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La SLING all'EICMA e filosofia elettrica

Inviato: gio 11 nov, 2010 2:22 am
da nucciosan
:?
E' vero, vi avevo promesso un resoconto della fiera.
A questo punto non posso fare altro che raccontarvi la mia avventura :!:
Devo avvisarvi, per correttezza, che ho fatto questo mio racconto anche su altri forum. Spero non siate contrariati x questo.

Dunque.....

La mia partecipazione all'EICMA di quest'anno è stata ridimensionata da problemi famigliari che non mi hanno permesso di essere presente x tutto il tempo.
Per fortuna la mia non è un'attività commerciale, per cui non ho avuto perdite di nessun tipo.

Il "movente" della esposizione della SLING è stato differente per me e per l'azienda che mi ha ospitato.
Per loro si trattava di mettere un prototipo da ricerca in vetrina (poi vediamo che non è stata messa in vetrina ma all'interno dello stand).
Il "freno rigenerativo" su cui abbiamo lavorato è il frutto di una collaborazione senza scambio monetario.
Loro hanno messo la parte meccanica ed io quella elettrica.

La mia attività in fiera è stata per metà "passiva" e per metà "attiva".

Nelle lunghe ore "passive" ero dentro allo stand ad aspettare che qualcuno si avvicinasse alla SLING tanto da giustificare un mio intervento. E' stato tutto tempo sprecato perchè pochissimi notavano la mia moto.

Nel tempo "attivo" prendevo la moto e spingendola, perchè in fiera è vietato montarci sopra, percorrevo i corridoi fino al padiglione 2 dove esisteva una pistina per la prova delle moto e scooter elettrici.
E' così che ho fatto gli incontri più interessanti per me.

A parte le centinaia di ragazzini che chiedono se è elettrica, quanto fà, quanto costa, se si può provare, ecc.

mi ha fermato un certo Lluìs Auroux, general manager di un distributore di moto elettriche, che l'anno scorso è arrivato terzo alla 24 ore di Barcellona contro moto a benzina. Quest'anno non è riuscito a finire la gara x problemi di temperatura del motore.
Abbiamo parlato quasi un'ora e sopratutto di questioni tecniche. Lluìs ha 7 moto a trazione elettrica che dà in affitto per girare nel suo circuito da cross. Ora le moto elettriche vorrebbe costruirsele in casa.

Non avevo ancora finito di parlare con Lluìs che mi interpella un'altro signore che voleva parlarmi perchè ha intenzione di organizzare un QuantyaPark presso il suo agriturismo comprensivo di terra agricola e bosco.

Anche presso la pistina di prova ho potuto fare incontri interessanti. Comunque quello che mi ha piacevolmente sorpreso è la gentilezza e familiarità con cui sono stato accolto dagli altri espositori di veicoli elettrici.
Abbiamo parlato un pò e mi dicevano che le richieste erano in leggera crescita ma non c'è stato un boom di vendite.

Sembra che abbiano molta resistenza nei giovani che vogliono sopratutto sentire il rumore del motore!

In pista giravano scooter e bici elettriche in mano a visitatori perciò per sicurezza i veicoli erano limitati in velocità per evitare incidenti.
Anche sulla mia avevo montato un "Training Tutor Manager" che limitava la velocità a quella di una bici, però mi sono divertito lo stesso perchè in uscita dalle curve potevo sorpassare chiunque.

Girovagando, spingendo la moto, sono passato davanti al mega-stand della KTM, ma non potuto vedere la loro FreeStyle elettrica.
La mia c'era....la loro NO!

Alla fiera era presente una grossa azienda USA che produce moto da strada elettriche, ed in USA le vende sia in internet che nei supermercati!
Erano in Italia a promuovere le loro moto ed a cercare un dealer locale.
L'ultimo giorno di fiera ho parlato una mezzoretta col top manager, gli ho mostrato e descritto le caratteristiche della SLING.
Quando gli ho parlato del "Regenerative Bracking" lui ha annuito "ok, ok, regenerative", ma quando gli ho detto "Front regenerative brake" indicando la ruota davanti, lui è schizzato come una molla ed è sparito,
ricomparendo dopo due secondi con una macchina fotografica ed ha scattato 4 o 5 foto al mio freno.

