Che delusione che brutta esperienza.
Inviato: gio 06 nov, 2014 6:27 pm
Saluti a tutti ed in particolare al Sig. Umberto Borile.
Rispettando il topic "Prime impressioni" vi descrivo la mia avventura con la multiuso.
Da quando ho letto le prime notizie sulla multiuso ne sono rimasto molto affascinato, già conoscevo la Borile di Vò ed essendo per metà originario dei Colli Euganei ho subito avuto grande ammirazione ed affezione per il marchio e la sua storia. Con queste premesse nel 2012 sono andato all'EICMA dove ho potuto vedere per la prima volta una multiuso (in quel caso appesa ad un muro) e mi è piaciuta, l'anno successivo, sempre all'EICMA ho sostato a lungo e più volte allo stand Borile deliziato da ogni particolare della moltiuso (e delle altre moto esposte Scrambrer e Ricky). Giunta l'estate ho saputo che vicino alla mia città c'era un conce Borile, ecco mi sono detto, è il fato ora deve essere mia ! Perfetto, prendo 1 giorno di ferie vado, parlo con il conce, gli descrivo le mie esigenze per lo più stradali e faccio il contratto : 4700€. Inizia il calvario : attendevo la moto entro 2 settimane ed invece fra mille scuse la ricevo dopo quasi un mese così si arriva a metà luglio. La ritiro, finalmente mia, parto torno verso casa e riscontro le prime stranezze, la moto è deliziosamente leggera e pesando io circa 10kg più di lei alzo il baricentro del sistema ed in caso di vento mi sento una foglia in balia delle correnti, faccio i primi km e percepisco un fastidio crescente alla chiappa sx fino ad assumere posizioni improbabili per scampare alla cottura della natica. Non è possibile mi dico, dai tutto si sistema il motorino ha grinta l'effetto vela merita apprendistato. Mi organizzo per un giretto in collina nel week end ed intanto la uso per andare al lavoro (circa 3km da casa) e noto subito che scada proprio tanto. Contatto Gianmaria di Borile che mi suggerisce di applicare un isolante all'interno della fiancata ed il gentilissimo bebeking mi dà alcune dritte per limitare il problema. Faccio tutto ed in più prendo dei pantaloni da ciclista imbottiti da mettere sotto quelli da moto per isolarmi dal calore aumentando la morbidezza della sella. Sella che in corrispondenza del filtro è più rigida e crea uno scalino che unito al calore rende la prima uscita una tragedia. In totale ho percorso 200km dalla pianura ed in giro per la collina tutto attrezzato con imbottiture per il fondo schiema, isolanti appositi all'interno della fiancata sx, silicone attorno al tubo sx reggi sella tanica di benzina da 5l. La moto attira l'attenzione ovunque e da guardare da ferma è una meraviglia peccato che a fine giornata mi senta a pezzi fisicamente e moralmente. Delusione su delusione. In strada mi pare di ballare la zumba e già a 80km/h sento di osare troppo, al contrario però su sterrato è ferma precisa e sembra di essere sul liscio, peccato che io l'abbia presa per usarla su asfalto. Dopo 100km entra in riserva e dopo altri 3km si ferma, meno male avevo la tanica, la leva lunga del cambio mi porta ad appoggiare la scarpa al carter che me la squaglia, nonostante i vari accorgimenti mi si cucina la chiappa e mi duole l'osso sacro a causa dello scalino dovuto alla forma del sotto sella, ciliegina dal mozzo posteriore inizia a fare un sibilo da attrito molto acuto che attira l'attenzione ad ogni paesino, tanto da costringermi a frequenti soste per far raffreddare il mozzo che tanto dopo 3/5km ricomincia a sibilare. Arrivo a casa e tutto rotto realizzo che le ferie in moto con questo attrezzo sono impossibili. Possiedo anche un Van Van 125 troppo piccolo per le dolomiti e così riattivo la mitica Guzzi 750 che mi salva le ferie. Vabbè chiamo il conce gli segnalo i problemi e mi accordo per portala a far sistemare. Seee aspetta e spera!!! Ai primi di Agosto la moto è da loro e da allora non è più tornata a casa... Con un dilettantismo unico con mille scuse mi dicono che sì la moto scalda molto ma ora la sistemano, poi non sono in grado e la manderanno a Vò, passa 1 week e la moto è ancora là poi un altra e niente, un altra ancora ed è sempre lì abbandonata. Ai primi di ottobre gli ribadisco che ho perso le speranze e l'interesse e la metto in vendita. In questo sono stati rapidi e mi chiamano perchè hanno trovato l'acquirente. Risultato speso 4700€ + assicurazione + tanica ; isolanti termici tanto tempo,giornate di ferie, telefonate e pazienza = NULLA moto venduta da 2 settimana ed il conce non mi ha ancora fatto il bonifico dei miei 3500€. Delusione rancore ed alcune certezze. Non comprerò mai più nulla dal conce di cesena e non prenderò mai più un mezzo senza provarlo. Riassumendo questa costosa e brutta esperienza ha lasciato invariata la stima per Borile (Azienda/Uomo) che però dovrebbero curare meglio la parte commerciale ed i conce a cui si affida, la multiuso è strepitosa in fuoristrada ma imbarazzante su strada (almeno la mia). Poteva essere l'amore tanto atteso invece ...
