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Ciao, io non ho una grande ersperienza di alp 200, avevo una tricker, in luglio 2008 ho acquistato una alp 200 nuovo modello e a settembre la ho venduta.
non so se sono stato io lo sfortunato ma: cambio impreciso, cerchioni ovalizzati, livello del minimo ingestibile, scomoda dopo 30 km., scarsa potenza, portatarga immediatamente sostituito, batteria scaricata dopo un mese, assetto trial quasi inutile.
In confronto: grande tricker.

scusa hermanngermano se sono stato molto drastico ma per me la nuova alp 200 è stata una delusione. Aveno provato la vecchia alp 200 mentre avevo la Tricker e mi era piciuta. Non so se è cambiato qualche cosa ma con la nuova alp 200 non riesco ad andare dove andavo con la tricker. Per fare le stesse cose devo mettere il pignone da 12 ma poi è impossibile fare spostamenti. Sono andato anche in due persone. No Komment!!. Ti saluto

Purtroppo ormai è risaputo quanta poca sia la cura con la quale i fiorentini della betamotor assemblano queste moto e mi domando il perchè ??? Le idee ci sono ,il progetto pure ma per tutto il resto no comment.Credo comunqe che tu sia stato particolarmente sfortunato.Adesso che ci penso anche la mia 200 aveva la ruota anteriore leggermente ovalizzata a causa dei raggi regolati male.Il minimo ingestibile sicuramente era dovuto ad una regolazione della carburazione mal fatta ( mi è accaduto anche con la 4.0).La tricker è rifinita meglio è più curata nei particolari va meglio su strada ed ha un motore e cambio migliori ma in fuoristrada la alp 200 stà un gradino più su e non è stata una prova di un giorno ma una prova di anni di utilizzo.Volendo fare una classifica tra le ultime moto che ho avuto Alp 200,Tricker,Honda 230,Alp 4.0 la peggiore in fuori strada è la tricker.Questo comnqe non significa che sia la peggiore in assoluto anzi valutata globalmente è una buona moto forse la migliore.

Io ho una Beta Apl 200 modello 2008 bianca da settembre e per ora tutto sommato sono molto contento.Premetto che è la mia prima moto da fuoristrada quindi non ho gran esperienza ma credo di cavarmela discretamente.Per ora ho fatto giri in solitaria nelle mie zone(Verona) e mi ha portato ovunque io volessi andare, è proprio la moto che cercavo, leggera,potenza giusta,viaggio con un filo do gas.Le uniche cose da ridire al momento solo il portatarga pessimo(subito tagliato e rialzato) e la sella non prioprio comodissima.Prlblemi di minimo non ne ho avuti.

certo in effetti i problemi ci sono,vero il problema dei cerchi ovalizzati e della batteria posizionata infelicemente e soggetta a muoversi nell'off.Scomodissima la sella e per questo l'ho fatta rifare completamente rialzandola.orribile il portatarga originale che flette e s'incastra tra la ruota e il parafango.Invece per me il motore è ottimo e ti permette di andare dove vuoi anche con il pignone del 15.Concordo con Sapphire nel ritenere che il tricker sia in generale la meglio costruita ma nel duro l'alp è la più affidabile .Per quanto riguarda le maestranze della beta ......CENSURA!!!

Yoshi, ma tu che sei di quelle parti perchè non vai alla betamotor a dare qualche consiglio su come si montano le moto ! Volete sapere quale delle moto che ho menzionato si arrampica meglio in fuori strada e quale va meglio su strada ?

sapphire ha scritto:Yoshi, ma tu che sei di quelle parti perchè non vai alla betamotor a dare qualche consiglio su come si montano le moto ! Volete sapere quale delle moto che ho menzionato si arrampica meglio in fuori strada e quale va meglio su strada ?

Potrei farlo ,è vero e non credere non ci abbia pensato ma andare a Rignano ,cercare un responsabile e manifestargli tutto lo scontento potrebbe essere interpretato solamente come la rimostranza di un singolo cliente insoddisfatto .Credo che si otterrebbe di più raccogliendo una lista con nomi , cognomi e problemi rilevati per poi spedire o presentare personalmente alla beta.
Davanti a una lista di nomi verificabili di clienti potrebbe prevalere il buon senso.
Comunque ho avuto modo di parlare con chi lavora in azienda e la sensazione che ho ricevuto è che siano consapevoli delle varie manchevolezze ma che manchi la volontà di risolverle probabilmente per problemi strutturali interni .

caro yoshi io rispetto e ammiro la tua esperienza e la tua passione per la alp 200; effettivamente avevo modificato la tricker con gomme tassellate, riduzione di un dente del pignone e scarico omologato libero. Così la moto era veramente una bomba. forse non ho avuto pazienza con la nuova alp 200 ma speravo che uscisse dalla fabbrica già competitiva. Sto attendendo una alternativa ma anche al salone di milano non ho visto niente. un saluto

Yoshi, temo l'onore e l'onere di rappresentare il forum presso la Beta non te lo tolga nessuno...

A livello di rappresentativita' penso sia oramai assodato che chi cerca in rete informazioni su Alp e motoalpinismo passi inevitabilmente da queste parti.

La lista di difetti di assemblaggio, pecche di progetto, fragilita' e problemi nell'uso delle due Alp e' in buon a parte ricavabile da quanto e' stato gia' scritto su questo forum: tempo fa gia' si comincio' a mettere insieme qualcosa di simile, ed ho appena visto un altro messaggio del neo-arrivato andrea_alp che fornisce un suo elenco per la 4.0.

Detto questo cosa suggerisci di fare, e come ti posso aiutare per mandare un chiaro messaggio a Rignano sull'Arno, se possibile di tono e contenuto costruttivo piu' che non una lunga lamentazione?

Appoggio in pieno questa idea, una volta che si è costruito un testo adeguato in cui, oltre ai pregi delle due alp, si fanno presenti manchevolezze e difetti, credo che si faccia presto a raccogliere tra di noi un numero considerevole di firme. Il tutto andrebbe inviato alla betamotor con preghiera di un'adeguata risposta.
A proposito di manchevolezze, sulla mia alp 4.0 nuova di zecca, dopo le prime due ore a passeggio per le strade del circondario mi sono, per fortuna, accorto che la cannetta che porta la benzina dal serbatoio al carburatore era troppo lunga e toccava il cilindro. Il calore ha, di conseguenza, sciolto la cannetta con una fluente fuoriuscita di carburante sul cilindro bollente. Forse, se non mi fossi accorto di ciò, il tutto poteva finire con un falò. Chissà, questa volta "la luna e i falò" celebre romanzo di Cesare Pavese poteva essere ambientato a San Marino invece che a Santo Stefano Belbo.