veri ospiti nel senso buono della parola.
(donne così non è facile trovarne in giro, neanche su in montagna)