![[Confuso] :?](./images/smilies/icon_confused.gif)
E' vero, vi avevo promesso un resoconto della fiera.
A questo punto non posso fare altro che raccontarvi la mia avventura
![[Esclamazione] :!:](./images/smilies/icon_exclaim.gif)
Devo avvisarvi, per correttezza, che ho fatto questo mio racconto anche su altri forum. Spero non siate contrariati x questo.
Dunque.....
La mia partecipazione all'EICMA di quest'anno è stata ridimensionata da problemi famigliari che non mi hanno permesso di essere presente x tutto il tempo.
Per fortuna la mia non è un'attività commerciale, per cui non ho avuto perdite di nessun tipo.
Il "movente" della esposizione della SLING è stato differente per me e per l'azienda che mi ha ospitato.
Per loro si trattava di mettere un prototipo da ricerca in vetrina (poi vediamo che non è stata messa in vetrina ma all'interno dello stand).
Il "freno rigenerativo" su cui abbiamo lavorato è il frutto di una collaborazione senza scambio monetario.
Loro hanno messo la parte meccanica ed io quella elettrica.
La mia attività in fiera è stata per metà "passiva" e per metà "attiva".
Nelle lunghe ore "passive" ero dentro allo stand ad aspettare che qualcuno si avvicinasse alla SLING tanto da giustificare un mio intervento. E' stato tutto tempo sprecato perchè pochissimi notavano la mia moto.
Nel tempo "attivo" prendevo la moto e spingendola, perchè in fiera è vietato montarci sopra, percorrevo i corridoi fino al padiglione 2 dove esisteva una pistina per la prova delle moto e scooter elettrici.
E' così che ho fatto gli incontri più interessanti per me.
A parte le centinaia di ragazzini che chiedono se è elettrica, quanto fà, quanto costa, se si può provare, ecc.
mi ha fermato un certo Lluìs Auroux, general manager di un distributore di moto elettriche, che l'anno scorso è arrivato terzo alla 24 ore di Barcellona contro moto a benzina. Quest'anno non è riuscito a finire la gara x problemi di temperatura del motore.
Abbiamo parlato quasi un'ora e sopratutto di questioni tecniche. Lluìs ha 7 moto a trazione elettrica che dà in affitto per girare nel suo circuito da cross. Ora le moto elettriche vorrebbe costruirsele in casa.
Non avevo ancora finito di parlare con Lluìs che mi interpella un'altro signore che voleva parlarmi perchè ha intenzione di organizzare un QuantyaPark presso il suo agriturismo comprensivo di terra agricola e bosco.
Anche presso la pistina di prova ho potuto fare incontri interessanti. Comunque quello che mi ha piacevolmente sorpreso è la gentilezza e familiarità con cui sono stato accolto dagli altri espositori di veicoli elettrici.
Abbiamo parlato un pò e mi dicevano che le richieste erano in leggera crescita ma non c'è stato un boom di vendite.
Sembra che abbiano molta resistenza nei giovani che vogliono sopratutto sentire il rumore del motore!
In pista giravano scooter e bici elettriche in mano a visitatori perciò per sicurezza i veicoli erano limitati in velocità per evitare incidenti.
Anche sulla mia avevo montato un "Training Tutor Manager" che limitava la velocità a quella di una bici, però mi sono divertito lo stesso perchè in uscita dalle curve potevo sorpassare chiunque.
Girovagando, spingendo la moto, sono passato davanti al mega-stand della KTM, ma non potuto vedere la loro FreeStyle elettrica.
La mia c'era....la loro NO!
Alla fiera era presente una grossa azienda USA che produce moto da strada elettriche, ed in USA le vende sia in internet che nei supermercati!
Erano in Italia a promuovere le loro moto ed a cercare un dealer locale.
L'ultimo giorno di fiera ho parlato una mezzoretta col top manager, gli ho mostrato e descritto le caratteristiche della SLING.
