il mio T-Ride Day
Inviato: dom 27 set, 2009 12:50 am
Oggi è per me un giorno speciale!...una nuova moto è entrata a far parte del mio garage!
Lei è stata il mio oggetto del desiderio per diversi mesi...forse anni.
Molti motociclisti si identificano con il mezzo meccanico che cavalcano...e io sono uno di quelli!
Dopo due anni di onorata carriera la Betina lascia il posto alla più aggressiva T-Ride!
Tante soddisfazioni mi ha dato la Alp 200 e tante belle ore ho trascorso con lei e gli amici che mi hanno accompagnato nelle uscite sterrate...ma è giunto il momento di voltare pagina...anzi di iniziare a scrivere un nuovo capitolo della mia vita di motociclista.
Lascio ad altre discussioni lo stabilire se le regolazioni e le prestazioni della mia nuova moto sono o non sono consone... se la mancanza di una 6° marcia o il pignone da 12 è meglio di quello da 13... Io voglio solo raccontare le sensazioni di una giornata speciale.
La mia giornata è iniziata a mezzanotte... propio all'ora in cui Cenerentola fuggiva per impedire che il suo sogno si tramutasse nella dura realtà...il mio iniziava!
L'arrivo sotto casa di Babbo Natale (Lamberto) che sulla sua slitta (carrello) portava il mio nuovo “gioiello” a due ruote. Bella, luccicante, intonsa...chissà quanto fango e polvere le farò prendere, ho pensato guardandola per la prima volta...
Il povero Lamberto si è sorbito un migliaio di chilometri in auto per soddisfare le sue esigenze (tra impegni di lavoro e motociclistici)...e le mie, con la Scorpetta al seguito!
Scaricandola dal carrello apprezzo già la sua snellezza di forme e di peso!...la tentazione è troppo forte...Lamberto ha già capito...e mi porge le chiavi. Contatto! ...il diplay digitale si illumina...ma alla fioca luce della strada: “dove stà il magico bottone dell'avviamento?...” Eccolo! A sinistra questa volta! Il rumore è invitante (quello dell'alpetta è molto più discreto...) salgo su e infilo la 1°...la frizione stacca troppo presto, ma poi è 2°...3°...4°... bhe non voglio allontanarmi troppo...ma quando frena? L'impianto è nuovo e deve rodarsi, non nascondo che ho avuto un po' di disagio...svolto e torno indietro. Ci sarà tempo per scoprirne il carattere ed addomesticarla alle mie volontà!
Tutti a nanna...è tardissimo e domani devo fare un salto in ufficio, anche se è sabato.
Arrivato in casa devo mettere il CD delle istruzioni nel PC, ormai son questi i libretti delle istruzioni, e ovviamente è solo in francese ed inglese. Do solo una rapida scorsa al contenuto saltando le pagine del PDF per carpirne la filosofia di approccio...ammazza si dilungano un sacco sui dettagli più specifici della mecanica pura! Ogni serraggio riporta N e kgm di coppia di serraggio...e tutte le procedure di analisi di usura sono descritte con minuziosa perizia...vabbhè vado a nanna...è l'una passata!
Ore 5:56...ho già dormito troppo...devo montare la targa...azz.! Mi spice mettere quel pezzo di lamiera sul parafanghino porta-targa a led della Acerbis (ovviamente no legal) della quale la moto è equipaggiata...è il primo pensiero quando ancora non ho deciso di alzarmi...(il portatarga originale mi risparmio di descriverlo)
Alla fine son pronto ad uscire di casa poco dopo le 7...più o meno pochi istanti dopo il suono della sveglia che avevo programmato sul cell.!
Due strisce di nastro da pacchi, pennarello indelebile...ed ecco digitata la targa! Che bella la pigrizia dell'ultimo minuto! Metto la moto in centro al cortile per avviarla e farla così scaldare un poco...ma pochi secondi di TRAT ...TRAT e si spegne... Azz. Volevo farla vedere al capo dopo che gliene ho tessuto le lodi...prova e riprova...pochi borbottii e si spegne...dai e dai la batteria si fiacca! Morale batteria sotto carica e devo andare a a far rifornimento al distributore con la tanica...
Finalmente dopo 20 minuti riesco a metterla in strada col pieno fatto...si parte!
Le marce son corte...devo ricordarmi del rodaggio...la moto ha meno di 2km sul display!
