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[size=150]ATTENZIONE[/size]: oggi dalle 13:00 circa il forum sara' utilizzabile in sola lettura per operazioni di manutenzione. L'operazione dovrebbe durare alcuni minuti,
Motomaialata 2009 Reggio Calabria
Motomaialata 2009 Reggio Calabria
lavoro squisito,siete grandi| ![[Sorrisone] :D](./images/smilies/icon_biggrin.gif)
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Motomaialata 2009 Reggio Calabria
Motomaialata 2009 Reggio Calabria
Rispondo a Rokes:
questo tratto in cui Tino ha spinto la moto insabbiata non è per niente soft! Potremmo considerarlo anzi, hard, di quelli che sulla cartina sono segnati in nero.
questo tratto in cui Tino ha spinto la moto insabbiata non è per niente soft! Potremmo considerarlo anzi, hard, di quelli che sulla cartina sono segnati in nero.
A presto e...
Buon motortrip,
alp
Buon motortrip,
alp
Motomaialata 2009 Reggio Calabria
Altre foto dei giri di perlustrazione:
Già tre settimane prima della manifestazione,
col fidato Pino abbiamo saggiato alcune zone
per valutare la praticabilità dei sentieri
e la possibilità di intrecciare carraie e trazzere
per collegarle fra loro in un unico e lungo percorso.
Il “solito” bel sentiero fra pietre e vigne che
sale da Cùrduma è stato il primo ad essere
abbordato.
Salendo in cima alle colline, grossi sassi smossi
ci hanno creato non poche difficoltà.

Nella zona a monte di Cùrduma dove ancora c’è una ottima percorribilità.
Non era sufficiente cercare una trazzera qualsiasi.
Ne volevamo una particolarmente panoramica…
e, quella che cercavamo…
l’abbiamo trovata.

A sud del Vallone del Palombaro lungo la trazzera che porta verso Case Catania.
Gira, gira e rigira alla ricerca
delle possibili bretelle di intreccio
fra le grandi carreggiabili
che faranno da guida al percorso.

All’ombra degli alberi per ripararci dal caldo eccessivo (siamo a metà novembre e possiamo girare leggeri, ma solo in mulattiera, quando la pista è impegnativa).
Nonostante si vada in quota,
il caldo si fa sentire e così
ci ritroviamo in maglia di cotone
a cercare riparo dall’arsura.
Incredibile la temperatura
che si continua a registrare sul versante jonico,
ai piedi dell’Aspromonte.

Sullo sfondo la Sicilia e lo spuntone di roccia proprio a picco sulla zona di Cuba
Ma ritorniamo al completamento del tour
che abbiamo proposto inizialmente.
La cartina 4 mostra il tratto
che da Masella conduce al Vallone della Madonna.
Assieme al pezzo riportato nella cartina 5
è l’unico tratto di percorso
che viene ripetuto rispetto alla prima edizione.
In effetti, pero, si tratta di seguirlo al contrario,
dopo tanti chilometri alle spalle e tanto appetito in corpo:
molti di noi, probabilmente, stenteranno a riconoscerlo
(sembrerà, sicuramente, più difficile).


Cartina 4
In effetti, le tracce che abbiamo realizzato in cartina
sono il residuo utile di un lungo giro
che abbiamo percorso
durante le oltre sei ore di escursione
della prima giornata di verifiche.
Abbiamo anche provato ad allungare oltre la Fiumara delle Paludi,
fra Calamaci e Cicutà,
ma i tempi risultano eccessivi
perché si possa proporre questa deviazione
per la manifestazione.

Verso Cicutà
Abbiamo tentato anche a valle,
scendendo lungo il letto della Fiumara del Tuccio
e quella di Mélito
ma ci siamo trovati di fronte a troppe interruzioni
dovute a frane di materiale argilloso e fanghiglia
che ci hanno impedito di proseguire.
Inoltre, alcuni guadi erano improponibili.


