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Uno sguardo al domani, da costruire oggi. Comiciamo a raccogliere informazioni, opinioni e idee, cercando di capire quello che succede e se possibile contribuire a definire i contorni della moto che verra'.
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nucciosan
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Messaggio da nucciosan » ven 17 set, 2010 4:00 pm

:P :!: :!: Bella notizia :!: :!: :P


Allora si fà proprio sul serio :!:

La Quantya vende un sacco di moto nel nord europa. Il principale uso è nei Quantya-Park, dei campetti da cross realizzati a misura di Quantya.
Le moto vengono acquistate dai gestori dei campetti che le affittano, a 1 euro al minuto, ai ragazzi che vanno lì in gruppo e si divertono così a "fare gli stupidi".
E' un businnes notevole x tutti.
La Quantya ha iniziato a pensare all'enduro vero e proprio solo un paio di anni fà quando l'abbiamo provata noi.
E' logico che le soluzioni ciclistiche e tutto il resto vanno benissimo per il nord europa, ed un pò meno x noi.
Forse le nuove realizzazioni di Quantya potrebbero essere orientate di più all'enduro e motoalpinismo. Aspettiamo x vedere cosa faranno.

Non vedo altre moto elettriche x fuoristrada in commercio.
Forse hanno tutti problemi di autonomia oppure di surriscaldamento.
Una cosa è certa, tutte le aziende (tranne la Piaggio) che si sono impegnate nel progetto dell'elettrico non hanno tutte le conoscenze x farlo bene.

Intendo dire che i produttori di moto tradizionali non conoscono niente di elettricità perciò x lo sviluppo del sistema propulsivo e relativa gestione, si rivolgono ad azienze di elettronica che a loro volta non capiscono niente di meccanica.
Il risultato è un prodotto che magari rispetta le specifiche richieste ma non si accoppia bene con le specifiche dell'altrà metà della moto.
Ciclisticamente e meccanicamente, la KTM mi sembra perfetta. E' proprio così che dovrebbe essere una moto elettrica. Ma avranno bene in mente la curva di riscaldamento di un motore elettrico? Ed il modo più efficace x raffreddarlo? E le batterie le conoscono abbastanza? Anche loro sotto sforzo si scaldano. Sanno quanta potenza possono dare senza surriscaldarsi?

Per esempio:

KTM monta un motore brushless che è potente come quello che monto io sul mio prototipo. E' raffreddato dall'aria circostante e niente di più.
Se si usano solo 7KW il calore si mantiene costante, se invece si chiedono 21KW il motore sale di temperatura abbastanza velocemente e nel giro di 5 minuti va in sovratemperatura.

Allora le cose sono 2:
1. O il rendimento del motore è del 98% cioè veramente all'avanguardia, dissipando in calore solo 420Watt di potenza ed allora l'aria è sufficiente a raffreddarlo.
2. Oppure il rendimento è un normale 92-93% e quindi dissipa 1,60Kw di potenza ed allora :oops: è una bella stufetta che occorre raffreddare con aria forzata!

Anche la EVOLT, di cui non si sa più niente, quando l'ho vista in fiera avevo notato grossi svarioni concettuali. Forse non sono riusciti a risolverli, ma sarebbe un peccato perchè si risolverebbero facilmente.

Sulle moto da Trial non ci dovrebbero essere problemi di temperatura perchè si usano potenze molto basse e poi ci sono soste più frequenti.

Ciao :P
Nuccio

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old-cat
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Messaggio da old-cat » sab 18 set, 2010 2:53 pm

Mentre leggevo stavo proprio pensando alla EVOLT, anch'io le avevo viste in fiera (motocross e trial). Avevo letto su "motocross" un servizio e un'intervista al progettista/costruttore (andrò a cercarla).
Da tecnico esperto, raccontaci qualche osservazione sulle EVOLT.
Sempre in fiera avevo visto lo scooter e una supersportiva della VECTRIX, sai dirmi/dirci qualcosa su di loro e la tecnologia impiegata?

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Messaggio da nucciosan » sab 18 set, 2010 5:50 pm

In una intervista su EuroMoto, Bruno Greppi proprietario della EVOLT dichiara che ha venduto tutta l'attività sull'elettrico ad una azienda tedesca del settore.
Non è chiaro se ha venduto anche il progetto della Bull1 o soltanto la produzione di Scooter, o anche quella del Trial.
E' per questo che chiedevo se qualcuno era più informato di me.

