MotOdissea
Inviato: mar 09 feb, 2010 12:37 am
ieri battesimo "del fango" per me e per la mia Alp!
prima esperienza in una cavalcata, ragazzi che roba...
ok, lo ammetto.
sono un neofita e non mi aspettavo tanto fango, tanta fatica e... non mi aspettavo di farcela
e invece è andata
partenza da Carsoli assieme ad un gruppo di amici in quad
primi kilometri di sterrato, fondo misto di sassi e fango ma nel complesso si va
dopo Colli di Monte Bove si inizia a fare sul serio, il fango e le pozze, e la prima caduta
riprendiamo, il ritmo diventa difficile ed inizia la salita.
siamo un tanti, circa duecento occhio e croce
la salita, in mezzo al fango, ci porta al primo "muro del pianto"
la difficoltà si fa elevata, e non solo per me
tutti fermi ad aspettare
si cerca una via alternativa ad un mare di fango molle che scende giù come cemento
i quad tornano indietro, dopo molti tentativi riesco, con tutti gli aiuti del caso, a trovare qualche spazio con grip.
molte volte rialzo la moto da per terra
molte volte mi ritrovo a recuperare il fiato e cercare di fare qualche centimetro in avanti
ed alla fine, via
la salita (ma è solo la prima...) è passata
arriva un tratto che, a vederlo, mi sembra facile
siamo saliti di quota, oltre il fango c'è la neve
un stretto canale in cui mettere le ruote, la moto affonda fino alle pedane
camminare con le gambe alzate è più faticoso di quanto pensassi...
mi fermo a prendere fiato; un'arancia, un goccio d'acqua.
ora che il peggio (il muro del pianto) è passato tutti quelli che passano hanno anche il tempo e la forza di chiedermi, vedendomi, fermo, se ho bisogno di una mano
si riprende, qualche kilometro nella neve e si arriva ad un pezzo di asfalto; ingannevole sensazione di essere tornato in un ambiente amico e conosciuto...
finisce presto, si comincia la discesa
attraversiamo un paio di paesini, c'è la discesa di una scalinata molto "suggestiva"
poi si ricomincia, all'inizio uno sterrato blando, con l'illusione della avvicinarsi del punto di ristoro e della fine del primo giro.
poi si rivedono i quad
sono stanco e rallento, guadiamo qualche torrente, poi mi trovo davanti una fila di quad fermi, dall'alto rumore di motori imballati.. pessimo segnale...!
sorpasso i quad fermi, inzia una salita difficile: il fondo di pietroni compatti coperto dal fango, gas aperto (ma quando ho imparato a tenerlo aperto così, sul viscido??) e mi sento trasportato fuori da questa salita
ed infatti, la salita finisce, ma non il peggio...
arriva la discesa, evvai!
il canale in mezzo al fango è insidioso, spesso mi ritrovo in mezzo, a spostare di peso la moto per ridarle appoggio e trazione; un paio di cadute; gradoni di fango difficili, almeno per me (ma non sono l'unico a trovarsi nei guai...) cerco di far scorrere la moto ed utilizzare il suo tiro ai bassi quando è il momento di dare, con calma, il gas.
mi passano una infinità di KTM, Husky, due e quattro tempi, moto potenti e molto più sofisticate e performanti della mia, ma sono convinto che con moto del genere non ce l'avrei mai fatta ad arrivare al ristoro
ragazzi, nonho la forza di mettere la moto sul cavalletto...
prendo il mio piatto di fagioli, un bicchiere di rosso ed avverto tutto il freddo, tutta la stanchezza e tutta la fatica della mia prima cavalcata
guardo la moto; è un grumo di fango, così come io stesso...
il motore, ach, sembra una zolla.
sono le 14, mi rimetto in moto e me ne torno al punto di partenza
per un secondo giro, beh, ci sarà un'altra occasione e maggior allenamento ma sono soddisfatto; molto soddisfatto!
torno a roma, lavo tutto con la lancia ad alta pressione: moto, stivali, guanti,giacca...
non pensavo sarebbe tornata pulita....
bene, cercherò di mandare qualche foto, appena capisco qual'è il metodo più facile per metterle sul forum
qualche consiglio per questo?
tornato a casa mio fratello, endurista da tempo, mi preannuncia una nottataccia: ed infatti, crampi, sogni di fango, dolori muscolari vari, il ginocchio che non riesco ad appoggiare da nessuna parte....