Una delle tante fiumare e una delle tante avanscoperte per testare la profondità del guado
Nella cartina 5 vediamo il percorso che
dal Vallone della Madonna porta a Sant’Andrea.
Rispetto alla vecchia edizione,
le attuali condizioni dovute al maltempo
impediscono la percorribilità alle bicilindriche
(tutto il tratto è in rosso!)


Cartina 5


Foto 79 a
Ed ecco il nostro eroe nella zona di Calamaci
Infine, la fase conclusiva, un semplice sterrato
da Sant’Andrea a Lazzaro e via lungo la SS 106
per circa 8 chilometri fino a Mortara per pranzare al Concorde.


Cartina 6
Già tre settimane prima della manifestazione,
col fidato Pino abbiamo saggiato alcune zone
per valutare la praticabilità dei sentieri
e la possibilità di intrecciare carraie e trazzere
per collegarle fra loro in un unico e lungo percorso.
Il “solito” bel sentiero fra pietre e vigne che
sale da Cùrduma è stato il primo ad essere
abbordato.
Salendo in cima alle colline, grossi sassi smossi
ci hanno creato non poche difficoltà.

Nella zona a monte di Cùrduma dove ancora c’è una ottima percorribilità.
Non era sufficiente cercare una trazzera qualsiasi.
Ne volevamo una particolarmente panoramica…
e, quella che cercavamo…
l’abbiamo trovata.

A sud del Vallone del Palombaro lungo la trazzera che porta verso Case Catania.
Gira, gira e rigira alla ricerca
delle possibili bretelle di intreccio
fra le grandi carreggiabili
che faranno da guida al percorso.

All’ombra degli alberi per ripararci dal caldo eccessivo (siamo a metà novembre e possiamo girare leggeri, ma solo in mulattiera, quando la pista è impegnativa).
Nonostante si vada in quota,
il caldo si fa sentire e così
ci ritroviamo in maglia di cotone
a cercare riparo dall’arsura.
Incredibile la temperatura
che si continua a registrare sul versante jonico,
ai piedi dell’Aspromonte.

Sullo sfondo la Sicilia e lo spuntone di roccia proprio a picco sulla zona di Cuba
Ma ritorniamo al completamento del tour
che abbiamo proposto inizialmente.
La cartina 4 mostra il tratto
che da Masella conduce al Vallone della Madonna.
Assieme al pezzo riportato nella cartina 5
è l’unico tratto di percorso
che viene ripetuto rispetto alla prima edizione.
In effetti, pero, si tratta di seguirlo al contrario,
dopo tanti chilometri alle spalle e tanto appetito in corpo:
molti di noi, probabilmente, stenteranno a riconoscerlo
(sembrerà, sicuramente, più difficile).


Cartina 4
In effetti, le tracce che abbiamo realizzato in cartina
sono il residuo utile di un lungo giro
che abbiamo percorso
durante le oltre sei ore di escursione
della prima giornata di verifiche.
Abbiamo anche provato ad allungare oltre la Fiumara delle Paludi,
fra Calamaci e Cicutà,
ma i tempi risultano eccessivi
perché si possa proporre questa deviazione
per la manifestazione.

Verso Cicutà
Abbiamo tentato anche a valle,
scendendo lungo il letto della Fiumara del Tuccio
e quella di Mélito
ma ci siamo trovati di fronte a troppe interruzioni
dovute a frane di materiale argilloso e fanghiglia
che ci hanno impedito di proseguire.
Inoltre, alcuni guadi erano improponibili.


Una delle tante fiumare e una delle tante avanscoperte per testare la profondità del guado
Nella cartina 5 vediamo il percorso che
dal Vallone della Madonna porta a Sant’Andrea.
Rispetto alla vecchia edizione,
le attuali condizioni dovute al maltempo
impediscono la percorribilità alle bicilindriche
(tutto il tratto è in rosso!)


Cartina 5


Foto 79 a
Ed ecco il nostro eroe nella zona di Calamaci
Infine, la fase conclusiva, un semplice sterrato
da Sant’Andrea a Lazzaro e via lungo la SS 106
per circa 8 chilometri fino a Mortara per pranzare al Concorde.