Riguardo il progetto degli scooter e trial non posso dire niente dal punto di vista tecnico perchè dalle immagini non si vede niente in quanto sono tutti carenati.
Sulla Bull1 si può discutere sulle scelte fatte dal progettista.
1. La scelta di mettere il motore in quella posizione potrebbe essere valida, bisognerebbe guidarla per giudicare. Anche la Husaberg ha fatto una cosa strana, che poi all'atto pratico si è rivelata valida.
2. La ciclistica nel suo insieme di telaio, sospensioni e ruote ricalca soluzioni da cross 450cc. Visti gli obiettivi di competere ad alto livello, potrebbe essere una scelta giusta, anche se bisogna sempre ricordarsi che si tratta di un veicolo elettrico dove maggiore peso vuol dire maggior energia consumata e cioè diminuire la già limitata autonomia delle elettriche.
3. No ho visto montato un circuito di gestione delle celle del pacco batteria.
Questa è una mancanza grave, sopratutto quando si chiede tanta potenza alla batteria. Basta che una sola cella scenda sotto il livello minimo di carica e si rovina.
4. Mettere a punto un sistema di propulsione con motore brushless è molto complicato e laborioso perchè i due componenti devono lavorare all'unisono. Figuriamoci se un costruttore senza esperienza si fa progettare e costruire il motore da un'azienda ed il controller da un'altra.
5. Ci sono altre cose puramente tecniche che non vanno e che vorrei risolvere insieme alla EVOLT ma fino ad oggi non sono riuscito a contattarli.

Mi auguro che i miei dubbi siano solo un punto di vista pessimistico e che la Evolt, o chi per lei, abbia trovato le soluzioni a tutto.

Anche la supersportiva della Vectrix è ancora coperta dalle carenature. Forse bisognerà aspettare il giorno che la mettono in commercio.

Ciao
Nuccio

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Messaggio da carlo » lun 20 set, 2010 3:38 pm

nucciosan ha scritto:3. No ho visto montato un circuito di gestione delle celle del pacco batteria
Non e' una prova, ma sul loro sito scrivono:
http://www.evolt.it/index.php?VEICOLI:Cross_BULL1 ha scritto:Uno speciale Bms (battery management system), progettato e fabbricato interamente in Italia, tiene sotto controllo ogni singola cella della batteria durante la fase di carica, riversando la corrente in eccesso nella cella più “scarica” con una sorta di effetto “vaso comunicante”. Tutto questo consente di utilizzare totalmente l’energia prelevata dalla rete, senza dissiparla in calore che altrimenti andrebbe disperso
Visto che la moto ha la frenata rigenerativa, il privilegiare le celle piu' scariche in fase di ricarica dovrebbe
garantire una sorta di bilanciamento delle varie celle. E' vero che non si fa menzione di un sistema di controllo
in fase di scarica della batteria
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Messaggio da nucciosan » lun 20 set, 2010 4:21 pm

Il termine BMS, Battery Management System, viene utilizzato per definire un circuito che si occupa di controllare e gestire completamente una batteria. Cioè controlla e regola tutte le fasi di lavoro e non dell'intero pacco batteria.

Questo circuito viene generalmente messo dentro il pacco batteria o nelle sue immediate vicinanze. Io non l'ho visto all'interno della batteria, nè vicino alla batteria.

Dalla batteria uscivano dei cavi terminanti in connettori con molti collegamenti.
Questo mi ha fatto capire che quello che loro descrivono sul sito in effetti è un BILANCIATORE :!: in fase di carica della batteria.
Quindi non in fase di RIcarica durante il movimento. Non è un BMS !

Le batterie al Litio vanno controllate:
1. In carica in modo che non superino la tensione massima critica.
2. In fase di scarica che non scendano sotto la tensione minima critica
3. In Temperatura, che non deve superare i 60-70°C in qualsiasi fase di lavoro.
4. Nella corrente erogata che non deve superare valori dannosi.
Questi controlli devono essere fatti separatamente su ognuno degli elementi che compongono il Pacco batteria.

Così come ho capito io, in fase di carica c'è tutta la circuiteria che serve, e le celle sono protette come si deve.
In movimento invece ci sono solo i controlli che può fare l'azionamento motore (controller) che sicuramente avrà un blocco per la tensione massima, minima del pacco batteria, oltre naturalmente ad un limite sulla corrente. Queste funzioni sono comuni su quasi tutti i controller.

Manca perciò qualsiasi controllo sulla singola cella.

Se durante il funzionamento una cella si scarica prima delle altre, magari la tensione totale del pacco è ancora nel range giusto, mentre quella più debole è già finita sotto la tensione minima accettabile.

Questa situazione mi è già capitata :cry: nei miei esperimenti, perciò so bene quali controlli sono necessari!

Ciao :P
Nuccio

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Messaggio da carlo » lun 20 set, 2010 4:56 pm

nucciosan ha scritto:Dalla batteria uscivano dei cavi terminanti in connettori con molti collegamenti
che potrebbero andare ai poli delle singole celle, ma a quel punto l'elettronica di gestione sarebbe nel caricabatterie
(visto che non ne hai trovato traccia sulla batteria) e non interverrebbe in fase di ricarica rigenerativa (cosa che credo
aiuterebbe non poco a mantenere bilanciate le celle).

