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Trail, ovvero motociclette da sentiero, o dichiaratamente da motoalpinismo. Sono moto non estreme, semplici e robuste, mettono subito a loro agio anche i meno esperti grazie a potenze limitate e selle basse. Economiche e bisognose di poche cure, spesso spartane, sono sicuramente lontane dalle mode, ma vicine allo spirito di questo forum
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angelofarina
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Messaggio da angelofarina » sab 09 ago, 2014 4:32 pm

Dico solo che le sospensioni sono una cosa molto "personale", basta vedere le enormi diversità che i piloti "racing" apportano alle loro moto...
C'è chi ama il posteriore molto elastico, cedevole e poco frenato (come tu hai trovato la Multiuso), chi invece lo vuole sostenuto e frenatissimo...
Il mio vicino di casa ha una Cota RT4, e se la è strapreparata come piace a lui. Per me è semplicemente inusabile, sebbene tutti la lodino come eccelso esempio di sospensioni, migliori di quelle di tutte le altre moto da trial-motoalpinismo...
Da cui ho imparato la lezione che non si debbono mai dare giudizi sulle sospensioni di una moto che non è la propria, perchè ogni pilota se le aggiusta in funzione del suo stile di guida, del peso e dell'altezza.

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bebeking
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Messaggio da bebeking » sab 09 ago, 2014 5:52 pm

personalmente, quel paramotore li, non mi piace... se però per qualcuno è necessario, se lo fa fare. :D
per me, tutta la vita quello di serie, (per me sufficiente) che è sempre meglio di quello che "non" monta la beta. :lol:
ma è vero o è un "fotomontaggio"?

103 kg con tutto il portapaccume e tutto il resto è un gran dato... ma perchè motocross ha fatto rilevamenti e prove con una moto allestita così? mah??? poco senso...
l'estate monto l'anteriore (troppo comodo per le commissioni quotidiane) e sapessi come cambia la guida i bilanciamenti e pesi...

penso che Angelo abbia proprio ragione. scendendo dalla alp4/urban la multi mi sembrò con sospensioni perfette in confronto. quelle della alp200 devono essere davvero meglio, o le tue meglio preparate, per dare la sensazione che vadano meglio di quelle della multi. scendendo invece dalla multi e salendo per una breve prova sulla t-ride 290 2t di osvaldo, be', allora il confronto era sicuramente a favore dell t-ride. ma insomma, altra moto, altri prezzi, altra fascia di mercato.

anche il ragionamento frizione continuo a non capirlo... a parte che non capisco dove sia il "problema", ma ho avuto un po' di moto nel corso della vita, e tutte hanno avuto frizioni che lavoravano in modo differente, ma sinceramente non mi sono mai chiesto quale mi piacesse di più, mi sono semplicemente adattato a quella che c'era senza che la mia vita ed il mio sonno ne risentissero... sulla ktm lc4 sm tolsi addirittura quella idraulica, quella si cambiava in base alla temperatura...

sapphire, stai cercando con questo post di convincere il buon Umberto a partorire una multi a tua misura? :D
Gabriele, (Bebe per tutto il mondo) multi-dotato. :mrgreen:

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max37
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Messaggio da max37 » dom 10 ago, 2014 1:00 am

appena pesata in garage la alp 200 con pieno di benzina e portapacchi + piastra portabauletto + portanavigatore + piastra paramotore

64.3 kg al posteriore

56.4 all'anteriore

TOT 120.7 kg
Max37

http://www.tecnicamotori.it/

La cosa più deliziosa non è non avere nulla da fare. E' avere qualcosa da fare e non farla.

Oggi non faccio niente perchè ieri non ho fatto niente ma non avevo finito.

husale
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Messaggio da husale » dom 10 ago, 2014 1:25 am

Ciao a tutti, da poco più di un mese sono felice possessore di una fiammante Multiuso (fari grandi prima serie) che mi sono deciso ad acquistare grazie anche ad una ottima promozione sul prezzo di acquisto che ho trovato in internet. Ad oggi ho percorso appena 450 km ed ho intenzione di effettuare a breve un primo tagliando di controllo (serraggio bulloneria, cambio olio, gioco valvole, etc.). Su questo bel forum ho trovato molti spunti interessanti sia in fase di scelta della nuova moto, sia adesso che sono alla ricerca di informazioni utili per il miglior setting della mia nuova Multi. Peraltro proprio tramite questo forum ho avuto modo di conoscere una persona con la passione per le due ruote e veramente disponibile come Salvo ("Sapphire"). Da un suo intervento nella sezione "Raduni, cavalcate e altre avventure..." avevo intuito che abitavamo nelle vicinanze e ho deciso di contattarlo tramite un messaggio privato per chiedere delle informazioni sulla Beta Alp. Fin da subito (sebbene fossi un perfetto sconosciuto) si è dimostrato disponibile ad incontrarci per farmi provare "on the road" la sua Beta Alp 200 (ero infatti alla ricerca di una nuova moto e la Beta Alp era tra le mie possibili scelte).
Ciò premesso, non ho sentito fino a questo momento nessuna particolare esigenza di intervenire in questa discussione visto che, in tutta sincerità, non l'ho trovata particolarmente interessante. In qualche caso, mi permetto di osservare, mi è sembrato che si sia trattato più che altro di piccole "scaramucce". Diversamente in tantissime altre discussioni del forum ho trovato notizie tecniche o anche semplici opinioni personali, ma cmq sempre molto pacate ed interessanti.
Per di più avendo percorso solo pochi kilometri e dovendo ancora effettuare le prime regolazioni sulla moto (la moto, sospensioni incluse, è così come mi è stata spedita dal concessionario...non è stata ancora regolata neanche una vite!), mi sono astenuto (visto peraltro anche il clima "poco rilassato" di questa discussione) ad inserire delle impressioni magari frettolose.
Non amando i processi alle intenzioni preferisco quindi rimandare eventuali interventi, domande, confronti su altre discussioni del forum. Inutile dire che sulla Multi sto trovando qua e là nel forum molte utili informazioni (si è già scritto molto al riguardo...grazie!) ma non mancherò certamente di chiedere a chi conosce da più tempo questa fantastica motina altri utili suggerimenti.
Saluti e a presto!

