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generatore e impianto elettrico beta

Dicesi manutenzione l'insieme di tutte le attività "volte a mantenere o a riportare una entità in uno stato in cui possa eseguire la funzione richiesta" (norma UNI EN 13306). Che cosa facciamo noi per garantire che le nostre beneamate entità svolgano al meglio la funzione richiesta, che poi sarebbe scarrozzarci in allegria e sicurezza?
Salt
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generatore e impianto elettrico beta

Messaggio da Salt » ven 30 dic, 2016 7:24 pm

Bene, comincio a disturbare tutti chiedendo informazioni.

Ho bisogno di sapere qual è la potenza massima erogata dal generatore di un beta rev 3 del 2008.

La moto e' immatricolata e mi e' stata consegnata con revisione ma in configurazione "gara" ed relativi dispositivi "stradali" sono arrivati a parte in una bella cassetta di legno.

ora ,vorrei cominciare a stradalizzarla con frecce fari e targa.
Vorrei, se possibile , montare anche un piccolo gps.
Per fare le cose bene (visto che le luci fornite son evidentemente nuove e mai state montate) comincerei cercando di sapere quanta energia dispongo nel "secchio" dell'alternatore.
Ho cercato molto su internet ma non trovo l'informazione.
Grazie.

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Misso
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Messaggio da Misso » sab 31 dic, 2016 10:25 am

quanta energia dispongo nel "secchio" dell'alternatore
Poca... :notme: Considera chè la Rev è una moto da competizione e che i componenti che monta di serie sono pensati per la leggera configurazione "gara". L'alternatore non fa eccezione ed è stato dimensionato per dare corrente alla candela, alla lucina posteriore (4W...) e al faretto da 20W montato anteriormente. Il kit "stradale" nasce solo per questioni di omologazione e per consentire l'immatricolazione del mezzo. Una volta montato, funziona decentemente solo quando il motore gira agli alti regimi e comunque non aspettarti di illuminare a giorno la strada davanti a te (tanto meno di passare "regolarmente" la prova luminosità prevista durante la revisione...)

Salt
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Messaggio da Salt » sab 31 dic, 2016 12:59 pm

Dunque, premetto che ho passato un bel pezzo di vita a progettare impianti elettronici, destinati ad essere montati su imbarcazioni estreme, a vela e da gara (mondiali e simili).
Peso ed energia erano off-limits e dunque son abituato a districarmi con dispositivi che devono rendere al massimo consumando il meno possibile.

Mi piacerebbe provare a progettare un impianto leggerissimo,che possa garantire due ore di illuminazione decente e tutte le funzionalita' stradali.

Esistono oggi batterie da pochi grammi in grado di erogare correnti piuttosto importanti. In fin dei conti il motoalpinismo si pratica di giorno ed e' pensabile caricare in un paio di ore una batteria in grado di appoggiare l'alternatore durante un eventuale ritorno a casa notturno.

Avrei bisogno pero' di dati precisi di targa per fare un minimo di dimensionamento dei componenti e costruire i relativi regolatori/stabilizzatori.

Posso anche rilevarli con un paio di misure, ma non ho troppa voglia di mettermi a smanettare attorno alla moto spostando in officina oscilloscopi e strumenti. Preferirei partire dai dati. Se li trovassi :)....

Diciamo che , a regola, Eliminando il consumo dei fari attuali potremmo disporre almeno dei 24 w delle lampadine. A 12 V sono una corrente di tutto rispetto. Permettono gia' molto.
Una domanda, che non ho ancora pratica su questo motore... tenendo accese di continuo le luci di serie l'alternatore come si comporta? regge? scalda? Insomma ce la fa, o e' pensato solo per accenderle per brevi tratti?

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angelofarina
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Messaggio da angelofarina » sab 31 dic, 2016 1:58 pm

L'alternatore di una moto è un generatore la cui potenza varia fortemente col numero di giri motore. Nel caso di un motore da trial, il range di variazione è estremo, perchè sono motori che possono funzionare a regimi bassissimi, e comunque a manetta arrivano vicino ai 10000 giri!
Variando il numero di giri, variano fortemente sia la tensione che la corrente disponibili.
La tensione parte da circa 7-8 V al minimo, per arrivare ad oltre 40V a regime massimo. Ovviamente parliamo di una tensione AC (alternata). Lo dice il nome (alternatore)... La tensione cresce in modo perfettamente lineare col numero di giri del motore.
Anche la corrente erogabile cresce in funzione del numero di giri, ma meno proporzionalmente che la tensione. Al minimo sarà poco sopra 1 A, al massimo arrivera a 4 A, forse 5 A. Se ben ricordo, la corrente cresce con la radice quadrata del numero di giri (ma sono ormai passati 30 anni dal superamento dell'esame di Elettrotecnica, quindi la memoria potrebbe ingannarmi).
I normali raddrizzatori-regolatori di tensione non sono efficienti dal punto di vista energetico; si limitano a "buttare via" tutta la tensione in eccesso ad un valore soglia di circa 13.5 o 14 V, e quindi il prodotto fra la tensione in eccesso e la corrente erogata e' una potenza che viene dissipata in calore.
Riprogettando un raddrizzatore-regolatore in modo intelligente, è certamente possibile non sprecare in calore tutta l'energia erogata quando il motore gira a regime elevato...
Ma dove metterla? Occorrerebbe accumularla in una batteria che eccetti grandi valori di corrente di ricarica per tempi molto bevi (durante le "sgasate"), per poi ri-erogarla quando il regime è inferiore e la potenza disponibie risulta inferiore all'assorbmento dei fari.
Le normali batterie da moto, anche quelle al Litio, non godono di essere caricate con correnti molto elevate per pochi secondi, e poi scaricate lentamente. Sono anzi progettate per l'esatto opposto, una ricarica lenta ed un fortissimo spunto in fase di avviamento del motore.
Non so se esistano moderne batterie al Litio progettate per sopportare grandi spunti di corrente di ricarica, intervallati da una lenta scarica per alimentare i fari. Se trovi una batteria del egenre, allora riprogettare il circuito del regolatore-raddrizzatore diventa fattibile e sensato.
Ma io personalmente non mi metterei a smenarmela cosi' tanto. Anche se l'alternatore di serie eroga, solo, diciamo, 25 W, io cercherei di farmeli bastare, montando lampadine "Full LED" per tutti i servizi.
Esistono ottime lmapadine LED per il faro principale, con funzione anabbagliante+abbagliante, che assorbono 15W, 20W al massimo le più potenti. Te ne restano 5 per la lampadina LED del faro posteriore+stop (ed anche per questa se ne trovano di ottime, che assorbono 1W come posizione e 3W in modalità "stop").
Per le frecce, dovrai montare un kit frecce LED dotato di intermittenza elettronica, ma anche qui se ne trovano che assorbono solo 2 o 3 W.
L'unica cosa che continuerà ad assorbire tanto è il segnalatore acustico, dovresti sostitire al "buzzer" di serie un cicalino elettronico.