Devo dire che questa cosa mi sorprende abbastanza, visto che nei vari forum di appassionati di veicoli elettrici mi e'
sembrato che fosse ben chiara la necessita' del BMS. Avrei pensato che la cosa valesse a maggior ragione per un costruttore
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Messaggio da nucciosan » lun 20 set, 2010 7:15 pm

E' sicuramente come dici tu.
Mi riallaccio a quanto detto venerdi scorso.
Certamente manca l'esperienza in questo campo, però non voglio azzardare nessun giudizio (anche se sembra che l'ho già dato)
perchè ci possono essere diverse spiegazioni :
1. Il prototipo non era ancora completato
A volte la voglia di mostrare una realizzazione di cui andiamo orgogliosi fa commettere passi falsi. E' capitato anche a me e stò ancora pagandone le conseguenze.
2. Può essere una scelta (molto azzardata) di lasciare la moto il più leggera e semplice possibile visto l'uso esclusivo nel cross.

E pensare che basterebbe collegare uno di questi cinque circuitini ad ogni cella x risolvere tutti i problemi:
Immagine

Ciao Nuccio

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Siamo all'epilogo !!!

Messaggio da nucciosan » dom 24 ott, 2010 8:15 pm

:D Ciao ragazzi :D

E' da molto che non ci scriviamo. Comunque io non sono stato con le mani in mano :!:

Nonostante abbia ancora la SLING mezza smontata, ho collaborato con una grossa ditta di Freni e frizioni (i preferiti da Tony Cairoli finchè KTM non lo ha obligato ad usare il suo materiale) ed abbiamo creato un freno anteriore veramente speciale :idea: . Per il momento non posso dirvi altro. Però prometto che ve ne parlerò approfonditamente dopo la Fiera di milano EICMA.

All'EICMA saranno esposti sia la SLING che il FRENO SPECIALE.
Padiglione 6 Stand H30. Nei giorni 2-3 x operatori del settore e giornalisti.
I giorni dal 4 al 7 per tutti.
(E' il secondo padiglione usciti dalla Metropolitana e lo stand è molto vicino a quello della Kawasaki e Kimco.

Non mancate, avrei piacere di conoscervi di persona.
:P Nuccio :P

spark
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Messaggio da spark » gio 02 dic, 2010 12:57 pm

nucciosan ha scritto:Ecco il mio prototipo

Immagine

Immagine

Come vedete sembra una enduro con un motore da trial....
...non è questo che volevate?

Ciao
Nuccio
La vedo solo ora: è veramente bella, non il solito catafalco con un baule incastrato nel telaio, questa sa ancora di moto...splendida anche l'idea del freno, qualcuno sta lavorando al progetto di dotarle di marce, sembra facciano anche un minimo di rumore...bene, avanti così :wink:
percorro,non corro

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Messaggio da Tobitaka61 » gio 17 feb, 2011 8:50 pm

Sono stato invitato quì da un'altra conversazione dove cerco di disegnare una nuova Alp (almeno sulla carta)

devo dire che leggendo mi è venuta un'idea che avevo già avuto in passato per una compagnia di carsharing elettriche...forse per il motoalpinismo questo potrebbe essere un'idea quasi perfetta, che nel tempo potrebbe diventare una rivoluzione...
probabilmente qualcuno di voi l'ha anche già detta.

Avete parlato di un generatore sulla moto che carica la batteria...si parla di quanto? 10-12kg in più? bene- ma con quel peso non facciamo prima a portarci una batteria di riserva? sulla moto o anche in uno zaino...
La carica finisce- si sfila la batteria stanca e si infila quella carica (come facevamo una volta con le videocamere) con un gesto che dovrebbe assomigliare a quello delle vecchie autoradio...ricordate?
Questo il primo passo...che secondo me andrebbe già bene no?


il secondo passo (forse rivoluzionario, anche a livello di business per muovere un po' gli interessi intorno a questo genere di mobilità) potrebbe essere quello di batterie in comodato d'uso da ritirare in luoghi "strategici" convenzionati (edicole? tabaccherie? centri di ricarica?)

Tramite un contratto hai diritto al ritiro della batteria con una tessera a scalare..la usi, poi la riconsegni da un altra parte e ne prendi una carica.
In questo modo si verrebbero a creare degli "standard" con specifiche dimensionali e prestazionali (esattamente come sulle batterie commerciali "piccole") non si creerebbe il caos nello smaltimento e nella rigenerazione della batteria, e si utilizzerebbero moto del genere con un gesto ancora più semplice del mettere benzina in un buco...
Scusate la divagazione del secondo punto, ma non potrebbe essere un'idea?
speedmotive.blogspot.com

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