multi 42enne, festeggia... :)
Inviato: lun 28 gen, 2013 1:12 pm
finalmente ieri dopo varie domeniche di lavoro, malattia, meteo avverso, ho potuto ributtarmi sulla mia motoretta e strapazzarla un po'... forse troppo... 
era il mio compleanno, perciò anche la moglie non potera obiettare sulle mie scelte di come passare la giornata.
avevo deciso di fare il giro che avevo scoperto l'ultima uscita, ma purtroppo, causa battuta di caccia al cinghiale in corso, sono stato deviato.
all'inizio ero solo, ed a dire il vero, i cacciatori incontrati avevano tollerato il borbottio della multi, poi il colore è loro amico.
ad un passaggio di scollinamento dove si è per qualche metro su asfalto, ho trovato 4 enduristi racing muniti. 2 4T + 2 2T.
mi sono fermato un attimo, naturalmente mi hanno fatto 1000 domande. poi sono ripartito in fretta e furia cercando di precederli immaginando che i cacciatori avrebbero smesso di tollerarmi con l'allegra compagnia. sono partito, ma aihme, mi hanno seguito. e difatti, arrivati ad un bivio, non ci hanno fatto passare. al che, pensando conoscessero altri percorsi, decido di mettermi dietro per vedere un po' se riuscivo a seguirli. il sentiero era impestato davvero, scopro che non lo conoscevano, ed anche sulle cartine osm sul mio telefono non era segnato.
a parte una perdita di equilibrio a bischero, che mi ha fatto appoggiare col manubrio ad un albero spezzando (per fortuna giusto un terzo) la leva della frizione, stava andando tutto bene. un po' più in difficoltà di loro su fango profondo, ma ero anche l'ultimo della carovana, e lo trovavo particolarmente smosso. poi, uno ad uno si doveva passare un albero caduto. tutti ci smadonnano e ci stanno almeno 5' a testa. arriva il mio turno, ma sbaglio approccio. mi fermo, faccio per tornare indietro e riprendere un'altra traiettoria, ma la moto non vuol ripartire. minkia!!! penso (male) che forse sono troppo verticale, e non arriva benzina. giro la moto da spenta su un pendio allucinante, fangoso, e dove avevano appena fatto solchi e buche 4 moto tassallate, sgasando di brutto. se avessi avuto un'altra moto, sarei ancora li.
nulla, la moto non riparte. scendo ancora in folle, fino ad un semi piano soleggiato per cercare di capire. avevo rotto il sensore del cavalletto, molto probabilmente con lo stivale. maremma maiala! il rammarico è che probabilmente quelli avessero pensato che ero tornato indietro perchè non ero riuscito a salire.
a quel punto tiro fuori il kit sopravvivenza e faccio una riparazione di salvezza...
pronti a ripartire... però decido di lasciare quel sentiero, e prenderne almeno uno che era segnato sulle mappe. è stato cmq interessante, ed ho scoperto nuove vie e posti.
la fotocronaca...
appena salvo da un agguato di donne nigeriani, si comincia con lo sterrato. in lontananza l'appennino imbiancato ed i colli cavati che mi aspettano...
qui è dove sono riuscito a fermarmi per vedere cosa succedeva..
brugolina, si apre il cassetto, ed ecco il kit del piccolo meccanico. se ne parla poco, ma sono uno spettacolo questi 2 alloggi.
riparazione a pene di cane fatta con nastro isolante. praticamente ho fatto in modo che il bottoncino rimanesse schiacciato. a casa poi ho staccato il tutto. non so neanche se lo rimonterò. ordino sicuramente il pezzo di ricambio, ma mi sa che non lo monto fino a revisione (credo sia obbligatorio, o no?).
ad un certo pun to trovo una chiesina che aveva l'aria di essere abbandonata, con una veduta spettacolare su padule e mare...
si trovano spesso nel mezzo del nulla, delle ville spettacolari. qui si intravedeva un giardino bellissimo e non ho resistito a fermarmi a fare un paio di foto.
lui non era d'accordo che fossi li...
ho poi proseguito il giro nelle cave della volta scorso. in cima ho anche rincontrato gli enduristi. almeno hanno visto che me la sono cavata. avevamo direzioni opposte...
non è stata una giornata fortunata, ma mi sono cmq divertito.
