Ma da quando è bello perdersi?
Inviato: sab 14 apr, 2012 7:00 am
Quando ci si è persi non ci si chiede dove cacchio ci si è perduti, perché tutte le attenzioni sono rivolte a ritrovare la strada e poco conta se si è sulle montagne di casa, in mezzo alle nuvole basse invernali, oppure in una foresta della Turchia. Ecco, io sono riuscito a perdermi in entrambe queste situazioni e anche in altre non meno nobili. E sì che avevo il mare sulla sinistra che mi diceva:— Stai tranquillo, amico mio, ci sono io a guidarti—...
— A guidarmi un cazzo!— avrei dovuto replicare, perché dopo un po' una moltitudine di isolette sono arrivate a confondere le acque, e anche la sabbia del sottobosco si è trasformata in acquitrino prima e in palude poi, con tanto di liane e stridio di uccelli che si capiva subito che stavano prendendo per il culo. L'errore fondamentale che commette chi si perde è dato dalla sicurezza che si nutre per la propria intelligenza, il secondo sbaglio è quello di essere propensi a credere che la natura sia necessariamente benevola con chi crede di essere al centro di un universo in via di sottomissione, inginocchiato davanti ai miracoli della tecnica umana. Sono incredibili i frastuoni notturni che, associati al lampeggiare di occhi selvatici, ti dicono che ti eri sbagliato, e quando la benzina finisce anche la bestia che cavalcavi ti guarda stupita, e si intuisce facile che si è pentita della fiducia che ti ha concesso solo perché eri innamorato di lei.
— A guidarmi un cazzo!— avrei dovuto replicare, perché dopo un po' una moltitudine di isolette sono arrivate a confondere le acque, e anche la sabbia del sottobosco si è trasformata in acquitrino prima e in palude poi, con tanto di liane e stridio di uccelli che si capiva subito che stavano prendendo per il culo. L'errore fondamentale che commette chi si perde è dato dalla sicurezza che si nutre per la propria intelligenza, il secondo sbaglio è quello di essere propensi a credere che la natura sia necessariamente benevola con chi crede di essere al centro di un universo in via di sottomissione, inginocchiato davanti ai miracoli della tecnica umana. Sono incredibili i frastuoni notturni che, associati al lampeggiare di occhi selvatici, ti dicono che ti eri sbagliato, e quando la benzina finisce anche la bestia che cavalcavi ti guarda stupita, e si intuisce facile che si è pentita della fiducia che ti ha concesso solo perché eri innamorato di lei.