Ps. come vedete nella foto riportata un pò più sù, l'unica modifica che ho fatto ad oggi è stata quella di far allargare il paramotore (ho fatto semplicemente saldare due "alette" laterali direttamente sul paramotore originale). Il risultato estetico per quel che mi riguarda è più che soddisfacente (pensavo appesantisse alla vista la parte bassa della moto ed invece le ha conferito una immagine ancora di più "off-road" :) ).

radio nezz
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Messaggio da radio nezz » lun 11 ago, 2014 11:10 am

max37 ha scritto:appena pesata in garage la alp 200 con pieno di benzina e portapacchi + piastra portabauletto + portanavigatore + piastra paramotore

64.3 kg al posteriore

56.4 all'anteriore

TOT 120.7 kg
Grazie max, come volevasi dimostrare, 20 kilozzi belli belli di differenza.
Multi..datato

sapphire
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Messaggio da sapphire » lun 11 ago, 2014 6:51 pm

Ciao Husale,che bello vederti contemplare la tua moto ferma per il tagliando !
Per i percorsi in fuoristrada che facciamo noi nella Multuso il paramotore è un accessorio indispensabile perchè il motore risulta troppo esposto ad urti e pietre, probabilmente su semplici sterrati va bene anche senza. Il paramotore così realizzato protegge di più di quello opzionale che offre la beta e costa anche qualcosa in meno.
Riguardo i vari dati ed opinioni sul peso,capienza serbatoio,sospensioni posteriori inadeguate per il peso della moto,potenza motore,frizione,stabilità e varie non rimane altro che comprarla e verificare personalmente :D :D :D
Certamente tutto questo non altera minimamente i pregi della Multiuso che rimane comunque una moto che mi mi piace !
Ultima modifica di sapphire il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 2 volte in totale.

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gigetto
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Messaggio da gigetto » lun 11 ago, 2014 7:00 pm

Ciao a tutti ragazzi,
un saluto agli utenti ed un abbraccio particolare a tutti i possessori della Multi!
Alla salute della famiglia!

Mi aggiungo ai fortunatissimi, perchè da tre settimane ho acquistato una Borile Multiuso 230 usata, di 402,7Km, colore desert sand, con i tre portpacchi e praticamente nuova! Simone di Futur Bike di Milano è stato un perfetto venditore ed il precedente proprietario ha usato veramente poco il mezzo. C'erano comunque dei segni di una scivolatina su asfalto, il portapacchi di sinistra era leggermente graffiato e la leva del cambio sembrava risaldata, ma nulla di più.
Mi permetto di arricchire il topic con le mie personali osservazioni, che sono complessivamente positivissime! ...ma mi permetto anche di avanzare qualche costruttiva critica, per provare a migliorare la mia Multi, secondo il mio utilizzo. Dunque chiedo anche a voi! Ho addirittura visto che c'è un account attivo nella discussione ufficiale Borile! Giù il cappello! Soprattutto perchè questa è la cosa che più mi piace della Borile! E' avvicinabile e presente per ogni singolo cliente e ciò è lusinghiero, oltre ad essere utile biunivocamente.
Non vorrei approfittare del tempo di nessuno dunque avviso tutti che il testo è lungo e che si più saltare alle cose importanti in fondo, magari leggendosi “LA PROVA” e poi ripartendo da “I PREGI” e da “I DIFETTI”.

Buona lettura.

LA MIA RECENSIONE

LA VERSIONE:
La moto è la numero 5 di produzione, ha i rapporti corti e le coperture trial ed è stata aggiornata nell'impianto elettrico, avendo il gruppo ottico anteriore nuovo ed inoltre è stata sostituita la paratia parafango posteriore in gomma, con quella in carbonio.
Non è stata aggiornata invece per quanto riguarda il dispersore termico sul primo segmento di collettore di scarico, ininfluente per me che sono 176cm, ed il collettore aria-pistone non è ricavato dal pieno, ma non fondamentale. Il porta-targa non è in tinta con il colore della moto, ma nero, che a me piace anche di più, infine non c'è il pre-filtro che spero invece di poter mettere al più presto.
Infine ho notato che la pedivella per l'accensione meccanica è diversa da altre, è cromata, e forse nera era meglio, ma ha una forma migliore, che intralcia meno il polpaccio della gamba destra.