Quando gli ho parlato del "Regenerative Bracking" lui ha annuito "ok, ok, regenerative", ma quando gli ho detto "Front regenerative brake" indicando la ruota davanti, lui è schizzato come una molla ed è sparito,
ricomparendo dopo due secondi con una macchina fotografica ed ha scattato 4 o 5 foto al mio freno.
Non hanno trovato nessun "dealer" italiano, anzi mi ha chiesto perchè il mercato italiano è così difficile.
Gli ho risposto che l'italiano ama le cose buone, si veste bene, gli piace possedere cose belle, auto grosse, potenti, famose, di lusso e sopratutto vincenti. Solo se la moto vince le gare l'italiano è disposto ad indebitarsi
per comprarsene una. Insomma la promozione del veicolo elettrico deve passare per le corse.
Lui mi ha mostrato due modelli usati per correre nel TTXGP. Evidentemente questo per l'italiano non basta.
Anche KTM ha fatto una bella moto elettrica, con caratteristiche giuste per quel tipo di prodotto. Però non ha fatto una promozione mirata al giusto utente.
Tutte le critiche mosse al nuovo veicolo sono state fatte paragonandolo ad una fuoristrada tradizionale. KTM non ha chiarito bene che questo nuovo modello va usato solo per certe cose e non per altre.
Le critiche riguardano solo l'autonomia ed il tempo di ricarica. A chi interessa una moto del genere non gliene frega niente di un'autonomia di 100Km o una ricarica in 5 minuti, come a chi fà il trial o il cross non interessa un'autonomia di oltre 200Km.
Se uso la moto elettrica x recarmi al lavoro mi basta che mi porti avanti e indietro per il tragitto una sola volta. Poi la notte si ricarica, e quì non mi interessa se impiega 2 ore oppure 6 ore, tanto io dormo 8 ore perciò quando mi sveglio la batteria è stracarica.
Così se mi piace fare qualche girettino su un campetto da cross. Ci arrivo con la moto sul carrello e batteria carica. Dopo 10-15 minuti di salti io sono scoppiato ma la moto ha ancora più della metà di carica. Anche se non voglio ricaricare durante il mio riposo, avrei ancora altre 2 sessioni così da fare, prima di tornarmene a casa.
Stessa storia potrebbe essere per chi ama fare qualche "zona" di trial.
Tralascio eventuali altri usi che al momento non vengono fatti solo perchè non c'è una moto elettrica decente in commercio. Stò parlando di Guardie Ecologiche di Forestale nei Parchi motorizzati con moto a trazione elettrica.
Dei postini, che a quanto vedo usano dei ciclomotori o scooter che lasciano puntualmente accesi con il motore che gira ad un minimo altissimo, mentre selezionano e consegnano la posta.
Vigili urbani su moto a trazione elettrica che controllano piazze e vie del centro ed in zone molto affollate.
Agriturismo che non hanno la possibilità di gestire una scuderia di cavalli, potrebbero avere qualche moto elettrica da fuoristrada per girare nelle campagne.
Chissà quali altri usi si potrebbero fare di una elettrica?
Penso che la moto elettrica dia molte soddisfazioni se usata nel giusto contesto.
Nessuno si sogna di fare una Parigi-Dakar con una moto da trial, non ha autonomia a sufficienza ed anche volendo non ci sarebbe lo spazio per mettere dei serbatoioni capienti.
Come non è giusto criticare le trial per questa mancanza, vorrei che altrettanto venisse fatto verso l'elettrica.
Concludendo la mia arringa dirò che KTM ha sbagliato a congelare sul più bello il suo prodotto, così facendo ha perso l'onda di aspettativa che si era creata, ed in più ha mortificato il mercato dell'elettrico creando in tutti la convinzione che è ancora presto per l'elettrico.
Ora aspetto una pioggia delle vostre opinioni.
Un elettrizzante saluto
Nuccio