Rispettando il topic "Prime impressioni" vi descrivo la mia avventura con la multiuso.
Da quando ho letto le prime notizie sulla multiuso ne sono rimasto molto affascinato, già conoscevo la Borile di Vò ed essendo per metà originario dei Colli Euganei ho subito avuto grande ammirazione ed affezione per il marchio e la sua storia. Con queste premesse nel 2012 sono andato all'EICMA dove ho potuto vedere per la prima volta una multiuso (in quel caso appesa ad un muro) e mi è piaciuta, l'anno successivo, sempre all'EICMA ho sostato a lungo e più volte allo stand Borile deliziato da ogni particolare della moltiuso (e delle altre moto esposte Scrambrer e Ricky). Giunta l'estate ho saputo che vicino alla mia città c'era un conce Borile, ecco mi sono detto, è il fato ora deve essere mia ! Perfetto, prendo 1 giorno di ferie vado, parlo con il conce, gli descrivo le mie esigenze per lo più stradali e faccio il contratto : 4700€. Inizia il calvario : attendevo la moto entro 2 settimane ed invece fra mille scuse la ricevo dopo quasi un mese così si arriva a metà luglio. La ritiro, finalmente mia, parto torno verso casa e riscontro le prime stranezze, la moto è deliziosamente leggera e pesando io circa 10kg più di lei alzo il baricentro del sistema ed in caso di vento mi sento una foglia in balia delle correnti, faccio i primi km e percepisco un fastidio crescente alla chiappa sx fino ad assumere posizioni improbabili per scampare alla cottura della natica. Non è possibile mi dico, dai tutto si sistema il motorino ha grinta l'effetto vela merita apprendistato. Mi organizzo per un giretto in collina nel week end ed intanto la uso per andare al lavoro (circa 3km da casa) e noto subito che scada proprio tanto. Contatto Gianmaria di Borile che mi suggerisce di applicare un isolante all'interno della fiancata ed il gentilissimo bebeking mi dà alcune dritte per limitare il problema. Faccio tutto ed in più prendo dei pantaloni da ciclista imbottiti da mettere sotto quelli da moto per isolarmi dal calore aumentando la morbidezza della sella. Sella che in corrispondenza del filtro è più rigida e crea uno scalino che unito al calore rende la prima uscita una tragedia. In totale ho percorso 200km dalla pianura ed in giro per la collina tutto attrezzato con imbottiture per il fondo schiema, isolanti appositi all'interno della fiancata sx, silicone attorno al tubo sx reggi sella tanica di benzina da 5l. La moto attira l'attenzione ovunque e da guardare da ferma è una meraviglia peccato che a fine giornata mi senta a pezzi fisicamente e moralmente. Delusione su delusione. In strada mi pare di ballare la zumba e già a 80km/h sento di osare troppo, al contrario però su sterrato è ferma precisa e sembra di essere sul liscio, peccato che io l'abbia presa per usarla su asfalto. Dopo 100km entra in riserva e dopo altri 3km si ferma, meno male avevo la tanica, la leva lunga del cambio mi porta ad appoggiare la scarpa al carter che me la squaglia, nonostante i vari accorgimenti mi si cucina la chiappa e mi duole l'osso sacro a causa dello scalino dovuto alla forma del sotto sella, ciliegina dal mozzo posteriore inizia a fare un sibilo da attrito molto acuto che attira l'attenzione ad ogni paesino, tanto da costringermi a frequenti soste per far raffreddare il mozzo che tanto dopo 3/5km ricomincia a sibilare. Arrivo a casa e tutto rotto realizzo che le ferie in moto con questo attrezzo sono impossibili. Possiedo anche un Van Van 125 troppo piccolo per le dolomiti e così riattivo la mitica Guzzi 750 che mi salva le ferie. Vabbè chiamo il conce gli segnalo i problemi e mi accordo per portala a far sistemare. Seee aspetta e spera!!! Ai primi di Agosto la moto è da loro e da allora non è più tornata a casa... Con un dilettantismo unico con mille scuse mi dicono che sì la moto scalda molto ma ora la sistemano, poi non sono in grado e la manderanno a Vò, passa 1 week e la moto è ancora là poi un altra e niente, un altra ancora ed è sempre lì abbandonata. Ai primi di ottobre gli ribadisco che ho perso le speranze e l'interesse e la metto in vendita. In questo sono stati rapidi e mi chiamano perchè hanno trovato l'acquirente. Risultato speso 4700€ + assicurazione + tanica ; isolanti termici tanto tempo,giornate di ferie, telefonate e pazienza = NULLA moto venduta da 2 settimana ed il conce non mi ha ancora fatto il bonifico dei miei 3500€. Delusione rancore ed alcune certezze. Non comprerò mai più nulla dal conce di cesena e non prenderò mai più un mezzo senza provarlo. Riassumendo questa costosa e brutta esperienza ha lasciato invariata la stima per Borile (Azienda/Uomo) che però dovrebbero curare meglio la parte commerciale ed i conce a cui si affida, la multiuso è strepitosa in fuoristrada ma imbarazzante su strada (almeno la mia). Poteva essere l'amore tanto atteso invece ...