abbandonate:
http://www.carboniaiglesias.net/miniere.asp
Queste miniere si raggiungono su strade sterrate che attraversano territori
splendidi. Una visita ad alcuni di questi siti e' un'ottima scusa per fare un
po' di turismo "sporco" che coniuga storia, archeologia industriale, natura e
divertimento.
Qui le moto, in un pezzo di asfalto relativamente recente che parte dallo
sterrato principale e porta ad un agriturismo. Ne avevo sentito parlare ma
questa era la prima volta che lo vedevo. Il tema dell'asfalto che avanza
ritornera' altre volte durante il percorso...
![Immagine](http://imageshack.com/a/img822/8711/kdz3.jpg)
Vieni, c'e' una strada nel bosco...
![Immagine](http://imageshack.com/a/img46/3804/o162.jpg)
Vista in questa ed altre foto la strada sembra priva di difficolta' e
percorribile anche da moto stradali, ed e' cosi' che la ricordavo. In realta' in
molti tratti e' peggiorata notevolmente, con sassi, canali, ghiaia, sabbia e
anche piccoli guadi; questo ha reso la cosa piu' divertente per me che avevo una
moto adatta ma piuttosto impegnativa per il mio compagno di escursione, con poca
esperienza fuoristradistica e con una moto pesante e gommata stradale. Ci sono
stati un paio di punti al limite... ma tutto e' filato liscio. Certo, e' mancato
un po' di divertimento (e foto del collega con la gamba intrappolata sotto la
moto che, senza alcuna speranza di sollevare da solo quel bisonte, in mancanza
di aiuto sarebbe ben presto diventato cibo per cinghiali; ma non si puo' avere
tutto...
![[Sogghigno] :mrgreen:](./images/smilies/icon_mrgreen.gif)
Si supera la miniera di Barraxiutta e si arriva alla miniera di Sa Duchessa. Si
noti la Alp in versione Gran Turismo e Long Range (nel senso che avevo due litri
di benzina nella borsa laterale non a contatto con lo scarico):
![Immagine](http://imageshack.com/a/img841/9944/xkey.jpg)
![Immagine](http://imageshack.com/a/img580/843/ucb3.jpg)
![Immagine](http://imageshack.com/a/img824/1867/v21z.jpg)
![Immagine](http://imageshack.com/a/img812/4434/4kfw.jpg)
Passiamo la miniera di Tiny e, immediatamente dopo, arriviamo ad Arenas:
![Immagine](http://imageshack.com/a/img856/1665/dfll.jpg)
![Immagine](http://imageshack.com/a/img59/2097/2cg7.jpg)
![Immagine](http://imageshack.com/a/img845/6534/45le.jpg)
Negli ultimi anni i vecchi siti minerari abbandonati vengono recuperati a scopo
turistico. Iniziativa lodevole sotto vari punti di vista (posti di lavoro,
possibilita' per i piu' giovani di toccare con mano un modo di vivere e lavorare
piu' duro di quanto molti di noi oggi riuscirebbero a concepire), ma che fa
perdere sicuramente il fascino del luogo fantasma e dell'esplorazione libera
degli edifici e delle gallerie. Quest'ultima cosa e' ormai praticamente
impossibile visto che le gallerie non aperte a scopo turistico (e visitabili
solo con guida) sono "messe in sicurezza" (traduzione: sono chiuse, con la
sicurezza di non poter piu' divertirsi a esplorarle come fino a pochi anni
fa). La cosa pero' ha anche dei piacevoli effetti collaterali, soprattutto nella
pausa pranzo:
![Immagine](http://imageshack.com/a/img33/7770/56b1.jpg)
Il giro riprende:
![Immagine](http://imageshack.com/a/img62/7766/uu5r.jpg)
![Immagine](http://imageshack.com/a/img31/4976/uxx2.jpg)
Costeggiamo la miniera di Baueddu, una grossa cicatrice aperta nel verde, e
arriviamo alla miniera di Malacalzetta:
![Immagine](http://imageshack.com/a/img822/1599/5jqg.jpg)
![Immagine](http://imageshack.com/a/img28/8451/gvwc.jpg)
![Immagine](http://imageshack.com/a/img33/7623/e2oz.jpg)
![Immagine](http://imageshack.com/a/img69/5615/nvnc.jpg)
A vederla cosi' sembra abbandonata da una vita, ma una mia amica ricorda di aver
vissuto li' quando faceva le elementari... ed e' piu' giovane di me. Viene da
pensare a quanto diceva Rokes qui...