La sento un po' strana, ma è il disagio dell'oggetto sconosciuto, le gomme però sono durissime per il giretto pomeridiano devo verificarne la pressione.
In ufficio i pochi presenti mi chiedono che bestia sia una “Scorpa”...ma la linea conquista tutti!
Dopo pranzo son già bello carico per il giro di collaudo: telefonatina a Lamberto che, di servizio nel giardino di casa, mi ricorda le regole del rodaggio descrivendomi il suo appena concluso. Piero (collega e compagno di giochi con le ns. alpette) era non raggiungibile al mattino; ma, vista la chiamata, mi chiede se la “bestia” è arrivata, l'invito per unirsi al giro è la scontata conseguenza.
Le intenzioni son quelle di percorrere strade poco frequentate...e possibilmente sterrate...il minimo è un po' alto, ad ogni sosta del traffico, provo ad agire sulla vite di regolazione...ma con scarsi risultati! Arrivati in quota delle prime montagne la situazione non migliora...anzi; però inizia lo sterrato e voglio subito testare le sensazioni che mi trasmette la moto. Sull'asfalto è poco precisa nelle traiettorie, specie al retrotreno. Le VEE RUBBER non sono le Michelin che ho sempre avuto sulla Alp...ma non so se è tutta colpa loro...la pressione ora è all'incirca quella del Beta : 0.8-0.9 all'anteriore, 0.7-0.6 dietro! Sullo sterrato la moto ha una ciclistica incredibile (rispetto all'alpetta) e il motore (ad 1/3 di gas, per ora) nasconde un bel potenziale! L'incontro ravvicinato con un fuoristrada, invita a prenderla bassa...anche i gatti han solo 9 vite...
Arriviamo dove inizia un sentiero che sale sulla cresta della montagna. Non vorrei mettermi sulle mule a far rodaggio...ma per una foto ricordo, questo ed altro! Grande tonfo! Piero, addetto alla fotocamera per immortalarmi, ha delle perplessità sul risultato delle immagini...mi da la digitale in mano...e non c'è la memory card! ...breve appello del calendario...poi mi rassegno.
La moto però a questo punto ha il minimo talmente alto...che per procedere piano non devo più nemmeno aprire il gas! Il problema va risolto, e subito! Leviamo la sella ma non si accede a nulla, rimuoviamo allore le fiancatine (figata! Queste tengono in posizione il serbatoio!) spostiamo il serbatoio e scopriamo che il cavo dell'acceleratore si sdoppia per azionare la ghigliottina del gas e la pompa di ripresa! Consultazione cellularica con lo “zappatore” Lamberto per confrontare le nostre idee alle sue.
Alla fine il problema è il cavetto della ghigliottina del gas! Il serbatoio quando posizionato nella sua sede ne blocca lo scorrimento impedendone il ritorno a riposo in modo progressivo (minimo sempre più alto e regolazione dello stesso nulla!)
La soluzione sta nel posizionare il tubetto curvo, che funge da invito nel carburatore, nell'unica posizione in cui riesce a scorrere regolarmente, abilmente trovata con la sensibilità del mio dito medio! Hmm...quante cose risolve un dito medio!
Ora la moto è molto ben gestibile! Che strazio stava diventando! Ma che collaudatori ci sono in Scorpa? Bastava sagomare il fondo del serbatoio per agevolare la posizione del cavetto e niente era! Quando conosci e risolvi i problemi di una nuova moto ... però la senti più tua!
Decidiamo quindi di avventurarci su per il sentiero che conduce alla cresta della montagna. Non era in programma, ma ora che la bella non è più una bestia...l'animale che è in me ha sentito il richiamo della giungla e raccolgo l'invito di Piero!
La moto sui pendii è ben più esuberante dell'alpetta che ho guidato fino a ieri ... la gomma posteriore spesso perde aderenza...ma ogni dosso del terreno è un invito all'impennata da gestire su per il pendio!...ci sto prendendo gusto e confidenza! Piero mi richiama a non strafare, ma io la sento davvero bene ora! La carburazione non è sempre ottimale ma basta giocare un po' col gas per tenere il motore sempre pronto. La frizione per i miei gusti stacca troppo presto e ho poca impugnatura sulla manopola per questo motivo, nei tornanti stretti o sugli ostacoli più evidenti mi spegne ogni tanto il motore! E' anche colpa della sella leggermente più alta della Alp, ci devo prendere le distanze giuste e la fiducia nel farla fare da sola, con questa ciclistica è in grado di superare ogni cosa, non ci ero abituato. Ho alzato l'asticella dei miei limiti, ora posso osare un po' di più, ma la crescita sarà proporzionale alla fiducia che pian piano prenderò.
