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La Cavalcata delle saline

Inviato: mar 13 mar, 2007 7:21 pm
da alp
La Cavalcata delle saline


Con alcuni amici ci siamo dati appuntamento per il solito giro in moto alle pendici dei nostri monti. Sulla cartina dell’Istituto Geografico Militare abbiamo individuato il percorso che inizia da alcune saline: mille metri di dislivello per passare dal mare a un borgo pedemontano, vicinissimo ad una delle sorgenti più belle della zona. L’orientamento non sembra difficile.

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Carichiamo le moto sul carrello e ci avviamo. Dopo 24 km, in meno di mezz’ora, siamo alle saline. Qui c’è qualche altro amico che si aggrega al gruppo o meglio, è il gruppo che viene guidato da Consolato, appassionato trialista (Beta Techno) che vive in una splendida villa che si affaccia sul mare. Saluti, pacche sulle spalle e si prende qualcosa al bar prima di scaricare le moto e cominciare l’escursione in fuoristrada.

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Le colline a monte sono rocce detritiche costituite da elementi sabbiosi cementati più o meno tenacemente. Ci sono roccioni sedimentari, formatisi con il consolidamento di fango alluvionale. Qui l'argilla assume colorazioni differenti in base ai riflessi della luce circostante. Per la loro particolare conformazione, questi luoghi sono il paradiso dei trialisti.

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Il gruppo è eterogeneo: dal tranquillo e anziano motoalpinista ai giovani trialisti di buon livello agonistico. Non è un problema! Ognuno segue il suo istinto e così mentre uno trotterella sulla carrareccia qualcun altro si inerpica dove ci sono le capre che guardano perplesse questi strani “animali”. Non siamo di quelli che si portano dietro la fretta delle grandi metropoli: viaggiamo ad andatura di mulo, ogni tanto qualcuno si ferma ad ammirare il panorama, qualcun altro a fotografare e qualcun altro ancora, di quelli un po’ fissati si ferma per sistemarsi la “zona”, tanto per sgranchirsi le gambe. Che ci dobbiamo fare se abbiamo di queste amicizie!

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Dopo tante fatiche riusciamo a riportare i trialisti fondamentalisti sulla giusta strada (la carreggiabile) e andiamo avanti seguendo le indicazioni per il paese più grosso della zona. Proseguiamo quindi nel letto del fiume e lo risaliamo seguendo la carrareccia principale. Percorsi alcuni chilometri arriviamo ad un punto dove ci fermiamo ad ammirare il panorama sul mare e riprendiamo energie gustando un po’ di frutta secca. Riprendendo la carrareccia, superiamo un torrente e attraversiamo una bella e fitta pineta che ci porta ad un paese ai piedi di una ripida rupe. Qui chiediamo indicazioni per proseguire e cominciamo a salire lungo una carreggiabile, Siamo a quota 900m di altitudine. Dopo alcuni chilometri di sterrata arriviamo a destinazione che è pomeriggio.

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Non troviamo un locale aperto per ristorarci ma la nostra guida conosce un pastore che produce ricotta. Partiamo a razzo e lo incontriamo mentre andava nella sua stalla. Lo seguiamo e poi tutti assieme ci invita a mangiare pane e ricotta con olive e salame di casa. Ovviamente non manca il buon vino della zona. Mangiamo troppo ma siamo soddisfatti e felici per la bella esperienza. Procedendo a passo d’uomo rientriamo dagli sterrati che abbiamo percorso all’andata. Ringraziamo Consolato per la bella cavalcata che ci ha permesso di fare, ci salutiamo e ci ripromettiamo di tornare un’altra volta, apposta, dall’amico pastore a riprovare con piacere il suo pane e ricotta con salame, olive e buon vino.

Non pretendiamo altro dalla vita!