il parafango anteriore ha resistito bene al fango impestato, le gomme su un paio di tratti avrei preferito il tassello, mi nel 90% del tragitto, meglio le mezler.
aloha!!!
era il mio compleanno, perciò anche la moglie non potera obiettare sulle mie scelte di come passare la giornata.
avevo deciso di fare il giro che avevo scoperto l'ultima uscita, ma purtroppo, causa battuta di caccia al cinghiale in corso, sono stato deviato.
all'inizio ero solo, ed a dire il vero, i cacciatori incontrati avevano tollerato il borbottio della multi, poi il colore è loro amico.
ad un passaggio di scollinamento dove si è per qualche metro su asfalto, ho trovato 4 enduristi racing muniti. 2 4T + 2 2T.
mi sono fermato un attimo, naturalmente mi hanno fatto 1000 domande. poi sono ripartito in fretta e furia cercando di precederli immaginando che i cacciatori avrebbero smesso di tollerarmi con l'allegra compagnia. sono partito, ma aihme, mi hanno seguito. e difatti, arrivati ad un bivio, non ci hanno fatto passare. al che, pensando conoscessero altri percorsi, decido di mettermi dietro per vedere un po' se riuscivo a seguirli. il sentiero era impestato davvero, scopro che non lo conoscevano, ed anche sulle cartine osm sul mio telefono non era segnato.
a parte una perdita di equilibrio a bischero, che mi ha fatto appoggiare col manubrio ad un albero spezzando (per fortuna giusto un terzo) la leva della frizione, stava andando tutto bene. un po' più in difficoltà di loro su fango profondo, ma ero anche l'ultimo della carovana, e lo trovavo particolarmente smosso. poi, uno ad uno si doveva passare un albero caduto. tutti ci smadonnano e ci stanno almeno 5' a testa. arriva il mio turno, ma sbaglio approccio. mi fermo, faccio per tornare indietro e riprendere un'altra traiettoria, ma la moto non vuol ripartire. minkia!!! penso (male) che forse sono troppo verticale, e non arriva benzina. giro la moto da spenta su un pendio allucinante, fangoso, e dove avevano appena fatto solchi e buche 4 moto tassallate, sgasando di brutto. se avessi avuto un'altra moto, sarei ancora li.
nulla, la moto non riparte. scendo ancora in folle, fino ad un semi piano soleggiato per cercare di capire. avevo rotto il sensore del cavalletto, molto probabilmente con lo stivale. maremma maiala! il rammarico è che probabilmente quelli avessero pensato che ero tornato indietro perchè non ero riuscito a salire.
a quel punto tiro fuori il kit sopravvivenza e faccio una riparazione di salvezza...
pronti a ripartire... però decido di lasciare quel sentiero, e prenderne almeno uno che era segnato sulle mappe. è stato cmq interessante, ed ho scoperto nuove vie e posti.
la fotocronaca...
appena salvo da un agguato di donne nigeriani, si comincia con lo sterrato. in lontananza l'appennino imbiancato ed i colli cavati che mi aspettano...
qui è dove sono riuscito a fermarmi per vedere cosa succedeva..
brugolina, si apre il cassetto, ed ecco il kit del piccolo meccanico. se ne parla poco, ma sono uno spettacolo questi 2 alloggi.
riparazione a pene di cane fatta con nastro isolante. praticamente ho fatto in modo che il bottoncino rimanesse schiacciato. a casa poi ho staccato il tutto. non so neanche se lo rimonterò. ordino sicuramente il pezzo di ricambio, ma mi sa che non lo monto fino a revisione (credo sia obbligatorio, o no?).
ad un certo pun to trovo una chiesina che aveva l'aria di essere abbandonata, con una veduta spettacolare su padule e mare...
si trovano spesso nel mezzo del nulla, delle ville spettacolari. qui si intravedeva un giardino bellissimo e non ho resistito a fermarmi a fare un paio di foto.
lui non era d'accordo che fossi li...
ho poi proseguito il giro nelle cave della volta scorso. in cima ho anche rincontrato gli enduristi. almeno hanno visto che me la sono cavata. avevamo direzioni opposte...
non è stata una giornata fortunata, ma mi sono cmq divertito.
il parafango anteriore ha resistito bene al fango impestato, le gomme su un paio di tratti avrei preferito il tassello, mi nel 90% del tragitto, meglio le mezler.
aloha!!!