LA PROVA:
Pur non essendo un motociclista ed un endurista esperto, dopo la prima settimana passata a fare piccoli esperimenti su asfalto e su strade bianche, sono partito per un viaggio, totalizzando 1400km spaccati in due settimane. La prima tappa è stata Milano-Cortona(AR) svoltasi quasi in una giornata, dove alla sedicesima ora di guida, tra sette passi di montagna e tre parchi naturali, asfalto e sterrati, pioggia e addirittura grandine, ho ceduto fisicamente a Siena, pernottando in un alberghetto. Il giorno dopo in due ore ho raggiunto la prima meta per una settimana ahimè lavorativa. La seconda settimana ho raggiunto due utenti del forum, che conosco da anni, Fede detto Tango e Andrea (di cui non ricordo il nick), attraverso una tappa veloce e leggera sino alla provincia di Siena. Questi suddetti pazzi scatenati a trecentosessanta gradi, mi hanno insegnato a modo loro, come è successo anni fà con i mezzi 4x4, di cui siamo da molto appassionati ed assidui praticanti. Dopo un rapido frivolo e veloce test di "base", ci siamo dedicati a giri subito impegnativi, tagliando la testa al toro rapidamente!
Abbiamo fatto due uscite discretamente impegnative in due distinte giornate, una con "il meglio della zona", quindi rampe dissestate e sassaie erte, ed un'altra più di navigazione, tutta su sterrato e guida veloce, attraverso la provincia di Siena.
Al rientro verso casa, per problemi tecnici di cui dopo vi parlo, ho fatto una tappa Siena-Firenze con una riparazione di fortuna ed un amico di passaggio con un furgone, mi ha evitato l'ansia di rimanere appiedato tra Firenze e Milano! Viaggio concluso comunque come piace a noi, con sano sudore, tanti chilometri tutti molto sentiti, e paralisi facciale con sorriso a trentadue denti!

IL TELAIO:
Il telaio è il cuore di questa progettazione, so che pesa solo 3,8kg e funge anche da serbatoio, se pur da meno di 5 litri, e da scatola filtro. La prima peculiarità è che è realizzato in alluminio Carpental. Da non esperto non prendete per oro colato quello che dico, ma le mie impressioni sono state ottime! L'estrema leggerezza complessiva della moto, i pesi bassi, soprattutto dati dal motore ed il passo corto, fanno della Multiuso una divertentissima moto! Non è per nulla una moto noiosa o che impari a gestire fin dal primo minuto. L'anteriore si alleggerisce con facilità, ma perdona altrettanto facilmente, il posteriore su sterrato è nervosetto e divertente. Il telaio in ogni dove mi ha trasmesso e comunicato tutto molto bene, perchè le mie reazione alla guida, sono state, da scarso quale io sono, molto veloci, istintive ed efficaci. Questo telaio rende la moto reattivissima, ma la leggerezza ti salva sempre, dunque la sensazione è di sentirsi subito bravi! Ottima per imparare su asfalto e soprattutto in enduro!
Le vibrazioni non sono eccessive e non stancano, soprattutto perchè la cilindrata è limitata a 230cc.
Ultima cosa sul telaio. Esteticamente ad alcuni non piace perchè essendo mono-culla, evidenzia la larghezza del motore, che però è di una dimensione normalissima. Una cosa che all'inizio può non piacere, ma di cui alla fine, abitui velocemente l'occhio!

IL MOTORE:
Il propulsore come saprete è un Zongshen 230 ad aste e bilancieri, 4 tempi, con pochi cavalli, ma coppia infinita! Non va sotto-coppia mai! E pare sia estremamente longevo! Tutto confermato dalle mie sensazioni per ora!
Il sound non è per nulla spento, è strano perchè picchietta, ma è aggressivo, soprattutto quando giri la manetta in alto! L'impianto di scarico è un'opera d'arte, per gli ingombri e la posizione.
L'accelerazione è adeguatissima, le marche nella configurazione trial sono corte e danno soddisfazione anche in salita, il freno motore è abbondantissimo. La velocità massima è bassa, ma inadeguata solo per lunghi e noiosi rettilinei in pianura, che comunque sono facilmente evitabili, potendosi inventare, con questo mezzo, strade più divertenti anche in città, figuriamoci in campagna o in montagna!
Altre note: la frizione ed il cambio si sono ammorbiditi con il rodaggio ed ora sono perfetti, anche sotto sforzo estremo.
Ultima cosa che molti hanno notato, la moto, per lo più da ferma ed in estate, caccia molto calore, addirittura scalda il serbatoio, che comunque non risente per nulla di problemi pressione. So che il problema è stato arginato nella zona sella, con l'introduzione del pre-filtro, dove la paratia parafango in carbonio, prosegue sotto la sella limitando la trasmittanza termica. E' comunque un problema nel complesso irrisorio, soprattutto tecnicamente parlando. Al massimo il problema è di comfort, ma è limitato ai semafori rossi in estate.

LE SOSPENSIONI:
All'anteriore le Marzocchi da 40mm sono adeguate e largamente regolabili ed accoppiate da due piastre ricavate dal pieno in ergal! I pesi si trasmettono in modo nervosetto e davanti si alleggerisce spesso, ma con grandi margini ed in modo divertente. Io ora le regolazioni le ho abbastanza dure per l'asfalto in modo tale da non farle affondare molto in staccata, ma in off-road è meglio impostarle su una via di mezzo, più sul morbido, perchè tende a rimbalzare.
Il posteriore invece è il famigerato cantilever in Carpental da 4mm, oltre alle slitte, ai tendi-catena ed ai dadi ergal, con due ammortizzatori da down-hill, anch'essi discretamente regolabili. Non surriscaldano e copiano bene. Questi ultimi però sono un po' più difficili da regolare, almeno per me, ed infatti con questi ultimi, io ho avuto un problemino, di cui vi parlo in conclusione. La ciclistica comunque è complessivamente efficace, molto emozionante e molto divertente sempre con poco.

