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La Transvallata delle Grandi Pietre

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alp
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La Transvallata delle Grandi Pietre

Messaggio da alp » mar 06 mar, 2007 6:43 pm

La Transvallata delle Grandi Pietre

Pietra Cappa, l'asceterio delle Rocce di San Pietro e Pietra Tonda


La Vallata delle Grandi Pietre è situata in provincia di Reggio Calabria, ricca di rocce e grotte, assomiglia molto ai paesaggi della Cappadocia. Probabilmente fu anche per questo motivo che, nel tardo medioevo cercarono rifugio in questa zona alcuni eremiti basiliani provenienti dall'Oriente, attratti dalla solitudine dei luoghi, dalla loro impenetrabilità e panoramicità. Un luogo ideale per l'ascesi spirituale e, soprattutto, lontano e al riparo dalle persecuzioni musulmane del periodo.

Pietra Cappa rappresenta la regina di questa vallata e di tutto l'Aspromonte. Con la sua cima piatta di 829m slm, questo imponente monumento naturale è stata oggetto di numerose leggende già dal medioevo, quando veniva chiamata Pietra Cauca, cioè vuota, erosa dagli agenti atmosferici. In direzione Est-Nord-Est, a meno di un chilometro in linea d'aria, si trovano le Rocce di San Pietro e Pietra Tonda.

Le Rocce di San Pietro presentano delle cavità che furono utilizzate come rifugio da monaci eremiti, seguaci di San Basilio di Cesarea (nato nel 329 e morto nel 379), giunti sull'Aspromonte dalla Siria, dalla Palestina e dall'Egitto negli anni a cavallo tra i 500 e il 600 per sfuggire alle persecuzioni degli arabi nei confronti dei cristiani. Con l'editto del 726, che vietava il culto delle immagini sacre, ci fu un forte esodo da Costantinopoli e gran parte dell'Oriente da parte di monaci accusati di iconoclastia. Gli ultimi arrivi di eremiti pare che risalgano al X secolo e che provenissero dalla vicina Sicilia, caduta in mano ai musulmani. Da qui si gode di un panorama ampio: Aria di Vento a Nord, Gerace e Siderno a Nord-Est, lo Jonio a Est e Montalto a Sud-Ovest.

Questa zona è raggiungibile facilmente da più parti, anche con mezzi non specialistici. E' compresa, in linea d'aria, fra S. Luca e Platì, molto vicina a Natile Vecchio. E' comodo arrivarci dalla SS 106, prendendo la strada che sale per S. Luca oppure, ancora meglio, salendo da Bovalino per Natile.


Il percorso

Per la lunghezza del tracciato e la bellezza dei panorami, si consiglia di dedicare tutta una giornata a questo percorso, così da poter sostare a lungo nei punti più interessanti. Il nostro tour turistico-culturale è di circa 150 chilometri, realizzabile, di solito, solo nel periodo tra maggio e novembre con partenza da Reggio Calabria e rientro nella stessa località. Il percorso è facile, fattibile anche con enduro stradali o con auto prive di trazione integrale.

Dai zero metri sul livello del mare di Reggio si prende direzione Nord verso Gallico e si prosegue sulla nazionale fino all’incrocio per Villa San Giuseppe. Si procede verso monte fino alla prima macelleria poco prima del paese e ci si immette nella stradina ripida ma asfaltata che si trova subito a sinistra. Finita la salita, al primo bivio a destra fino al cimitero per poi svoltare a sinistra verso Rosalì. Al primo incrocio importante del paese, girare a sinistra per 100m verso mare e, in corrispondenza di una grande fontana, girare a sinistra attraversando il ponticello largo poco più di 1.50m. Procedere, quindi verso monte in direzione Milanesi. Attraversare il paese e continuare sulla strada asfaltata verso monte. Non si può sbagliare. Ben presto l’asfalto stradale diventa cemento e, quindi terra. Attenzione al fango se ha piovuto da poco!

