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Motomaialata 2009 Reggio Calabria

Se avete un'idea da proporre per una uscita, per un raduno, un viaggio, o volete semplicemente riportare un'iniziativa interessante che avra' luogo dalle vostre parte, questo è lo spazio per farlo
alp
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Motomaialata 2009 Reggio Calabria

Messaggio da alp » mer 18 nov, 2009 8:53 pm

Rieccoci alla seconda edizione della Motomaialata di Reggio Calabria.

Quest'anno l'appuntamento sarà alla piazza centrale di Pellaro, 10 km da Reggio lungo la SS 106 jonica. Si prevede un percorso su sterrate semplici, percorribili anche con bicilindriche (ma con pilota d'esperienza), con qualche variante hard, giusto per soddisfare anche i palati più esigenti.


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Ultima modifica di alp il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 1 volta in totale.
A presto e...
Buon motortrip,

alp

husqvarna100
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Motomaialata 2009 Reggio Calabria

Messaggio da husqvarna100 » gio 19 nov, 2009 12:40 am

Siamo diventati degli sponsor :lol:
Notato il nostro Logo.?
Quanto ci costa?????


Bravo Alp.

Ciao.
Claudio.

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yoshi
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Motomaialata 2009 Reggio Calabria

Messaggio da yoshi » gio 19 nov, 2009 9:29 am

complimenti Alp ! ma il povero maiale in tutto questo cosa c'entra? :D

alp
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Motomaialata 2009 Reggio Calabria

Messaggio da alp » gio 19 nov, 2009 6:33 pm

Lo scorso anno Motortrip ha ospitato la locandina che annunciava l'evento, dando un'ampia pubblicità. Inoltre nel forum abbiamo realizzato un dettagliato report della giornata con foto, video e descrizione delle fasi più significative della manifestazione. Se tutto questo ha un prezzo... ebbene si, siamo sponsor!

Scherzi a parte, la grande passione per l'escursionismo motociclistico fa accorrere tutti quando c'è bisogno di una mano: in questi giorni siamo alle prese col tracciato. Varie proposte da mettere in discussione (il Grande Capo, Nino Martino,... alla fine è LUI a decidere!), verifiche di fattibilità del percorso con le varianti hard/soft in base alle condizioni del terreno e del tempo. Tutto questo richiede tempo e impegno, abbondantemente ripagato dal divertimento che vedi stampato sui caschi di chi condividerà con te questa esperienza.

E cosa c'entra tutto questo col maiale? Beh! Poverino, anche lui “si fa in quattro per noi!”
A presto e...
Buon motortrip,

alp

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betaflo
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Motomaialata 2009 Reggio Calabria

Messaggio da betaflo » gio 19 nov, 2009 7:12 pm

Buona organizzazione :wink:
Il mondo è un libro, e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina

sapphire
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Motomaialata 2009 Reggio Calabria

Messaggio da sapphire » sab 21 nov, 2009 9:01 pm

Mi sono iscritto........domani farò la Transikania 2009. Qualcuno mi segue??? Spero di fare qualche bella foto per gli utenti del forum.
http://www.sikaniadventure.it/vedi_Pros ... oEvento=19

sapphire
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Motomaialata 2009 Reggio Calabria

Messaggio da sapphire » sab 21 nov, 2009 9:05 pm

Betaflo,mi sembra che per adesso leggi poco,come mai ? non ti trovi bene con il 230 ?

alp
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Motomaialata 2009 Reggio Calabria

Messaggio da alp » lun 23 nov, 2009 7:32 pm

Perlustrazione per la Motomaialata di Reggio (ed. 2009)



A due settimane dal fatidico appuntamento si comincia a lavorare operativamente per verificare la percorribilità del tracciato che abbiamo intenzione di proporre quest’anno. Da premettere che le continue e insidiose piogge hanno provocato qualche importante dissesto nella zona per cui alcuni sentieri che avevamo intenzione di percorrere in occasione della manifestazione, dopo una perlustrazione della scorsa settimana, sono risultati solo parzialmente abbordabili per cui diventa necessario trovare percorsi alternativi che by-passino le aree impraticabili.


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Pino e Tino mi hanno accompagnato in questo giro di ricognizione per la Motomaialata di quest’anno. Su suggerimento di Nino Martino abbiamo seguito una traccia per valutare la fattibilità di questa prima parte di tracciato. Partenza dalla Chiesa di San Giovanni di Pellaro, attraversamento del ponte verso sud e deviazione verso monte. Comincia lo sterrato ed ha inizio la nostra avventura ma prima di dare avvio alla descrizione del giro vorrei fissare alcuni punti che possono essere utili a orientare il lettore nella comprensione delle difficoltà del percorso.


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I miei compagni d’avventura si consultano: ammutinamento?


Nelle cartine qui di seguito indicheremo come verdi le strade asfaltate, gialle le carreggiabili facilmente percorribili anche da grosse bicilindriche, rosse le carrarecce in cui è necessaria una certa esperienza per condurre un mezzo a due ruote che, necessariamente, dev’essere leggero e, infine, nere le mulattiere dove, con moto specialistiche e ottime gomme, solo pilota d’esperienza possono pensare di procedere (io no!).