Arriviamo così in cima, e anzi ci avventuriamo più indietro sul crinale, lasciamo un attimo le moto, e ci godiamo il paesaggio. Poco più in su un bunker della 2à guerra mondiale domina il territorio circostante! Peccato sia nuvolo lo spettacolo è immenso in questo periodo con le montagne senza neve. Ancora ripenso alla digitale senza memory card...e mi rigirano...
Li intorno ci son cumuli di filo spinato! È stato meglio lasciare le moto poco più sotto...ci mancava solo di forare!
Ritorniamo alle moto...e cerchiamo la via che ci riconduce verso casa. Prendiamo la carreggiabile e riapprezzo la ciclistica...nelle curve con visuale provo anche a derapare in piedi sulle pedane...belin che figo! Chissà che ci farò non appena ne avrò piena conoscenza...e pensare che fino a 2 anni fa quassu c'ero salito solo con la mountain-bike e mai con una moto!
Il ritorno su asfalto verso casa non riserva altre novtà. La moto non è fatta per il fondo di bitume ma a meno di metà gas fa i 70-75 km orari per me son sufficienti...non credo ci prenderò mai l'autostrada!
L'assetto che mi ha impiantato il conce sembra funzionare: scarico senza strozzature ma con tubo diretto (è solo da rivestire con una protezione per non bruciacisi i calzoni), eliminazione del tubo dell'aria secondaria + carburazione (non so in che modo sia stata corretta o sistemata)
Anche a me da un po' fastidio l'eccessivo rumore allo scarico, seguirò il consiglio di Claudio, una curva verso il pavimento da montare sul tubetto terminale e il frastuono dovrebbe diminuire.
Unico rimpianto: non aver scatatto nemmeno una foto!...ma domani mattina vedrò di farne qualcuna. Altra uscita, con Lamberto!
Ciao Gianni
Lei è stata il mio oggetto del desiderio per diversi mesi...forse anni.
Molti motociclisti si identificano con il mezzo meccanico che cavalcano...e io sono uno di quelli!
Dopo due anni di onorata carriera la Betina lascia il posto alla più aggressiva T-Ride!
Tante soddisfazioni mi ha dato la Alp 200 e tante belle ore ho trascorso con lei e gli amici che mi hanno accompagnato nelle uscite sterrate...ma è giunto il momento di voltare pagina...anzi di iniziare a scrivere un nuovo capitolo della mia vita di motociclista.
Lascio ad altre discussioni lo stabilire se le regolazioni e le prestazioni della mia nuova moto sono o non sono consone... se la mancanza di una 6° marcia o il pignone da 12 è meglio di quello da 13... Io voglio solo raccontare le sensazioni di una giornata speciale.
La mia giornata è iniziata a mezzanotte... propio all'ora in cui Cenerentola fuggiva per impedire che il suo sogno si tramutasse nella dura realtà...il mio iniziava!
L'arrivo sotto casa di Babbo Natale (Lamberto) che sulla sua slitta (carrello) portava il mio nuovo “gioiello” a due ruote. Bella, luccicante, intonsa...chissà quanto fango e polvere le farò prendere, ho pensato guardandola per la prima volta...
Il povero Lamberto si è sorbito un migliaio di chilometri in auto per soddisfare le sue esigenze (tra impegni di lavoro e motociclistici)...e le mie, con la Scorpetta al seguito!
Scaricandola dal carrello apprezzo già la sua snellezza di forme e di peso!...la tentazione è troppo forte...Lamberto ha già capito...e mi porge le chiavi. Contatto! ...il diplay digitale si illumina...ma alla fioca luce della strada: “dove stà il magico bottone dell'avviamento?...” Eccolo! A sinistra questa volta! Il rumore è invitante (quello dell'alpetta è molto più discreto...) salgo su e infilo la 1°...la frizione stacca troppo presto, ma poi è 2°...3°...4°... bhe non voglio allontanarmi troppo...ma quando frena? L'impianto è nuovo e deve rodarsi, non nascondo che ho avuto un po' di disagio...svolto e torno indietro. Ci sarà tempo per scoprirne il carattere ed addomesticarla alle mie volontà!