La carreggiabile conduce fino a Mannoli, pochi Km sotto Gambarie. Sosta per rifocillarsi e partenza per Gesumino.

Si può arrivare in località Gesumino sia da Delianuova che da Gambarie lungo la SS 183. Al Km 8 c'è in bivio con una stradina secondaria asfaltata ben tenuta nel suo tratto iniziale. Un cartello verde indicherà: Gesumino-Carmelia. Anche questo tratto è per tutti i tipi di moto o di auto.

La strada, a parte l'inizio, presenta un asfalto mal conservato lungo la serie di tornanti che si susseguono per i primi chilometri. Dopo il lungo rettilineo verso Sud-Sud-Est, il percorso cambia decisamente direzione verso Nord-Nord-Ovest cominciando a diventare leggermente più difficoltoso per il terreno privo di manto asfaltato.

Il primo punto di sosta sarà la Pietra Salva, un grosso monolito sul quale arrampicarsi (a piedi). Continuando, a circa un chilometro si incrocerà il Torrente Cirello lungo una curva sinistrorsa. A una decina di metri prima del ponticello, parcheggiare sulla destra per tornare a piedi per una cinquantina di metri (dove inizia il filo spinato) e scendere lungo il versante della montagna, seguendo il rumore dell'acqua. Attraversare il torrente e proseguire la discesa lungo l'argine destro per ammirare la cascatella di una quindicina di metri con la felce che si inerpica lungo tutta l'altezza.

Ancora un paio di chilometri e si arriva a Carmelia dove si può sostare per degustare prodotti genuini e vino locale.

Partiti dalla Chiesa del villaggio verso "i Chiani i Juncu" lungo una strada molto larga ma con asfalto distrutto in gran parte, si supererà una area di pic-nic sulla destra fino ad arrivare, dopo 5 Km ad un bivio a destra dopo una curva stretta destrorsa. Seguire l'indicazione per Polsi e cominciare a salire per 2 Km fino ad incrociare il bivio della strada San Luca - Montalto dove, se siete fortunati, troverete un cartello che vi indicherà a destra verso Montalto e a sinistra verso Polsi.

Dopo alcune centinaia di metri percorsi in direzione Est arriverete all'incrocio per Polsi. Proseguire diritto lungo l’ottima strada asfaltata e seguirla sempre fino ad arrivare ad un grande spiazzo panoramico: è consigliabile fermarsi a godere lo splendido panorama visibile da Serro Cropanelli (1320m slm). Procedendo ancora sull'asfalto per poche centinaia di metri, la strada continua sempre ben asfaltata e dopo circa 5 Km da Serro Cropanelli si potrà iniziare a vedere Pietra Cappa dall'alto. Fermarsi al Km 5.5 da Serro Cropanelli per le foto di rito! Dopo poco meno di un km, si svolta all'incrocio a sinistra per Pietra Cappa e si segue lo sterrato per 3.5 Km fino ad un cancello. Si scende verso destra e si raggiunge il Casello di San Giorgio dopo poche centinaia di metri. Qui ci si ferma e si prosegue a piedi per visitare Pietra Cappa.

Ripartiti dal Casello di San Giorgio, si risale lungo lo sterrato per alcune centinaia di metri e, prima del cancello, si prende la carreggiabile a destra e si segue la via principale per poco più di 5 Km fino ad un ovile per poi scendere a destra per alcune centinaia di metri fino alle Rocce di San Pietro dove ci si ferma per la visita dell'asceterio e per godere dello splendido panorama di Pietra Tonda. E’ questa la meta più lontana del percorso proposto.

Per tornare a Reggio si ripercorre a ritroso tutto il tragitto.



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A presto e...
Buon motortrip,

alp

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max37
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Messaggio da max37 » gio 13 mar, 2008 2:59 am

che bei posti che avete.
Max37

http://www.tecnicamotori.it/

La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

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