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Il luogo da cui si avvierà la manifestazione è la piazza centrale di Pellaro. Visto che si prevede un gran numero di partecipanti fra scooters, quads, moto da strada ed enduro, non si poteva non prendere in considerazione l’ampio spazio in cui realizzare il parco moto. Presso il bar che dà sulla piazza saranno a disposizione dei partecipanti caffè e cornetto a prezzi scontati.


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Sosta per riposare. Sullo sfondo l’altipiano che ospita la Fortezza di Sant’Anticeto


Coi miei due compagni d’escursione ci avviamo verso il luogo indicato da Nino. Proprio all’imbocco della sterrata troviamo un signore a cui chiediamo informazioni. Ha un podere proprio in questa zona ma le sue indicazioni sono piuttosto confuse. Lo aiutiamo a caricare la motozappatrice sul carrello e partiamo dietro la sua Panda 4X4 (prima serie, quella verde militare!): un vero muletto. Il fondo è argilloso con isolotti di sabbia fine. Trasversalmente la strada è tagliata da canaloni profondi. Qui il pilota di una grossa bicilindrica (tranne un Francesco Catanese) avrebbe troppe difficoltà a salire.


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Difficile passare di qua anche se con una cavalleria di tutto rispetto


Già dopo alcune centinaia di metri riconosciamo la strada: l’avevamo percorsa diverse volte in passato, sempre al contrario perché ci eravamo sempre detti che data la presenza di un discesone ripido non era il caso di ammazzarsi a spingere in salita. La nostra guida si ferma perché il suo attrezzo rischia di cadere dal carrello per i sobbalzi: dobbiamo sistemare meglio la motozappatrice. Un paio di manovre e ci siamo: si riparte. Finalmente arriviamo alla sua vigna e qui le nostre strade si dividono: noi continueremo a salire, lui comincerà a lavorare nei campi dove i suoi parenti lo aspettano: uno di loro sta raccogliendo verdure a torso nudo (siamo al 21 novembre e potete notare dalle foto che noi indossiamo le giacche a vento): non c’è niente da fare, i contadini, quelli della vecchia guardia, sono fatti di un’altra tempra!


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Tino in difficoltà sulla sabbia alta alla ricerca di un passaggio per collegare una mulattiera all’altra


Saliamo ripidamente di quota su uno sterrato malmesso fra tornanti a picco su burroni a strapiombo. Si arriva su uno spiazzo e di fronte a noi una salita ripida con fondo di sabbia profonda. Pino rinuncia a priori, Tino si arrampica agilmente col suo KTM 450 ed io ci provo ma, con le gomme da trial, ho scarso successo. Vediamo il Kappone saltellare felice lungo il profilo della montagna. Tino raggiunge una vasta prateria e torna con la sensazione negli occhi di aver attraversato l’Irlanda.


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La silhouette di Tino che scorazza col suo Kappone. Nuvoloni nel cielo alto


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Tino che scende dal tratto hard di sabbia


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OK, ce l’ha fatta, ma per noi è improponibile


Si stabilisce, allora, di tentare di by-passare il tratto hard, proponendolo eventualmente alla motomaialata solo per il gruppo degli enduristi più tosti. Proviamo verso valle seguendo flebili tracce di binari di vecchie 4X4 che purtroppo finiscono in piccoli appezzamenti coltivati. Riproviamo sulle orme delle capre. Siamo in una zona dove le colline salgono ripide e trattandosi del versante settentrionale troviamo sotto le ruote erbetta umida e viscida che non ci aiuta nella nostra impresa. Dopo oltre un’ora di fatica rinunciamo e cerchiamo una vecchia via meno complicata.


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Ci siamo stancati di girare in cerca di passaggi fra i monti. Stiamo cominciando a covare l’idea di rinunciare


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Meglio battere sentieri conosciuti


Nella cartina 1 possiamo identificare la prima ipotesi di percorso relativamente al tratto iniziale. Dalla piazza di Pellaro, quads e moto da enduro procederanno in direzione di Pantano. Quella che Tino ha superato potrebbe essere la tratta hard e i due gruppi (hard e soft) si potranno ricongiungere all’incrocio per “Case Martino”, sulla strada asfaltata (tratto segnato in verde in corrispondenza della Contrada Baldassarri).


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CARTINA 1


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La stanchezza comincia a farsi notare sul viso di Pino


Raggiungiamo il punto designato risalendo da Ribergo e, attraversando Pantano, ci inerpichiamo lungo una carreggiabile anch’essa insabbiata e in salita, ma non esageratamente ripida! (tratto rosso della cartina 1).