Cartina 6
A presto e...
Buon motortrip,
alp
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Motomaialata 2009 Reggio Calabria
PROVA GENERALE
Ad una settimana dalla moto maialata eccoci a verificare per l’ultima volta il percorso, nella sua totalità. Siamo con Nino Martino e Pino (anche se la prossima settimana ha preferito il Motorshow di Bologna).
Appuntamento alle 8:30 da Piazza Stazione di Pellaro. Pino ed io aspettiamo ed ecco arrivare Nino con la moto a spinta: cominciamo bene! Rotta? No! Semplicemente Nino voleva evitare che accendendola avrebbe svegliato la bambina… che bravo papà!
Le foto, appena quattro, sono state realizzate in tutta calma, dopo che Nino ci ha lasciati per rientrare velocemente a Reggio. Rimasti soli con Pino, ormai rilassati (non dovevamo più verificare la tabella di marcia), ci siamo concessi un meritato riposo su uno splendido prato lungo un tratturo mentre eravamo alla ricerca di un fatidico sentiero che non siamo riusciti a trovare.


Partiamo diretti per Pantano ma loro vogliono provare qualche variante, purtroppo chiusa da catene. Così viaggiamo insieme fino all’incrocio per la Contrada Martino. Pensiamo ad un’alternativa e proseguiamo per la Contrada Barbera fino a riprendere l’asfalto e seguire il percorso programmato come da cartine topografiche allegate in precedenza.
I miei compagni di escursione hanno molto apprezzato la parte bassa del Torrente San Pietro, con frequenti guadi e ghia ietta grigia finissima. Colpiti favorevolmente anche dal tratto che sale da Maddo, una carraia che già avevano percorso diverse volte. Altrettanto interessante la Fiumara di Pentidattilo e, all’incrocio col tratto hard (segnato in nero sulla cartina n. 3) si sono lanciati all’arrembaggio per verificarne la fattibilità: tutto OK!
Da Pentidattilo siamo scesi lungo una mulattiera giù nel fondovalle della Fiumara di Masella. Il terreno molto accidentato non sembra consigliabile per i quad, specie per la carreggiata ristretta. Domenica prossima, probabilmente dirotteremo sul tratto soft i più lenti seguendo il tragitto compiuto lo scorso anno al contrario, da Pentidattilo a Contrada Monaca.


Abbiamo risalita la fiumara fino in paese, senza traccia, tutta a vista, cercando i passaggi meno scassati e guadando dove possibile: stupenda! Abbiamo proseguito sull’asfalto per qualche chilometro e poi, da Monte Sprea all’incrocio con la strada asfaltata che risale da Saline per Gambarie, ci siamo goduta un’interessante sterrata in salita.
Purtroppo abbiamo trovato l’imbocco per il Vallone della Madonna chiuso da una rete e, anche se si sarebbe potuto aprirla, passare e richiuderla, abbiamo pensato che per la moto maialata non sarebbe stato il caso, visto che saremo in tanti. Così abbiamo proseguito cercando qualche alternativa che ci avrebbe guidati verso valle in direzione ovest ma senza successo. Ci siamo, quindi, infilati in uno sterrato conosciuto che ci ha portati fino alla chiesetta settecentesca di San Francesco, sull’omonima fiumara.