LE RUOTE:
I cerchi anteriori e posteriori hanno retto bene le sessioni di enduro fatte, anche se ho visto su un altro esemplare una discreta usura di quello anteriore, ovviamente dopo essere stato messo sotto sforzo estremo.
Le gomme originali non sono per nulla male. Il disegno è adeguatissimo sia per l'asfalto, sia per la roccia, le pietre e gli sterrati, un po' meno per il fango, soprattutto il posteriore. La mescola è morbida e ha molta aderenza, si sentono i tasselli che si pettinano in piega, quasi come se la ruota fosse un po' sgonfia. Ciò da notevoli vantaggi anche su denti e passaggi di roccia e pietre, dove la gomma aiuta a copiare puntualmente in fondo.

L'IMPIANTO FRENI: I freni sembrano adeguati ai pesi, l'anteriore decelera bene e blocca raramente, anche in fuoristrada, il posteriore è divertente perchè rallenta il giusto e all'occorrenza blocca con facilità e disinvolta gestione, aumentando il divertimento con poco.
Il consumo, si vociferi sia rapido, ma io so per certo che al contrario il costo di manutenzione è irrisorio proprio per le minime dimensioni degli organi.

L'IMPIANTO ELETTRICO:
L'impianto elettrico è ben pensato, i cavi sono limitati al necessario, la batteria è al litio, e per ora va benissimo, i gruppi ottici sono adeguati, il clacson è vivace e la strumentazione è limitata al minimo, anzi è addirittura digitale!
Una delle poche pecche estetiche della moto è forse proprio l'impianto elettrico, che io immagino, per questioni di semplificazione progettuale, di produzione, di assemblaggio, di costi e di facilità d'intervento in manutenzione, è stato posizionato in modo evidente alla vista e fissato con fascette in plastica. Credo comunque siano ipotizzabili piccole migliorie, che spero di riuscire ad apportare io stesso, magari su consigli specifici dal forum o dai miei conoscenti!

LA POSIZIONE DI GUDIA:
Sembra una Graziella (Cit. Tango). E' vero! E' una Graziella, fatta per stare in piedi grazie al manubrio alto. Le pedane non sono esteticamente stupende, ma sembrano ben posizionate. La sella è comoda più di quanto può sembrare, il passeggero ha un po' meno imbottitura, ma comunque largamente godibile per piccoli o piccoli/medi spostamenti. Questa sella comunque meriterebbe un capitolo a parte, perchè funge anche da parafango, deviatore d'aria per il filtro e infine blocca lo stesso filtro, nella giusta posizione.

GLI OPTIONALS:
Il mio esemplare ha i tre portapacchi, che sono eccezionali, perchè permettono di portare, senza alcuna ironia, tanto quanto un bmw, senza alcun bisogno di borse o bauletti specifici. Sono robusti, anzi, tanto che le vibrazioni in off-road tendono ad allentarne le viti.
So che da poco c'è anche il serbatoio aggiuntivo, che come detto dallo stesso Umberto Borile, snatura l'estetica della moto, ma è utile. Io comunque preferisco le mie due tanchette a bottiglia di due litri, perchè non più gestibili e svincolate dalla moto. Il serbatoio originale, tengo a precisarlo, è comunque impegnativo da svuotare in fuoristrada, anche se non impossibile.
Come sapranno tutti, ci sono anche optionals personali di Umberto Borile, come il rimorchio o il porta-motosega. Personalmente, aspetto con ansia novità per quanto riguarda, maschere per i fari anteriori e porta-taniche laterali, come quelle per la miscela della famosa motosega. Oltre a molto altro. Domande e curiosità che esplicherò sempre nel finale.

L'ESTETICA / LA FUNZIONALITA':
L'estetica è uno di punti forti di questa moto, che oltre ad essere funzionale io ognuna delle sue singole componenti, è anche atipica in modo non volgare, anzi retrò ed elegante. Se pur nuda e cruda, è sportiva ed aggressiva. Caratterialmente ed Esteticamente! Connubi unici, quasi inediti!
E' una moto che da questo punto di vista non mente! E' bella ed atipica nell'estetica, come nei possibili utilizzi ed anche nella guida. Spartana, ma pulita, Leggera, ma con estreme capacità di carico. Brillante e divertentissima su qualsiasi fondo, ma sicura, sincera e facile!
Ogni passante, benzinaio, motociclista al semaforo o bimbo, ha gli occhi puntati verso di te! Non sanno l'anno della moto e neppure conoscono la casa produttrice, ma sanno che gli piace! Sono sempre pieni di domande ed a volte io ripeto il solito nastro, che però non riesce mai a risultare dal tono annoiato! Fa piacere, avere gusti piacenti e fa altrettanto piacere poter tramandare il verbo, la cultura di possedere una vera moto, nata da una genialità tipica italiana!
Moto così, nate quasi per caso come la penicillina, sono io credo le più riuscite, ancor più di quelle dove l'impegno ha cercato fin dall'inizio l'estrema virtuosità. La stessa virtù che poi facilmente si perderà magari nel costo alto, o nella macchinosa produzione, oppure nella impegnativa gestione o ancora nell'esagerazione delle prestazioni fini a se stesse e mai commisurate all'uso.