Non hanno trovato nessun "dealer" italiano, anzi mi ha chiesto perchè il mercato italiano è così difficile.
Gli ho risposto che l'italiano ama le cose buone, si veste bene, gli piace possedere cose belle, auto grosse, potenti, famose, di lusso e sopratutto vincenti. Solo se la moto vince le gare l'italiano è disposto ad indebitarsi
per comprarsene una. Insomma la promozione del veicolo elettrico deve passare per le corse.
Lui mi ha mostrato due modelli usati per correre nel TTXGP. Evidentemente questo per l'italiano non basta.

Anche KTM ha fatto una bella moto elettrica, con caratteristiche giuste per quel tipo di prodotto. Però non ha fatto una promozione mirata al giusto utente.

Tutte le critiche mosse al nuovo veicolo sono state fatte paragonandolo ad una fuoristrada tradizionale. KTM non ha chiarito bene che questo nuovo modello va usato solo per certe cose e non per altre.
Le critiche riguardano solo l'autonomia ed il tempo di ricarica. A chi interessa una moto del genere non gliene frega niente di un'autonomia di 100Km o una ricarica in 5 minuti, come a chi fà il trial o il cross non interessa un'autonomia di oltre 200Km.

Se uso la moto elettrica x recarmi al lavoro mi basta che mi porti avanti e indietro per il tragitto una sola volta. Poi la notte si ricarica, e quì non mi interessa se impiega 2 ore oppure 6 ore, tanto io dormo 8 ore perciò quando mi sveglio la batteria è stracarica.

Così se mi piace fare qualche girettino su un campetto da cross. Ci arrivo con la moto sul carrello e batteria carica. Dopo 10-15 minuti di salti io sono scoppiato ma la moto ha ancora più della metà di carica. Anche se non voglio ricaricare durante il mio riposo, avrei ancora altre 2 sessioni così da fare, prima di tornarmene a casa.

Stessa storia potrebbe essere per chi ama fare qualche "zona" di trial.

Tralascio eventuali altri usi che al momento non vengono fatti solo perchè non c'è una moto elettrica decente in commercio. Stò parlando di Guardie Ecologiche di Forestale nei Parchi motorizzati con moto a trazione elettrica.

Dei postini, che a quanto vedo usano dei ciclomotori o scooter che lasciano puntualmente accesi con il motore che gira ad un minimo altissimo, mentre selezionano e consegnano la posta.

Vigili urbani su moto a trazione elettrica che controllano piazze e vie del centro ed in zone molto affollate.

Agriturismo che non hanno la possibilità di gestire una scuderia di cavalli, potrebbero avere qualche moto elettrica da fuoristrada per girare nelle campagne.

Chissà quali altri usi si potrebbero fare di una elettrica?

Penso che la moto elettrica dia molte soddisfazioni se usata nel giusto contesto.
Nessuno si sogna di fare una Parigi-Dakar con una moto da trial, non ha autonomia a sufficienza ed anche volendo non ci sarebbe lo spazio per mettere dei serbatoioni capienti.
Come non è giusto criticare le trial per questa mancanza, vorrei che altrettanto venisse fatto verso l'elettrica.

Concludendo la mia arringa dirò che KTM ha sbagliato a congelare sul più bello il suo prodotto, così facendo ha perso l'onda di aspettativa che si era creata, ed in più ha mortificato il mercato dell'elettrico creando in tutti la convinzione che è ancora presto per l'elettrico.

Ora aspetto una pioggia delle vostre opinioni.

Un elettrizzante saluto
Nuccio


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La SLING all'EICMA e filosofia elettrica

Inviato: gio 11 nov, 2010 5:00 am
da carlo
Considerazioni interessanti che meritano una discussione a se' stante e non come considerazioni incidentali all'interno di un altro thread; mi sono
permesso quindi di isolare il tuo intervento.

Domani, a mente sveglia, :D scrivero' qualche commento e domande...

La SLING all'EICMA e filosofia elettrica

Inviato: gio 11 nov, 2010 10:42 am
da angelofarina
Nuccio, decisamente non era l'anno buono. Sei troppo in anticipo sui tempi!
Scusa se non sono venuto su all'Eicma, ma avevo tempo solo la domenica, giorno che e' sempre meglio evitare...
Verso fine mese ho un po' di tempo, se hai qualche ora libera ti vengo a trovare...