http://motoalpinismo.forumup.it/viewtop ... oalpinismo
Si riparte. Dopo un po' si lascia lo sterrato per qualche km di asfalto
curvosissimo, ma ben presto si incontra la miniera di Candiazzus e si va via di
nuovo per la cattiva strada:
![Immagine](http://imageshack.com/a/img855/207/znq1.jpg)
![Immagine](http://imageshack.com/a/img62/5719/6gn8.jpg)
A bordo strada troviamo qualcosa di strano, nascosto dalla vegetazione:
![Immagine](http://imageshack.com/a/img823/6222/fx40.jpg)
![Immagine](http://imageshack.com/a/img819/9871/9s1e.jpg)
![Immagine](http://imageshack.com/a/img849/5984/hcye.jpg)
Ho percorso diverse volte questa strada in 4x4 e non l'avevo mai
notato. Probabilmente la prima volta che sono passato di li', prima della mania
(nonche' obbligo di legge) di mettere in sicurezza i siti minerari, questa
galleria non sarebbe stata ancora murata e io non sarei restato con la voglia di
sapere quanto a fondo si spinge nel fianco della montagna e quante curiosita'
nasconde.
La strada conduce a un dedalo di viuzze, tutte rigorosamente a fondo naturale,
in cui come al solito si perde l'orientamento. Senza il GPS e le mappe IGM piu'
foto aeree (descritte qui) non avremmo raggiunto la destinazione cosi'
facilmente. Ma alla fine:
![Immagine](http://imageshack.com/a/img829/5526/hkt3.jpg)
![Immagine](http://imageshack.com/a/img28/104/jgbe.jpg)
![Immagine](http://imageshack.com/a/img823/6714/wkz2.jpg)
![Immagine](http://imageshack.com/a/img854/3144/5tq3.jpg)
La giornata e' sempre stata velata con qualche occasionale spruzzata di acqua
mista a sabbia. Non e' il tempo migliore per rendere giustizia a questo panorama
che avrebbe meritato i colori accesi di una giornata di sole, ma bisogna
accontentarsi.
Ripartiamo e scendiamo verso il mare. La strada si snoda lungo il fianco della
montagna ed e' piuttosto esposta, ma e' larga e ben messa e non ci sono
rischi. Forse dovrei parlare al passato, pero'. Questo, subito dopo il punto
panoramico, e' l'ultimo tratto sterrato:
![Immagine](http://imageshack.com/a/img716/7980/gz7u.jpg)
Immediatamente piu' in la' riprende l'asfalto, anche questo una novita' rispetto
all'ultima volta che ho fatto questa strada. Il giro finisce qui; ora resta
soltanto il lungo trasferimento verso casa. Un po' piu' avanti, dove c'era la
deviazione per la miniera di Acquaresi e altre strade percorse anni fa in Land
Rover, c'e' un bivio enorme con tanto di cartelli e aiuole spartitraffico da
fare invidia a strade ben piu' trafficate, e un'altra bella (!) strada
asfaltata. Chissa' se hanno lasciato qualcosa. Poco dopo superiamo il valico
verso Masua (e lo splendido panorama di Porto Flavia e il Pan di Zucchero) che
una decina d'anni fa era tutto un susseguirsi di stretti tornanti con diversi
punti esposti e privi di protezione, il tutto rigorosamente sterrato e largo
quanto bastava a consentire il passaggio di due mezzi affiancati (be', forse, se
i mezzi non erano troppo ingombranti e il pelo sullo stomaco troppo
poco. Altrimenti, retromarcia fino al primo slargo). Era uno spettacolo. Ora
sono rimasti solo alcuni tratti del percorso originale, non piu' raggiungibili
dal recente nastro di asfalto.
Ricordo che, poco dopo il mio arrivo in Sardegna e l'inizio dell'attivita'
escursionistica, mia madre mi chiedeva sempre dove andavo a mangiare quando
andavo in giro. Io le spiegavo che bisognava portarsi il pranzo al sacco perche'
non c'era altra possibilita' di mangiare e lei non riusciva a capacitarsi del
fatto che non ci fossero ristoranti. Be', dopo aver percorso questa strada, ha
capito. E non era niente, ovviamente, rispetto ai posti che potevamo raggiungere
a piedi. Se la cosa fosse accaduta oggi avrebbe continuato a non capire...
Certo, per chi vive in queste zone l'arrivo dell'asfalto semplifica la
vita. Quello che per noi e' un divertimento per loro e' un fastidio. Mentre noi
poi ritorniamo alla civilta' e alle sue comodita' loro restano li', in mezzo al
niente o quasi, e la possibilita' di raggiungere un ospedale, un ufficio
pubblico o il loro posto di lavoro senza dover fare il Camel Trophy e'
sicuramente la benvenuta. Sara' quindi un sentimento egoistico ma l'espansione
senza limite, come un cancro in metastasi, dell'asfalto mi mette una tristezza
infinita. Cosa restera' alla fine?