Qui Nino ci ha salutati: aveva un pranzo da suo padre. Con Pino siamo risaliti verso monte attraversando Sant’Andrea e abbiamo raggiunto Motta, provando prima delle deviazioni per tentare di raggiungere un’altra fiumara particolarmente suggestiva. Niente. Abbiamo perciò proseguito per Padella dove ho guidato Pino su una mulattiera che attraversava la Contrada Catizzone e che non conosceva. Arrivati a valle ho voluto che si orientasse meglio e così siamo risaliti fino a raggiungere un incrocio-chiave da Cùrduma: proprio un bel giro.
Siamo riusciti a rientrare a casa per le ore 15, dopo aver lavato le moto e aver verificato un passaggio che ci permette di arrivare al ristorante Concorde dalla Fiumara di Valanidi. Sei ore in moto, qualche minuto di sosta ogni tanto, una gassosa al caffè al bar di Motta (San Giovanni, non l’industria dolciaria) gentilmente offertami da Pino. Tanta stanchezza ma soddisfatti.
Problemi tecnici? Nino si è accorto che ho i cuscinetti della ruota anteriore andati e mi manca anche una delle due viti che blocca il perno della forcella anteriore. Comunque sono riuscito a rientrare sano e salvo. Domattina gli lascerò la moto in negozio per sistemarla. Sicuramente Orazio (il suo validissimo meccanico del negozio) riuscirà a rimetterla in sesto meglio di prima. Grazie amici per la bella giornata trascorsa insieme. Alla prossima settimana Nino! Per Pino ci dispiace che non parteciperà, vorrà dire che faremo un brindisi alla salute di chi non c’è (quindi alla sua e a tutti gli amici di Motortrip). Ciao.

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Ad una settimana dalla moto maialata eccoci a verificare per l’ultima volta il percorso, nella sua totalità. Siamo con Nino Martino e Pino (anche se la prossima settimana ha preferito il Motorshow di Bologna).
Appuntamento alle 8:30 da Piazza Stazione di Pellaro. Pino ed io aspettiamo ed ecco arrivare Nino con la moto a spinta: cominciamo bene! Rotta? No! Semplicemente Nino voleva evitare che accendendola avrebbe svegliato la bambina… che bravo papà!
Le foto, appena quattro, sono state realizzate in tutta calma, dopo che Nino ci ha lasciati per rientrare velocemente a Reggio. Rimasti soli con Pino, ormai rilassati (non dovevamo più verificare la tabella di marcia), ci siamo concessi un meritato riposo su uno splendido prato lungo un tratturo mentre eravamo alla ricerca di un fatidico sentiero che non siamo riusciti a trovare.


Partiamo diretti per Pantano ma loro vogliono provare qualche variante, purtroppo chiusa da catene. Così viaggiamo insieme fino all’incrocio per la Contrada Martino. Pensiamo ad un’alternativa e proseguiamo per la Contrada Barbera fino a riprendere l’asfalto e seguire il percorso programmato come da cartine topografiche allegate in precedenza.
I miei compagni di escursione hanno molto apprezzato la parte bassa del Torrente San Pietro, con frequenti guadi e ghia ietta grigia finissima. Colpiti favorevolmente anche dal tratto che sale da Maddo, una carraia che già avevano percorso diverse volte. Altrettanto interessante la Fiumara di Pentidattilo e, all’incrocio col tratto hard (segnato in nero sulla cartina n. 3) si sono lanciati all’arrembaggio per verificarne la fattibilità: tutto OK!
Da Pentidattilo siamo scesi lungo una mulattiera giù nel fondovalle della Fiumara di Masella. Il terreno molto accidentato non sembra consigliabile per i quad, specie per la carreggiata ristretta. Domenica prossima, probabilmente dirotteremo sul tratto soft i più lenti seguendo il tragitto compiuto lo scorso anno al contrario, da Pentidattilo a Contrada Monaca.


Abbiamo risalita la fiumara fino in paese, senza traccia, tutta a vista, cercando i passaggi meno scassati e guadando dove possibile: stupenda! Abbiamo proseguito sull’asfalto per qualche chilometro e poi, da Monte Sprea all’incrocio con la strada asfaltata che risale da Saline per Gambarie, ci siamo goduta un’interessante sterrata in salita.
Purtroppo abbiamo trovato l’imbocco per il Vallone della Madonna chiuso da una rete e, anche se si sarebbe potuto aprirla, passare e richiuderla, abbiamo pensato che per la moto maialata non sarebbe stato il caso, visto che saremo in tanti. Così abbiamo proseguito cercando qualche alternativa che ci avrebbe guidati verso valle in direzione ovest ma senza successo. Ci siamo, quindi, infilati in uno sterrato conosciuto che ci ha portati fino alla chiesetta settecentesca di San Francesco, sull’omonima fiumara.


