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Carburazione e variazione nel tempo.

Dicesi manutenzione l'insieme di tutte le attività "volte a mantenere o a riportare una entità in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta" (norma UNI EN 13306). Che cosa facciamo noi per garantire che le nostre beneamate entità svolgano al meglio la funzione richiesta, che poi sarebbe scarrozzarci in allegria e sicurezza?
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sapphire
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Carburazione e variazione nel tempo.

Messaggio da sapphire » sab 13 mar, 2010 11:41 am

Spesso sento dire di gente che porta la moto in officina per una ritoccatina alla carburazione, ma perchè varia nel tempo e quali sono i motivi ?
Il filtro aria che si sporca e la carburazione si ingrassa.
Le incrostazioni che nel tempo si accumulano sulla testa del pistone e testata tendono ad ingrassare o smagrire ?
Una tenuta delle valvole buona ma non più perfetta la carburazione ingrassa o smagrisce ?
Lo sporco che si accumula all'interno dello scarico tende ad ingrassare la carburazione.
Una moto oggi perfettamente regolata tra qualche anno la troverò un pò più grassa o magra ?
Anche i fattori esterni influiscono :
Con l'umidità e la nebbia la carburazione si ingrassa.
Con l'alta pressione smagrisce.
Con la bassa pressione ingrassa.
Con temperature alte ingrassa.
Con temperature basse smagrisce.
Quale è il fattore che la influenza maggiormente ?

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nolimit
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Messaggio da nolimit » sab 13 mar, 2010 12:19 pm

Direi che il più "fastidioso" può essere la variazione altimetrica, nel senso che è un fattore che anche se temporaneamente influisce in modo deciso sull'alimentazione.
E ne vengono affetti sia i motori a carburatore sia quelli a corpo farfallato, in modo democratico :lol:
Con il DRZ in verità la cosa è abbastanza contenuta, e registro solo un calo di potenza a quote superiori ai 1500 metri, con qualche minimo borbottio in rilascio.
vero è anche che il fenomeno è evidenziato in giornate secche e soleggiate :shock:
Con i 2T l'effetto era molto più palese. Ricordo che la Cappra aveva dei buchi veri e propri in apertura intorno ai 1000 metri di quota, che mi costringevano ad una apertura molto lenta e progressiva, eppure montavo un Mikuni a depressione.
Anche gli iniettori della MTS non sono immuni: sul Pordoi ad esempio avevo un altimetro sonoro: appena arrivavo oltre i 1800 metri uno sparo potente mi avvertiva al primo rilascio del gas. Fenomeno che terminava con precisione estrema quando ridiscendendo tornavo sotto la quota fatidica. :roll:

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Messaggio da sapphire » mar 16 mar, 2010 3:02 pm

Grazie nolimit.
Ma chi sa togliere gli altri interrogativi ?

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Messaggio da angelofarina » mar 16 mar, 2010 9:20 pm

Aggiungo i 2 penny di conoscenza che ho sull'argomento: aprendo scarico ed aspirazione, si smagrisce. Per converso, quando si "impoma" lo scarico e/o l'aspirazione, la carburazione ingrassa, perche' il motore "respira meno"...
Di solito la cosa va cosi': appena finito il rodaggio, uno va dal mecca, si fa montare uno scarico aperto after market e magari si fa anche aprire le feritoie sulla cassa del filtro. La moto diverrebbe magrissima (gia' la danno un po' magra alla consegna), allora il mecca la ricarbura con getti piu' grossi. Cosi' c'e' piu' aria, ma anche piu benzina, e quindi piu' CV...
Se pero' uno poi fa 10000 km senza pulire filtro aria e marmitta/collettore di scarico, la moto si "ristrozza" parzialmente, i getti sono troppo grandi, diventa grassissima... Allora o si ripulisce il tutto riportandola alle condizioni di fine rodaggio, oppure ci si deve adattare montando un getto piu' piccolo, e quindi perdendo CV....

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Carburazione e variazione nel tempo.

Messaggio da sapphire » gio 18 mar, 2010 2:38 pm

Grazie anche a te.
Manca ancora qualche risposta.....
Le incrostazioni che nel tempo si accumulano sulla testa del pistone e testata tendono ad ingrassare o smagrire ?
Con una tenuta delle valvole buona ma non più perfetta la carburazione ingrassa o smagrisce ?

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Messaggio da sapphire » gio 18 mar, 2010 2:42 pm

(una mia deduzione) Le incrostazioni e depositi che si formano sul cielo del pistone e testata modificano il rapporto di compressione aumentandolo leggermente quindi la carburazione cosa fa aumentando il rapporto di compressione ?

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Messaggio da VALCHISUN » gio 18 mar, 2010 11:17 pm

Credo che anche il carburatore si "usuri" con il passare del tempo e soprattutto...dei chilometri, Su molti enduro gara lo spillo conico si consuma e non chiude piu' il passaggio benzina, anche il pistoncino del carburatore alla lunga si consuma, per non parlare del galleggiante a bagno nella benzina, su molte moto si scollava!
Anche l'iniezione non e' immune dai passaggi di quota!Se andate oltre i millecinquencento metri con una Montesa Cota 4Rt, dovrete svitare di un mezzo giro la vite di regolazione minimo, se no non riuscirete ad accenderla manco "morti"....Meno male che l'iniezione elettronica risolveva "tutto".... :cry: :cry: :cry:
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Pisolomax
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Carburazione e variazione nel tempo.

Messaggio da Pisolomax » ven 19 mar, 2010 3:03 am

sapphire ha scritto:(una mia deduzione) Le incrostazioni e depositi che si formano sul cielo del pistone e testata modificano il rapporto di compressione aumentandolo leggermente quindi la carburazione cosa fa aumentando il rapporto di compressione ?
A rigor di logica un "aumento" (fittizio se riferito alle incrostazioni) del cd. rapporto di compressione (trattasi più semplicemente di un differenziale in volumetria), implicherebbe unicamente l'utilizzo di un carburante con maggiori capacità di combustione e quindi più antidetonante (livello ottanico più elevato, tipo Agip Blu Super o meglio Shell V-Power, con valori ottanici prossimi ai 98/100 RON); alcuni additivi (tipo STP), da miscelare ad ogni pieno o rabbocco di combustibile normale, possono assurgere all'elevazione di qlc punto.

La carburazione non è influenzata da tali minimali variazioni di compressione, in quanto la corretta miscela benzina/aria (o rapporto stechiometrico) viene già calcolata in fabbrica per ogni specifica tipologia di gruppo termico (ottimale resa termodinamica), con un valore che di norma viene considerato stabile a livello del mare (alimentazione a carburatore); inoltre le incrostazioni (specie nel 2T), "sporcano" di per se stesse la bontà della combustione, se non addirittura arrivar a fungere da concausa in fastidiosi fenomeni d'autoaccensione a fase di scoppio ultimata.

Meglio quindi tener pulita la camera di combustione, utilizzando, nel caso dei motori a due tempi, olii da miscela a bassissimo residuo carbonioso :wink:
Alpi marittime - Massiccio del Mercantour (F) :)
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