Salt
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Messaggio da Salt » sab 31 dic, 2016 4:06 pm

grazie per le informazioni.

Sono confortato da quello che mi hai detto.
Se effettivamente il generatore riesce a generare tensioni attorno ai 40 v potrei pensare ad un caricatore a commutazione in grado di inviare quasi tutta l'energia ad un sistema di piccole batterie da cellulare serializzate.

Con una carica impulsiva dovrebbe essere possibile immagazzinare parecchia energia in tempi piuttosto brevi.
Comincio a fare due conti.. poi ne parliamo.

Grazie e buon anno a tutti.

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Messaggio da angelofarina » dom 01 gen, 2017 3:41 pm

Penso occorra usare dei condensatori di grossa capacità e ad alta tensione per immagazzinare rapidamente l'energia quando arriva una "sgasata", e poi trasferirla più lentamente alla batteria.
Il problema è che a quel punto i condensatori sono carichi, diciamo, a 30V, che ovviamente van ridotti a circa 14 per caricare la batteria. E per non sprecare tale elevata tensione con uno stupido dissipatore in calore, ci vuole un circuito efficiente di conversione DC-DC. Qualcosa che utilizzi un inverter, o un choppatore... Roba mica facile da progettare, almeno per me.
E temo che ingombro e peso di condensatori, batteria e circuiteria "intelligente" risultino del tutto incompatibili con gli spazi dsponibili su una leggerissima moto da trial.
Sa dai direttimente 30 o 40 V alle batterie da cellulare, vedi come esplodono!

Ti ho già detto come la risolverei: lampadine a LED di buona efficienza e lasci l'impianto come l'ha fatto mamma Beta...

Salt
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Messaggio da Salt » lun 02 gen, 2017 8:46 am

Si hai ragione, bisogna prima di tutto garantire che l'impianto funzioni cosi come mamma beta l'ha fatto.
Quindi il primo punto su cui intervenire sono fari e dispositivi sonori, riducendo al massimo gli sprechi.

Ma io pensavo anche a qualche facile modifica all'impianto.
Per esempio, vedo che la luce faro attuale diminuisce molto di intensita' con il motore a basso regime.
Per esempio.. per cominciare a dare una forma alle mie idee ,al momento ancora piuttosto confuse
se io prendessi il gruppo batteria di un trapano a pile. e posizionassi sul manubrio un leggero alloggiamento femmina in cui inserire la batteria nei trasferimenti. Potrei disporre di una consistente riserva di energia da utilizzare in appoggio all'alternatore.
Parlando di luci e gps (ma anche di telefono ,telecamere o strumenti di rilevamento), disporre di una sorgente di alimentazione un po' più stabile puo' essere la soluzione.

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Messaggio da Salt » lun 02 gen, 2017 12:14 pm

OGGI HO UN PO' DI TEMPO e cosi sto giocando con le carte.

Dallo schema elettrico, che credo sia molto semplificato, del Beta leggo che il generatore e' composto da due avvolgimenti.
Uno che alimenta la centralina di accensione (fili rosso e nero) e l'altro che alimenta i servizi (fili giallo e marrone).

Non comprendo bene il motivo per cui il solo filo marrone debba andare alla centralina di accensione invece che a massa. Viene usato come sensore per determinare l'anticipo?. Nella centralina viene portato a massa attraverso ad una induttanza?.
mi sa che dovro' muovere gli strumenti... accidenti :9

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Messaggio da angelofarina » lun 02 gen, 2017 3:22 pm

Posta o linka lo schema, se no è dura aiutarti...
Comunque almeno un tester ti serve, se vuoi capirci qualcosa.
Io non andrei accanto a nulla che abbia a che fare con la centralina di accensione, in ogni caso...
Riguardo al fatto che la luce della lampada vari col numero di giri, questo è normale, non essendoci batteria e considerando che col motore al minimo i 13.5V te li scordi...
Tuttavia, se passi a lampade a LED, esse fanno sempre la stessa luce a qualsiasi tensione che superi quella minima di accensione (tipicamente 9V), quindi il problema dovrebbe scomparire.
Certo che se hai regolato il minimo molto basso (come i trialisti di solito fanno) rischi che al minimo le lampade LED non si accendano proprio!

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Messaggio da Salt » lun 02 gen, 2017 8:55 pm

si hai anche ragione.. non ho postato lo schema :)

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