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Le due selle hanno senso solo se come dice Borile saranno di due altezze differenti, più bassa per chi nel brutto vuole avere la possibilità di zampettare e più alta per chi vuole passare più velocemente possibile alla guida in piedi.
C'è poi da pensare anche che l'altezza della sella non è tutto, una sella molto stretta aiuta comunque a recuperare cm, mentre una sella larga e comoda ne fa perdere parecchi. Quindi si potrebbe pure pensare ad una sella più stretta per chi fa pochi km ed una più larga per chi invece vuole usare la moto per giri più lunghi.

Invece i serbatoi di differenti ingombri potrebbero essere interessanti, anche se con un motore che fa i 25km/i, 6-8 litri sono più che sufficienti, tutt'al più si potrebbe avere un serbatoio addizionale optional per aggiungere capacità.

".. non è bello arrivare in un posto che non si conosce, trovarsi davanti ad una mulattierina, ed aver paura a farla.."

io, più che paura a farla, ho paura di non riuscire a girare la moto...
quindi ben vengano degli appigli sul codino per girarla (basta anche lasciare il telaietto reggisella scoperto in alcuni punti, niente ferro in più per maniglie) e direi che fino a 110 kg una moto si sposta bene.


Visto che sta pensando ad una enduro e una trialend, potrebbe essere una idea quella di riproporre quello che fece HM con la 230Easy? stessa base ma una versione trail con sospensioni più basse e una versione enduro con sospensioni più specialistiche? ( e adesso la smetto e lascio parlare un po anche gli altri..)

stew74 ha scritto:Le due selle hanno senso solo se come dice Borile saranno di due altezze differenti, più bassa per chi nel brutto vuole avere la possibilità di zampettare e più alta per chi vuole passare più velocemente possibile alla guida in piedi.
C'è poi da pensare anche che l'altezza della sella non è tutto, una sella molto stretta aiuta comunque a recuperare cm, mentre una sella larga e comoda ne fa perdere parecchi

sisi... era esattamente quello che intendevo...

borile ha scritto:mettendo insieme alcuni dati, prevedo già che:altezza sella da terra se
arriviamo a 88/90 cm è già un buon traguardo, mentre per il peso arrivare a 100
kg sarebbe il massimo,anche se la vedo dura

Guardando questi dati e il motore a iniezione, penso alla Freeride piu' che
alla Alp 4.0. Rispetto alla Freeride, che dai commenti viene fuori come una moto
molto valida in fuoristrada, divertente e facile da guidate, vorrei in piu':

• una certa propensione all'asfalto e all'uso a 360 gradi. Dovrebbe essere una
  vera dual, con possibilita' di carico bagaglio e trasporto passeggero.
• serbatoio piu' grande, anche in relazione al punto precedente. 10 litri,
  come la Alp o il TT-RE, sarebbero perfetti. Qualcosa in meno potrebbe essere
  tollerabile, se i consumi sono bassi (vedi punto seguente). Mi pare di ricordare
  che all'inizio si parlava di un serbatoio aggiuntivo per la Multiuso. Una cosa
  del genere potrebbe essere interessante, tipo una versione base con 5 litri e un
  serbatoio aggiuntivo con altri 5 litri.
• i consumi devono essere bassi. Abituato ai 35 km/l della 230 Easy i 23/24
  della Alp mi sono sembrati troppo pochi. Visto che ci sono moto come i BMW 800
  che superano i 25 km/l in extraurbano secondo me non ci si puo' accontentare di
  niente di meno.
• per l'altezza sella riprendo il discorso delle due selle. Ricordo una
  special descritta in uno degli ultimi numeri dell'Endurista dotata di una sella
  incavata che permetteva di recuperare un bel po' di centimetri. Questa potrebbe
  essere l'alternativa a una sella piu' alta e piatta per chi e' diversamente alto
  (oltre alla giusta osservazione sulla sagomatura e larghezza della sella).
• il faro dovrebbe essere paragonabile a quello delle stradali. In questo i
  fari delle due Alp rappresentano un ottimo esempio.
• intervalli di manutenzione umani, non quelle cose demenziali della Freeride,
  e ovviamente buona affidabilita' del mezzo.
• omologazione per diversi tipi di pneumatici, sia tipo trial (sospetto che
  100 kg e passa siano troppi per un vero pneumatico da trial, gli esperti mi
  correggeranno) che enduro che semitassellato.
• deve poter girare con targa e frecce senza problemi.
• deve avere una buona "crashability". Questo termine l'ho sentito usare da
  due fratelli americani che si sono fatti in casa una dual sport, e indica la
  capacita' di cadere senza rompersi. Caratteristica che le moto da fuoristrada
  pure in genere hanno, le dual non sempre e le stradali ben poco... in
  particolare attenzione alle frecce, magari integrate nel portatarga o in
  materiali flessibile.

Mi viene un dubbio per il nome, una moto con queste caratteristiche e' poco
trial. Una vera "Trialend" dovrebbe forse sacrificare l'aspetto dual in favore
della leggerezza e capacita' in fuoristrada. Pero' mi sembra che quello che
veramente manca e' una dual vera.