e via, la prossima??
prima esperienza in una cavalcata, ragazzi che roba...
ok, lo ammetto.
sono un neofita e non mi aspettavo tanto fango, tanta fatica e... non mi aspettavo di farcela
e invece è andata
partenza da Carsoli assieme ad un gruppo di amici in quad
primi kilometri di sterrato, fondo misto di sassi e fango ma nel complesso si va
dopo Colli di Monte Bove si inizia a fare sul serio, il fango e le pozze, e la prima caduta
riprendiamo, il ritmo diventa difficile ed inizia la salita.
siamo un tanti, circa duecento occhio e croce
la salita, in mezzo al fango, ci porta al primo "muro del pianto"
la difficoltà si fa elevata, e non solo per me
tutti fermi ad aspettare
si cerca una via alternativa ad un mare di fango molle che scende giù come cemento
i quad tornano indietro, dopo molti tentativi riesco, con tutti gli aiuti del caso, a trovare qualche spazio con grip.
molte volte rialzo la moto da per terra
molte volte mi ritrovo a recuperare il fiato e cercare di fare qualche centimetro in avanti
ed alla fine, via
la salita (ma è solo la prima...) è passata
arriva un tratto che, a vederlo, mi sembra facile
siamo saliti di quota, oltre il fango c'è la neve
un stretto canale in cui mettere le ruote, la moto affonda fino alle pedane
camminare con le gambe alzate è più faticoso di quanto pensassi...
mi fermo a prendere fiato; un'arancia, un goccio d'acqua.
ora che il peggio (il muro del pianto) è passato tutti quelli che passano hanno anche il tempo e la forza di chiedermi, vedendomi, fermo, se ho bisogno di una mano
si riprende, qualche kilometro nella neve e si arriva ad un pezzo di asfalto; ingannevole sensazione di essere tornato in un ambiente amico e conosciuto...
finisce presto, si comincia la discesa
attraversiamo un paio di paesini, c'è la discesa di una scalinata molto "suggestiva"
poi si ricomincia, all'inizio uno sterrato blando, con l'illusione della avvicinarsi del punto di ristoro e della fine del primo giro.
poi si rivedono i quad
sono stanco e rallento, guadiamo qualche torrente, poi mi trovo davanti una fila di quad fermi, dall'alto rumore di motori imballati.. pessimo segnale...!
sorpasso i quad fermi, inzia una salita difficile: il fondo di pietroni compatti coperto dal fango, gas aperto (ma quando ho imparato a tenerlo aperto così, sul viscido??) e mi sento trasportato fuori da questa salita
ed infatti, la salita finisce, ma non il peggio...
arriva la discesa, evvai!
il canale in mezzo al fango è insidioso, spesso mi ritrovo in mezzo, a spostare di peso la moto per ridarle appoggio e trazione; un paio di cadute; gradoni di fango difficili, almeno per me (ma non sono l'unico a trovarsi nei guai...) cerco di far scorrere la moto ed utilizzare il suo tiro ai bassi quando è il momento di dare, con calma, il gas.
mi passano una infinità di KTM, Husky, due e quattro tempi, moto potenti e molto più sofisticate e performanti della mia, ma sono convinto che con moto del genere non ce l'avrei mai fatta ad arrivare al ristoro
ragazzi, nonho la forza di mettere la moto sul cavalletto...
prendo il mio piatto di fagioli, un bicchiere di rosso ed avverto tutto il freddo, tutta la stanchezza e tutta la fatica della mia prima cavalcata
guardo la moto; è un grumo di fango, così come io stesso...
il motore, ach, sembra una zolla.
sono le 14, mi rimetto in moto e me ne torno al punto di partenza
per un secondo giro, beh, ci sarà un'altra occasione e maggior allenamento ma sono soddisfatto; molto soddisfatto!
torno a roma, lavo tutto con la lancia ad alta pressione: moto, stivali, guanti,giacca...
non pensavo sarebbe tornata pulita....
bene, cercherò di mandare qualche foto, appena capisco qual'è il metodo più facile per metterle sul forum
qualche consiglio per questo?
tornato a casa mio fratello, endurista da tempo, mi preannuncia una nottataccia: ed infatti, crampi, sogni di fango, dolori muscolari vari, il ginocchio che non riesco ad appoggiare da nessuna parte....
e via, la prossima??