I PREGI:
Per il mio utilizzo, il pregio più grande, ciò che mi ha fatto orientare verso questa scelta è stato proprio il connubio tra l'estetica e la funzionalità. La mia Multi desert sand con i portapacchi, mi permette di raggiungere un cliente in camicia, essendo io Architetto, oppure sgommare con discreta violenza nel bosco, o ancora andare a fare la spesa in città, oppure in fine affrontare un breve o medio tragitto in due o addirittura un lungo spostamento da solo, senza mai sentirmi in imbarazzo o in difficoltà in nessuna di queste occasioni!
La Multiuso è comunque piena di virtù, oltre a quest'ultima descritta che per me è fondamentale, e sono tutte le caratteristiche di cui ho avuto sensibilità o informazione per saperne, e di cui vi ho parlato nei precedenti paragrafi. Genialità progettuale. Reale ampio utilizzo. Leggera, perdona e non stanca. Facile gestione in guida di ogni tipo e su ogni fondo. Manutenzione facile ed economica. Costo di acquisto basso, soprattutto rispetto alla qualità del prodotto. Divertimento e confidenza, anche in passaggi impegnativi. Affidabile e sicura. Esteticamente bellissima in termini assoluti perchè unica, ed è una rarità poterlo dire di qualsiasi cosa, in qualsiasi ambito.
Un ultima importante cosa. Sempre però personale per le mie esigenze. Come spesso succede con i 4x4 a noi che purtroppo siamo di Milano, vi è la necessità di riuscire a poter fare lunghi spostamenti su asfalto, magari anche evitando le vie principali, riuscire poi ad affrontare la “tappa speciale” in programma in questo o in quell'alto posto solitamente sugli appennini, per poi poter ritornare a casa, cercando di riportarsi il proprio ferro. Il carrello appendice è una scelta plausibile che magari farò anche a breve, ma partire ogni tanto da casa con il proprio mezzo, farci un vero e proprio rallie-raid e tornare con lo stesso mezzo è veramente impagabile! Ciò però implica spesso bagagli maggiori di chi invece già abita sull'appennino, addirittura potrebbe implicare la tenda, il sacco a pelo, i fornelletti, le minime vettovaglie, qualche indumento, senza tralasciare anche qualche elemento di gastronomia tipico locale di dove si va! Tutto ciò è possibile farlo solo con un 4x4 attrezzato di tutto punto, fino a due persone o poco più. Da solo è possibile farlo solo con una Borile Multiuso ed i suoi tre portapacchi! Perchè qualsiasi altra moto che spacciano per una enduro da viaggio, è in realtà una moto stradale da viaggio, praticamente una station-wagon...

I DIFETTI / LO SVILUPPO:
Un'altra cosa che mi piace in termini assoluti della passione per i motori e che contribuisce a farmi cercare piccoli difetti, soprattutto secondo il mio utilizzo e la mia, in questo caso, acerba guida, è il fatto di poter provare a tarare oppure a modificare in modo personale il mio esemplare. A volte anche in modo erroneo, oppure mettendo in crisi alcuni organi o ancora sfortunatamente, ma ahimè mai raramente, rompere. Tutto a beneficio dell'esperienza, cercando di non farlo mai gratuitamente, anche perchè non navigo nell'oro, ma sono comunque sempre stato molto avido di conoscenza, di cimentarmi, di provarci! Sono un cronico curioso ed un creativo!
Mi permetto dunque di avanzare delle ipotesi, sempre ricordando a tutti la mia minima, ma credo genuina, esperienza per migliorare il mio esemplare e chiedere alla comunità pareri e arricchimenti!

LE ROTTURE E IL CRITICITA' DURANTE LA PROVA / LE FUTURE PREPARAZIONI
Vi espongo i problemi in modo empirico, partendo da ciò che si è danneggiato o rotto o ancora non mi è totalmente piaciuto durante la mia prova del mezzo sopra descritta, e tengo a ricordare a tutti, che comunque è stata un test molto impegnativo ed a trecentosessanta gradi, oltre a considerare la mia guida, che essendo meno elegante di altre, mette sicuramente più in crisi i vari organi della moto.

1- Le vibrazioni in fuoristrada mi hanno fatto perdere due viti: la prima è stata una delle quattro che serrano il parafanghi anteriore al lembo che unisce le due cartucce delle forcelle. La seconda, probabilmente per le vibrazioni causate dai portapacchi, è stata quella che fissa il telaietto della sella al telaio, la vite che c'è tra la cima della scatola filtro e la parte anteriore della sella.
Qui c'è poco da fare per quanto riguarda la preparazione del mezzo, bisognerà ricordarsi di controllare spesso il serraggio delle viti e della bulloneria, oltre a rimuovere i portapacchi in off-road, ovviamente almeno quando se ne ha la possibilità, ricordandosi che serve un set di viti più corte. Inoltre se si smontano i portapacchi, la moto è meno protetta ed a parte le carene in vetro-resina, le prime a rimetterci sono le frecce, che anche se morbide non sono totalmente infrangibili. Si potrebbe pensare ad un nuovo set di frecce più piccole e sempre discrete. Piccola parentesi: entrando nel tema “non vorrei prendere multe”, magari sostituirò i due specchietti originali, con uno solo sinistro after maket più piccolo, discreto ed economico, ma non è detto che alla fine sceglierò di smontare occasionalmente tutto, frecce e specchietti, soprattutto in una eventuale configurazione enduro, anzi magari pensando di sostituire le viti a brugola, con attacchi rapidi, come viti con pomelli e dunque rimovibili manualmente, in tempo reale.

