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da simone.ariot » sab 12 mag, 2012 3:36 pm
ciao, la novità è che molte riviste hanno preferito copiare il comunicato stampa, non far provare la moto al giornalista, e pubblicare ( on line) pezzi fotocopia. Il mio pezzo non l'ha preso in considerazione nessuna rivista, nonostante le foto fossero veramente belle. Anche Umberto borile l'ha letto e apprezzato. Lo metto qui di seguito, visto che non l'ho piazzato altrove.
Multiuso, una nuova strada per le moto.
Design minimalista e vintage, leggerezza, versatilità e semplicità di utilizzo: Gli ingredienti per la moto che non teme ostacoli
La moto che non c’era
La presentazione della Multiuso è in pieno stile Borile. Siamo a Vo’ Euganeo, a ridosso delle colline padovane dove in questi giorni è stata presentata alla stampa una moto che esprime una nuova concezione. 83 kg, 230 cc, 15 cv e più di 31 km con un litro di benzina sono i numeri che possono spiegare un mezzo nato per potersi destreggiare nel traffico di una grande città come allo stesso tempo accompagnare nel lavoro più estremo o il divertimento più facile. Le gomme da trial, la sella bassa, l’assenza del serbatoio tradizionale sostituito da un telaio che ne fa le veci parlano chiaro già al primo impatto visivo: la Multiuso apre una nuova via attesa soprattutto dai quei motociclisti che aspettavano una moto che gli accompagnasse ovunque, senza rinunciare a nulla. La dotazione di serie viene arricchita da optional che possono trasformarla in un vero e proprio mezzo da lavoro, con la possibilità ad esempio di attaccare un carrellino per trasportare la legna, oppure il porta-sega elettrica per i boscaioli.
Motore piccolo, soluzioni innovative
Ma la Multiuso è ottima anche come moto da divertimento, magari in quei percorsi quasi trialistici dove la potenza di molte enduro sarebbe d’intralcio. I 15 cavalli sono più che sufficienti perché ben supportati da una copia che si fa sentire già dai regimi più bassi, tanto da consentire di usare la quinta marcia anche a 30 km/h, pure in salita. Il motore è il collaudatissimo 230 quattro tempi con distribuzione ad aste e bilancieri della cinese Zongshen (legata a Piaggio). Un’ unità rivista nella carburazione e in molti altri dettagli in grado di assicurare una silenziosità di sicuro interesse per chi ha ben compreso che il fuoristrada deve diventare sempre più sostenibile. Sorprendente il telaio, un tubo leggerissimo (meno di 4 kg) dall’interasse irrisorio (1270 mm), minore a quello di un cinquantino, in modo da rendere la guidabilità semplicissima. Ma le novità arrivano nei dettagli, come il doppio ammortizzatore posteriore da mountain bike, una scommessa che sta entusiasmando anche i più scettici, o la marmitta invisibile e nascosta sotto il motore.
Alla guida, una sorprendente confidenza
In sella l’impatto è immediato, anche nelle condizioni più estreme; sorprendente infatti la sua capacità di far sentire a proprio agio il pilota (alto o basso che sia) in passaggi complessi come la risalita di un sentiero a fortissima pendenza, che si può praticare a passo d’uomo. “Volevo una moto che mi accompagnasse in mezzo al bosco, lentamente come piace a me, magari per andare a funghi o guardare i fiori, una moto da poter girare in quattro e quattrotto senza difficoltà, in qualsiasi tipo di terreno”, dice Umberto Borile in una pausa nel mezzo del giro che ci ha fatto fare tra i vigneti euganei. “Questa moto ha avuto una lunga genesi, il primo modello aveva il motore di un tagliaerba da 5 cavalli, un esperimento che spiega bene cosa cercassi, ma ora è pronta e l’interesse che sta riscuotendo è notevole”. Anche da parte della Protezione Civile, che è venuta alla presentazione e sta pensando ad una dotazione per alcuni reparti, o semplici appassionati che da anni sostengono sui forum la necessità di moto dal sapore più umano.
Non solo fuoristrada, lo stile urban vintage c’è tutto
La Multiuso ha un altro asso nella manica, alla quale Umberto Borile forse non aveva pensato. Lo stile unico e la colorazione nera e crema è di immediato interesse estetico, una moto che non sfigurerebbe nei centri cittadini, cavalcate anche dal gentil sesso stanco degli scooter ma spaventato dal peso importante di alcune moto. Alberto Bassi, il venticinquenne che insieme al padre ha creduto nelle idee di Borile seguendolo finanziariamente, crede molto nella spendibilità cittadina di questa moto: “Vivo a Milano, e vedo benissimo la Multiuso parcheggiata fuori dai locali alla moda al momento dell’aperitivo, o come mezzo per spostarsi nelle trafficate strade milanesi. E’ una moto unica, dallo stile un po’ vintage nella colorazione desert sand, e non assomiglia a nessun’altra. Questo oggi è un gran punto di partenza”. L’omologazione Euro 3 consente di entrare nelle zone sensibili e il prezzo, inferiore ai 5000 mila euro, potrebbe renderlo mezzo alternativo a molti scooter, anche se si presuppone un lieve aumento, perché presenza di molte parti ricavate dal pieno dalla qualità costruttiva artigianale rende difficile ricavare dei margini di guadagno. Ora si deve solo aspettare a stare attenti ai dati di vendita. Si tratterà della moto che in molti aspettavano?
Box: l’opinione del tester in 100 parole
La Borile Multiuso è stata una piacevole conferma a quanto ci si aspettava dopo anni di attesa. Una moto divertente, silenziosa, semplice da girare e da condurre. Se in strada rassicura in curva nonostante le coperture, in fuoristrada è puro divertimento. Estrema come un trial ma comoda come una stradale, con una posizione di guida facile facile e un motore che spinge anche in basso, rendendo l’uso del cambio quasi inutile. Una moto divertente dalla quale non si vorrebbe scendere, che aiuta ad avvicinarsi allo sterrato anche chi non ha esperienza o si lascia intimorire da un sentiero. Facile, divertente, utile.
SCHEDA TECNICA
Motore
Monocilindrico a 4 tempi
Cilindrata 229,5 cc
Potenza max all’albero 11 kW (15 CV) a 6200 giri/minuto
Coppia max all’albero 16,5Nm a 5500 giri/minuto
Raffreddamento ad aria
Ciclistica
Sospensione anteriore forcella telescopica idraulica Marzocchi Ø 40 mm
Sospensione posteriore forcellone oscillante in lega leggera di tipo cantilever con 2 ammortizzatori regolabili nel precarico molla e compressione
Interasse 1270 mm
Inclinazione cannotto di sterzo 24°
Lunghezza 2000 mm
Freno anteriore disco flottante in acciaio inox Braking Ø 220 mm, pinza a 2 pistoncini
Freno posteriore disco in acciaio inox Braking Ø 200 mm, pinza a 2 pistoncini
Ruota anteriore 21″ a raggi, pneumatici tipo trial o dual 2,75
Ruota posteriore 18″ a raggi, pneumatici tipo trial o dual 4,00
Dimensioni e peso
Peso in ordine di marcia 84 kg
Altezza sella 815 mm
Larghezza minima sella 180 mm
Capacità serbatoio carburante 5 litri (riserva 1 litri)
Consumo medio nel ciclo extraurbano 31 km/l
Velocità massima in configurazione Motoalpinismo 95 km/h, Strada 110 km/h
Gamma colori: military green - desert sand.