Avevamo in programma di ripetere lo stesso giro del fine settimana prima, ma arrivati sul posto con macchina e carrello, ci siamo accorti che forse sarebbe stato più difficile del previsto.
Comunque visto la splendida giornata e il piacevole sole che ci scaldava, siamo partiti con le nostre moto.

Per me che non ho praticamente mai guidato sulla neve, è stata una vera impresa rimanere in piedi; la moto sbandava in continuazione e avanzavo zampettando quà e là.

Dopo pochi chilometri mi sono fermata per riprendere fiato, stavo sudando come non mai....Il tempo di qualche foto e via che siamo ripartiti verso sentieri conosciuti ma che in queste condizioni sembravano completamente nuovi.


Qualche altro km tra neve, fango e acqua, e di nuovo altra sosta. Questa volta anche Stefano ne approfitta per riposarsi (ha sempre la scusa delle foto...).




Questi posti che frequentiamo sono molto belli ma con la neve, tutto cambia!
Altre foto e risaliamo in moto diretti ad una piccola cava abbandonata. Per raggiungere questo posto, non c’è nulla di impossibile, ma in queste condizioni per me le cose cambiano...
Le discese diventano interminabili fischi di freni che chiedono pietà, con svariati ‘svirgoloni’ e moto riprese all’ultimo!!Per fortuna, in fondo ad ogni discesa c’è Stefano che mi aspetta ma chissà perchè, ha sempre in mano la macchina fotografica pronta per scattare foto; forse aspetta che faccia qualche volo!?

Passati alcuni guadi dove ci inzuppiamo per benino i piedi, finalmente si arriva alla cava, prossima alla destinazione “sosta pranzo”.

Poco prima di noi deve essere passato un quad, le tracce lasciate sono sicuramente le sue. Ci accorgiamo però che non ha proseguito sul percorso, e questo non è un buon segno!. Si decide comunque di provare a continuare, con la sua Beta: purtroppo niente; ci prova anche con la mia HM, ma non si va avanti.


Peccato, dobbiamo tornare per alcuni km indietro e prendere l’asfalto per raggiungere il ristoro.
Ci attende un pranzo abbondante con relativa meritata sosta!
Il difficile arriva sempre dopo pasto, cioè risalire in sella a pancia piena!
Bisogna farlo, anche perché si sta facendo tardi, e il freddo comincia a farsi sentire.
Tutto il percorso in off fatto prima lo percorriamo al contrario, molto più velocemente e senza problemi a parte una salita fatta da me in “due tempi” .. e mezzo.
Nonostante la neve che mi ha imposto una andatura faticosa, mi sono divertita un sacco!!
Grazie a Stefano che ha ceduto anche a questa mia richiesta!
Eccolo in "contemplazione"

Alla prossima scampagnata!

Florence