2 - Inoltre le stesse vibrazioni sopra dette, hanno rotto il vincolo superiore dei fanali anteriori e crepato quello di sinistra, ma ho visto che la moto di Tango ha dei fari un po' diversi, sembrano rinforzati con una modifica. Dovrò dunque chiedere in Borile!

3 - Per alcune cadutine, quasi da fermo, ma su roccia, ho deteriorato un po' le manopole e spezzato la leva della frizione. Nulla di grave e non dovrebbe neppure essere messo tra le critiche, ma mi chiedevo se esistono leve più corte, comunque con il classico taglio anti-rottura, poiché tanto si dovrebbero utilizzare al massimo, solo indice ed anulare. Per quanto riguarda le manopole invece, mi chiedevo se potesse essere utile, oppure dannoso, montare quei “pesi” che solitamente si mettono ai ferri veloci, all'esterno delle manopole. Anche questo comunque risulta un problema minimo poiché le manopole si cambiano con un costo irrisorio.

4 - Sempre per una mia caduta, dove mi sono impiantato con l'anteriore in un sabbione a bordo torrente, ho rotto con lo stivale il parafanghi anteriore. L'ho tranciato in due inciampando sulla moto in avanti. Un classico. Dunque ipotizzavo che l'ultima parte, diciamo i 2/3 più bassi, si potrebbe provare a fare in gomma morbida nera fissata con due o tre rivetti alla vetro-resina, come un para-sassi da automobile e come la Borile aveva previsto all'inizio per il posteriore della stessa Multi.

5 - Continuiamo aumentando il grado di gravità del danno... Ahimè, ho fatto una bozza al mio povero serbatoio. La moto mi è scappata dalle mani mentre ero giù a spingere, su di una rampa dove avevo la ruota affondata nella terra e tra le pietre. Il risultato è che purtroppo lo stelo della forcella di destra è arrivato a pacco contro il telaio e lo ha abbozzato un po'. Ci vorrebbero dei fine-corsa in gomma, magari regolabili, fissati sotto il serbatoio e che battano contro la piastra inferiore delle forcelle.

6 - Di male in peggio! Non spaventatevi! Ma io, durante gli ultimi chilometri di fuoristrada duro programmati nel mio itinerario, ho letteralmente strappato gli steli dalle cartucce degli ammortizzatori posteriori, durante una discesa su pietraia a credo circa 40km/h, dopo 6 ore di pratica sostenuta pressochè continua e circa al 1300°km di viaggio. Abbiamo rimesso in sede gli steli e poi abbiamo vincolato il forcellone al telaietto della sella con una corda a cricchetto. Poco dopo siamo riusciti a riprendere l'asfalto e rientrare. Io ho proseguito fino a Firenze dove, come vi raccontavo, un amico mi ha recuperato fortuitamente con il suo furgone. La modifica è stata estremamente funzionale, poiché grazie alle molle degli ammortizzatori ed alla corda il tutto funzionava discretamente, avrei potuto anche raggiungere Milano, ma diciamo che vivo bene anche con il dubbio! Grazie Omar!
Ma cerchiamo di leggere onestamente l'accaduto. Io per “par condicio” direi che è colpa al 25% della mia inesperienza e dal mio stile di guida acerbo. Al 25% è colpa o merito dello stupendo itinerario che mi sono fatto, non che della massacrante prova a cui ho sottoposto la Multi, comunque senza remore e rimorsi! Al 25% alla sfiga che ci sta! Al 25% è demerito del pezzo, che è un geniale azzardo, ma che può forse essere potenziato, senza discostarsi da questa coraggiosa scelta progettuale.
Ma andiamo al punto: ora devo cambiare ammortizzatori e la filosofia “sostituisci in meglio ciò che si rompe” parla chiaro! Ho visto ammortizzatori da downhill di ogni marca e costo, addirittura Ohlins da 750 euro a quasi 1000! Anche Marzocchi tra i 270 ed i 340 euro. Quello che non so valutare è la resistenza a sforzi di un ammortizzatore rispetto ad un altro. Non è detto che un prodotto più performante sia necessariamente più robusto. Ecco, io vorrei soprattutto un componente più specialistico e resistente di quello che ha selezionato la Borile, comprensibilmente per questione di marketing, di produzione, di costi, ecc..
Magari poi però tirate le somme, con il rischio di rompere comunque, è consigliabile invece rimanere su di una scelta più economica come quella fatta da Borile e portarsi dietro i ricambi!

7 - Il capitolo rotture e guasti è (s)fortunatamente concluso. Ma mi rimangono domande e quesiti per una possibile e futura evoluzione del mezzo. Senza essere troppo pignoli i lunghi tragitti richiederebbero rapporti più lunghi, ma personalmente non vorrei perdere l'attitudine all'enduro che hanno i rapporti odierni. Dunque mi chiedevo se, con la dovuta calma, al termine della vita del mio motore, quindi spero fra molto, si potesse accoppiare il basamento del 230 Easy della Honda, che ha la sesta marcia, con testa e pistone ad aste e bilancieri della Multi. Magari attraverso una flangia di accoppiamento.

