Parco Nazionale dello Stelvio - Al Passo Zebrù - MTB
Inviato: mer 16 set, 2009 12:40 am
Per quella domenica le previsione davano bello stabile anche in montagna.
Non potevamo non approffitarne per fare questa gita da tempo programmata.
Percorriamo tutta la Valtellina sino a Santa Caterina Valfurva dove parcheggiamo le auto.
Risaliamo la stretta Valle del Forno sino a raggiungere a circa 2200 mt il Rif. Forni, un vero albergo immerso nel verde.
Proseguiamo per la valle di Cedec verso il Rif. Pizzini.
Salendo di quota il bosco si dirada, la visuale si allarga ci ritroviamo ad ammirare sulla nostra destra l'enorme ghiacciaio dei Forni, la vedretta Cedec e quella del Cevedale che con le loro lingue glaciali scendono quasi sino a valle.
Ora si vede il Rif. Pizzini
Quello che fa impressione avvicinandoci al Rifugio è l'enorme mole del Gran Zebrù 3851 mt. che si innalza nel cielo azzurro.
Dopo una breve sosta al Rifugio risaliamo gli ultimi 300 mt che ci separano dal Passo del Zebrù a quota 3005 mt.
A piedi risaliamo il crinale sopra il passo.
I segni della Grande Guerra sono ancora evidenti, resti di trincee e filo spinato.
Mi siedo un attimo stanco morto, ma felice di essere per un giorno in questo posto meraviglioso.
La lunga discesa verso Santa Caterina
Ciao
Non potevamo non approffitarne per fare questa gita da tempo programmata.
Percorriamo tutta la Valtellina sino a Santa Caterina Valfurva dove parcheggiamo le auto.
Risaliamo la stretta Valle del Forno sino a raggiungere a circa 2200 mt il Rif. Forni, un vero albergo immerso nel verde.
Proseguiamo per la valle di Cedec verso il Rif. Pizzini.
Salendo di quota il bosco si dirada, la visuale si allarga ci ritroviamo ad ammirare sulla nostra destra l'enorme ghiacciaio dei Forni, la vedretta Cedec e quella del Cevedale che con le loro lingue glaciali scendono quasi sino a valle.
Ora si vede il Rif. Pizzini
Quello che fa impressione avvicinandoci al Rifugio è l'enorme mole del Gran Zebrù 3851 mt. che si innalza nel cielo azzurro.
Dopo una breve sosta al Rifugio risaliamo gli ultimi 300 mt che ci separano dal Passo del Zebrù a quota 3005 mt.
A piedi risaliamo il crinale sopra il passo.
I segni della Grande Guerra sono ancora evidenti, resti di trincee e filo spinato.
Mi siedo un attimo stanco morto, ma felice di essere per un giorno in questo posto meraviglioso.
La lunga discesa verso Santa Caterina
Ciao