Qui Nino ci ha salutati: aveva un pranzo da suo padre. Con Pino siamo risaliti verso monte attraversando Sant’Andrea e abbiamo raggiunto Motta, provando prima delle deviazioni per tentare di raggiungere un’altra fiumara particolarmente suggestiva. Niente. Abbiamo perciò proseguito per Padella dove ho guidato Pino su una mulattiera che attraversava la Contrada Catizzone e che non conosceva. Arrivati a valle ho voluto che si orientasse meglio e così siamo risaliti fino a raggiungere un incrocio-chiave da Cùrduma: proprio un bel giro.
Siamo riusciti a rientrare a casa per le ore 15, dopo aver lavato le moto e aver verificato un passaggio che ci permette di arrivare al ristorante Concorde dalla Fiumara di Valanidi. Sei ore in moto, qualche minuto di sosta ogni tanto, una gassosa al caffè al bar di Motta (San Giovanni, non l’industria dolciaria) gentilmente offertami da Pino. Tanta stanchezza ma soddisfatti.
Problemi tecnici? Nino si è accorto che ho i cuscinetti della ruota anteriore andati e mi manca anche una delle due viti che blocca il perno della forcella anteriore. Comunque sono riuscito a rientrare sano e salvo. Domattina gli lascerò la moto in negozio per sistemarla. Sicuramente Orazio (il suo validissimo meccanico del negozio) riuscirà a rimetterla in sesto meglio di prima. Grazie amici per la bella giornata trascorsa insieme. Alla prossima settimana Nino! Per Pino ci dispiace che non parteciperà, vorrà dire che faremo un brindisi alla salute di chi non c’è (quindi alla sua e a tutti gli amici di Motortrip). Ciao.


A presto e...
Buon motortrip,
alp
Buon motortrip,
alp
Motomaialata 2009 Reggio Calabria
Piacevole come sempre, caro Alp.
La sua Calabria e la sua Penna colpiscono sempre, non lasciano mai indifferenti.
Ma vorrei dire 2 parole sulla tua Alpetta gialla: dopo averla vista in così tante avventure, dopo averne condiviso le vicissitudini motoristiche che sembravano metterla KO, mi raccomando NON VENDERLA MAI!
È una icona di Motortrip, se mia ci sarà un museo del motolapinismo dovremmo metterla al primo posto!
Ciao
Alves
La sua Calabria e la sua Penna colpiscono sempre, non lasciano mai indifferenti.
Ma vorrei dire 2 parole sulla tua Alpetta gialla: dopo averla vista in così tante avventure, dopo averne condiviso le vicissitudini motoristiche che sembravano metterla KO, mi raccomando NON VENDERLA MAI!
È una icona di Motortrip, se mia ci sarà un museo del motolapinismo dovremmo metterla al primo posto!
Ciao
Alves
- betaflo
- Messaggi: 641
- Iscritto il: ven 21 dic, 2007 12:44 pm
- Località: Mondolfo PU Moto: Sherco SE300 i-f
Motomaialata 2009 Reggio Calabria
Scusate l'OTsapphire ha scritto:Betaflo,mi sembra che per adesso leggi poco,come mai ? non ti trovi bene con il 230 ?
Infierisci?!
![[Molto arrabbiato] :evil:](./images/smilies/icon_evil.gif)
Forse non ti ricordi bene, ma io sono quella con l'omero rotto.... non posso risalire in moto prima di fine genaio!!!!
Quindi ho poche cose di cui scrivere, ma vi ho letto tanto
![[Linguaccia] :P](./images/smilies/icon_razz.gif)
Per quanto riguarda la mia HM sono più che soddisfatta (per quel poco che l'ho usata). Aspetto con ansia l'anno nuovo
![[Occhi al cielo] :roll:](./images/smilies/icon_rolleyes.gif)
Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina
Motomaialata 2009 Reggio Calabria
Perdonami betaflo, ho saputo soltanto dopo della tua caduta.Forza che gennaio è vicino e potrai continuare a sfogliare le pagine del tuo libro.Conosco bene la 230 ed ho avuto modo di apprezzare le sue doti per quasi un anno. Se vuoi, puoi ottimizzarla diminuendo il precarico del mono e cambiando l'olio forcelle.Belli anche i paesaggi marini...