Tutti a nanna...è tardissimo e domani devo fare un salto in ufficio, anche se è sabato.
Arrivato in casa devo mettere il CD delle istruzioni nel PC, ormai son questi i libretti delle istruzioni, e ovviamente è solo in francese ed inglese. Do solo una rapida scorsa al contenuto saltando le pagine del PDF per carpirne la filosofia di approccio...ammazza si dilungano un sacco sui dettagli più specifici della mecanica pura! Ogni serraggio riporta N e kgm di coppia di serraggio...e tutte le procedure di analisi di usura sono descritte con minuziosa perizia...vabbhè vado a nanna...è l'una passata!
Ore 5:56...ho già dormito troppo...devo montare la targa...azz.! Mi spice mettere quel pezzo di lamiera sul parafanghino porta-targa a led della Acerbis (ovviamente no legal) della quale la moto è equipaggiata...è il primo pensiero quando ancora non ho deciso di alzarmi...(il portatarga originale mi risparmio di descriverlo)
Alla fine son pronto ad uscire di casa poco dopo le 7...più o meno pochi istanti dopo il suono della sveglia che avevo programmato sul cell.!
Due strisce di nastro da pacchi, pennarello indelebile...ed ecco digitata la targa! Che bella la pigrizia dell'ultimo minuto! Metto la moto in centro al cortile per avviarla e farla così scaldare un poco...ma pochi secondi di TRAT ...TRAT e si spegne... Azz. Volevo farla vedere al capo dopo che gliene ho tessuto le lodi...prova e riprova...pochi borbottii e si spegne...dai e dai la batteria si fiacca! Morale batteria sotto carica e devo andare a a far rifornimento al distributore con la tanica...
Finalmente dopo 20 minuti riesco a metterla in strada col pieno fatto...si parte!
Le marce son corte...devo ricordarmi del rodaggio...la moto ha meno di 2km sul display!
La sento un po' strana, ma è il disagio dell'oggetto sconosciuto, le gomme però sono durissime per il giretto pomeridiano devo verificarne la pressione.
In ufficio i pochi presenti mi chiedono che bestia sia una “Scorpa”...ma la linea conquista tutti!
Dopo pranzo son già bello carico per il giro di collaudo: telefonatina a Lamberto che, di servizio nel giardino di casa, mi ricorda le regole del rodaggio descrivendomi il suo appena concluso. Piero (collega e compagno di giochi con le ns. alpette) era non raggiungibile al mattino; ma, vista la chiamata, mi chiede se la “bestia” è arrivata, l'invito per unirsi al giro è la scontata conseguenza.
Le intenzioni son quelle di percorrere strade poco frequentate...e possibilmente sterrate...il minimo è un po' alto, ad ogni sosta del traffico, provo ad agire sulla vite di regolazione...ma con scarsi risultati! Arrivati in quota delle prime montagne la situazione non migliora...anzi; però inizia lo sterrato e voglio subito testare le sensazioni che mi trasmette la moto. Sull'asfalto è poco precisa nelle traiettorie, specie al retrotreno. Le VEE RUBBER non sono le Michelin che ho sempre avuto sulla Alp...ma non so se è tutta colpa loro...la pressione ora è all'incirca quella del Beta : 0.8-0.9 all'anteriore, 0.7-0.6 dietro! Sullo sterrato la moto ha una ciclistica incredibile (rispetto all'alpetta) e il motore (ad 1/3 di gas, per ora) nasconde un bel potenziale! L'incontro ravvicinato con un fuoristrada, invita a prenderla bassa...anche i gatti han solo 9 vite...
Arriviamo dove inizia un sentiero che sale sulla cresta della montagna. Non vorrei mettermi sulle mule a far rodaggio...ma per una foto ricordo, questo ed altro! Grande tonfo! Piero, addetto alla fotocamera per immortalarmi, ha delle perplessità sul risultato delle immagini...mi da la digitale in mano...e non c'è la memory card! ...breve appello del calendario...poi mi rassegno.
