[size=150]ATTENZIONE[/size]: oggi dalle 13:00 circa il forum sara' utilizzabile in sola lettura per operazioni di manutenzione. L'operazione dovrebbe durare alcuni minuti,

Alla frana Colella

Qui troverai resoconti di escursioni e raduni realizzati in Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Campania e Molise.
Rispondi
alp
Messaggi: 1368
Iscritto il: dom 11 feb, 2007 10:10 pm
Località: Reggio Calabria

Alla frana Colella

Messaggio da alp » gio 30 dic, 2010 7:03 pm

Alla frana Colella


Giornata fredda ma senza nuvole. Sono appena le sette e mezza ma si sa, quando in programma c’è un’uscita con gli amici in moto, non si vede l’ora di partire. Un paio di telefonate per confermare il luogo dell’appuntamento: il viadotto Cellantoni! Oggi saremo due coppie: due motoalpinisti e due quad (uno sport ed un’utility) e abbiamo intenzione di affrontare un giro lungo ad andatura turistica, da veri gentlemen dello sterrato.

Immagine

Viaggiamo affianco alla Fiumara dell’Annunziata e più in alto incontreremo tanto di quel fango… da farci dimenticare di fare le foto. Come sempre, quando ci troviamo di fronte alle difficoltà, l’istinto di sopravvivenza predomina sulle motivazioni estetiche.

Immagine

Con Pino decidiamo di partire da Vito (ben conosciuta dal nostro Frank!) per attraversare Sant’Antonino infangandoci nella fiumara. Il terreno è argilloso e, quando piove tanto come in questa stagione, l’esondazione del corso d’acqua crea tutt’intorno agli argini una fanghiglia davvero difficile da attraversare. Nonostante ciò, arriveremo a Limbone con un certo anticipo rispetto ai nostri compagni carrellati che hanno fatto un lungo giro su asfalto. L’attesa è piacevole: un gran bel sole e uno splendido vulcano sullo sfondo.

Immagine

Qui non c’è bisogno di alcun commento: Pino si sta per addormentare, è già infreddolito. L’inizio è preoccupante. Speriamo che il nostro fido condottiero si riprenda subito altrimenti siamo fregati. Proverò a offrirgli un buon caffè al bar del prossimo distributore di benzina. In fondo l’Etna fuma fra la neve.

Immagine

Primo piano del vulcano arrabbiato.

Visto che non arrivano telefoniamo per spostare il nostro incontro in contrada Livinelli così, approfittando del tempo a disposizione, prenderemo un caffè doppio. Rombi conosciuti in lontananza (nel silenzio della montagna qualsiasi rumore rimbomba!). Eccoli! Facciamo le presentazioni. Pino, che dopo aver preso una sventola per una di strada è tornato con la coda fra le gambe sugli amati sterrati, Tonino, col suo Yamaha utility abbiamo ormai percorso tanti km insieme arrivando anche fuori provincia, Loris, suo fratello, ormai da oltre dieci anni in Piemonte, partecipa a campionati di quad anche a livello internazionale. Pericolo! Mi sono detto, e subito ho proposto che loro andassero avanti. Molto compostamente, devo dire elogiandoli entrambi, hanno sopportato le nostre andature escursionistiche prendendosi una bella pausa di relax e gustandosi la varietà dei panorami che questo giro di un centinaio di km ha offerto loro.

Immagine

Tonino si diverte a gironzolare sotto una cascata.

Immagine

E qui il quad recupera il sentiero con fatica.

Partiamo infilandoci nella Fiumara della Cartiera dove ci attendono dei guadi interessanti e qualche cascata impossibile. Scatto le prime foto e noto con piacere il gusto che provano nel fermarsi e guardarsi intorno. Per fortuna si riesce a by-passare senza troppi intoppi i punti difficile grazie ad alcune carreggiabili appena spianate dalla gente del luogo con le loro motopale. Riusciamo perciò a raggiungere senza troppe difficoltà la Mandra del Fucirù dove, ancora una volta ci fermiamo a bere un sorso e fare qualche chiacchiera.

Immagine

Si by-passa l’ostacolo con piccoli artifici.

Continuiamo lungo l’altipiano viaggiando intorno ai 1200m slm per poi scendere rapidamente a Chiumputu. Il gruppo procede compatto, manteniamo tutti la medesima andatura turistica. Ogni tanto Loris “impazzisce” e spara il suo quad lungo le curve ampie derapando in controsterzo. Ma la ragione, per fortuna, prende poi il sopravvento e il nostro baldo giovane ritorna compostamente alla nostra andatura motoalpinistica.

Immagine

Ogni tanto incontriamo qualche cancello chiuso che ha la funzione di impedire che le mandrie si allontanino troppo. Attraversiamo e, approfittando della sosta, facciamo una bevuta, poi richiudiamo lo steccato e ripartiamo facendo attenzione agli animali liberi al pascolo.