La SLING all'EICMA e filosofia elettrica

Inviato: gio 11 nov, 2010 1:34 pm
da Faziveri
Ciao,
mi sono sempre chiesto se dei piccoli generatori a turbina (o piu' efficenti non saprei) ad azionamento aereodinamico (negli airscope delle sportive per esempio) avrebbero una "produzione" giustificabile oppure il freno aereodinamico supererebbe la produzione ? quindi sarebbero controproducenti.
Tutta quell'aria sprecata quando vai mi ha sempre fatto incavolare, trovare il modo di sfruttarla e incanalarla per generare corrente sarebbe meglio.

La SLING all'EICMA e filosofia elettrica

Inviato: gio 11 nov, 2010 2:10 pm
da Osvaldo
Faziveri ha scritto:...oppure il freno aereodinamico supererebbe la produzione ?
mmmh, cosi' a spanne mi sa che l'energia che produci la devi sempre prendere da qualche parte, e nel mezzo c'e' sempre il rendimendo del sistema, <100% (comunque sentiamo nucciosan...).

La SLING all'EICMA e filosofia elettrica

Inviato: gio 11 nov, 2010 10:35 pm
da nucciosan
Ebbene si Angelo, mi sento un pò in anticipo rispetto ai tempi.
Cinque anni fà ho girato un anno intero da un concessionario all'altro in cerca di qualcuno che mi vendesse un'auto alimentata a gas. Ebbene l'unica disponibile era la "multipla" della Fiat. Alla fine sopraffatto dalla disperazione ho deciso di acquistare un TurboDiesel.
Adesso le auto a gas te le tirano dietro!

Con la moto elettrica è successo lo stesso ed alla fine ho deciso di farmela da solo. Speriamo che succeda come l'auto e che tra 3-4 anni ce ne siano in commercio molte.

Caro Favizeri, la tua idea potrebbe funzionare su veicoli grossi come auto e camion, in cui si potrebbero mettere delle turbine eoliche che saranno nascoste dentro una carrozzeria aerodinamica mentre si viaggia. Solo durante la frenata si dovrebbe aprire una paratia che convoglia l'aria verso le turbine che solo in questa fase generano energia elettrica.

Potrebbe essere una cosa utile sulle auto a trazione elettrica pura, come potrebbero essere utili dei pannelli fotovoltaici posti sul tetto dell'auto.

La quantità di energia recuperata con questo sistema però non è tale da giustificare la spesa ed il peso in più da trasportare.

Ho risposto io x disponibilità di tempo ma credo che nel nostro forum ci siano persone più preparate su quest'ultimo argomento.

Ciao
Nuccio

La SLING all'EICMA e filosofia elettrica

Inviato: ven 12 nov, 2010 8:09 pm
da carlo
nucciosan ha scritto:Il "freno rigenerativo" su cui abbiamo lavorato è il frutto di una collaborazione senza scambio monetario.
Loro hanno messo la parte meccanica ed io quella elettrica
puoi entrare in dettaglio su questa parte? Come l'hai realizzato? Motore nel mozzo?
Tutte le critiche mosse al nuovo veicolo sono state fatte paragonandolo ad una fuoristrada tradizionale.
[...]
Penso che la moto elettrica dia molte soddisfazioni se usata nel giusto contesto.
Nessuno si sogna di fare una Parigi-Dakar con una moto da trial, non ha autonomia a sufficienza ed anche volendo non ci sarebbe lo spazio per mettere dei serbatoioni capienti.
Come non è giusto criticare le trial per questa mancanza, vorrei che altrettanto venisse fatto verso l'elettrica.
punto di vista interessante... come fanno i bravi matematici, se un problema non ammette soluzione, si ridefinisce
il problema... 8) in effetti gli usi che proponi tu non risentono delle attuali limitazioni e consentirebbero al
mercato di svilupparsi. Resta il fatto che molti di noi dovranno giocoforza aspettare l'arrivo di batterie con
capacita' piu' elevate, celle a combustibile o quant'altro per godersi la moto elettrica nel modo a loro piu' congeniale

La SLING all'EICMA e filosofia elettrica

Inviato: sab 13 nov, 2010 12:43 am
da nucciosan
Caro Carlo,
non posso entrare molto nel dettaglio di questo progetto in quanto per metà esso appartiene ad un'azienda e solo per metà a me. :(

Però posso dirti che l'applicazione del dispositivo non è per niente "invasiva".
Infatti esso funziona come un alternatore trifase composto perciò da una parte "rotore" e cioè quella che gira insieme alla ruota, ed una parte "statore" che è quella fissa che è bloccata sulla pinza freno.

