Gent.le Sig. Sapphire,
mi piacerebbe chiamarti per nome e sapere quanti anni hai e cosa fai nella vita,così, tanto per sapere con chi sto parlando,visto che tu sai tutto di me,non sarebbe male fosse anche viceversa. Inavvertitamente ti ho dato del tu senza chiederti il permesso, ma fra motociclisti si usa,se invece non vuoi, dimmelo che rimedio immediatamente.
Ti prego di non fraintendere,non voglio essere polemico,non ho tempo per farlo e non fa parte di me. Se scrivo e leggo qui, è unicamente per un utile e continuo confronto con chiunque possa contribuire a migliorare le mie moto. In questo caso,la Multiuso.
La storia di questa motoretta risale al 2003,quindi dieci anni fa.Dieci anni nei quali fra le mie mani sono passate, e qualcuna c'è ancora, moto come Beta Alp 250 2 tempi,Gas Gas 320 trial,Beta Alp 200,Scorpa T Ride 250,e per ultima Montesa Cota 4rt. per stare nel campo moto da trial e alpinismo. Non ti faccio l'elenco delle enduro, delle cross,delle stradali,delle flat track e delle moto da speedway. In 61 anni che sono al mondo mi manca solo di guidare la moto da Speedway su ghiaccio,ma penso proprio di potermi accontentare ugualmente. Collaboro saltuariamente,con il Prof. Vito Cossalter dell'Univesità di Ingegneria di Padova, dove insegna e scrive libri come Cinematica e Dinamica della motocicletta. Tutto questo per dirti che se la Multiuso ha quel telaio che ha,e quelle geometrie che ha,non è un caso. E' voluto,e tu stesso mi confermi di quante moto ci sono con misure tradizionali e se vogliamo "più logiche". Queste misure e geometrie che ,tanto per dargli un'appellativo continueremo a chiamare "poco logiche o poco convenzionali"sono scaturite dopo aver messo in piedi 6 telai diversi,6 telai dei quali una persona intelligente, si sarebbe fermato al primo. Ma io sono un cocciuto ignorante e non mi accontento.Il primo, era come descrivi tu, forcellone più lungo,e non ho nessun problema a dichiararlo,con geometrie e misure completamente copiate da chi aveva realizzato buone moto da motoalpinismo prima di me. Però le costruisco e le guido,e ti assicuro in condizioni che qualche volta ho dovuto andare a ripigliarmi il mezzo il giorno dopo con funi e quant'altro,facevo solo posti impestati ,tanto che nessuno più voleva venire via con me. La motoretta che sarebbe nata per i miei capricci,doveva girarsi su se stessa,doveva arrampicarsi anche quando la stanchezza non ti permette più di aiutarla,dovevo poterla spostare con facilità,dovevo anche percorrere qualche chilometro di asfalto per tornare a casa,in poche parole doveva essere una multiruolo, con propensione per sterrati ,sentieri e mulattiere. Dal primo al sesto telaio le misure e le geometrie sono cambiate a mano a mano che determinati contesti mi facevano notare che forse era meglio tagliare,aggiungere,stringere,allargare ecc. Lungi da me l'idea di realizzare questo oggetto pensando anche al passeggero. Se all'occorrenza dovesse servire,si può fare, ma se lo scopo è abitualmente viaggiare in due, sono il primo a dire di guardare altrove. Alla fine però, posso dire con un pochino di orgoglio, di aver realizzato esattamente quello che volevo. Una motoretta inusuale certamente,neanche bella se vogliamo,ma credimi Sapphire se ti dico che chi ci monta sopra e ci fa un giro,arriva che non riesce a trattenere un sorriso. E poi scusa se è poco. Alla cavalcata del Monferrato, Gian Maria Vedovato, e Alberto Bassi, e forse anche Simon,non avevano mai messo le ruote sull'erba in vita loro.
Sono saliti ovunque,con un fango che non ho mai visto. Gomme da trial e via a slalomare su salite dove moto da enduro con coperture da enduro erano ferme a slittare con sbuffi di vapore dai radiatori e l'acqua pronta per i maccheroni. La Multiuso li ha tirati su ovunque,e sono saliti esclusivamente grazie a lei,in quanto loro erano veramente disarmati di fronte a situazioni viste per la prima volta o solo su you tube.
Per questo motivo dico che certe teorie,misure canoniche e certi aspetti tecnici basilari protratti nel tempo,a volte devono inchinarsi e ricredersi di fronte a realtà. Questa realtà, sperando che un giorno possa piacere anche a te, si chiama Multiuso.
Con immensa ammirazione e rispetto.
Umberto Borile.