Immagine

Raggiungiamo uno dei punti più alti della Fiumare del Sant’Agata. Il ponte che l’attraversa è stato tranciato in due di netto. L’unica possibilità che abbiamo di proseguire il nostro viaggio è provare il guado, anche se profondo. La “fifa” è tale che ci dimentichiamo di immortalare il passaggio e la gioia per esserci riusciti ci fa procedere senza sosta per una decina di km. Risalire a Cufalo è poco più di un attimo. La particolarità di questo tour odierno è che siamo partiti dal livello del mare e abbiamo raggiunto 1400 m in due ore. Siamo ridiscesi a 400 m in neanche un ora e poi risaliti nuovamente a 1200 e ritornati a zero nelle tre ore successive. Considerata la sosta pranzo e le fermate fotografia-acqua-pipì una giornata piena, fino al tramonto.

Immagine

Una breve pausa di meritato riposo.

La pineta della Renazzola di Peripoli è nel suo massimo splendore. Gli alberi verdi hanno una tinta così intensa da sembrare finti. Da qui abbiamo lambito, dopo una decina di km, il bordo superiore della frana Colella, un luogo in cui il dissesto idrogeologico si può cogliere in tutta la sua inquietante potenza come fenomeno inarrestabile ma che non costituisce pericoli diretti per le attività dell’uomo, mentre, il paesaggio risultante lascia strabiliato l’osservatore con la variegata bellezza di
colori e di forme che le rocce alterate assumono. Uno smottamento di terreno davvero imponente staccatosi a monte della fiumara più vicina a Roccaforte del Greco, una grossa comunità montana abitata da una importante minoranza etnica grecanica. Lo scivolamento dei depositi recenti ha permesso che affiorassero le formazioni metamorfiche del periodo paleozoico: gneiss occhiadini, filladi e scisti biotitici, fortemente alterati sotto forma di sabbioni detritici giallastri e verdastri o, come argille con colorazioni grigio-azzurrognole e anche nerastre, lo scenario che ne risulta è estremamente suggestivo!

Immagine

La frana vista dall’alto.

Perdendo quota attraversiamo Murgi e raggiungiamo la Contrada Marosofiglia per poi risalire nuovamente a quota 1200 sui Piani di Lopa. Cominciamo ad avere un certo appetito e, all’unanimità si decide di fermarci alla Lanterna, un ristorante-bar, per mangiare qualcosa.

Immagine

Sullo sfondo i monti innevati che abbiamo affrontato.

Piccolo spuntino a base di affettati e formaggi non senza un sorso di vino (non dei migliori!). Pane non ce n’è e dobbiamo accontentarci di biscotto di grano ammorbidito con acqua. Fuori si ghiaccia e noi siamo accovacciati al camino e asciughiamo come meglio possiamo le nostre felpe sudate. Chiacchiariamo col proprietario del ristorante e approfitto per chiedere informazioni su una mia ex alunna appena laureata in medicina. Dopo un’oretta di sosta riuscire è un’impresa. Fa freddo e ci rimettiamo in sella con l’intenzione di evitare di farci del male con qualche brutta scivolata.

Il buon senso ci impone di non andare alla ricerca di chissà cosa. Siamo già abbastanza stanchi e soddisfatti della bella giornata trascorsa. Le ultime ore del rientro sono di solito le più pericolose. Dopo un bicchierotto i muscoli si rilasciano e si corre il rischio di essere deconcentrati nella guida. Stabiliamo perciò di riprendere lo sterratone carreggiabile già percorso all’andata.

Immagine

L’Alpetta un po’ intimorita in attesa di ritornare sulla neve.

La velocità è di crociera. La discesa non molto ripida va affrontata con prudenza, anche se il vino invita a lasciarsi andare. Arriviamo a fondo valle rincuorati dalla temperatura più mite, ma ora ci tocca risalire fino ai 1200 m. Il terreno è friabile e anche su quattro ruote la prudenza non manca. Sull’altipiano spira un vento teso. Fa decisamente freddo e non vediamo l’ora di immetterci fra gli alberi che avvolgono lo sterrato che ci ricondurrà verso il mare.

Arriviamo al guado della Cartiera che son già le quattro. Il sole è basso, la temperatura pure e si avvicina l’ora del rientro. Pochi km e raggiungiamo il carrello su cui dovranno essere caricati i quad. E’ stata una gran bella giornata: sole, freddo, un bel gruppetto d’amici, un breve spuntino e tanta sterrata. Quanto basta per rientrare a casa contenti. Ci si saluta con calore e si affrontano gli ultimi km di asfalto prima di raggiungere casa. Stasera avrò a cena degli amici e devo preparare la tavola. Giusto il tempo di fare una doccia e … alla prossima.


P.S.: Durante il pranzo ho appreso con piacere che in provincia di Torino, con l’arrivo di Cota sono stati aboliti buona parte dei divieti di transito per le sterrate pedemontane. Questo ha rinvigorito certamente tutto il mondo che ruota intorno al tassello e ha ridato forza alle motivazioni escursionistiche che, ormai, in molti stavano perdendo per l’impossibilità di poter girovagare in lungo e in largo per i monti.