La moto però a questo punto ha il minimo talmente alto...che per procedere piano non devo più nemmeno aprire il gas! Il problema va risolto, e subito! Leviamo la sella ma non si accede a nulla, rimuoviamo allore le fiancatine (figata! Queste tengono in posizione il serbatoio!) spostiamo il serbatoio e scopriamo che il cavo dell'acceleratore si sdoppia per azionare la ghigliottina del gas e la pompa di ripresa! Consultazione cellularica con lo “zappatore” Lamberto per confrontare le nostre idee alle sue.
Alla fine il problema è il cavetto della ghigliottina del gas! Il serbatoio quando posizionato nella sua sede ne blocca lo scorrimento impedendone il ritorno a riposo in modo progressivo (minimo sempre più alto e regolazione dello stesso nulla!)
La soluzione sta nel posizionare il tubetto curvo, che funge da invito nel carburatore, nell'unica posizione in cui riesce a scorrere regolarmente, abilmente trovata con la sensibilità del mio dito medio! Hmm...quante cose risolve un dito medio!
Ora la moto è molto ben gestibile! Che strazio stava diventando! Ma che collaudatori ci sono in Scorpa? Bastava sagomare il fondo del serbatoio per agevolare la posizione del cavetto e niente era! Quando conosci e risolvi i problemi di una nuova moto ... però la senti più tua!
Decidiamo quindi di avventurarci su per il sentiero che conduce alla cresta della montagna. Non era in programma, ma ora che la bella non è più una bestia...l'animale che è in me ha sentito il richiamo della giungla e raccolgo l'invito di Piero!
La moto sui pendii è ben più esuberante dell'alpetta che ho guidato fino a ieri ... la gomma posteriore spesso perde aderenza...ma ogni dosso del terreno è un invito all'impennata da gestire su per il pendio!...ci sto prendendo gusto e confidenza! Piero mi richiama a non strafare, ma io la sento davvero bene ora! La carburazione non è sempre ottimale ma basta giocare un po' col gas per tenere il motore sempre pronto. La frizione per i miei gusti stacca troppo presto e ho poca impugnatura sulla manopola per questo motivo, nei tornanti stretti o sugli ostacoli più evidenti mi spegne ogni tanto il motore! E' anche colpa della sella leggermente più alta della Alp, ci devo prendere le distanze giuste e la fiducia nel farla fare da sola, con questa ciclistica è in grado di superare ogni cosa, non ci ero abituato. Ho alzato l'asticella dei miei limiti, ora posso osare un po' di più, ma la crescita sarà proporzionale alla fiducia che pian piano prenderò.
Arriviamo così in cima, e anzi ci avventuriamo più indietro sul crinale, lasciamo un attimo le moto, e ci godiamo il paesaggio. Poco più in su un bunker della 2à guerra mondiale domina il territorio circostante! Peccato sia nuvolo lo spettacolo è immenso in questo periodo con le montagne senza neve. Ancora ripenso alla digitale senza memory card...e mi rigirano...
Li intorno ci son cumuli di filo spinato! È stato meglio lasciare le moto poco più sotto...ci mancava solo di forare!
Ritorniamo alle moto...e cerchiamo la via che ci riconduce verso casa. Prendiamo la carreggiabile e riapprezzo la ciclistica...nelle curve con visuale provo anche a derapare in piedi sulle pedane...belin che figo! Chissà che ci farò non appena ne avrò piena conoscenza...e pensare che fino a 2 anni fa quassu c'ero salito solo con la mountain-bike e mai con una moto!
Il ritorno su asfalto verso casa non riserva altre novtà. La moto non è fatta per il fondo di bitume ma a meno di metà gas fa i 70-75 km orari per me son sufficienti...non credo ci prenderò mai l'autostrada!
L'assetto che mi ha impiantato il conce sembra funzionare: scarico senza strozzature ma con tubo diretto (è solo da rivestire con una protezione per non bruciacisi i calzoni), eliminazione del tubo dell'aria secondaria + carburazione (non so in che modo sia stata corretta o sistemata)
Anche a me da un po' fastidio l'eccessivo rumore allo scarico, seguirò il consiglio di Claudio, una curva verso il pavimento da montare sul tubetto terminale e il frastuono dovrebbe diminuire.
Unico rimpianto: non aver scatatto nemmeno una foto!...ma domani mattina vedrò di farne qualcuna. Altra uscita, con Lamberto!
Ciao Gianni