Accertato che nessun membro della famiglia era disposto a seguirmi, infilo in macchina la MTB e via verso il Lago del Segrino sopra Erba.
Dal Lago una strada asfaltata, chiusa al traffico, risale per 8 km le pendici del monte Cornizzolo.

Poco prima del Rif. Marisa Consiglieri vi è un campo di decollo per gli appassionati di deltaplano e parapendio.



In prossimità del Rifugio, in secondo piano i Corni di Canzo e Le Grigne

Dalla Chiesetta la strada prosegue sterrata verso il Monte Rai e il Sasso di Malascarpa.

Dopo circa due ore arrivo nella Riserva Naturale del Sasso di Malascarpa

L'Area è di notevole interesse geologico e ambientale, qui vivono protette specie diversi di pipistrelli. Nelle rocce vi sono moltissimi fossili di conchiglie “Choncodon”.
La leggenda dice che sono le impronte degli zoccoli del diavolo, da questo il nome Malascarpa.

Altra particolarità di questa zona sono i “Campi solcati” l'azione erosiva delle acque ricche di anitrite carbonica, ha creato profonde scannellature nella roccia calcarea.

Dal belvedere del Malascarpa, la città di Lecco e il Monte Resegone.

Sulla strada del ritorno una breve deviazione mi porta sulla cima del Monte Rai.

Da quassù mentre lo sguardo spazia dai monti della Valsassina ai laghi della Brianza, mi ricarico di energia per affrontare un'altra settima di lavoro.