8 - Sempre in tema motore: non so se porterebbe notevoli benefici, ma si potrebbe pensare di aumentare leggermente la potenza, per chi volesse sperimentare un giorno maggiori potenze, eliminando a mal in cuore quell'opera d'arte che è la prima camera di compensazione ed il consecutivo collettore, con un tubo flessibile, che aumenti il diametro del collettore, prima del barilotto di scarico, altra opera d'arte, di cui però mi chiedo per curiosità quanti diametri di scarico siano stati provati o se siano stati calcolati sul fabbisogno del motore.
Sempre in tema potenze, durante un'intervista on-line ho sentito dire Umberto Borile che la catena con gli o-rings porta via 3 cavalli. Sarei curioso di provare un giorno la Multi con una catena normale, per poi poter valutare, le prestazioni ed i rischi di rottura.

9 - Finiamo con gli opitonals che sognerei di poter chiedere in Borile oppure auto-fabbricarmi su consigli eventuali ed aiuti vari!
Avete capito che il mio utilizzo è totale. A me servirebbero tre specifiche configurazioni, che sarebbe bello coincidessero il più possibile per questioni di rapidità di trasformazione.

A - La configurazione moto cittadina e da faccende quotidiane, spesa, spostamenti di lavoro, spostamenti di piacere da solo ed in due, con frecce e specchietto sinistro, pedane passeggero ed a volte con portapacchi, dunque provvederò come dicevo istallando attacchi rapidi dove posso e come potrò, ma con grande cura.

B- La configurazione moto da lunga percorrenza, con borsoni ai lati e sull'anteriore, io ho scelto delle borse della Quechua da 40l nere e resistenti, pechè quelle Borile in cuoio, credo costino molto e non hanno la capienza adatta alle mie esigenze.
La preparazione che sogno invece, a parte la sesta marcia, è il porta-tanica laterale, come quello personale di Umberto Borile, magari studiato con una tanchetta iper-leggera ed una struttura altrettanto poco pesante, ma robusta e resistente alle cadutine. Mi piacerebbe averlo replicato anche sul lato sinistro, che proprio non esiste, magari con una tanica meno profonda, in modo tale da poter prevedere anche un alloggiamento per un minuto compressorino portatile. Ho visto in rete che ci sono anche da 1,5kg per pochi cm di ingombro, in modo tale da avere la possibilità di intervenire sulla pressione delle gomme, una volta ritornato su asfalto.
Tutta roba che all'occorrenza si deve poter comunque smonta velocemente, per lasciare alcune cose al “campo base” e andare a fare una “tappa speciale”.

C – L'ultima configurazione è appunto da enduro! Senza frecce e specchietto, oppure minimizzate, in modo da non incappare in continue rotture. Fanaleria anteriore robusta. Senza portapacchi o accessori ingombranti o pesanti. Leve piccole e anti-rottura, Griglia para-fari all'anteriore. Cerchio anteriore rinforzato. Gomma posteriore più palettata. Ammortizzatori posteriori più robusti. Forse catena senza o-rings, Staffa per GPS e navigatore GPS, con presa accendi-sigari.

In termini assoluti poi vorrei migliorare la moto per quanto riguarda il posizionamento dei cavi dell'impianto elettrico, che per esempio al posteriore potrebbe passare all'interno del telaietto reggi-sella, e mi piacerebbe un giorno studiare delle pedane esteticamente più ben finite, magari in duralluminio piegato, ovviamente mantenendo la parte finale, che è mobile, come da consuetudine, per evitare le rotture.

CONCLUSIONE:
Credo che si sia intuito dalla lungaggine e dai particolari del testo la passione e la piacevolezza che mi ha trasmesso la Multi, anzi ringrazio chi è arrivato a leggere fin qui! Buon Multiuso a tutti i felici possessori! Sogni d'oro a chi a scelto altro! E complimenti all'inimitabile Umberto Borile e a chi a collaborato!
Sono felice di fare parte di questa famiglia!

Luca Gioiosano detto Gigetto

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Messaggio da bebeking » lun 11 ago, 2014 9:01 pm

sono arrivato alla fineeeeeeee!!!

benvenuto. ho saputo da tango vagamente della tua disavventura, ci siamo sentiti perchè dovevavmo incontrarci domenica, ma poi un contrattempo mi ha bloccato all'ultimo...

provo a memoria a rispondere a qualche tuo punto in oridne casuale.

per il calore, ho dato una risposta ad un utente forse su questo tread un paio di pagine fa, credo, prova a dare un'occhiata.

le frecce ne ho rotte già 4-5, ed alla fine al momento al posteriore ho messo delle piccole frecce con il braccino in gomma. nell'ultima uscita sono riuscito a rompere anche quelle, tornando a casa senza un vetrino, ma con immenso stupore sono andato dove le ho comprate, ed avevano il vetrino in sost per pochi spiccioli. quando si romperanno anche quelle anteriori, adotterò questa soluzione anche per quelle.

i serraggi bulloneria è cosa normale, cmq su alcune viti ho messo i frenanfiletti della CRC, e dove metti quello vedrai che difficilmente trovi poi lente...

il gruppo ottico prima serie è sicuramente più robusto, ma quello seconda serie è troppo più fighetto e credo anche leggero. l'ho rotto anche io, 2 volte. ho prima rotto in una caduta uno dei 2 alloggi perno che tengono i fari lateralmente, in questo caso devi sentire alla Futurbike che sicuramente è in contatto con il buon Gianmaria, so come riparare e rinforzare. credo he quello che hai visto sulla moto di tango sia propio diverso perchè modificato. poi, se non ho capito male, hai rotto anche la staffetta che tiene la vite di registro inclinazione dei fari??... ho rotto anche quella. quella ho apportato una riparazione/modifica mettendo una "L" in acciaio, incollandola prima, ed imbulonandola poi... metterò foto appena posso.
inoltre, un piccolo suggerimento che forse può essere utile a tutti i possessori di multi con gruppo ottico nuovo, e magari lo possono adottare anche in fase di montaggio; ho messo 2 O-ring in gomma tra vite/linguetta/dado bloccante, sempre su quel registro fari. si attenuano le vibrazioni e spariscono gli eventuali rumori di che ne conseguivano.