La parte rotore viene realizzata sul mozzetto porta pista frenante. Cioè la parte interna del disco freno, in ergal, che contiene i magneti generatori del campo magnetico.
La parte statore è una cartella in materiale isolante e leggero che supporta le bobine che generano la corrente. Questa cartella viene fissata al distaziale ruota lato freno ed al supporto pinza freno.

Per applicare il freno rigenerativo su una qualsiasi moto elettrica basta smontare il disco esistente e montare il disco rotore, usando le stesse viti.
Lo stesso vale per la parte elettrica, bisogna sostituire il distanziale ruota vecchio con la cartella porta bobine che ha integrato anche in nuovo distanziale.

Gli ingombri maggiori sono quelli della cartella porta bobine che comunque è molto sottile perchè deve essere infilata tra forcella e disco.

Il peso aggiuntivo è pochissimo, basti pensare che la cartella con le bobine pesa solo 450 grammi ed i magneti aggiunti sul disco meno di 100 grammi.

Per mantenere una sufficiente leggerezza ed anche per non stressare troppo la batteria, la potenza generata è stata mantenuta sufficientemente bassa.

:arrow:

Riguardo alle critiche che in genere si fanno alle moto elettriche hai pienamente ragione, gli usi a cui oggi sono destinate sono diversi da quelli che vorremmo noi fuoristradisti.

Anch'io se dovessi fare un giro di cui non conosco la lunghezza non userei una moto elettrica.
Siamo molto vicini all'autonomia che serve, ma ancora non sufficiente per tutti gli usi.

Per il momento accontentiamoci usandola per quello che è, magari il prossimo anno ci arriva una nuova tecnologia delle batterie e potremo costruire la moto dei nostri sogni.

Ho progettato la mia moto per fare le motocavalcate però se devo essere sincero sono poche quelle a cui potrei partecipare.
Il freno rigenerativo è un'idea per migliorare la situazione :idea: .
E non è finita quì perchè avrei ancora altre idee su questo problema :idea: :idea: :idea: .

Ciao
Nuccio

La SLING all'EICMA e filosofia elettrica

Inviato: sab 13 nov, 2010 2:28 am
da carlo
nucciosan ha scritto:non posso entrare molto nel dettaglio di questo progetto in quanto per metà esso appartiene ad un'azienda e solo per metà a me. :(
OK, chiaro, ma quanto hai detto basta a dare un'idea.

Pensi che sia possibile usare il tuo freno rigenerativo come motore per fornire all'occorrenza trazione sulla ruota anteriore? Se si' sarebbe un sistema
decisamente piu' semplice dei sistema idraulico Yamaha-Ohlins o di quello meccanico Christini, anche se la parte di controllo non mi sembra banale

La SLING all'EICMA e filosofia elettrica

Inviato: sab 13 nov, 2010 3:34 pm
da nucciosan
:D Si, si può fare facilmente con un buon circuito di azionamento che potrebbe gestire le 2 funzioni, generatore e motore. :idea:

Però dobbiamo parlare sempre di potenze molto basse, al massimo di 1 Kw. :?
In alternativa possiamo pensare ad un motore per bici elettrica, che fornisce una potenza di 1Kw e già pesa dai 5 ai 6 Kg per cui mi sembra inadatto per istallarlo sulla ruota anteriore di una moto.

In ogni caso entrambe le soluzioni hanno un rendimento nettamente maggiore delle soluzioni Yamaha e Christini.
Queste ultime penso abbiano il vantaggio di poter trasmettere più potenza alla ruota.

Tecnicamente si può fare, e loro l'hanno fatto, poi però dobbiamo pensare dove ed in quale occasione la trazione integrale su una moto possa essere utile, per vedere se la spesa, la complicazione ed il peso in più ne valgono la pena.

Sui terreni particolarmente scivolosi potrebbe essere utile. Visto che si ha poca aderenza alle ruote, averla su 2 invece che su 1 raddoppia comunque la spinta totale.
Sui terreni che danno grip non serve a niente perchè la ruota posteriore può scaricare tutta la potenza e quella anteriore si alza o comunque diminuisce la sua aderenza sul terreno. Così tenderebbe a scivolare anche con una minima potenza.

Visto che sulla moto elettrica un freno rigenerativo è una cosa utile, e che con poco peso e costo in più si può trasformare in motore, la tua idea :idea: è da prendere certamente in considerazione. :idea:

Ciao :P
Nuccio