- nolimit
- Messaggi: 2108
- Iscritto il: dom 18 mag, 2008 11:11 am
- Località: Moto: Aprilia RXV 5.5
- Contatta:
Motomaialata 2009 Reggio Calabria
uppssss. è un 300 County, quello lì? ![[Occhiolino] :wink:](./images/smilies/icon_wink.gif)
![[Occhiolino] :wink:](./images/smilies/icon_wink.gif)

Motomaialata 2009 Reggio Calabria
E’ sera e c’è un forte vento: scaccerà via tutte le nuvole che hanno portato pioggia. Le previsioni sono grigie. Speriamo che questa borea tesa ci permetterà di partire (almeno quello) domattina senza bagnarci.
Il percorso ha subito alcune modifiche a causa di reti per la raccolta delle ulive lungo i sentieri che avevamo previsto di fare e certo non possiamo intralciare il lavoro dei contadini. Tuttavia, Nino ci farà allungare fino a Chorio di San Lorenzo, in un percorso non realizzato lo scorso anno.
Molte defezioni: il gruppo dei messinesi andrà in massa a Patti (Me) da Tony Cairoli: tutto un paese sarà in festa per il pluricampione del mondo. Qualcuno ha la moto guasta e qualcun altro ha avuto un bimbo (auguri Natino!). Con noi ci sarà, probabilmente, il caro Peppe (compagno di avventura alla due giorni di Serra San Bruno) che si porterà qualche amico col furgone da Cinquefrondi.
Il gruppo delle guide è al suo massimo splendore (peccato che manchi Pino): Nino guiderà il gruppo assieme a Paolone, Jarno e Antonello. Pino ed io arrancheremo a ruota guidando il gruppetto dei lenti. E’ previsto che saremo una trentina di moto ed una quindicina di quad. A distanza ci seguiranno anche un gruppo di 4X4 in perlustrazione per un giro che hanno organizzato per la prossima settimana.
Intanto intrecciamo le dita… e speriamo che il buon Eolo faccia il suo dovere (come sempre dalle nostre parti!).
Il percorso ha subito alcune modifiche a causa di reti per la raccolta delle ulive lungo i sentieri che avevamo previsto di fare e certo non possiamo intralciare il lavoro dei contadini. Tuttavia, Nino ci farà allungare fino a Chorio di San Lorenzo, in un percorso non realizzato lo scorso anno.
Molte defezioni: il gruppo dei messinesi andrà in massa a Patti (Me) da Tony Cairoli: tutto un paese sarà in festa per il pluricampione del mondo. Qualcuno ha la moto guasta e qualcun altro ha avuto un bimbo (auguri Natino!). Con noi ci sarà, probabilmente, il caro Peppe (compagno di avventura alla due giorni di Serra San Bruno) che si porterà qualche amico col furgone da Cinquefrondi.
Il gruppo delle guide è al suo massimo splendore (peccato che manchi Pino): Nino guiderà il gruppo assieme a Paolone, Jarno e Antonello. Pino ed io arrancheremo a ruota guidando il gruppetto dei lenti. E’ previsto che saremo una trentina di moto ed una quindicina di quad. A distanza ci seguiranno anche un gruppo di 4X4 in perlustrazione per un giro che hanno organizzato per la prossima settimana.
Intanto intrecciamo le dita… e speriamo che il buon Eolo faccia il suo dovere (come sempre dalle nostre parti!).
A presto e...
Buon motortrip,
alp
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