Immagine

Breve pausa per l’acqua.

Personaggi e interpreti:
Pino
Immagine


Tonino
Immagine


Loris
Immagine


Ed io
Immagine


Concludiano con le ultime foto

Immagine

Immagine

Immagine


E un caro saluto a tutti voi
Immagine
A presto e...
Buon motortrip,

alp

Avatar utente
betaflo
Messaggi: 641
Iscritto il: ven 21 dic, 2007 12:44 pm
Località: Mondolfo PU Moto: Sherco SE300 i-f

Alla frana Colella

Messaggio da betaflo » gio 30 dic, 2010 7:50 pm

Quando la voglia di uscire con gli amici per farsi un bel giro è tanta, non c'è tempo che tenga...freddo, caldo, pioggia, neve passano in secondo piano :P
Molto belle le foto scattate, specialmente quella del vulcano innevato!

Grande alp :wink:
Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina

Avatar utente
max37
Messaggi: 6633
Iscritto il: mer 06 giu, 2007 8:23 pm
Località: Dueville ( Vi ) Moto: Cagiva Navigator 1000 Beta Alp 200

Alla frana Colella

Messaggio da max37 » ven 31 dic, 2010 12:50 am

gran belle foto e bel giro, complimenti
Max37

http://www.tecnicamotori.it/

La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

Avatar utente
Brianza
Messaggi: 805
Iscritto il: mer 05 dic, 2007 10:19 pm
Località: Provincia di Como - Beta Alp200 - Montesa 4tr

Alla frana Colella

Messaggio da Brianza » sab 01 gen, 2011 9:31 pm

sempre molto belli i posti dei vostri giri,
complimenti a tutto il gruppo 8)

Ma quest'anno uscite sci escursionistiche nel profondo Sud ancora nulla :?:
Da noi la stagione è partita alla grande tanta neve e tempo finalmente bello.

ciao.
Immagine

alp
Messaggi: 1368
Iscritto il: dom 11 feb, 2007 10:10 pm
Località: Reggio Calabria

Alla frana Colella

Messaggio da alp » sab 01 gen, 2011 10:40 pm

Ecco alcune foto scattate nelle nostre escursioni con gli sci assieme ai soliti amici: Pino (WR 250 R) e Gino (DR 400 S)

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine

Immagine
A presto e...
Buon motortrip,

alp

Avatar utente
rerechan
Messaggi: 1790
Iscritto il: dom 24 ago, 2008 3:08 pm
Località: Cittadella PD

Alla frana Colella

Messaggio da rerechan » dom 02 gen, 2011 1:41 pm

Bellissimo, gia' la prima foto mi invoglia a mettermi "in moto", ma d'inverno son pigro...
chi va piano,
va sano e...
ammira il paesaggio.
(E magari vede le fate nei boschi!!)

Avatar utente
Brianza
Messaggi: 805
Iscritto il: mer 05 dic, 2007 10:19 pm
Località: Provincia di Como - Beta Alp200 - Montesa 4tr

Alla frana Colella

Messaggio da Brianza » lun 03 gen, 2011 2:35 pm

Immagine


OH ! ! ! ! motoalpinista in versione sci-escursioniastica 8)

Bene vedo che anche da voi le occasione per delle belle uscite sulla neve non mancano.

La montagna regala emozioni forti tutto l’anno, e non solo in moto. :wink:

Ciao
Immagine

Avatar utente
rokes
Messaggi: 2509
Iscritto il: dom 31 mag, 2009 7:17 pm
Località: (TV) - Parigi
Contatta:

Alla frana Colella

Messaggio da rokes » mer 05 gen, 2011 11:57 am

Complimenti!
Bel giro e belle foto in una splendida giornata, malgrado il freddo di stagione che rinvigorisce! :D
Come si può restare chiusi in casa quando fuori ci sono luoghi così meravigliosi da esplorare
e non nutrire di passione quel tassello del cuore e della memoria che si chiama fuoristrada?

Ciao, Paolo

husqvarna100
Messaggi: 2247
Iscritto il: ven 02 mag, 2008 11:39 pm
Località: varese

Alla frana Colella

Messaggio da husqvarna100 » mer 05 gen, 2011 1:34 pm

Freddo-neve-acqua-fango!!!!????
Si e' ribaltata l'Italia.
Fatemi capire,c'e' qualche cosa che mi sfugge.
Ma il Sud non e' quel posto dove regna il sole??
Battute a parte---bellisime foto e bella compagnia.
Vedo che hai chiuso in bellezza.
Ciao e Auguri a te e al gruppo.

Claudio.

Avatar utente
menca
Messaggi: 354
Iscritto il: mar 08 set, 2009 6:41 pm
Località: Triangolo Lariano

Alla frana Colella

Messaggio da menca » gio 06 gen, 2011 10:58 pm

Complimenti a tutti!! Foto bellissime!!

Rispondi