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Tino alla ricerca di un altro passaggio


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Tino alla carica


Il tratto che dalla zona di Monte Cosentino porta a San Basilio attraverso il passaggio dalle Case Martino è uno dei più belli, sia dal punto di vista paesaggistico che tecnico: ci si può inerpicare lungo il crinale di una piccola catena di monti (il più alto è Monte Gonia) a strapiombo e godere di un panorama unico su Reggio e Pellaro. Lo sguardo può allungare a sud fino all’Etna innevato. Superato il tratto impegnativo (traccia rossa della cartina 1 in corrispondenza di Monte Gonia) si procede lungo una facile carreggiabile fino a immettersi sulla strada asfaltata che dopo alcune centinaia di metri ci porta a San Basilio.


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Sosta per goderci il panorama


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CARTINA 2


Nella zona di San Basilio (cartina 2) si fa rifornimento d’acqua alla fontana dell’incrocio. E’ necessario percorrere alcuni chilometri nella zona di Serro di Pittari prima di rimettere le gomme sulla terra ma poi è una goduria: una ventina di chilometri di carraie fra vallate, torrenti, fiumare e crinali scoscesi.


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Una trazzera tra le tante


Prima di arrivare allo Scariglione ci sono alcuni chilometri di sterrato impegnativo: sabbia e fanghiglia sul fondo in contropendenza attraversato da qualche ampio canalone trasversale. La strada sterrata continua, poi, tranquilla fino a quasi 900m slm per poi scendere verso la zona di Mantena e attraversare San Luca. A Fossatello si entra nel letto del Torrente San Pietro che delicatamente ci porterà fino a Montebello Jonico. Il paesaggio lungo il torrente assume sfumature di grigio per il materiale che l’acqua piovana riporta verso valle. Il tratto alto è facile (giallo), scendendo verso Montebello i bordi del torrente si restringono e la portata dell’acqua diventa sensibile. Per alcune centinaia di metri la pista scompare e bisogna procedere “a naso” evitando di sprofondare nella melma (tratto rosso della cartina 3). Dopo l’attraversamento di vari guadi arriviamo ai margini del paese.


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CARTINA 3


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Sullo sfondo la Rocca di Santa Lena


Usciamo dal Torrente e saliamo in modo repentino verso Maddo (primo tratto verde della cartina 3) dove deviamo decisamente lungo una trazzera (tratto giallo-rosso-giallo) che arriva a Monte Bosso. E’ questo il tratto tecnicamente più interessante: tornanti in ripida successione e con pendenze notevoli su fondo sdrucciolevole. Dopo alcuni chilometri di tracciato impegnativo, la carrareccia si addolcisce e, in corrispondenza di una piccola costruzione in cemento, incrociamo la grande carreggiabile che ci guiderà verso sud, in direzione del mare, attraverso Punta d’Argento.


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L’incrocio con la carreggiabile che ci porterà diritti verso il mare


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Andatura tranquilla sulla carreggiabile che ci conduce verso Punta d’Aranci


Superati Monte Bosso e Punta d’Aranci, in corrispondenza di un bivio prendiamo la stretta carrareccia di destra in direzione sud-sud-ovest e ci infiliamo, quindi, in uno stretto budello sabbioso che scende vertiginosamente verso il letto della Fiumara di Pentidattilo (tratto rosso della cartina 3). Alcuni chilometri di sabbia fine e roccioni portati a valle dalle piogge torrenziali di questo mese ci accompagnano in uno dei paesaggi più suggestivi della provincia.


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La silhouette di Pentidattilo


Arrivati nella zona chiamata Cerullo, osserviamo in lontananza quello che potrebbe essere un tratto hard (la salita di Sant’Antonio: tratto nero sulla cartina 3) ma nessuno di noi ha voglia di provarlo: ormai la stanchezza si è impossessata dei nostri muscoli. Seguiamo perciò una carraia (tratto giallo) che risale il versante occidentale della collina e arriviamo in paese.


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Sulla pista verso sud


A Pentidattilo non riusciamo a trovare un posto dove mangiare qualcosa e, quando c’è Pino si sa, il cibo è essenziale. Decidiamo perciò di scendere sulla costa dopo aver controllato un passaggio ostico che ci permetterà, il fatidico giorno della Motomaialata, di raggiungere la Fiumara di Masella (tratto rosso della cartina 3 fra Pentidattilo e Masella) e proseguire per il viaggio di ritorno attraverso la Fiumara di Saline, il Vallone della Madonna, Sant’Andrea e, in base all’orario che faremo, eventualmente anche la zona di Paterriti.

Siamo veramente stanchi e provati dalle prime ore di escursione in cui abbiamo attraversato zone con pietroni grossi come meloni. E pensare che doveva essere un giro tranquillo! Mi sa che i miei compagni d’avventura ormai non mi crederanno più quando presenterò loro i miei futuri programmi di escursione.


(CONTINUA)…
A presto e...
Buon motortrip,

alp

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Messaggio da husqvarna100 » lun 23 nov, 2009 11:57 pm

Finalmente in azione Lino. :lol:
Bellissime le foto in bianconero.
E quella nebbia in Valpadana. :wink:

ciao.
Claudio.

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max37
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Messaggio da max37 » mar 24 nov, 2009 4:38 am

grandissimi
Max37

http://www.tecnicamotori.it/

La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

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