Una bella dual sul tipo DR350 0 XR250, da 110/115 kg, con i tuoi colpi di genio tecnici ed estetici, sarebbe la moto che mi piacerebbe veder nascere! Ciao

Egr. Sig. Borile, quando ho scritto che vorrei che la mia Alp 4 fosse stata pensata e costruita da lei, non osavo sperare che avesse in animo l'ideazione della Trialend, una creazione che veramente potrebbe risolvere tutti i problemi di chi ha trovato nell'Alp 4 la tipologia di moto perfetta, adatta a tutto, ma mortificata dal peso e dalla pessima qualità dei componenti e dell'assemblaggio. Visto che addirittura lei ha aperto un topic apposito, mi permetto di dire la mia: a me basterebbe che lei facesse quello che tutti i possessori di Alp 4 non disposti ad accontentarsi vorrebbero, cioè mantenere rigorosamente la polivalenza, l'affidabilità e l'autonomia (10 litri) che solo tale moto può garantire a costi di gestione irrisori (io ci vado a funghi, sulle classiche sterrate del Piemonte a tutti note, in autostrada a 100/110 per spostamenti di collegamento anche lunghi, sui passi alpini, in città, al mare), riducendone il peso almeno di una ventina di kg e dotandola di componenti di qualità analoga a quelli della sua Multiuso. Mi permetto altresì di far notare che i fissati del peso e delle prestazioni arrampicatorie di stampo semitrialistico hanno già pane per i loro denti nella Multiuso stessa o, se si accontentano, nell'Alp 200; la sua Trialend dovrebbe, a mio avviso, essere pensata per chi, nel panorama motociclistico attuale, per appagare la sua passione di moto, è assolutamente "costretto" ad acquistare l'Alp 4.
Grazie di cuore per la considerazione che ci dimostra. Un cordiale saluto.

Grazie per la stima,aiuta molto a continuare. Il 350 Trialend verrà dopo la enduro sempre 350,che verrà dopo la Scrambler 450,che oramai è quasi ultimata ed i collaudi sono quasi completati. Credo che la 350 da strada e motoalpinismo nascerà verso marzo 2013,e conoscendo in parchi consumi del Monster dal quale deriva il gruppo termico,con in più l'aggiunta dell'iniezione,penso che con 8 litri si possa percorrere la stessa strada che si percorre con l'Alp 4 con 10 litri,tutto a beneficio di pesi ed ingombri.Ovviamente la leggerezza è abbinata a materiali più nobili, tipo ergal ,cromomolibdeno e carbonio,e più costosi quindi. Ma quà bisogna decidere se farla economica ma pesante o leggera ma dai costi decisamente più alti. Botte piena e moglie ubriaca, è impossibile.Ciao.UB.

borile ha scritto:Ovviamente la leggerezza è abbinata a materiali più nobili, tipo ergal ,cromomolibdeno e carbonio,e più costosi quindi. Ma quà bisogna decidere se farla economica ma pesante o leggera ma dai costi decisamente più alti. Botte piena e moglie ubriaca, è impossibile.Ciao.UB.

Ciao Umberto, Ti toccherà individuare (ma sono certo che lo hai già fatto) la fascia di utenza.
Se il mezzo sarà destinato a "buoni intenditori" dovrai necessariamente utilizzare componenti costosi e tenere alto il prezzo.
Se posso esprimere un parere da profano, così facendo rischieresti di rivolgerti unicamente ad una nicchia troppo ristretta e ti esporresti comunque ad inevitabili confronti con marchi che storicamente la fanno da padroni, io cercherei invece di acquisire una piccola fetta di mercato fatta ad esempio da ex enduristi che vogliono ritornare a girare con mezzi più "umani", da nostalgici delle "belle moto di una volta", da 30/40enni che potrebbero essere attratti da una moto capace di sostituire pure lo scooter, con un estetica da sfoggiare pure in centro città, da chi si avvicina al mondo del fuoristrada ma non vuole rinunciare alla gita al mare.
A qs.potenziali acquirenti non credo interesserebbe avere parti in carbonio.
Ripeto, è solo una riflessione fatta da uno che che di mercato ci capisce poco, l'ideale in qs.momento particolare sarebbe una moto pratica, polivalente costruita con giudizio ma alla portata di tutti, poi si sà che il "marketing" fà miracoli.....
Il consiglio è di non mettersi in competizione con le attuali proposte ma di creare realmente qualcosa di unico e non solo a livello estetico.
Forse i tempi stanno cambiando e anche in Italia la categoria degli smanettoni si stà sfoltendo a favore dei "contemplativi", spingi in quella direzione!!
Mi pare che con la Multiuso ci sei andato propio vicino no?
Un salutone

Sono d'accordo ma eviterei le gite al mare quindi orientamento off puro.

non ho dubbi sulle qualita' delle moto di boirile ma, se mi posso permettere,
vorrei fare una critica sui.... nomi.
Trialend... ma anche Multiuso non vanno bene, sono troppo didascalici, non
dicono nulla. Laddove, chesso', FreeRide, Explorer evocano chissa' quali
avventure anche se poi uno le usera' la domenica pomeriggio sulla collina dietro casa,
sono nomi eccitanti come una modella appollaiata su una moto
all'EICMA. "Multiuso" evoca solo un coltellino svizzero, e' eccitante come
una moglie culona stagionata coi bigodini in testa... Purtroppo il mercato
funziona anche sui dettagli (guarda le frocerie della Apple), dovresti farci
piu' attenzione a mio avviso! (opinione personale eh)

Borile modello “T”