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da Ernesto » mer 28 gen, 2009 1:51 am
Grazie per l'anticipazione, Ciccio, ma non c'è niente da fare, proprio non ci riesco a vedere la cosa in termini di semplice guaio meccanico, magari un po' più complesso del solito.
Continua a venirmi in testa l'idea che sia un monito divino, un segno del destino, un oscuro presagio dietro tutto questo.
Qui non stiamo parlando del grippaggio di un cinquantino qualsiasi ma dell'esplosione del cuore pulsante della moto simbolo del patriarca del motoalpinismo. Mica micio micio bau bau...!
Ed allora proprio non riesco a credere che tutto si possa limitare ad una semplice (per me a Max) concomitanza di fattori naturale come diagrammi tensoriali di carico, cicli termici, vibrazioni, scorrimenti visco-plastici, snervamento, fatica del materiale con innesco e avanzamento di microcricche, difetti microcristallini, usura da contatto, rottura del film lubrificante, fretting, pitting, microcorrosione intergranulare dell'acciaio, attacco da batteri Desulfovibrio Desulfuricans (OK, questa è un po' improbabile, ma data la flessibilità d'uso dell'Alpetta....).
Ne' riesco a capacitarmi che questi semplici elementi abbiano innescato, nell'ordine, surriscaldamento, aumento patologico dei giochi, martellamento, deformazioni, rottura di schianto delle parti, collasso del sistema e sfilza di incomprensibili ma prudenzialmente irripetibili improperi calabresi da parte del povero Alp.
No, non può essere cosi semplice. E allora ecco le mie ipotesi di spiegazione:
CASTIGO DIVINO
Non nascondiamocelo, ci siamo troppo beati di essere gli unici a saper davvero capire e carpire lo spirito delle vette e l'anima dei boschi. Sulla base di questa presunzione non c'è angolo di natura che non abbiamo esplorato, in punta di piedi pur sempre tassellati, con la sicumera di chi si sente a casa propria. E questo i veri padroni di casa, ovvero gli dei delle vette e delle selve, non l'hanno proprio digerito.
COMPLOTTO
Si potrebbe anche pensare ad una vendetta degli ecofondamentalisti, le terribili brigate "Salviamo la Pantegana", ma dubito abbiano le competenze tecniche per sabotare un motore Suzuki.
Molto più temibili sono gli emissari del FECMUSR, Federazione Europea Costruttori Moto Un Sacco Resing.
A differenza della Betamotor il FECMUSR segue con attenzione il nostro forum. Quando estrapolando i dati di crescita hanno visto che nel 2012 i motoalpinisti saranno il 97.2% della popolazione motociclistica globale, e che a comprare le moto sopra ai 40CV rimarranno solo i cugini di Taricone, be', devono essersi seriamente preoccupati e decisi a passare al contrattacco.
E' chiaro che il FECMUSR può mettere in campo strategie anche più subdole del sabotaggio: la corruzione degli spiriti. Già si son visti da queste parti improbabili motoalpinisti in Husqvarna, a cercare di blandirmi dicendo: "O che forza la tua Alpetta, come si regola l'altezza di taglio... ehm... il precarico del mono? Mi piacerebbe tanto provarla.... se non ti da noia tu potresti nel frattempo provare la mia Husky Spiezzoindue...".
Io finora ho resistito gagliardamente ("aripijete 'ssu coso e aridamme je mule!"), ma è chiaro che questa strategia ci porta direttamente alla prossima ipotesi.
TRADIMENTO
Che sia per le lusinghe del FECMUSR, o più probabilmente per la continua frustrazione di arrancare faticosamente dietro ai compagni di escursione, beccando nel tragitto mefitici gas di scarico, nuvole accecanti di polvere, continue sassaiole, e all'arrivo ancor più dolorosi sarcasmi, è chiaro come il povero Alp fosse da tempo sotto pressione.
Dilaniato tra la fedeltà ad un ideale barcollante e la voglia di vendetta e riscatto, Alp è sempre più spesso apparso vicino a cedere, accattarsi un kappa 525 e arare come un ossesso tutte le fiumare calabresi urlando ai suoi allibiti compari: "Allora, chi è il fermone...!?!?!"
Cosa lo trattiene, o per meglio dire lo tratteneva da tutto ciò? LEI, l'umile, modesta, affidabile, amichevole, economica, facile, simpatica, la mitica Alpetta, emblema del motoalpinismo acqua e sapone.
Doveva morire, perché le si potesse poi rendere onore, portare il lutto per diciamo un paio di giorni e poi...
E allora possiamo solo immaginare una mano mossa da questa idea scellerata, mentre svuota il carter da ogni residuo di olio, pigia il pulsante della messa in moto e spinge la sventurata in una folle corsa nella notte fino al martirio finale.
Quale che sia la spiegazione dell'evento, il finale della storia sembra tutt'altro che scritto. Se qualche invidiosa divinità minore potrebbe aver complottato per far fuori l'Apetta, forze ben più potenti si stanno scatenando per rimediare al danno. E cosi come la vita stessa, con la sua energia misteriosa e dirompente, si pone in antitesi al secondo principio della dinamica, tenendo a bada l'entropia e spingendo dal semplice al complesso, dall'inanimato al vitale, cosi il Grande Spirito del Motoalpinismo, addirittura per il tramite di un emissario pentito del FECMUSR, si sta adoperando per portare all'indietro le lancette dell'orologio. E sotto l'effetto di questa forza misteriosa e salvifica l'acciaio si purificherà dalla corruzione e si ricostituirà nella sua essenza primigenia.
Insomma tutto s'aggiusta, fidateve!