la leva frizione l'ho lasciata rotta per una vita, nonostante avessi il ricambio nuovo, mi ci ero abituato e specie per la guida in off mi tornava meglio. avevo limato via gli spigoli taglienti e via...
poi, visto l'arrivo dell'estate che mi porta ad utilizzare la moto ogni giorno ho deciso di rimontare quella intera nuova. la domenica sono andato a fare una scampagnata, sono caduto, ed ora ho di nuovo la levina spezzata e e limata. :D l''altra leva sempre spezzata la ho cme chiusa dentro la fiancatina insieme agli attrezzi, per avere un eventuale ricambio.

le pedane mi sentirei di consigliarti di mettere quelle larghe da trial. ti danno una bella sensazione nella guida in piedi. forse però sono scomode se hai stivali da enduro con tacco e non stivali da trial, non so...

cv in più non ne ho mai sentito la necessità, però l'idea di togliere la scatola scarico by-passandola con un tubo era già stata sollevata da qualcuno. penso che si dovrebbe cambiare qualcosina anche in carburazione... suvvia, qualcuno provi. :P

tutti gli accessori di cui parli, penso tu debba studiarteli, che poi è il suo bello... prima o poi io mi farò fare un porta tavola da surf, ma poi voglio da Borile una royalty su ogni multi venduta ad un surfista. :D
Gabriele, (Bebe per tutto il mondo) multi-dotato. :mrgreen:

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Messaggio da gigetto » lun 11 ago, 2014 9:10 pm

bebeking ha scritto:sono arrivato alla fineeeeeeee!!!

benvenuto. ho saputo da tango vagamente della tua

i serraggi bulloneria è cosa normale, cmq su alcune viti ho messo i frenanfiletti della CRC, e dove metti quello vedrai che difficilmente trovi poi lente...:D
Piacere bebeking! ...ho sentito anche io parlare di te! ..bene! grazie! tutti consigli utili che prenderò in considerazione! ...già molte cose le immaginavo, altre no!

sapphire
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Messaggio da sapphire » mar 12 ago, 2014 10:19 am

gigetto ha scritto: 6 - Di male in peggio! Non spaventatevi! Ma io, durante gli ultimi chilometri di fuoristrada duro programmati nel mio itinerario, ho letteralmente strappato gli steli dalle cartucce degli ammortizzatori posteriori, durante una discesa su pietraia a credo circa 40km/h, dopo 6 ore di pratica sostenuta pressochè continua e circa al 1300°km di viaggio. Abbiamo rimesso in sede gli steli e poi abbiamo vincolato il forcellone al telaietto della sella con una corda a cricchetto. Poco dopo siamo riusciti a riprendere l'asfalto e rientrare. Io ho proseguito fino a Firenze dove, come vi raccontavo, un amico mi ha recuperato fortuitamente con il suo furgone. La modifica è stata estremamente funzionale, poiché grazie alle molle degli ammortizzatori ed alla corda il tutto funzionava discretamente, avrei potuto anche raggiungere Milano, ma diciamo che vivo bene anche con il dubbio! Grazie Omar!
Ma cerchiamo di leggere onestamente l'accaduto. Io per “par condicio” direi che è colpa al 25% della mia inesperienza e dal mio stile di guida acerbo. Al 25% è colpa o merito dello stupendo itinerario che mi sono fatto, non che della massacrante prova a cui ho sottoposto la Multi, comunque senza remore e rimorsi! Al 25% alla sfiga che ci sta! Al 25% è demerito del pezzo, che è un geniale azzardo, ma che può forse essere potenziato, senza discostarsi da questa coraggiosa scelta progettuale.
Ma andiamo al punto: ora devo cambiare ammortizzatori e la filosofia “sostituisci in meglio ciò che si rompe” parla chiaro! Ho visto ammortizzatori da downhill di ogni marca e costo, addirittura Ohlins da 750 euro a quasi 1000! Anche Marzocchi tra i 270 ed i 340 euro. Quello che non so valutare è la resistenza a sforzi di un ammortizzatore rispetto ad un altro. Non è detto che un prodotto più performante sia necessariamente più robusto. Ecco, io vorrei soprattutto un componente più specialistico e resistente di quello che ha selezionato la Borile, comprensibilmente per questione di marketing, di produzione, di costi, ecc..
Magari poi però tirate le somme, con il rischio di rompere comunque, è consigliabile invece rimanere su di una scelta più economica come quella fatta da Borile e portarsi dietro i ricambi!
Bella prova,il problema del sottodimensionamento delle sospensioni lo avevo da sempre evidenziato attirando le ire di qualcuno,quelle sospensioni sono inadeguate al peso di 105 kg della Multiuso. Bisogna trovare qualcosa di veramente buono e resistente che oltretutto può migliorare anche la stabilità della moto rendendola meno reattiva e saltellante. Cerchiamo qualcosa che sia più funzionale,se può fà !
Ultima modifica di sapphire il gio 01 gen, 1970 1:00 am, modificato 1 volta in totale.

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